Filatelia e Storia Postale? Pericolosissimi reati!

Segnalazione di articoli o servizi giornalistici riguardanti la filatelia o il collezionismo
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fillotto
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Filatelia e Storia Postale? Pericolosissimi reati!

Messaggio da fillotto »

Di sfuggita leggo questo titolo nella rassegna stampa di oggi(18/3/17) sul quoditiano "LaStampa" un giudice avrebbe condannato un commerciante di Rivoli , di cosa si tratta di preciso?
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Antonello Cerruti
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Quale articolo?
Per favore, aggiungi un'immagine o un link.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Giovanni Piccione
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da Giovanni Piccione »

Ho cercato la copia della sentenza ma non l'ho trovata, ne ho trovate altre, sempre dello stesso Giudice di Febbraio ma non questa.
Su altri quotidiani non se ne parla, vedremo.
Ciao:
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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dogri
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da dogri »

Ecco l'articolo
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Colleziono collezioni incomplete: per ogni francobollo che aggiungo ne escono altri 4.
Negozio Delcampe
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somalafis
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da somalafis »

pericolosissimo corpo di reato !!!!
498_001.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Riccardo Bodo
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Antonello Cerruti
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Non voglio rientrare in un argomento sul quale abbiamo scritto fiumi di interventi su questo sito.
Cerco vanamente di capire perchè, nell'articolo, si parla di lettere "dal 1840 in poi" indirizzate ad enti pubblici.
Quelle precedenti possono essere commercializzate?
Certamente no!
Che c'entrano le lettere indirizzate ad enti ecclesiastici che godono di una normativa del tutto diversa?
Il sindaco non può certamente disporre della corrispondenza indirizzata al Comune.
Ma lo zio parroco non può fare quello che crede della sua posta, anche se - logicamente - indirizzata presso la sede parrocchiale?

Sottolineo solo che ci sono intere collezioni (ad esempio le lettere REAL SERVIZIO di Sicilia) che - per forza di cose - erano scambiate fra enti pubblici.
Che ne devono fare i collezionisti? Strapparle, inviarle all'estero tramite spalloni, seppellirle in giardino?
Stiamo parlando degli stessi collezionisti grazie ai quali queste lettere si sono salvate per la storia postale e per i posteri.
Ci sono parecchie lettere rarissime con le miste Regno d'Italia/Province Napoletane oppure Sardegna/Province Napoletane che si conoscono grazie alla vendita - quasi cinquanta anni fa - del celebre archivio dell'Arcivescovo Pedicini.

Spero che tanti collezionisti non decidano di trasformare meravigliose lettere in banali frammenti....

Boh...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Antonello Cerruti
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da Antonello Cerruti »

Forse, si potrebbero anche assimilare ed utilizzare le considerazioni di questo parere.
Anche se manca sempre l'atto dell'ente che decise a suo tempo il conferimento alle cartiere del materiale da macero.

http://www.ambientediritto.it/dottrina/ ... pietro.htm

Gli interessati possono anche passare alla lunga lettura di queste disposizioni.
http://www.sa-ero.archivi.beniculturali ... S_SAER.pdf

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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andy66
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Re: vietato collezionare francobolli

Messaggio da andy66 »

Direi che è un'iniziativa presa da un singolo giudice. Anche nell'articolo si evince che il Ministero dei beni culturali aveva chiarito con apposita circolare nel 2013 che i supporti usati per le spedizioni, privi di contenuto, non potevano rientrare nella legislazione. Basta un pó di buon senso. Secondo me facendo ricorso si risolve tranquillamente la questione. Il problema è comunque tutto lo sbattimento che si dovrà fare per colpa di un giudice pignolo e incompetente in materia.

Ciao:
Andy66

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Gaetano Angiuli
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E adesso che si fa?

Messaggio da Gaetano Angiuli »

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acquarius1
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da acquarius1 »

Se per questo anche il concetto di collezione è fondamentalmente perseguito dal Testo Unico dei beni culturali.
Se uno ,ad esempio, possiede un'importante collezione filatelica, magari senza neppure un documento di per se da archivio di Stato, ma è pluripremiata, può arrivare lo Stato e dire: questa collezione dato il suo valore documentale la acquisiamo al patrimonio pubblico e la conserviamo nei nostri magazzini, oppure la fanno detenere col vincolo del non smebramento, ovvero non la puoi vendere.
Stesso discorso vale per le collezioni di quadri, libri antichi, persino fotografie e negativi
Meditate gente... meditate!
principali collezioni:

Trinacrie di Sicilia 1848
Annulli di località termali su Antichi Stati Europei
Salsomaggiore 1860 - 1968
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virgilio.terrachini
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da virgilio.terrachini »

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debene
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da debene »

Capisco tutta la vostra preoccupazione ma non vorrei semplificare troppo parafrasando il grande Eduardo:
" a va passa' a nuttata"!
Ciao
Sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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virgilio.terrachini
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da virgilio.terrachini »

A parte che il titolo è fuorviante.

Infatti nel titolo si parla di FRANCOBOLLI invece che di documenti storico-postali, ma si sa che così la notizia fa più SCOOP !

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 76541.html

La cosa più divertente però sta nel leggere i commenti.

ANZI INVITEREI GLI ISCRITTI AL FORUM DI SOMMERGERE DI MESSAGGI QUESTO ARTICOLO



Dateci dentro dunque !

