Note tecniche sulla stampa in rotocalco

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Erik
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Note tecniche sulla stampa in rotocalco

Messaggio da Erik »

I messaggi che seguono sono estratti dal topic La serie più bella: " L'Italia al lavoro"
Siccome si tratta di temi generali che possono interessare tutti e non solo chi colleziona Italia al Lavoro, per dargli maggiore visibilità è stato creato questo nuovo argomento.


pinco1 ha scritto: 12 maggio 2017, 5:06 Ciao,

tra le varie cose che non ho ancora ben chiare..c'è l'inchiostrazione.

Se cerco una "rappresentazione Rotocalcografica", trovo,e ne ho vista una anche qui,uno schema molto chiaro..esplicativo di come funzionava....il suo bel cilindro..immerso per 1/4 nell'inchiostro..la racla.. ........, tutto bello chiaro - intuitivo,..... insomma che rende bene l'idea di come funziona il Rotoc.

Che,però,trovo estremamente "scomodo".

Ti obbliga,cioè, a stampare dal basso verso l'alto,contro gravità,..per vedere come stampi..devi rigirare la bobina,.....insomma non credo che stampassero così.

Troverei molto più logico e pratico..cilindro sopra e bobina sotto......ma, se è così, mi sfugge totalmente come avveniva l'inchiostrazione ? Dov'è la Racla?

Qualcuno lo sà ?

Grazie,Simone.
Ciao Simone,
leggo con ritardo questo tuo post e quindi, magari, hai già trovato una risposta.
Le rappresentazioni che si vedono di solito sono molto semplificate e servono solo a far capire il principio di funzionamento.
Le moderne macchine rotocalco (ma penso anche quelle un po' meno moderne) non hanno il cilindro immerso nell'inchiostro, ma sono a contatto con una specie di "camera" di inchiostro delimitata da due racle.
Non so se riesco a spiegarmi... questa è un'immagine presa da internet:

Camera a racla.jpg

L'inchiostro circola in continuazione all'interno della "camera", delimitata in alto e in basso da due racle, mosso da un sistema di pompe. Il cilindro viene fatto ruotare a contato con l'apertura, in modo da chiuderla ed evitare il versamento di inchiostro.

In genere la camera di inchiostrazione viene montata di lato al cilindro, quindi né in alto e né in basso, però diciamo che c'è un certo range di posizioni possibili.
Questo è un esempio di gruppo racla montato su una macchina (che in realtà, nello specifico, non è una rotocalco ma una flessografica, ma è l'immagine migliore che ho trovato per far capire il concetto che comunque, per questo aspetto, è del tutto analogo nei due sistemi):

Doctor-blades-1030x685.jpg

I tubi che si vedono sono uno per l'entrata e l'altro per l'uscita dell'inchiostro.


Spero sia sufficientemente chiaro, non è facile da spiegare senza avere una macchina davanti :-))


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pinco1
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da pinco1 »

Grazie Erik, fantastico,

mi sembrava impossibile... certo non è ancora lampante..ma ci siamo.

Con una nota..molto interessante..adesso le racle sono 2..ed entrambe a contatto con il cilindro..quindi doppia possibilita di potacciamenti vari. Merita riflessioni..

Grazie ancora

Ciao: Simone
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Erik
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da Erik »

pinco1 ha scritto: 27 settembre 2017, 16:07 Con una nota..molto interessante..adesso le racle sono 2..ed entrambe a contatto con il cilindro..quindi doppia possibilita di potacciamenti vari. Merita riflessioni..
Quella in basso, però, non ha funzione di pulizia del cilindro, ma solo di contenimento dell'inchiostro, quella che incide sul risultato della stampa è solo quella superiore (dimenticavo di specificare: rispetto alla camera di inchiostrazione il senso di rotazione del cilindro è dal basso verso l'alto).

Provo a schematizzare (ho fatto del mio meglio... :-)) ):

rotocalco.jpg

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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

è sicuramente così..una "racla"..l'altra chiude (effettivamente ha poche possibilità di incidere).

Però, a occhio sia chiaro, credo che il cilindro ruotasse dall'altra parte (così spinge la carta dalla parte della camera)..per cui credo che la "buona" sia quella inferiore...

