volevo sapere secondo voi a quale tariffazione corrisponderebbe questo plico affrancato con 25 c. isolato nel 1901. Da quello che ho potuto vedere io ci sono solo due possibilità: 1 - lettera in franchigia che paga solo la raccomandazione 2 - lettera o manoscritti raccomandati entro il distretto 3 porti (ma Nocera e Salerno sono entro il distretto????)
grazie Andrea
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Andy66
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Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia
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Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
volevo sapere secondo voi a quale tariffazione corrisponderebbe questo plico affrancato con 25 c. isolato nel 1901. Da quello che ho potuto vedere io ci sono solo due possibilità: 1 - lettera in franchigia che paga solo la raccomandazione 2 - lettera o manoscritti raccomandati entro il distretto 3 porti (ma Nocera e Salerno sono entro il distretto????)
grazie Andrea
Non so se Salerno e Nocera fossero entro il distretto, ma lo ritengo molto probabile, visto che distano meno di 20km:
Colleziono da oltre dieci anni cartoline e fotografie d'epoca di Bari e dintorni.
Il mio sito: http://www.cartamaxima.it, che prima o poi mi deciderò ad aggiornare...
Raccolgo e colleziono da qualche anno, con alterni entusiasmi:
- bollature e annullamenti della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai numerali (ed oltre...);
- storia postale italiana (ed in particolare della Puglia), dal luglio 1943 fino ai primi anni della Repubblica;
- affrancature meccaniche della Puglia e in particolare della provincia di Bari;
- marche municipali della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai primi anni della Repubblica.
Ok grazie mille Oliviero, quindi la seconda opzione è quella giusta! Ma come hai fatto a trovare questa interessante pubblicazione, addirittura in Illinois??
Andy66
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Ciao Oliviero, utilissimo il link che hai segnalato, grazie! Dal corrispondente file pdf, però, che è più leggibile, si evince che Nocera Superiore apparteneva non al distretto di Salerno, ma al suo circondario, mentre l'ufficio di Nocera faceva distretto a sé. Quindi il dubbio sulla tariffa rimane insoluto...
dizionario geografico postale_Pagina_132.jpg
dizionario geografico postale_Pagina_133.jpg
dizionario geografico postale_Pagina_134.jpg
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Enrico Carsetti
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Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Erik ha scritto:utilissimo il link che hai segnalato, grazie! Dal corrispondente file pdf, però, che è più leggibile, si evince che Nocera Superiore apparteneva non al distretto di Salerno, ma al suo circondario, mentre l'ufficio di Nocera faceva distretto a sé. Quindi il dubbio sulla tariffa rimane insoluto...
Ringrazio anch'io per il volume segnalato, che trovo utilissimo. Tra l'altro, grazie all'intervento di Erik ho finalmente capito cosa si intende per distretto postale, ossia la zona di competenza di un singolo Ufficio postale.
Leggo su altro sito (attualmente non raggiungibile):
Il distretto postale era una zona geografica di competenza di un ufficio postale che poteva essere dislocato in un solo comune o comprendere più comuni limitrofi. Le città, anche se possedevano più uffici postali, costituivano sempre un solo distretto.
Dall'inizio del servizio, la tariffa ridotta distretto fu applicata praticamente a tutti gli invii di P.O. ad esclusione di: manoscritti, stampe e campioni senza valore (la tariffa ciechi era già bassissima). Dal 1889 al 1920 nel distretto fu applicata una riduzione anche ai servizi speciali di contrassegno, assicurazione e raccomandazione.
Stampe e campioni (e dal 1891 anche la ricevuta di ritorno) inviati nel distretto nello stesso periodo (1889-1920), godettero di una tariffa particolare ulteriormente ridotta, per i servizi di contrassegno, assicurazione e raccomandazione. La riduzione era giustificata dal minor lavoro e spesa necessaria per la consegna a destino della corrispondenza.
Dopo il Marzo 1920 in un riordino delle tariffe venne mantenuta la riduzione distretto solo per la consegna delle lettere, dei biglietti postali, delle cartoline postali e illustrate; perciò dal 1863 e per oltre ottant'anni, questi oggetti ebbero una tariffa ridotta che venne abolita il 1° Agosto 1947.
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Andrea61 ha scritto:Propendo per la soluzione 1: affrancatura per la sola raccomandazione con la tariffa ordinaria in franchigia.
Pezzo interessante!
Nella mia collezione sugli usi della serie del 1863 ce ne è una simile affrancata col 30 centesimi.
Quindi per le corrispondenze in franchigia non c'era nessuna indicazione o annullo sulla busta? Come facevano gli impiegati postali a sapere tutti gli enti che godevano di questa agevolazione?
Andy66
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Ciao Oliviero, utilissimo il link che hai segnalato, grazie! Dal corrispondente file pdf, però, che è più leggibile, si evince che Nocera Superiore apparteneva non al distretto di Salerno, ma al suo circondario, mentre l'ufficio di Nocera faceva distretto a sé. Quindi il dubbio sulla tariffa rimane insoluto...
