Analisi e discussione di una lettera del 12 marzo 1863 da Milano a Vienna

[Erik]

Dico una castroneria, e se i bordi estranei (successivi all'emissione dei francobolli) fossero state utilizzati a mò di linguella frontale per tenere ferma la busta in un album e successivamente una volta staccata da questo parzialmente rimossi?
Andrea

Ciao Andrea,
ho pensato la stessa cosa.

E sono daccordo anche con Antonio:

In quanto alla data il timbro sul litografico sembra proprio riportare l'anno 67 ma potrebbe anche trattarsi di un difetto di inchiostrazione del timbro, in fin dei conti la parte superiore di un 3 in molti timbri è uguale alla parte superiore del 7, mancherebbe il semicerchio inferiore ed uno sbuffetto di inchiostro (o anche una traccia di bagnato sul francobollo) avrebbe generato una macchiolina tale da far sembrare quel 3 un 7.

[attalos]

Dico una castroneria, e se i bordi estranei (successivi all'emissione dei francobolli) fossero state utilizzati a mò di linguella frontale per tenere ferma la busta in un album e successivamente una volta staccata da questo parzialmente rimossi?
Andrea

Ciao Andrea,
ho pensato la stessa cosa.

Però non mi sembrano nella posizione ideale per fissare una busta all'album, le ho viste utilizzate ma simmetriche e rigorosamente al verso. Perché un collezionista avrebbe voluto rovinare una busta in questo modo?
A sinistra poi il bordo/"presunta linguella" inizialmente arrivava quasi a toccare i francobolli (vedo i segni della gomma residua); a sinistra termina con la dentellatura, quindi l'elemento di raccordo con il foglio d'album sarebbe stato un francobollo... (non mi sembra credibile).

Su una cosa chiedo lumi: è normale che l'inchiostro degli annulli e quello dei bolli accessori siano così differenti?

Amedeo

[Antonio Bove]

Io delle cimose non mi preoccuperei affatto!
La lettera è stata conservata (diciamo noi napoletani) "manch'a chiaveca" e sicuramente ha vissuto troppe angherie e maltrattamenti.
Sono senza dubbio state "azzeccate" in seguito forse anche per sopperire a qualche danno della carta!
Antonio

[Fiore]

... anche perché altrimenti che senso avrebbero?

[Matraire1855]

Molto meglio queste cimosse (che è facile poterle asportare) piuttosto che del nastro adesivo trasparente che fa veramente dei danni. Quasi sempre sotto si trovano o strappi o macchie. Quando la toppa è peggio del buco

[Pri]

Pensavo a una soluzione di facile analisi, ma la cosa è diventata davvero intrigante... quasi quasi provo ad aggiudicarmela... così possiamo verificare dal vivo tutte le possibilità.

[Vacallo]

Ci avevo pensato anch'io!

[maupoz]

se può servire a qualcosa

il primo annullo è 1863 (22 millimetri)

il secondo è 1867 (24 millimetri)



... si può ingrandire

MILANO annullo 1863 e 1867.jpg

[Stefano T]

Gli annulli sono tutti e tre diversi:

Notate quando spazio quello del presunto '67 su busta abbia tra le lettere M e O di MILANO rispetto alla retta orizzontale sopra il mese, negli altri due casi la retta tange o interseca le lettere.

[Antonello Cerruti]

Da queste mie elaborazioni, i tre bolli sembrano di dimensioni uguali.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[ingegné]

Può essere solo una mia impressione ma io vedo, soprattutto nell'impronta in alto a destra ma anche nell'annullo del litografico, la parte inferiore del 3 (quella a forma di c specchiata) impressa in albino, come se il bollo non si fosse inchiostrato in quel punto. La sbarretta diagonale che si vede nell'annullo sul 15 centesimi potrebbe jnvece essere una sbavatura di inchiostro.

In definitiva, come ha già scritto Antonio-Tahiti, credo che non sia affatto da scartare l'ipotesi che l'annullo di partenza sia effettivamente del 12 marzo '63.

[Stefano T]

So che forse è poco significativo, ma l'annullo tondo è sopra o sotto quello rettangolare?