:desp: :desp: :desp:
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virgilio.terrachini
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da virgilio.terrachini »

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 160839735/

A nulla è valsa una circolare approvata successivamente, nel 2013, dal ministero dei Beni culturali, per specificare meglio la natura di questi documenti da restituire, e non mandare gambe all'aria un mercato come quello della filatelia che vale 120 milioni all'anno di fatturato, specificando che buste con relativo francobollo non sono compresi tra quelli da restituire o distruggere, mentre devono essere necessariamente conservati atti legislativi provvedimenti giurisprudenziali, e carte di valore per il loro contenuto. Il ministero ricordava in particolare le decine di milioni di lettere che furono scartate dagli archivi per legge e donati alla Croce Rossa perche' ne ricavasse un utile in tutto il corso del '900.

Ciao: Ciao: Ciao:
spiaggiabianca
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da spiaggiabianca »

virgilio.terrachini ha scritto: 18 marzo 2017, 20:57 http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 160839735/

A nulla è valsa una circolare approvata successivamente, nel 2013, dal ministero dei Beni culturali, per specificare meglio la natura di questi documenti da restituire, e non mandare gambe all'aria un mercato come quello della filatelia che vale 120 milioni all'anno di fatturato, specificando che buste con relativo francobollo non sono compresi tra quelli da restituire o distruggere, mentre devono essere necessariamente conservati atti legislativi provvedimenti giurisprudenziali, e carte di valore per il loro contenuto. Il ministero ricordava in particolare le decine di milioni di lettere che furono scartate dagli archivi per legge e donati alla Croce Rossa perche' ne ricavasse un utile in tutto il corso del '900.

Ciao: Ciao: Ciao:

mica è una trovata per far crollare vertiginosamente il mercato delle buste statali?
Salvatore
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gipos
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da gipos »

Non si capisce questo accanimento sul collezionismo filatelico, ricordo che negli anni passati le collezioni erano inserite nei parametri tributari per eventuali controlli approfonditi a livello fiscale, ora siamo passati alla ricettazione ed all'incauto acquisto, abbiamo fatto passi da gigante nel mondo moderno.
Giuseppe
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Antonello Cerruti
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Re: E adesso che si fa?

Messaggio da Antonello Cerruti »

Nei commenti, non vi basate sull'articolo giornalistico....
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Ultima modifica di Antonello Cerruti il 19 marzo 2017, 14:22, modificato 1 volta in totale.
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fildoc
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Iscritto il: 16 luglio 2007, 22:12
Località: Verona

Re: E adesso che si fa?

Messaggio da fildoc »

Mandatemi per posta tutto il materiale che vi mette angoscia....
provvedero' io all'incenerimento.... :pin: :pin: :pin: :pin: :pin: :pin:
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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ulisse
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Iscritto il: 14 giugno 2010, 15:08
Località: Liguria

Re: E adesso che si fa?

Messaggio da ulisse »

Ciao: Ciao:

Tutti allineati e coperti in attesa che passi il temporale. :ang: :ang:

Chissà perché dal 1840..... probabile completa ignoranza del Giudice sulla Posta prima e dopo tale data. :topope: :topope:

Si sarà fatto fuorviare dal primo francobollo al mondo? :oo: :oo:

Pazienza..... :att :att ..... :out

:cof: :cof:
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Marino

Sostenitore dal 2010

Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi

Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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somalafis
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Iscritto il: 23 luglio 2007, 9:54
Località: Roma

Re: E adesso che si fa?

Messaggio da somalafis »

Anch'io non ho capito il riferimento al 1840 che forse non e' tratto dalla sentenza... Cosi' com'e' ovvio che nella sentenza non si parla di francobolli ma di documenti suscettibili di archiviazione: manifesti, delibere, lettere indirizzate ad entita' pubbliche. La sentenza percio' interessa i cultori di storia postale e non la filatelia in genere.
Pur senza voler entrare nel merito della vicenda specifica o contestare l'esistenza di reati, dalla lettura di stralci della sentenza risultano comunque alcuni elementi di preoccupazione. Nessuno vuole ovviamente negare che esistano e siano esistite biasimevoli sottrazioni dai pubblici archivi che devono essere perseguite. Ma nelle sue argomentazioni il giudice forse porta il discorso fino ad esiti che effettivamente possono creare problemi al commercio e alla detenzione di una parte degli oggetti della storia postale, pur riconoscendo egli stesso l'esistenza delle cosiddette sdemanializzazioni e cioe' dello ''scarto'' di notevoli quantitativi di documenti archivistici ritenuti non meritevoli di conservazione:
''Il dato storico dell'esistenza di tali procedure non può, di per sé, essere invocato - scrive il giudice - a decisiva giustificazione del possesso in capo ai privati detentori di qualunque documento tratto da un archivio pubblico per effetto di una sorta di presunzione d'avvenuto scarto, che opererebbe ogniqualvolta l'originario proprietario pubblico non sia in grado di fornire la prova positiva del contrario. Una simile presunzione non ha alcun senso atteso che i direttori di archivi pubblici sono in grado di fornire la prova di uno scarto, se avvenuto, ma non la prova positiva di qualcosa che non è mai avvenuto, se non per esclusione. Si consideri, inoltre, che la procedura di scarto non legittima la libera commercializzazione dei beni "scartati" ma, al contrario, i documenti "scartati" all'esito della procedura devono essere distrutti......... Ed è evidente che se l'archivio pubblico o il privato divenutone detentore non sono in grado di abbinare quel dato documento ad un elenco giustificante lo scarto, deve concludersi che il documento è stato illecitamente sottratto dall'archivio''.
L'accenno alla obbligatoria distruzione dei documenti scartati mi lascia interdetto alla luce di disposti normativi che sembrano indicare diverse modalita'. Ad esempio l'art. 6, comma 2, del DPR 8-1-2001 n.37 (riguardante procedure di ''scarto'') parla esplicitamente di cessioni in libero uso: ''...determinando, altresi', se i documenti da scartare debbano essere bruciati, macerati o ceduti in libero uso''.
Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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