Quindi se circondario e distretto non sono la stessa cosa, in provincia di Salerno quali erano i distretti? Solo x le frazioni segnate più in piccolo?
Andy66
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andy66 ha scritto:Quindi per le corrispondenze in franchigia non c'era nessuna indicazione o annullo sulla busta? Come facevano gli impiegati postali a sapere tutti gli enti che godevano di questa agevolazione?
Ieri notte quando ho inviato il messaggio precedente dovevo essere un po' stanco .... Nel 1901 la franchigia per le corrispondenze dei Sindaci era stata abolita già da alcuni decenni. A questo punto l'affrancatura di 25 centesimi per una raccomandata sembra compatibile col solo invio per il distretto.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
Ciao Oliviero, utilissimo il link che hai segnalato, grazie! Dal corrispondente file pdf, però, che è più leggibile, si evince che Nocera Superiore apparteneva non al distretto di Salerno, ma al suo circondario, mentre l'ufficio di Nocera faceva distretto a sé. Quindi il dubbio sulla tariffa rimane insoluto...
Quindi se circondario e distretto non sono la stessa cosa, in provincia di Salerno quali erano i distretti? Solo x le frazioni segnate più in piccolo?
No quelle segnate in grassetto sono i distretti quelli scritti più piccoli sono i paesi che rientrano in quel distretto. Se sotto la scritta in grassetto non c'è scritto niente in piccolo significa che il distretto è solo quel paese. Ovvero fa distretto a se. Come nel caso di Nocera superiore. Ciao
Andrea61 ha scritto:A questo punto l'affrancatura di 25 centesimi per una raccomandata sembra compatibile col solo invio per il distretto.
Ma di distretto abbiamo visto che non si tratta. E se si trattasse di un frontespizio incompleto? (ci credo poco anch'io, eh.. )
S T A F F
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Ciao Oliviero, utilissimo il link che hai segnalato, grazie! Dal corrispondente file pdf, però, che è più leggibile, si evince che Nocera Superiore apparteneva non al distretto di Salerno, ma al suo circondario, mentre l'ufficio di Nocera faceva distretto a sé. Quindi il dubbio sulla tariffa rimane insoluto...
Dunque ho dato un'occhiata un pò più approfondita a questo interessante volume, per cercare di capirci qualcosa con la questione di 'distretti' e 'circondari' e relative tariffe 'entro il distretto'. Da quello che si può vedere dalla prima parte i 'distretti' esistevano esclusivamente nel nord-est (Veneto e Friuli) e ogni distretto comprendeva più comuni (come si vede nella seconda parte). In tutto il resto d'Italia invece c'erano esclusivamente i 'circondari', anch'essi comprendenti un certo numero di comuni attorno al principale. A questo punto mi sembra veramente strano che solo nel nord-est ci si potesse avvalere della tariffa 'entro il distretto' per la corrispondenza tra i comuni limitrofi, mentre in tutto il resto d'Italia tale tariffa fosse valida SOLO all'interno del comune (e sue frazioni). Purtroppo in questa pubblicazione non si parla di tariffe, ma secondo voi circondario e distretto avrebbero dovuto avere la stessa tariffazione postale? Come ha già detto Andrea61 in questo caso la tariffa in franchigia era esclusa, quindi l'unica soluzione possibile rimarrebbe quella di una spedizione 'entro il distretto'.
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andy66 ha scritto:Dunque ho dato un'occhiata un pò più approfondita a questo interessante volume, per cercare di capirci qualcosa con la questione di 'distretti' e 'circondari' e relative tariffe 'entro il distretto'. Da quello che si può vedere dalla prima parte i 'distretti' esistevano esclusivamente nel nord-est (Veneto e Friuli) e ogni distretto comprendeva più comuni (come si vede nella seconda parte). In tutto il resto d'Italia invece c'erano esclusivamente i 'circondari', anch'essi comprendenti un certo numero di comuni attorno al principale. A questo punto mi sembra veramente strano che solo nel nord-est ci si potesse avvalere della tariffa 'entro il distretto' per la corrispondenza tra i comuni limitrofi, mentre in tutto il resto d'Italia tale tariffa fosse valida SOLO all'interno del comune (e sue frazioni). Purtroppo in questa pubblicazione non si parla di tariffe, ma secondo voi circondario e distretto avrebbero dovuto avere la stessa tariffazione postale? Come ha già detto Andrea61 in questo caso la tariffa in franchigia era esclusa, quindi l'unica soluzione possibile rimarrebbe quella di una spedizione 'entro il distretto'.
Ciao Andy, da quanto leggo qui: http://www.postaesocieta.it/magazzino_t ... tretto.htm (adesso il sito è nuovamente raggiungibile), per distretto si intende la "zona geografica di competenza di un ufficio postale che poteva essere dislocato in un solo comune o comprendere più comuni limitrofi. Le città, anche se possedevano più uffici postali, costituivano sempre un solo distretto". Il motivo della tariffa ridotta era dato "dal minor lavoro e spesa necessaria per la consegna a destino della corrispondenza".
Colleziono da oltre dieci anni cartoline e fotografie d'epoca di Bari e dintorni.
