Gennaio 1863: tariffa di Cent. 15 per lo Stato Pontificio

[vikingo68]

Per la mia collezione ho preso questa lettera in tariffa inconsueta di 15c invece dei prescritti 20c, accettata solo per il mese di gennaio ma spesso veniva tassata.
E' così rara come ho letto?

Un salutone.

[Andrea61]

Non esiste alcuna tariffa di 15 cent per lo Stato Pontificio.
La tariffa è sempre stata di 20 centesimi fino al confine (fino al 1867) con affrancatura obbligatoria.

Esistono lettere (come questa) affrancate per soli 15 centesimi e tutte (quelle che ho visto io) dei primi del gennaio 1863. La mia interpretazione è che siccome dal 1.1.63 la tariffa interna passò da 20 a 15 cent, parte del pubblico e probabilmente anche qualche ufficiale postale fu indotto a pensare che anche la tariffa per il Pontificio fosse stata abbassata, mentre così non era. Questo portò a "tollerare" per qualche giorno lettere affrancate per soli 15 cent.

Si tratta di lettere oggettivamente non comuni, ma dato che si tratta comunque di qualcosa di occasionale (piuttosto che una "vera" tariffa) diffiderei dalle supervalutazioni.

[filippo_2005]

Lo Zanaria Serra aggiunge che per i motivi esposti da Andrea vi fu un abuso dell'utilizzo dell' affrancatura da 15 c. che costrinse la Direzione delle poste a concedere una sanatoria straordinaria per la quale nel mese di gennaio 63 le lettere per il Pontificio potevano avere corso anche se insufficientemente affrancate con c.15. Definisce "assai rare e di pregio" le lettere che usufruirono di questa sanatoria.

[vikingo68]

Grazie ad Andrea e a Filippo, la tariffa l'ho definita provvisoria proprio perchè la Direzione delle Poste a fronte del fenomeno, a detta dello Zanaria, autorizzò una sorta di sanatoria per il solo mese di gennaio.
Questo era quanto avevo letto, mi sarebbe piaciuto avere vostre esperienze dirette di avvistamenti.

Stesso discorso fatto per il 1 gr. isolato del Regno di Napoli , se i cataloghi riportano certe informazioni è difficile che il collezionista poi non ne tenga conto nelle sue valutazioni.

Un salutone.
Carlo.

Revised by Lucky Boldrini - January 2011

[cipolla]

Lettera da Ancona a Roma affrancata con 1 valore dentellato da 10 cent. e 1 valore 5 cent. Sardegna.

Ho pensato per un buon periodo che la suddetta lettera, non fosse in tariffa e che fosse involontariamente sfuggita alla tassazione. Leggendo invece il numero 31 del Vaccari MAGAZINE, pag. 60 e 61, ho scoperto che nell'anno 1863, e solo per il mese di gennaio, fu adottata una tariffa agevolata verso lo Stato Pontificio.

Per detto periodo, le lettera viaggiate con tariffa 15 cent., risultano 14 per il primo porto e 3 per il secondo porto. A seguire il documento con uno stralcio dell'articolo della rivista Vaccari.

Se altri collezionisti hanno documenti per detto periodo se possono esporli.

[Guido Morolli]

Complimenti per la pregevole scoperta...

Guido

[Guido Morolli]

Mi son ricordato di una busta in tariffa da 15 cent pubblicata sul Serra Zanaria....manca la tassazione in arrivo poichè il destinatario
godeva di franchigia pontificia..

15 c.jpg

Guido

[Vacallo]

Bellissima, Bruno.

[filippo_2005]

Bellissime le 2 lettere postate

[Andrea61]

In realtà qualcuno (forse tra coloro che non avevano un regolare scambio di posta col Pontificio) continuò ad affrancare per soli 15 centesimi anche successivamente, probabilmente equivocando sulla tariffa per l'interno. Tali lettere sottoaffrancate erano generalmente tollerate. E' il caso, ad esempio, della seguente lettera spedita da Perugia il 6 marzo. La lettera venne poi tassata in arrivo a Roma per 3 bajocchi secondo la "teorica" tariffa interna pontificia.

