La (mancata) dispersione della Collezione Mormino

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Antonello Cerruti
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da Antonello Cerruti »

Per una collezione filatelica la penso come Massimiliano.
Per le altre collezioni, ad esempio quelle esposte in un museo, ritengo che debbano essere mantenute allo scopo di consentirne a tutti la fruizione.
Penso, però, che i musei italiano sarebbero tenuti molto meglio ed incrementati alla grande se potessero avere la possibilità di vendere ai privati gli "scarti" dei loro magazzini.
Mi dicono che nei sotterranei del museo di Valle Giulia (a Roma conserva tesori meravigliosi di arte antica) sono accatastati decine di migliaia di pezzi che non saranno mai neppure catalogati; addirittura centinaia di pezzi per ognuno di quelli che trovano posto nelle sale museali.
Quegli "scarti" potrebbero finanziare per decenni non solo il museo ma anche consentirebbero di raccogliere fondi per acquistare in giro per il mondo tutte quelle opere che potrebbero davvero arricchire le esposizioni.
Inoltre, come ben sappiamo, un "coccio" insignificante per un grande museo potrebbe essere fonte di richiamo per una sede decentrata o addirittura un tesoro per tante piccole collezioni private.
In fondo, il nostro sottosuolo contiene o ha contenuto milioni di pezzi d'arte, così come i deserti del medio oriente nascondono i giacimenti di petrolio; quale paese può permettersi (e con quale utilità?) di conservare tutto il proprio petrolio?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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debene
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da debene »

Un museo filatelico è una cosa statica e pertanto destinata a morire.
E se fosse invece una cosa dinamica, in mano a persone competenti, che continuerebbero a curare la collezione,
ad ampliarla come fosse una loro collezione privata, mentre sarebbe invece offerta al pubblico.

Mi rendo conto di essere utopista ed idealista per cui mi fermo qui e prendo atto delle vostre opinioni decisamente concordanti.

Mi permetto di fare solo un ultimo esempio, che conosco nel mio piccolo:

Il presidente del mio circolo, tra le tante collezioni sicuramente molto più di valore, ha una collezione che data da un periodo prefilatelico sino ai primi anni di Regno e che riguarda corrispondenza commerciale di una grossa famiglia tedesca trasferitasi a Bari: i Marstaller Züblin.

Ovviamente queste lettere hanno anche sicuramente un valore filatelico per le loro affrancature ma hanno soprattutto un valore Storico perchè raccontano
un percorso di vita di una famiglia e della loro attività commerciale.
Lui ci ha dedicato una vita per metter insieme tutti i pezzi.

Sicuramente, spero tra 100 anni, quando lui non ci sarà più, i familiari la disperderanno così come il resto.
Ma che senso avrà più?

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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somalafis
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da somalafis »

Caro Sergio, le esigenze di divulgazione, testimonianza storica e arricchimento culturale legate ad una collezione filatelica (cioe' di multipli di carattere utilitario e non di opere d'arte forzatamente prodotte in unico esemplare) possono essere egregiamente soddisfatte da una pubblicazione accurata con foto ad alta definizione e opportune descrizioni .
D'altra parte la Collezione Mormino, a quanto ne so, non e' assimilabile ad un archivio storico completo e scientifico della storia postale siciliana legata all'emissione dei ''testoni''.
E, poi, e' meglio non farsi troppo illusioni sull'aspetto ''culturale'' del collezionismo filatelico e storico postale: basta guardare le risibili tirature di tanti testi filatelici e storico postali di straordinaria ricchezza e approfondimento, frutto magari del lavoro di una vita intera degli autori. Quelli che sicuramente vanno tutelati rigidamente dalle istituzioni pubbliche sono gli archivi veri e propri legati alle posta e gli eventuali oggetti unici (tipo disegni d'autore e bozzetti) ad essi legati perche' anche in futuro sia possibile riesaminare le teorie correnti magari per modificarle profondamente.
PS: il tuo amico non ha pensato di trarre una pubblicazione dalla sua collezione? Sara' un'operazione in perdita dal punto di vista economico, ma lascera' un'eredita' immateriale importante.
Riccardo Bodo
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giuspan
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da giuspan »