Il mio sito: http://www.cartamaxima.it, che prima o poi mi deciderò ad aggiornare...
Raccolgo e colleziono da qualche anno, con alterni entusiasmi:
- bollature e annullamenti della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai numerali (ed oltre...);
- storia postale italiana (ed in particolare della Puglia), dal luglio 1943 fino ai primi anni della Repubblica;
- affrancature meccaniche della Puglia e in particolare della provincia di Bari;
- marche municipali della antica provincia di Bari, dalle origini fino ai primi anni della Repubblica.
raz ha scritto:Ciao Andy, da quanto leggo qui: http://www.postaesocieta.it/magazzino_t ... tretto.htm (adesso il sito è nuovamente raggiungibile), per distretto si intende la "zona geografica di competenza di un ufficio postale che poteva essere dislocato in un solo comune o comprendere più comuni limitrofi. Le città, anche se possedevano più uffici postali, costituivano sempre un solo distretto". Il motivo della tariffa ridotta era dato "dal minor lavoro e spesa necessaria per la consegna a destino della corrispondenza".
Certo, questo era chiaro anche a me. Il problema sorge perchè in questo Dizionario geografico postale del 1896 si parla di distretti solo per le provincie del nord-est, mentre in tutto il resto d'Italia ci sono i 'circondari postali'. Mentre per le città è ovvio che la corrispondenza all'interno del comune avesse la tariffa agevolata, non è chiaro se questa fosse utilizzata anche per i comuni limitrofi entro il 'circondario'.
Andy66
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andy66 ha scritto: Il problema sorge perchè in questo Dizionario geografico postale del 1896 si parla di distretti solo per le provincie del nord-est, mentre in tutto il resto d'Italia ci sono i 'circondari postali'. Mentre per le città è ovvio che la corrispondenza all'interno del comune avesse la tariffa agevolata, non è chiaro se questa fosse utilizzata anche per i comuni limitrofi entro il 'circondario'.
Non capisco: nel dizionario sono espressamente indicati gli Uffici postali, e Nocera Superiore fa distretto a sé. Diverso il caso, ad esempio, di Minori, da cui dipende anche il comune di Ravello, per cui, spedendo da Ravello a Minori, o viceversa, si godeva della tariffa agevolata entro distretto. Volendo fare l'esempio contrario, Nocera Inferiore e Nocera Superiore, invece, avevano due distinti U.P., per cui spedendo da un comune all'altro, non si poteva beneficiare della tariffa agevolata.
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Neanche io ci capisco molto. Traggo questa immagine proprio dal link che hai indicato. Lettera spedita da Bologna a Borgo Panigale con tariffa lettera distretto 5 c. Se andiamo a vedere il dizionario, Borgo panigale ha un suo ufficio postale separato ed è appunto all'interno del circondario di Bologna. Quindi come la interpretiamo?
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andy66 ha scritto:Neanche io ci capisco molto. Traggo questa immagine proprio dal link che hai indicato. Lettera spedita da Bologna a Borgo Panigale con tariffa lettera distretto 5 c. Se andiamo a vedere il dizionario, Borgo panigale ha un suo ufficio postale separato ed è appunto all'interno del circondario di Bologna. Quindi come la interpretiamo?
La didascalia dice: "Bologna a Borgo Panigale allora due località distinte ma appartenenti ad un unico distretto postale". Può essere che all'epoca di redazione del Dizionario (1896) Borgo Panigale avesse un proprio U.P., che all'epoca di spedizione di quella lettera (1910) era stato soppresso e/o accorpato a Bologna? V'è peraltro da dire che Borgo Panigale, allora comune autonomo, è vicinissimo a Bologna, a cui nel 1937 venne accorpato. Che la spiegazione stia in questo?
Aspettiamo gli esperti...
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raz ha scritto:Non capisco: nel dizionario sono espressamente indicati gli Uffici postali, e Nocera Superiore fa distretto a sé. Diverso il caso, ad esempio, di Minori, da cui dipende anche il comune di Ravello, per cui, spedendo da Ravello a Minori, o viceversa, si godeva della tariffa agevolata entro distretto. Volendo fare l'esempio contrario, Nocera Inferiore e Nocera Superiore, invece, avevano due distinti U.P., per cui spedendo da un comune all'altro, non si poteva beneficiare della tariffa agevolata.
Secondo me facciamo confusione tra 'Ufficio Postale' e 'distretto', nel senso che un distretto può contenere più uffici postali. I distretti sono tutti indicati nella prima parte della pubblicazione, quella di sole due pagine, e sono contrassegnati da asterisco (esclusivamente nel nord-est). Quindi, seguendo quanto indicato nella seconda parte del libro, nel resto d'Italia non esistono distretti ma 'circondari'. Ogni provincia poteva avere più circondari ed ogni circondario raggruppava vari comuni vicini con più uffici postali di varie classi. Nel link che hai indicato, in basso, ci sono due lettere spedite 'entro il circondario' che hanno pagato la tariffa agevolata 'entro il distretto'. Non so se mi sono spiegato.
Andy66
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