O hai dati certi?

grazie
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da Erik »

pinco1 ha scritto: 27 settembre 2017, 16:50 O hai dati certi?
Ci ho lavorato sei anni... qualche anno fa ;-)


1395824_10200902562672080_1480316713_n.jpg


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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da alessandrom »

Da un punto di vista ingegneristico non puo' essere che come dice Erik.
La racla inferiore contenitiva lavora in bagno e deve essere ben premuta, il movimento del cilindro entrante favorisce la tenuta.
La racla superiore invece puo' essere premuta a piacere per dosare l'inchiostrazione e non dovrebbe lavora in bagno d'inchiostro.

Saluti,
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da pinco1 »

Ah beh,

davanti ad un tipografo ed un ingegnere..è così sicuramente.

D'altronde alla mia maniera..avrebbe poco spazio per "ricevere corpuscoli estranei"...mentre così...

Perfetto grazie.
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

in sostanza sono riusciti a ricreare l'effetto "bagno", vaschetta semipiena..gravità..rotazione del cilindro "in entrata" che favorisce il riempimento delle vaschette....raclata finale..tutto quadra..è sicuramente così.

La domanda sorge spontanea..e i Tagli Chirurgici ? Impurità contenute nell'inchiostro ? Possibile ?

Anche se ..in entrata..supponendo che il cilindro raccolga un granello di sabbia dalla carta..secondo me ..ce la fà..a portarlo dentro..? mah? magari si "incastra" in una celletta..?

Opinioni?

Ciao: Simone
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Erik
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da Erik »

pinco1 ha scritto: 30 settembre 2017, 6:56 La domanda sorge spontanea..e i Tagli Chirurgici ? Impurità contenute nell'inchiostro ? Possibile ?

Anche se ..in entrata..supponendo che il cilindro raccolga un granello di sabbia dalla carta..secondo me ..ce la fà..a portarlo dentro..? mah? magari si "incastra" in una celletta..?

Opinioni?
Ciao Simone,
possono essere sia impurità dell'inchiostro (anche grumi, ad esempio) che piccole particelle trascinate dal cilindro. La racla inferiore è inclinata nel senso di rotazione del cilindro e quindi fa un po' meno "barriera" di quella superiore, che è montata a contrasto. E comunque se prima o poi le impurità passano anche attraverso la racla superiore (altrimenti i tagli chirurgici non esisterebbero) a maggior ragione possono passare attraverso quella inferiore.

Ciao:
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Re: La serie più bella: " L'Italia al lavoro"

Messaggio da pinco1 »

Grazie Erik,

per un'attimo ho preso paura.Camera che si presume stagna..nulla esce..nulla entra..e tutti gli sghiribizzi..da dove saltano fuori ?

Credo anch'io che non avesse difficoltà a "tirarsi dentro" alieni vari..se anche l'inchiostro aiuta..tutto torna a quadrare.

P. S. E' un mio pensiero..ma credo che molti non abbiano compreso "appieno" cosa sia un Taglio Chirurgico, almeno da quanto letto..c'è l'incontro racla - alieno..si.. ma poi ?
C'è una frase di Erik..che praticamente lo spiega...chi l'ha colta e riesce a spiegare "bene"..cos'è un T. C. ?

Ciao: Simone
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

intanto che aspetto che qualcuno mi spieghi cos'è un T. C. ....... vediamo di fare un pò di luce su una parolina che stà diventando "diabolica" : RETINO.

Se non viene spiegata..potrebbe far pensare che da qualche parte,materialmente,stò retino ci sia, o, peggio ancora, che la stampa passi "attraverso" un retino..

Nulla di tutto ciò.

La retinatura è un'effetto visivo,dovuta al modo con cui veniva "inciso" il cilindro.

Avete presente "l'unisci i puntini" della Sett. Enigm. ? ..bene ...prendete una carta millimetrata ed il gioco diventa "riempi i quadratini". Cioè,la parte che darà la stampa,veniva incisa..scavando singole cellette adiacenti..che "per forza" dovevano mantenere una bordatura...per permettere al cilindro di avere una superficie perfettamente piana...altrimenti la racla porterebbe via anche l'inchiostro "buono". I bordi delle singole cellette,naturalmente, venivano "puliti" dalla racla....e questo produce "l'effetto" retinato.
Naturalmente,dove in Rotoc.,vedete il bianco..non è che ci siano cellette vuote...non c'è proprio niente..cilindro liscio.

