L'isola di Madagascar ci fa subito pensare alle colonie francesi, ma per un certo periodo vi funziono' anche un servizio postale ''britannico'', organizzato dai locali consolati della Regina Vittoria, con appositi francobolli la cui emissione cesso' per colpa - pare - dei .... collezionisti filatelici. A spingermi a riesumare un po' di immagini vecchie e nuove di queste emissioni, e' stato l'annuncio della prossima asta della californiana ''Colonial Stamp Company'', indetta per il 28 settembre, dove figurano parecchi di questi valori.
Negli anni '80 dell'Ottocento in Madagascar non c'erano strade carrozzabili ed i collegamenti postali erano assicurati da pedoni che percorrevano piste e sentieri e che giustamente volevano essere remunerati. I rappresentanti britannici istituirono un servizio a pagamento tra la capitale malgascia Antananarivo ed il porto di Tamatave, su una distanza di circa 350 km. Ad un certo punto vennero emessi veri e propri valori ''adesivi'' per indicare il porto pagato che includeva non solo il costo del ''pedone'' (servizio interno) ma anche il costo da versare all'ufficio postale francese di Tamatave se la lettera od il pacchetto erano destinati oltremare. La prima emissione risale al 1884: una lettera di mezza oncia costava 2 pence (piu' il porto per l'estero che al minimo costava 4 pence da cui il francobollo da 6 pence); stampe e pacchi pagavano 1 penny per un'oncia di peso. I francobolli vennero stampati in modo assai rudimentare dalla Missione Britannica e recavano un timbro di controllo: dapprima quello del British Vice Consulate di Antanarivo e poi quello della British Consular Mail Antanarivo.
Avrete notato che ho messo le virgolette alla parola ''adesivi'': questi francobolli, infatti, avevano la gomma solo su un angolo per tenerli appiccicati alla lettera o al pacchetto; all'arrivo venivano staccati ed eventualmente sostituiti con i francobolli normali per il porto oltremare. In sostanza non dovrebbero esistere lettere affrancate con questi valori!!!!!!!!!!
Una seconda emissione non molto piu' ''creativa'' arrivo' nel 1886 ma l'anno successivo (1887) venne deciso di sopprimere l'uso di questi francobolli (pur proseguendo il servizio con i sistemi di pagamento in vigore prima dell'emissione dei francobolli stessi). Il motivo - secondo la ''vulgata filatalica'' - stava nell'irritazione del console J.G. Haggard per le continue e insistenti richieste di esemplari da parte dei collezionisti filatelici!
Ecco un po' di foto dei valori per pacchetti (e stampe) della prima emissione nei differenti tagli
Ed ecco valori per le lettere
(seguira')
Madagascar - I francobolli del servizio consolare britannico ed i... fastidiosi collezionisti!
Madagascar - I francobolli del servizio consolare britannico ed i... fastidiosi collezionisti!
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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Re: Madagascar: servizio consolare britannico e fastidiosi collezionisti....
Ed ecco un po' di valori nei vari tagli della seconda emissione:
(seguira')
Ma la storia non finisce qui.(seguira')
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
SOSTENITORE
Re: Madagascar: servizio consolare britannico e fastidiosi collezionisti....
Gli inglesi, infatti, durante le campagne militari francesi per la completa occupazione dell'isola, organizzarono un servizio postale ''interno'' non ufficiale che funziono' per vari mesi nel 1895 con il nome di ''British Inland Mail'' e questa volta una parte di questi francobolli e' piu' estetica (i pittorici vennero stampati da una tipografia londinese, la Haddon and co.).
Il tutto comincio' con questo avviso, in cui si informava che sarebbe stato utilizzato un prepagamento con appositi francobolli Ed ecco un po' di immagini di queste emissioni: Ecco una prova Per finire, sul mercato girano questi ''saggi'' di cui - a quanto pare - nessuno sa nulla...
Il tutto comincio' con questo avviso, in cui si informava che sarebbe stato utilizzato un prepagamento con appositi francobolli Ed ecco un po' di immagini di queste emissioni: Ecco una prova Per finire, sul mercato girano questi ''saggi'' di cui - a quanto pare - nessuno sa nulla...
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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Re: Madagascar: servizio consolare britannico e fastidiosi collezionisti....
Merci, Riccardo !
Nel 1990, la rivista dell'Accademia francese di filatelia ha dedicato un articolo all'argomento, scritto da Jean-Pierre Mangin. Cercherò a ritrovarlo.
Nel 1990, la rivista dell'Accademia francese di filatelia ha dedicato un articolo all'argomento, scritto da Jean-Pierre Mangin. Cercherò a ritrovarlo.
Re: Madagascar: servizio consolare britannico e fastidiosi collezionisti....
Grazie. Interessante il particolare dell'incollatura parziale.
lello da Trento
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mi piace la storia postale contemporanea.
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mi piace la storia postale contemporanea.
Re: Madagascar: servizio consolare britannico e fastidiosi collezionisti....
Revised LB Jan 2019
Ernesto Vassallo
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