I ricordi di un collezionista: mutuo pagato con una... federa!

[Antonello Cerruti]

Nel 1972, appena finito il servizio militare quale ufficiale di complemento dell'Aeronautica, feci tre mesi di praticantato presso lo studio di un notaio amico di famiglia.
Stavo finendo l'Università e la mia vita era segnata: laurea e poi concorso notarile.
Quei tre mesi, però, mi convinsero che mai e poi mai avrei potuto sopportare tutte quelle ore lontano dai francobolli, la cui passione mi divorava già da una decina di anni.
Fra la costernazione dei miei, lasciai lo studio notarile ed accettai la proposta dell'Italphil di diventare consulente di quella casa d'asta.
Dopo tre mesi ne ero diventato il direttore, dopo sei il banditore d'asta e dopo un paio di anni socio (di infima minoranza).
In dieci anni all'Italphil ho visto, valutato e battuto all'asta tanti di quei francobolli che non ti dico.
Erano altri tempi: il materiale arrivava in abbondanza e tutto doveva essere preparato con grande cura ma anche con tanta fretta perchè facevamo quattro vendite all'anno per un totale di 20.000 lotti ogni dodici mesi.
Una volta un mio lontano cugino (medico) mi telefonò che aveva ritrovato in casa un certo numero di vecchie buste.
Una sera, approfittando di un suo invito a cena, andai a dare un'occhiata al materiale.
Ero scettico; troppe erano le visite a vuoto che costellavano il mio lavoro.
Dopo cena, passammo nel suo studio e tirò fuori....una federa gonfia come una zampogna.
Mi disse che una sua paziente gliene aveva fatto dono in segno di gratitudine e sapendo che a lui piacevano i francobolli: aveva infatti una splendida collezione di francobolli..... di Papa Giovanni XXIII.
"Potrebbero essere buoni, mi disse, la signora era molto abbiente e generosa."
Aperta la federa polverosa, uscì un fiume di lettere degli antichi stati italiani. Saranno state un migliaio di lettere e tutte con affrancature buone o molto buone.
Non c'erano 15 centesimi del L.V. o 2 grana di Napoli, bensì pezzi di Sicilia, di Parma, di Toscana, ecc.
Messo all'asta, il regalino della vecchia signora gli consentì di estinguere il mutuo sulla casa e di cambiare la macchina.
Si, d'accordo era il 1977, circa; ma anche allora le case e le auto non le ragalavano.........
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!

[stiraeammira]

Sempre gustosi questi aneddoti...sisi

La regola dunque è di controllare attentamente ogni federa rigonfia che passi a distanza di braccio, si sa mai!


Andrea

Revised by Lucky Boldrini - June 2016

[Redcoins749]

Un caro amico mi ricorda sempre che una vecchia scatola di scarpe può cambiarti la vita .cordialità

Rev LB Mar 2019