A quanto mi risulta,in generale,le prime stampanti roto,venivano incise a cellette di dimensioni fisse, dove si poteva variare la profondità dell'incisione..più fondo - più scuro, meno fondo - più chiaro. Si è passati,poi,ad una incisione con cellette a profondità fissa..ma con dimensioni variabili.. più grande - più scuro, più piccolo - più chiaro.
Una terza evoluzione ha prodotto un'incisione "mista" tra le prime due.
Verrà,dopo,un'incisione al Laser....ma in tempi per me non interessanti.

Quello che non sò, è di che tipo fosse la Goebel ?...e se ha seguito le evoluzioni ?

Ciao: Simone
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

"retinatura" che comunque riveste un ruolo fondamentale,per l'analisi dei fb., in quanto è una sorta di "impronta digitale" che identifica in modo univoco..come è stato stampato,cioè la "tecnica" di stampa.

Ne deriva che l'analisi della sua presenza - la non presenza - la sua forma , "dovrebbe" essere il primo passo da fare quando si analizza un fb., qualunque esso sia. Naturalmente necessita ingrandimenti,il max possibile.

Faccio un es. banale : se, analizzando un fb. Tipo e/o Lito che vi interessa, notate che la parte stampata mostra una sorta di retinatura, beh ...potete tranquillamente aprire il forno, non vi serve altro ..men che meno perder tempo ad osservare la grafica. Sicuramente FALSO.
Sia la Tipo che la Lito sono stampe PIENE, che per quanto "malamente" inchiostrate, MAI mostreranno una "regolare" retinatura.
( Naturalmente alcuni Tipo antichi, cioè fb. che hanno per MAMMA un'incisione, possono mostrare "zone retinate", ma solo quelle che hanno ricevuto incisione SOLO puntiforme, e non riguardano TUTTO il fb. Non ne ricordo,ma sarebbe l'unico caso per il quale,quanto detto, non vale).

Idem se analizzate un Rotoc., se NON c'è, o è "diversa" .... il forno ..è lo stesso.

Una stampa coeva al Rotoc., anch'essa puntiforme, è l'Off Set. Ma con una SOSTANZIALE differenza.

Nell'Off Set, i punti che formano la stampa, sono a sezione TONDA, mentre in Rotoc. sono a sez. QUADRATA .... PER FORZA DIVERSI, quindi,SICURAMENTE DISTINGUIBILI.
Provare per credere, IMPOSSIBILE sbagliarli.

Immagino che per i fb. moderni,ove NON vi sia Rotoc., le cose siano un pò più complicate .... ma immagino anche che una stampante "professionale" lasci impronte diverse da una stampante ..da casa.
Ma quì, sono fuori zona..

Ciao: Simone
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

alla luce di quanto detto, e premesso che di S. M., ho 2 fb. 2, e solo per la Filigr. ...............

qualcuno sa dirmi come CASPITA hanno stampato questo Fb. ??????????? siamo nel 47.

Grazie
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da somalafis »

Intendi riferirti alla presenza di piu' colori (invece dei due allora possibili con le Goebel rotocalcografiche dell' IPS)?
Ho dato un'occhiata ad uno studio su San Marino (non ho mai studiato personalmente questa serie) e ho letto che i valori di questa emissione furono stampati in parte in rotocalcografia e in parte in fotocalcografia. Per capirsi, il procedimento per ottenere le matrici di stampa e' lo stesso: ma nella prima i rami sono montati su macchine rotative che utilizzano bobine di carta; nell'altra sono utilizzati per stampare in piano a fogli singoli su macchine piu' lente (tipo ''tirabozze'') ma che consentono l'impiego di piu' colori. E' il sistema spesso usato per alcune serie della Somalia AFIS che appunto richiedevano piu' di due colori. Nella mia esperienza con i francobolli somali, questo sistema non e' irrilevante per lo specialista: nelle stampe in fotocalcografia in piano i fogli dovevano poi essere dentellati a mano (in genere a pettine) ed e' piu' facile (pur in presenza di tirature modeste) che si riscontrino differenti posizioni di filigrana.
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Grazie Riccardo.

E' un simpatico rompicapo, per me, questo fb. ( Quanti colori vedete ? io 5)

Intanto compare una parola nuova : Fotocalcografia.