A me, della prefazione di Diena, piace molto il passaggio in cui dice
che i francobolli hanno bisogno di qualcuno che li capisca,
che nutra per essi qualcosa di molto simile all'affetto,
perché rispecchia esattamente il mio stato d'animo.
E soltanto un collezionista privato è nelle condizioni di "sentire" simili sensazioni.
O, se di museo pubblico deve trattarsi, allora è cruciale
che tutti - dal massimo dirigente all'ultimo degli usceri - siano collezionisti, in grado di capire.
Il che - ovviamente - è utopistico.
Perciò, io voto per la dispersione.

Sempre Diena, poi, nel concludere la prefazione a "Scilla e Cariddi",
parlava della filatelia come di un amore che vive di dinamicità
(leggasi pure di "passaggi di mano",
anche se spesso realizzati su orizzonti temporali piuttosto lunghi)
piuttosto che di staticità.

Della prefazione a "Scilla e Cariddi" mi piace segnalare anche il confronto che si fa con la "Mormino", che cito a memoria:
"li [nella Mormino] si trattava di un progetto di raccolta, per robusto e impressionante che fosse,
qui [in Scilla e Cariddi] si ha una vera collezione, quale ogni buon filatelista desidererebbe mettere assieme".
Meno male che lo ha detto Diena, cosicché io possa parare la mia opinione dietro uno scudo così autorevole :-)) .

Guardate - per dirne una su tutte - alle pagine delle "Crocette" sciolte.
Nella "Mormino" ce ne sono tante, davvero tante, e diciamo pure troppe, tra l'altro tutte - per così dire - uguali.
In "Scilla e Cariddi" ce ne sono dieci, una nuova e nove usate.
Le usate sono molto accuratamente assortite:
quelle con il classico annullato in cartella,
altre con annulli rossi (circolare e in cartella),
e poi con il circolare nero, lo svolazzo e l'annullato non riquadrato.
E' davvero una pagina bellissima, molto raffinata e ricercata.

Quanto all'attuale padrone della "Mormino",
se la proprietà transitiva vale ancora,
allora dovrebbe trattarsi in ultima istanza di UniCredit Group.
E' però mia profonda convinzione che i massimi vertici di questo colosso bancario
siano del tutto all'oscuro di possedere un complesso filatelico di tale importanza.
Perché - se appena, appena se ne rendessero conto - so per certo che la metterebbero all'asta prima di domani mattina.
Magari qualcuno dovrebbe trovare il modo di comunicarglielo :fii:

Nella "Mormino", comunque, ci sono alcuni pezzi davvero eccezionali,
che possono condizionare nel profondo le scelte collezionistiche.
Anche potendo, come fai a comprare un 50 grana di Sicilia usato, ...
... dopo aver visto quello che sta nella "Mormino"? :what:

Ciao:

g.
Per me la bellezza è un francobollo che dopo un'ora che lo guardi è molto più bello di un'ora prima

Alcuni francobolli sono di una bellezza inaudita.
Poi riacquisti lucidità, ti avvicini, guardi meglio e ... niente.
Sono proprio bellissimi


Per favore, smettila di cercare di essere interessante. Non ti dona per niente. Sei troppo bello

La bellezza è un enigma
(Fëdor Dostoevskij)
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Antonello Cerruti
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da Antonello Cerruti »

Che senso economico ha mantenere una collezione come la Mormino?
Mattiamo che sia in una sala aperta al pubblico.
Fra sorveglianza, manutenzione, utenze, ecc., in due/tre anni la spesa necessaria ne avrebbe superato il valore venale...
Del valore collezionistico non ne parliamo nemmeno perchè non è una vera collezione ma piuttosto un'accumulazione ripetitiva e contemporaneamente priva di completezza.
Un altro parametro da considerare è lo scarsissimo interesse che ha una simile raccolta.
Saranno stati forse cento persone quelle che in tanti anni ne hanno chiesto la visione?
Basta considerare che quasi nessuno va a vedere neppure le esposizioni nazionali (generali e gratuite)...
La Mormino, in più, è fruibile attraverso il catalogo e tutta la pubblicità che ha avuto negli anni senza alcun bisogno di andarla a vedere a Palermo dopo mille formalità, ecc..
Un'ultima considerazione: con la difficoltà delle banche (che poi sono di proprietà degli azionisti) e con la loro esigenza di fare cassa, ci si può premettere di accantonare francobolli, magari solo in attesa che l'incuria li deteriori?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Andrea61
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da Andrea61 »

Penso che i due aspetti possano convivere.

