Somalia Afis - Il ''giro'' dell'ambasciatore

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somalafis
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Somalia Afis - Il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da somalafis »

Una delle iniziative filateliche piu’ singolari della Somalia (ma non e' l'unica) e’ il ‘’giro’’ di buste filateliche che venne realizzato nel 1959-1960 raccogliendo un gran numero di annulli di uffici somali. Si tratta di buste di grandi dimensioni, di solito intestate al retro ‘’l’Amministratore della Somalia’’ e normalmente affrancate con le ultime serie complete dell’AFIS. Vennero spedite dai vari uffici somali e dirette a Mogadiscio principalmente all’Amministratore della Somalia (il capo dell’AFIS) Mario di Stefano; ma una parte delle buste e’ anche indirizzata ad un collaboratore di Di Stefano, il magistrato contabile Salvatore Spadaro, che era consigliere giuridico dell’Amministratore. Ecco due di queste buste, gia’ preparate ma mai spedite
IMG_20160811_0001.jpg
Un certo numero di buste si presenta affrancato con francobolli ordinari e non commemorativi; in genere pero’ queste buste recano le serie complete Assemblea Costituente, Uccelli, V fiera della Somalia, Istituto Universitario, Anno del Rifugiato. Spesso sono spedite per raccomandata espresso e documentano gli annulli della maggior parte degli uffici postali somali e questo e' evidentemente il loro obiettivo (non vennero infatti spedite nel giorno di emissione delle varie serie di francobolli). Ecco qualche esempio con annulli di uffici diversi.
garoe.jpg
IMG_20160811_0002.jpg
IMG_20160811_0003.jpg
mog3.jpg
Al retro sono ovviamente dotate dell'annullo di arrivo come si vede in questi due casi:
IMG_20160811_0004.jpg
Di questo ‘’giro’’ vennero preparate parecchie copie, che negli anni sono rifluite sul mercato collezionistico, spesso in ‘’pacchetti’’ comprendenti qualche decina di annulli diversi.
Gli uffici che vennero coinvolti nell’iniziativa (quelli, cioe’, i cui annulli figurano sulle buste) sono i seguenti:
Afgoi
Afmedo’
Alula
Baidoa
Bardera
Beletuen
Bosaso
Brava
Bulo Burti
Bur Hacaba
Candala
Chisimaio
Dinsor
Dusamareb
Eil
El Bur
Galcaio
Gardo’
Garoe
Gelib
Hoddur
Itala
Lugh Ferrandi
Margherita
Merca
Mogadiscio Corr. Pacchi
Mogadiscio Succ.1
Mogadiscio Succ. 2
Mogadiscio Succ. 3
Obbia
Scusciuban
Villabruzzi
Mancano – chissa’ perche’ – alcuni piccoli uffici che, almeno in teoria, risultavano funzionanti. Un vero peccato, perche’ di quegli uffici ci manca a tutt’oggi la benche’ minima testimonianza postale……
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Riccardo Bodo
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giaper
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da giaper »

Mi ha colpito l'utilizzo del titolo nobiliare in una corrispondenza semi fficoale di quegli anni.
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somalafis
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da somalafis »

E' evidente che la confezione delle buste, tutte uguali e con gli indirizzi perfettamente dattiloscritti in modo professionale, fu affidata a qualche impiegato o impiegata dell'amministrazione, che utilizzo' il massimo delle indicazioni qualificative e onorifiche: pur tuttavia formalmente si trattava sempre di corrispondenza ''privata''. In quella ufficiale a Mario di Stefano viene attribuito solo il rango di ambasciatore (che spiega il titolo che ho utilizzato per questa segnalazione).

Quello che mi ha sempre sorpreso e' il fatto che di ogni busta del ''giro'' vennero fatte parecchie copie identiche e che la cosa si ripete' per le varie serie di francobolli impiegate tra il 1959 e il 1960: quale poteva essere lo scopo di questa massa di materiale? Evidentemente non commerciale (anche se poi dopo la morte dell'ambasciatore Di Stefano le buste sono finite nel mercato filatelico): forse per farne piccoli omaggi? Effetto del contagio di una permanenza in un paese che alla filatelia attribuiva un'importanza veramente notevole?

