Lettere dal Lombardo Veneto verso la Svizzera affrancate con francobolli della I emissione

[Tergesteo]

Va bene,

Ma sono due casi molto diversi:

La lettera con la marca da bollo era in giusta tariffa se la marca fosse stata ritenuta valida, quindi è ipotizzabile che furono meno severi in questo caso, non applicando il diritto fisso. In tal caso la tassazione torna.

Idem per lo stampato: se considerarono l'affrancatura nulla, avremmo avuto 1a distanza austriaca+seconda distanza svizzera=9 carantani, senza diritto fisso, convertiti in 40 rappen.

Ma sono due casi lontani dalle normali lettere sotto affrancate con bolli normali che non lasciavano spazi a dubbi.

Lo testimonia il rinvio al mittente bergamasco onde regolarizzare l'invio, poi ammesso come stampate in normale tariffa da 10 centesimi.

Credo che cercarono di non bastonare i mittenti-destinatari in quanto ci trovavamo davanti a due casi limite.

Potrei ricredermi se vedessi due lettere "normali" sotto affrancate, tassate senza diritto fisso.



Benjamin

[francesco luraschi]

Benjamin,

se da una parte ti confermo che la sovrattassa nella convenzione non era prevista (si perdeva però l'affrancatura parziale) dall'altra ti segnalo due casi:

- la descrizione di una lettera sottoffrancata menzionata nel libro del Salierno ma non fotografata. In questo caso l'autore scrive che la sovrattassa venne applicata alla maniera della posta interna: 15 centesimi a completare il porto+15 centesimi di multa. Bisognerebbe vedere la lettera per capire se il 30 è austriaco o svizzero (di solito queste tassazioni sono rosse ma dovrebbe comunque comparire una doppia tassazione). Se è svizzero va notato che 30 rappen sono pari a 9 carantani e la lettera venne considerata semplicemente non affrancata.

-lettera PRE-CONVENZIONE 1852. L'unica maniera per spiegare la tassa di 12 carantani è che sia trattato di un doppio porto dato che sappiamo che la tariffa MI-Magadino in questo caso era di 30/100. L'addizionale è matematicamente impossibile ma la convenzione del 1852 non era ancora in vigore e ci si basava su quella precedente (1844?). La cosa particolare è che in questo caso 12 carantani=30 rappen e non 40 come negli altri casi. Sembrerebbe quindi valido quanto scritto dal Ferchenbauer e cioè: 4 carantani=10 rappen. Forse qualcosa è cambiato nel tempo.

Francesco

[Tergesteo]

Da un'asta Merkurphlia, lettera da Chiavenna a Zutz (Engadina), prima distanza austrica per prima distanza svizzera, 30 cenetsimi:

img222131.jpg

Benjamin

[Tergesteo]

Idem, Milano-Bellinzona del 25/11/1854, affrancata con un n°8:

img222132.jpg

Benjamin

[Tergesteo]

Ecco la prima raccomandata, sempre 1a distanza austriaca per prima distanza svizzera, Milano-Lugano:

img222133.jpg

Benjamin

[Tergesteo]

Lettera da Milano a Zurigo, nel periodo pre-convenzione, del 14/02/1851, tassata (apparentemente) per 12 carantani (o 4?) convertiti in 16 rappen (??? ):

img222134.jpg

In periodo di convenzione, Milano-Zurigo sarebbe costato 45 centesimi (austria 1-svizzera 2).



Benjamin

[francesco luraschi]

Benjamin,

tre pezzi interessanti!

Il primo è diretto a Zuoz e per un momento ho pensato fosse un RL doppio porto molto raro. Ma invece è effettivamente una I distanza.

La lettera del 1851 Mi-Zurigo evidenzia tutti i miei dubbi sulle tassazioni. In questo caso propendo pure io per un 9+3 a dare 12 carantani (affrancatura persa+ addizionale). I 16, secondo me, sono kreuzer e non rappen. In ogni caso non ci si trova né con il cambio 3:10 o 4:10 tra carantani e rappen.