Sarà perchè,magari mi sono scappati, non ricordo fb. Italiani,almeno fino agli anni 50,stampati con questa tecnica ...........

Dai cataloghi si evince che è del tutto simile al Rotoc., almeno per quanto riguarda la "produzione" della Matrice.
Però, non conoscendola, ho un mucchio di ..però.
Intanto la forma. Resta cilindrica .. o è una tavola in piano ?
Le dimensioni ? Foglio intero ? Mezzo ? Un quarto?
Se in piano,come credo sia,poteva portare più colori nella stessa tavola? Tenderei ad escluderlo,più che altro lo esclude il fb. stesso.Blu e Rosso NON sono andati giù assieme,c'è Fuori Registro,...quindi Impossibile.

Qualche Fotonotizia ?

Se guardiamo i Cataloghi ... meglio lasciar perdere...

Al momento,per quello che ho capito, restano in piedi 2 ipotesi.

1) Produzione "mista".Diciamo Viola e Bruno in Rotocalco, poi hanno aggiunto gli altri 3, TRE, colori (rosso,azzurro e blu) con il Tirabozze ..fotocalc.
Per una tiratura di 30.000 es.,direi estremamente lunga e dispendiosa come tecnica, dovevano produrre 2 cilindri e 3 tavole, .. dividere e rifilare tutti i singoli fogli Roto, poi 3 passaggi al Tirabozze, .. dentellare.... vabbè che a S. M. i soldi ci sono sempre stati, però .... però "potrebbe" anche essere.

2) Produzione Totalmente Fotocalcografica, con, come citano i Cataloghi,stampante a 4 colori.
A parte che per me i colori sono 5, ed escludendo 2 colori nella stessa tavola,..quindi 5 Tavole o "Tavolette" ... lunga anche questa, però ...però "potrebbe" anche essere.

!) Ma, il mio dubbio più grande, premesso che dispongo di tecnologia "primordiale", è il ROSSO.

Mentre gli altri colori (qualche dubbio sul blu) mostrano certamente "retinatura" .... il Rosso NO. Quindi,per come la vedo io, il Rosso resta " Tipografico".

Bel Guazzabuglio ..,.. non trovate ??

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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da somalafis »

Scusa, ma non riesca a seguirti. Tra l'altro quale catalogo parla di stampa a 4 colori?
Nella serie Roosevelt di San Marino direi che fotocalcografia in piano per ottenere la policromia potrebbe essere stata usata per i valori da 5 e 15 lire di posta ordinaria e per i valori da 5 e 200 lire di posta aerea. Ma, come confessavo, di questa serie non mi sono mai occupato.

Tutto quel poco che so di fotocalcografia in piano e' che e' stata diffusamente utilizzata dall' IPS per l'AFIS. Nella serie ''fiori'' (e anche in quella ''gazzelle'') all'epoca della produzione fu annunciato che si procedette con stampe successive in tre colori. I fogli sono caratteristici: dentellati pettine a mano e gommati pure a mano. L'inserimento dei fogli singoli (anziche' l'uso di bobine) ha permesso varie posizioni di filigrana. Alla fine, comunque, la scelta di una stampa cosi' faticosa non e' che abbia dato un grande effetto policromo:
per questo valore sono stati utilizzati passaggi di stampa in celeste, rosa rosso e giallo
ex.jpg
per quest'altro esemplare sono stati utilizzati passaggi di grigio nero, carminio e verde
o60.jpg
Comunque se ami i rompicapi delle stampe in foglio e non su bobina ti puoi sbizzarrire con la serie Europa del 1957
eur.jpg
Alberto Diena all'epoca dell'emissione spiego' che la stampa (realizzata in offset a fogli singoli) avvenne ''con otto cilindri differenti, di cui sette, per la stampa della 'E', servono tanto per un valore che per l'altro''. Secondo altri specialisti la stampa avvenne con solo sei successivi passaggi. Come in tutte le produzioni alimentate a fogli singoli, la dentellatura e' a pettine; inoltre questi francobolli sono noti con tutte le quattro possibili posizioni della filigrana stelle II (caso unico nella filatelia italiana)....
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Un vecchio Bolaffi del 58,

parla di Fotoc. a 4 Colori.