Comunque va rilevato che diversi anni fa e' comparsa sul mercato (non solo in Italia ma anche in altri paesi) una grande quantita' di buste, involucri e frammenti di corrispondenza somala indirizzata a Di Stefano (stiamo parlando di qualche centinaio di oggetti). Solo un periodo di forte passione filatelica puo' spiegare il fatto che qualcuno conservi un ammasso di buste, molte delle quali con affrancature comunissime e tutte uguali.....
Riccardo Bodo
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giampi
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da giampi »

Grande passione o diciamo intenti filatelico-speculativi in senso lato cioè' il volere creare oggetti che "in futuro" avrebbero avuto un valore, accresciuto anche dalla strategia di spedizioni con annullamenti da decine di uffici diversi, Valore non eccezionale ma significativo tutt'oggi anche in periodo di grave crisi.
Ciao:
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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somalafis
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da somalafis »

Sicuramente poco ''speculativi'', viste le sue condizioni economiche (le origini familiari, il rango e la carriera rendevano irrilevante ogni potenziale guadagno da queste emissioni somale).

Mario Di Stefano nacque a Palermo nel 1900 da una famiglia siciliana aristocratica. Laureato in legge, entro' nel servizio diplomatico gia' nel 1923 e lavoro' nelle ambasciate di Bucarest, Ankara e Varsavia. Da quest'ultima sede fu richiamato su richiesta tedesca per l'aiuto prestato a profughi polacchi. Nel 1942 fu Commissario Civile a Cettigne in Montenegro (peccato che allora non sembra che fosse un accumulatore di corrispondenza come poi fu a Mogadiscio o almeno io non ne ho trovato traccia). Nominato ambasciatore nel 1953, negli anni '50 rappresento' l'Italia a Ottawa, a Washington e poi a Mosca. Nel 1958 divento' ''Amministratore'' della Somalia e dal 1961 fu ambasciatore in Brasile fino alla sua morte avvenuta nel 1963.

In un lotto di materiale proveniente dalla sua corrispondenza (acquistato a poco da un venditore britannico) ho trovato qualche francobollo canadese, qualche frammento di corrispondenza inviatagli a Mosca, un frontespizio di una lettera diretta a Varsavia, curiosamente qualche frammento con affrancature dell'Afghanistan, alcuni cospicui frammenti con affrancature somale e anche un paio di buste mai utilizzate con l'intestazione del suo incarico come ''Amministratore della Somalia''.
IMG_20160812_0003.jpg
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Riccardo Bodo
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giampi
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da giampi »

Grazie Riccardo per questo frammento di storia italiana e filatelica
:-)
Giampiero

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giaper
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Re: Somalia Afis: il ''giro'' dell'ambasciatore

Messaggio da giaper »

somalafis ha scritto:E' evidente che la confezione delle buste, tutte uguali e con gli indirizzi perfettamente dattiloscritti in modo professionale, fu affidata a qualche impiegato o impiegata dell'amministrazione, che utilizzo' il massimo delle indicazioni qualificative e onorifiche: pur tuttavia formalmente si trattava sempre di corrispondenza ''privata''. In quella ufficiale a Mario di Stefano viene attribuito solo il rango di ambasciatore (che spiega il titolo che ho utilizzato per questa segnalazione).

Quello che mi ha sempre sorpreso e' il fatto che di ogni busta del ''giro'' vennero fatte parecchie copie identiche e che la cosa si ripete' per le varie serie di francobolli impiegate tra il 1959 e il 1960: quale poteva essere lo scopo di questa massa di materiale? Evidentemente non commerciale (anche se poi dopo la morte dell'ambasciatore Di Stefano le buste sono finite nel mercato filatelico): forse per farne piccoli omaggi? Effetto del contagio di una permanenza in un paese che alla filatelia attribuiva un'importanza veramente notevole?

Comunque va rilevato che diversi anni fa e' comparsa sul mercato (non solo in Italia ma anche in altri paesi) una grande quantita' di buste, involucri e frammenti di corrispondenza somala indirizzata a Di Stefano (stiamo parlando di qualche centinaio di oggetti). Solo un periodo di forte passione filatelica puo' spiegare il fatto che qualcuno conservi un ammasso di buste, molte delle quali con affrancature comunissime e tutte uguali.....
Sì, ricordo quella corrispondenza indirizzata a Di Stefano. Se non sbaglio è stata presentata in un post sul forum.
C'è da dire che negli anni 60 (come molti di noi sanno) la filatelia ha raggiunto il massimo della penetrazione nella società. Collezionavano francobolli praticamente tutti. Forse anche la condizione transitoria relativa all'amministrazione controllata della Somalia ha spinto l'ambasciatore o qualcuno del suo staff a raccogliere queste testimonianze per farne dono ad amici e conoscenti o immaginando una futura valorizzazione economica del materiale. Chi non ha pensato almeno una volta, in quegli anni, che accumulare francobolli fosse una specie di investimento ? ;-)

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