Scusa Raf
rafelin ha scritto:....omissis....
.....essendo la lettera affrancata correttamente per il primo porto (50 cent) ma non per la posizione
del francobollo ha scontato la tassa che era due volte la tariffa.
Cerco di spiegare: i verificatori erano stati istituiti con legge 31 gennaio 1890 entrata
in vigore il 1 aprile 1890 " con l'incarico speciale della tutela delle rendite"
naturalmente dell'amministrazione postale.
tale legge prevedeva all'art. 2 comma a)
che le corrispondenze in partenza, in arrivo ed in transito siano bollate con cura, in modo che i bolli restino nitidi e che i francobolli appositivi siano annullati con diligenza. Pena la tassazione come previsto dal comma c.
Dunque visto che l'ufficio di Roma per la posizione del francobollo sulla lettera non aveva ottemperato a quanto dettato dalla legge,ecco l'intervento del verificatore con l'annullamento del francobollo con il lineare che era in dotazione a tutti i verificatori (solamente dagli anni 30 certi uffici adoperarono un guller), e la compilazione obbligatoria di un verbale da inviare all'ufficio di destinazione che arrivato con la lettera provocò la tassazione della stessa (due volte il porto) a Parma.
ciao Raf
avevo "erroneamente" interpretato che la mancanza fosse dell'Ufficio che non aveva obliterato il FB e non del mittente che aveva posizionato male lo stesso
Però ora mi chiedo : Perchè il doppio della tassa ???
In teoria, se il verificatore ha constatato il cattivo posizionamento del Fb e considerato come se lo stesso non esistesse "quindi il doppio della tassa" perchè ha annullato il FB con il timbro lineare a sua disposizione ???
Nel senso che il mittente/destinatario in questo modo si son trovati a pagare ben 1,50 lire, mentre se non avessero messo alcun FB avrebbero pagato SOLO il doppio del mancante e quindi assolto/pagato solo 1 Lira.
Non sarebbe stato più corretto non annullare il FB mal posizionato ???
.... o almeno considerarlo in detrazione della tassa e quindi aggiungere un segnatasse da 50 cent ???
Grazie
Saverio