Ho pensato a questo dato che su alcune lettere prefilateliche spedite da Milano verso l'Austria, quindi interno, c'è tuttavia una doppia tassazione in carantani (nera) e kreuzer (rossi) con questa aumentata di circa il 20% rispetto alla prima.

Potrebbe essere una forma di "rispetto" o facilitazione di pagamento verso il destinatario che sembrerebbe essere un austriaco. La scrittura in kurrent non aiuta: riesco solo a leggere Hofmeister che dovrebbe essere "maestro di corte" o qualcosa di simile.



Francesco

[Tergesteo]

Il primo è diretto a Zuoz e per un momento ho pensato fosse un RL doppio porto molto raro. Ma invece è effettivamente una I distanza.

Avevo pensato la stessa cosa e sono giunto alle stesse conclusioni.

Sulla lettera per Zurigo, apparentemente ci troveremo in contrasto con la Milano-Magadino del 25/05/52 dove la tassa austriaca sembra la stessa (12 carantani) a fronte di una seconda distanza svizzera nel primo caso e di una prima, nel secondo.

A meno che in periodo pre convenzione, le distanze interne alla Svizzera venissero calcolate diversamente.

Idem, per il tasso di cambio, sicuramente variato nel tempo.

In ipotesi riguardo alla tassazione in rosso, potrebbe essere che le spettanze delle poste dei due paesi fossero state espresse disgiuntamente.



Benjamin

[Tergesteo]

Qui ci sono delle informazioni importanti:

http://www.cpde.ch/PDFMEMBRES/AR/2008-A ... derale.pdf

2008-AR-PosteFederale.pdf

Le tariffe ed il metodo di calcolo delle distanze e dei pesi cambio in Svizzera l'01/01/1852.

Ma sopratutto, il franco svizzero fu adottato come moneta confederale unica nella stessa data, quindi il 16 rosso dovrebbe essere la conversione in moneta locale valevole a Zurigo.

Pian pianino, si schiarisce il quadro...



Benjamin

[francesco luraschi]

Interessante!

Soprattutto a pag. 17 dove si scrive che dal 1/1/1852 batzer e kreuzer vengono accantonati e sostituiti dai centesimi di franco o rappen. Ciò significa quindi che il kreuzer non era un'unità monetaria sconosciuta agli svizzeri.

Non escludo quindi che i 16 siano kreuzer che al cambio 4:10 (carantani/rappen-centesimi)preconvenzione (Ferchenbauer) significa che 1 kr=2,5. Quindi 16 kr=40 rappen o centesimi che conosciamo.

Vero pure che la lettera in questione non è in linea con l'altra per Magadino

Francesco

[Tergesteo]

Vero pure che la lettera in questione non è in linea con l'altra per Magadino

Vedrei una spiegazione: che la tassa austriaca, prima della convenzione considerasse la distanza svizzera in un modo solo, senza variabile di prima, seconda o terza.



Benjamin

[fildoc]

Secondo me dovete porre metodo...
Il bel link da Benjamin da' molte informazioni anche le linee di entrata dall'Italia nell'ultima pagina.
LE TARIFFE DA MILANO CI SONO TUTTE a pagina 28 e 29 del regolamento postale del 1857 (edizioni Vaccari).
Poi c'è il libro di Salierno.
Il Dal Bianco nel primo volume parla anche di trasporti in plico chiuso a pagina 124 e 125
poi c'e' l'articolo di Boschetti sul numero 45 del Vaccari Magazine,
poi la pagina 153 e seguenti sul Ferchenbauer...

Farei un bel diagramma... e probabilmente le buste entreranno nelle giuste caselle.

[francesco luraschi]

Sicuramente un argomento da approfondire!

Nel frattempo ho guardato la figura 17 e la relativa dida di pag.124 volume I del Bianco ...


Francesco

[francesco luraschi]

Aggiungo: il libro di Vito Salierno purtroppo pubblica veramente poche lettere LV-CH e molte descrizioni per cui si può solo lavorare di immaginazione: ne ho letta qualcuna e alimenta i dubbi.

