Angoli e bordi di foglio dovete immaginarli come delle statue, più o meno grandi.
Ne acquistereste una, vivendo in un monolocale senza nemmeno un balcone?
O anche in un appartamento da 75 mq, con un piccolo terrazzino?
Non credo.
Perché?
Perché la statua non solo non dà nessun tocco in più a un monolocale o a un normale appartamento,
non solo trasmette un senso di pacchianeria, ma, fatto decisivo, ingombra, crea fastidio, toglie spazio, è anti-funzionale.
Se mi compro uno statua è perché – come minimo – ho un giardino in cui piazzarla.
Fuor di metafora, serve capire che bordi e angoli di foglio non sono il superfluo.
No, no.
Sono … il superfluo del superfluo del superfluo.
Sono, appunto, la statua in giardino.
Ma … avercelo un giardino in cui piazzare una statua!
O l’esemplare è veramente a modo sotto tutti i profili (= ho il giardino)
oppure il problema di valutare il bordo e l’angolo di foglio (= l’acquisto e la collocazione della statua) neppure si pone.
Ecco perché non si può parlare con cognizione di causa di bordi e angoli di foglio,
se prima no si è capita la qualità nella sua dimensione – diciamo così – “base”.
Prima l’aritmetica, poi l’algebra, quindi l’analisi infinitesimale, e infine l’analisi superiore.
È un fatto di propedeuticità.
In questo esemplare:
10gran.jpg
il valore aggiunto dal bordo di foglio - in termini economici e filatelici - è praticamente zero.
In quest’altro, al contrario:
6cr.jpg
il bordo di foglio dà una marcia in più.
Tutto abbastanza pacifico, direi.
Inquadrare correttamente la qualità dei “Sicilia” la ritengo una cosa non proprio banalissima.
Il busillis è nell’annullo.
Posto che spesso i margini non rappresentano un grande problema, la questione si pone proprio con il posizionamento ferro di cavallo.
In linea di principio, il ferro di cavallo deve cadere sul francobollo esattamente per come era stato concepito:
l’annullo deve essere – come si suol dire – “monarchico”, incorniciare l’effige del sovrano, senza toccarla;
e siccome il gioco del collezionismo è nel migliorarsi sempre, deve anche essere nitido e ben impresso, una vera e propria opera d’arte, insomma.
Sono o non sono – del resto – i francobolli più belli del mondo?
Esemplari così – manco a dirsi – ce ne sono pochi.
Peraltro, a furia di guardarne, si finisce col censire una serie di annulli non-monarchici,
che per pulizia, nitidezza e rispetto dell’effige sono di gran lunga superiori ad alcuni annulli monarchici mal impressi, sbavati o pesanti.
La cosa – di nuovo – non è facile da codificare in astratto e richiede un delicatissimo gioco di equilibrio negli innumerevoli casi pratici.
Se poi arriva anche il bordo di foglio ad aumentare l'entropia, allora decidersi in un senso o nell’altro diventa davvero un’arte
1gr..jpg
g.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.