E' stato bello andare alla British Library e guardare il Penny Red tavola 77 o la busta del ballo di Mautitius.
E' stato bello andare a Dublino e vedere i fogli completi della prima emissione irlandese.
E' stato bello andare al museo postale a Roma e vedere i fogli completi della I emissione di Sardegna (se si può ancora fare, qualche anno fa si poteva).
Sarà bello--se mai ci andrò--andare al museo postale di Mauritius e vedere gli esemplari nuovi delle primissime emissioni.

Però penso che lo Stato o altri enti pubblici non debbano mettersi a fare i collezionisti.

Credo sia utile che i musei postali possiedano pezzi assolutamente importanti, essenzialmente unici e che li preservino a futura memoria.
Ma non vedo perché un museo debba avere come obiettivo la costruzione di una collezione (nel senso che noi intendiamo a questo termine), che non mi appare una cosa particolarmente significativa per il pubblico generale.

La collezione Mormino è una collezione sicuramente molto bella (almeno, vista con gli occhi del filatelista), contiene parecchi pezzi unici, ma potendone costruire altre simili possiamo attribuirle un significato tale da pensare di doverla preservare per sempre nella sua interezza? Non credo.
Andrea

=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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debene
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da debene »

Ciao: Riccardo,

grazie per le tue precisazioni.
PS: il tuo amico non ha pensato di trarre una pubblicazione dalla sua collezione? Sara' un'operazione in perdita dal punto di vista economico, ma lascera' un'eredita' immateriale importante.
Lui non è più nella possibilità di farlo, fondamentalmente se non fosse per me che vado a trovarlo settimanalmente, non andrebbe più nel suo
studio e non aprirebbe più le sue collezioni.

Sempre tra 100 anni, sperando per il loro bene che si rivolgano a me per il da farsi filatelico, lo proporrò a loro in ricordo del padre.

:abb:

sergio
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da debene »

Questa discussione è stata per me molto utile ed interessante;
mi è piaciuta e mi ha arricchito.

ha fatto in parte cambiare il mio pensiero e questo è sempre un fatto positivo.

Vi ringrazio.

:abb:

sergio
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da acquarius1 »

debene ha scritto:Ciao: Riccardo,

grazie per le tue precisazioni.
PS: il tuo amico non ha pensato di trarre una pubblicazione dalla sua collezione? Sara' un'operazione in perdita dal punto di vista economico, ma lascera' un'eredita' immateriale importante.
Lui non è più nella possibilità di farlo, fondamentalmente se non fosse per me che vado a trovarlo settimanalmente, non andrebbe più nel suo
studio e non aprirebbe più le sue collezioni.

Sempre tra 100 anni, sperando per il loro bene che si rivolgano a me per il da farsi filatelico, lo proporrò a loro in ricordo del padre.

:abb:

sergio
Per come hai descritto la collezione del tuo amico io credo che una donazione all'Archivio di Stato sarebbe la cosa migliore, e lì sì che sarebbe sicuramente fruibile!
principali collezioni:

Trinacrie di Sicilia 1848
Annulli di località termali su Antichi Stati Europei
Salsomaggiore 1860 - 1968
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debene
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Re: La collezione Mormino : è un bene averla dispersa?

Messaggio da debene »

Per come hai descritto la collezione del tuo amico io credo che una donazione all'Archivio di Stato sarebbe la cosa migliore, e lì sì che sarebbe sicuramente fruibile!
terrò presente, grazie!

:abb:

sergio

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