630306 Ita15c toll.jpeg

[cipolla]

In realtà qualcuno (forse tra coloro che non avevano un regolare scambio di posta col Pontificio) continuò ad affrancare per soli 15 centesimi anche successivamente, probabilmente equivocando sulla tariffa per l'interno. Tali lettere sottoaffrancate erano generalmente tollerate. E' il caso, ad esempio, della seguente lettera spedita da Perugia il 6 marzo. La lettera venne poi tassata in arrivo a Roma per 3 bajocchi secondo la "teorica" tariffa interna pontificia.

630306 Ita15c toll.jpeg

Buongiorno Andrea,

se non avessi trovato l'articolo del Vaccari Magazine avrei pensato che anche la mia era sottoaffrancata. Ne ho poi una seconda proveniente dalle ex Province Napoletane novembre 1863, regolarmente affrancata a 20 cent., 15 litografico e 5 Sardegna, tassata per il percorso in territorio Pontificio per 8 baj

[paolo.lepore]

E' il caso, ad esempio, della seguente lettera spedita da Perugia il 6 marzo.

Buongiorno Andrea,
complimenti per la tua lettera del 6 marzo 1863.

E' la data più tarda a me nota della "tariffa" tollerata da 15 cent per lo Stato Pontificio.

Cordiali saluti

Paolo Lepore

[Andrea61]

E' la data più tarda a me nota della "tariffa" tollerata da 15 cent per lo Stato Pontificio.

Paolo,
ti ringrazio per questa tua osservazione.
Non ho documentazione per questa particolare specifica e non ho motivo di dubitarne.
Dovesse essere confermata come ultima data, sarebbe certamente degna di nota nella mia descrizione del pezzo in collezione.

[Erik]

Ottima scoperta, Bruno, complimenti!
Solo per delineare bene i termini della questione: da quanto ho capito (purtroppo non ho il testo originale del Bullettino Postale n.12 del dicembre 1862) non si tratterebbe di una tariffa ufficiale vera e propria di 15 centesimi durata un mese (anche perché, se così fosse stato, penso che sarebbe stata annunciata in Gazzetta Ufficiale, non solo sul Bullettino Postale), ma del fatto che - pur essendo in vigore la tariffa da 20 c. - per un mese gli uffici avrebbero tollerato eventuali lettere impostate con affrancatura da 15 c., giusto? (poi, in realtà la tolleranza si spinse anche oltre, come dimostra la lettera postata da Andrea).
In ogni caso, ciò nulla toglie all'interesse del pezzo

[cipolla]

Ottima scoperta, Bruno, complimenti!
Solo per delineare bene i termini della questione: da quanto ho capito (purtroppo non ho il testo originale del Bullettino Postale n.12 del dicembre 1862) non si tratterebbe di una tariffa ufficiale vera e propria di 15 centesimi durata un mese (anche perché, se così fosse stato, penso che sarebbe stata annunciata in Gazzetta Ufficiale, non solo sul Bullettino Postale), ma del fatto che - pur essendo in vigore la tariffa da 20 c. - per un mese gli uffici avrebbero tollerato eventuali lettere impostate con affrancatura da 15 c., giusto? (poi, in realtà la tolleranza si spinse anche oltre, come dimostra la lettera postata da Andrea).
In ogni caso, ciò nulla toglie all'interesse del pezzo

Buonasera Erik e grazie anzitutto per l'intervento.

Leggendo l'articolo del Vaccari Magazine non trovo però il termine tolleranza ma bensì che con il Bollettino Postale n. 12 del dicembre 1862 si sarebbe concessa tariffa a 15 cent., per il solo mese di gennaio, fino a confine Pontificio. Almeno così io interpreto l'articolo.

Solo dopo il 31 gennaio si può iniziare a parlare di tolleranza, in quanto tornava in vigore la tariffa di 20 cent.

Sto vedendo ora di recuperare il bollettino postale n. 12 del mese di dicembre 1862 per tentare una migliore interpretazione di quanto riportato dal Vaccari Magazine.

[cipolla]

TASSAZIONE IN BAJOCCHI PER IL TRANSITO NELLO STATO PONTIFICIO.pdf

[marco castelli]

Complimenti Bruno,



Marco

Revised LB Feb 2019