Domanda: l'articolo di G.Boschetti sul VM45 come s'intitola?

Ho il sospetto che un notevole aiuto possa arrivare dalla busta in tema presente all'APL. Ma quando andarci????


Francesco

[mestrestamps]

Dal sito " Il Postalista"

http://www.ilpostalista.it/sp_lv18.htm

[Tergesteo]

Andrea,

Grazie per il link!

Esso ha attirato la mia attenzione su di un particolare che li era sfuggito:

La somma (in carantani) spettante agli svizzeri veniva scritta al verso delle lettere. 3 carantani equivalenti a 15 centesimi per la tariffa da 30 centesimi divisa in due tra le due autorità postali e 6 carantani dai 45 centesimi di cui 3 andavano all'Austria e 6 alla Svizzera.

Lo si vede anche su tre delle mie buste (quella col bollo insufficiente, ovviamente era fuori gioco):

img222135.jpg

A ulteriore riprova, che nel caso degli altri ASI, tutto si muoveva su accordi di reciprocità o dietro al pagamento di un forfait annuale, mentre in questo caso veniva sicuramente tenuta una scrupolosa contabilità degli scambi postali tra Lombardo-Veneto e Svizzera.



Benjamin

[Tergesteo]

Domanda: l'articolo di G.Boschetti sul VM45 come s'intitola?

L'articolo s'intitola: "Lettere in tariffa ridotta di frontiera tra il Lombardo Veneto e la Svizzera".

Chiaramente tratta soltanto la tariffa di raggio limitrofo.

Vi sono alcune conferme o informazioni interessanti:

-Il cambio 3 carantani per 10 rappen era ufficiale, anche a livello di convenzione.
-61 località lombarde rientravano nel potenziale raggio limitrofo (contro 73 svizzere).

Conferma l'incoerenza nell'applicazione della convenzione, talvolta presa in considerazione ed altre no, mentre in un caso fu applicata prima della sua firma!

Parla del caso di Varese, che seppur di poco fuori dalla distanza di raggio limitrofo vide alcune lettere beneficiare di questa agevolazione (ma anche qui in modo incoerente).

Illustrati due documenti, di cui uno particolarmente raro:

img222138.jpg

img222137.jpg

Segue una tabella delle lettere conosciute:

img222137.jpg

Manca quella di Giancarlo da Dongo a Mendrisio. Andrebbe segnalata all'autore dell'articolo.



Benjamin

[francesco luraschi]

Beh,

la competenza dell'amministrazione mittente siglata al verso io la davo per nota a tutti: comunque quell'articolo è interessante e conferma quanto scritto sulle tariffe post-convenzione.

L'articolo del Boschetti immaginavo fosse sul RL: in effetti pure la lettera Chiavenna-Soglio postata sul dB rientra in questa categoria e la dida è sbagliata.

Dal gruppo comasco ho ricevuto il contributo di una lettera Mi-Magadino 15/1/1852 non affrancata da cui si deduce che la tariffa MI-Lugano era 12 carantani che 4:10 danno 30. Però è troppo pesante e non riesco a pubblicarla.

Potrebbe però spiegare la lettera con il c.15, bollo insufficiente, con tassa 12 e 30 pubblicata sul Salierno: il francobollo andava perso e la tariffa per Lugano era diversa. Probabilmente non esisteva neppure il RL.

Francesco

[Tergesteo]

la competenza dell'amministrazione mittente siglata al verso io la davo per nota a tutti

Non si tratta delle competenze dell'amministrazione mittente, bensì di l'amministrazione che si faceva carica della lettera in seconda istanza, pur non avendo percepito alcuna somma per farlo...



Benjamin

[francesco luraschi]

Vero!

E' la spettanza dell'altra amministrazione che poi verrà conteggiata nei bonifici.

Nelle lettere in RL tale competenza non dovrebbe esserci


Francesco