[Antonello Cerruti]

Dopo essere stato bacchettato da Enrico circa la mia ipotesi sulla tassazione, mi sono rimesso al lavoro su questa lettera.
Sono partito dalla tesi che l'affrancatura fosse truccata.
Invece, mi sono via via convinto che i tre bolli siano identici, che siano stati apposti in maniera frettolosa e confusa e dunque che le piccole differenze siano dovute alla differente inchiostrazione ma soprattutto al diverso spessore della busta e dei francobolli su di essa applicati.
Mi sono anche dedicato alla posizione dei francobolli ed ho concluso che anch'io avrei cominciato da sinistra ad incollare il primo 20, poi il secondo 20 cent. ed infine il litografato e che la leggera sovrapposizione che segue quest'ordine sia normale ed originale.
Ultima considerazione: l'ossido sulle parti inferiori dei 20 centesimi e sulla busta sono pienamente compatibili e non mostrano alcuna discontinuità. Ingiallimenti così "autentici" e credibili nessun falsario è ancora mai stato in grado di generarli.
Quanto sopra sempre dal solo esame delle immagini postate.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[andy66]

Anche secondo me questa busta ha così tante cose strane, anomale e particolari che difficilmente siano opera di un falsario. Chi fa un falso è molto più 'diretto' e semplice nella sua costruzione.
Penso che per aver la certezza finale basterebbe reperire un altro annullo di Milano del '63 uguale a quello sulla busta e fare la comparazione

[enrico54]

Caro Antonello, la bacchetta la davano a me sulle mani quando andavo a scuola, per il resto è solo dialettica e voglia di approfondire.

Sicuramente la lettera suscita interesse, ma nessuno di noi mi sembra sia riuscito ad arrivare ad una certezza, naturalmente dal solo esame visivo di una foto.

Ho letto con interesse tutti gli interventi, ma, almeno prima di ricredermi, e lo farò certamente in presenza di elementi inequivocabili, resto della mia prima impressione; dico solo impressione, che si è formata ancora prima che si fosse incominciato qui a parlarne.

Non sto dicendo che sia necessariamente falsa, perchè non vedo - per mia fortuna - falsi dovunque; dico che se la data al recto fosse il 1863 e se il 15 cmi fosse del I tipo, qualcuno avrebbe messo in vendita, devo supporre inconsapevolmente altrimenti sarebbe un folle o un totale incompetente, la sola lettera ad oggi nota con un'affrancatura mista di questo tipo, tra l'altro con 2 francobolli del 20 cmi dentellato già fuori corso (anche se sono note alcune lettere con questo francobollo usato dopo la cessazione della sua validità e non tassate).

Una lettera del genere, una volta tolti quei bordi di foglio incoerenti, dovrebbe valere qualche migliaio di euro, non qualche centinaio.

Possibile? Sì. Probabile? Non lo so. Senza esaminarla da vicino in dettaglio altro non si può dire che non sia già stato detto, almeno per quel che mi riguarda.



Enrico
_____
Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue

[ingegné]

dico che se la data al recto fosse il 1863 e se il 15 cmi fosse del I tipo, qualcuno avrebbe messo in vendita, devo supporre inconsapevolmente altrimenti sarebbe un folle o un totale incompetente, la sola lettera ad oggi nota con un'affrancatura mista di questo tipo, tra l'altro con 2 francobolli del 20 cmi dentellato già fuori corso (anche se sono note alcune lettere con questo francobollo usato dopo la cessazione della sua validità e non tassate).

Il venditore è francese e, su quasi tremila lotti, ha solo questo del regno di Vittorio Emanuele II e 23 lotti in tutto di Italia di cui 17 di repubblica, per cui non mi stupirei molto se non avesse particolare esperienza nel settore.

Una lettera del genere, una volta tolti quei bordi di foglio incoerenti, dovrebbe valere qualche migliaio di euro, non qualche centinaio.

Veramente è partita da 8 euro ed ora siamo a qualche decina. E le offerte sono di due soli contendenti, un collezionista con pochi acquisti ed un commerciante con migliaia di transazioni, che sembra essersi arreso oppure sta aspettando l'ultimo momento.
Ci sono poi ben 19 utenti che osservano, più di tutti quelli che stanno partecipando a questa discussione, prer cui non mi stupirei che ci fossero sorprese negli ultimi minuti dell'asta.

[stiraeammira]

Contributo all'appassionante discussione!

L'annullo dovrebbe essere questo, fatte salve sbavature e mancanze:

Untitled-3_.jpg

Untitled-4_.jpg

Andrea

[attalos]

se il 15 cmi fosse del I tipo

Direi di sì.

Oltre alla Q chiusa (che possiamo ritrovare anche nel II tipo, unità 9), lo rivelano la foggia del cartiglio superiore con la "prosecuzione" della linea inferiore verso destra, e del cartiglio di sinistra interrotto in un solo punto (mentre nel II tipo è interrotto in più punti.

E' interessante notare che il 1° 20 cent. è bdf inferiore, con il margine (per quanto piccolo) non tosato.
Il 2° 20 cent. mi sembra che (sotto il litografico) presenti il bdf a destra e, siccome sembra avere anche un piccolo bordo inferiore, dovrebbe essere un esemplare d'angolo inferiore destro.

Amedeo

[fildoc]

Oramai rassegnatevi che spuntera' un centino!
Troppa la curiosità
troppa la voglia di rimuovere le cimase
troppo il desiderio che sia autentica!


Avete fatto venire voglia pure a me

[filippo_2005]

Io dico che va più su.....