In realtà non c'è molto da seguire ... ma solo capire ...come è stato stampato.

Se prendi in mano l'Unificato,2012,parla solo di Rotocalco, ... , ora, anche un collezionista di fossili capisce che non è possibile, ..quindi ..,o incenerisco il Catalogo .., o mi pongo delle domande ... meglio tutti e due :-)

Secondo me, visto che si doveva comunque usare la stampa in fogli in Fotoc., troverei più logico .. farlo TUTTO in Fotoc, ...

Inoltre, per me, resta il mistero del Rosso ..non retinato.

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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Ciao,

ne avessi 10 .. avrei già risolto .. ma 1 ne ho, e di raccogliere anche S. M., non ci penso.

Riassumendo :

- Stampato "solo" in Rotocalco. Ipotesi, per me, tranquillamente "scartabile".
E perchè mai ? Dov'è il problema ? A 2 colori alla volta,..ne puoi stampare anche 50. Vero, "Teoricamente" possibile.
Materialmente NO. Se aggiungi un terzo cilindro ex-novo,visto che la Goebel ne porta 2,la cosa presenterebbe " insormontabili problemi di messa a Registro".
Quando inizi a stampare in Roto., il posizionamento del 1° cilindro è "Libero" (all'interno della bobina :-) ), dopo di che, sul primo, metti a registro il 2°, che è già in linea - quindi già predisposto.
Ma se ne aggiungi un terzo, appunto ex-novo, la messa a Registro .. come la fai ?? A OCCHIO ?? Figuriamoci.
Quanti Mt. di bobina "rovini", per ottenere una centratura "discreta" ??
Non sono MAI e ripeto MAI, riusciti ad eliminare i F. R. con 2 cil. in linea..,.. figuriamoci con 4, non in linea. Potacciavano il 90% della produzione. Ai miei occhi .. improponibile.

- Stampato "solo" in Fotocalcografia. Ipotesi, per me, più probabile.
Ma quì,bisognerebbe definire con esattezza il n° dei colori . Se la Fotocalcografica ne portava 4 ... 4 devono essere.
L'aggiunta di un 5°, porterebbe gli stessi problemi visti prima, anche se, sicuramente, visto che si stampava in piano a fogli singoli, meno complicati rispetto alla rotativa..,.. ma resterebbe " a occhio".
Potrebbe essere che Blu scuro e Blu chiaro, "insistano" nella stessa tavola ...
Cosa facilmente Verificabile.
Basta osservare posizionamento e distanze tra i 2. Se sono "sempre" costanti la tavola è 1 ; se uno è giusto e l'altro è F. R., le tavole sono 2.

- Stampa "mista" . Forse.
Resta la messa a Registro dei 2 colori Foto, che seppur meno complicata, resta a occhio.
Facilmente verificabile anche questo.
Basterebbe osservare la % dei F.R. e la loro costanza.
Resterebbe nella media quella dei colori Roto, diciamo Viola e Bruno, mentre sarebbero sicuramente maggiori i F.R. dei colori Foto, Blu e Rosso.

Resta il fatto che questi sono problemi da I° Elementare, e se,ogni tanto, qualcuno spiaccicasse una parola .....

Ciao: Simone
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da pinco1 »

Naturalmente,

nel " tutto Roto", dando per fissa la posizione dei cilindri, la messa a registro del 3° puoi farla "solo" manovrando la Bobina e non i cilindri.

Impensabile.

Ciao:
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eugenioterzo
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Re: Note tecniche sulla stampa rotocalco

Messaggio da eugenioterzo »

Carissimi, argomento molto interessante, che si dovrebbe studiare da subito prima di iniziare uno studio sui francobolli.
Ho cercato di seguirvi ma vi garantisco che mi prende una sorta di agitazione, prima per la mia difficolta di leggere, i caratteri che essendo piccoli non riesco a leggerli bene, poi il linguaggio usato da chi conosce il settore mi crea qualche problema.
Sarebbe interessante fare delle vere lezioni partendo da zero, per insegnare la metodologia di stampa, e spiegare con esempi come distinguere (esaminando i bolli ) le varie tecniche.
Sicuramente esistono testi che spiegano le varie metodologie di stampa, ma saranno difficili da comprendere, servono come dicevo lezioni semplici con esempi.
Grazie, comunque delle Vostre spegazioni.
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