1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

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Giuseppe Ghetti
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1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

E' noto che, durante la seconda guerra mondiale, la lettera V era usata dagli Alleati per significare la fede nella vittoria contro l'Asse. Abbiamo visto decine di fotografie di uomini illustri, a partire da Winston Churchill, e di comuni e sconosciuti soldati, con l'indice ed il medio a figurare una V per esprimere la stessa convinzione, tanto più nei momenti difficili:
iwm_churchill43[1].jpg

L'dea di usare una semplice, singola lettera dell'alfabeto a scopo di propaganda di guerra fu di Victor de Laveleye, un rifugiato belga, divenuto speaker di Radio Londra che, in una trasmissione diretta al suo Paese occupato dai Tedeschi, il 14 Gennaio 1941 incitò i connazionali a tracciare là dove essa poteva essere vista e notata (edifici pubblici, vie cittadine e non, monumenti, ...) questa lettera, a significare, per gli occupanti: sarete sconfitti!.
Questo invito ad una forma apparentemente modesta di resistenza ai Nazisti fu imitato, a partire dal Febbraio successivo, da tutte le trasmissioni di Radio Londra nella lingua dei Paesi sotto il tallone dell'Asse.
L'appello veniva ripetuto ed ebbe un pronto accoglimento da parte degli ascoltatori ai quali era diretto: le minacciose (per i Tedeschi e i loro alleati) V cominciarono a fiorire un po' dovunque nell'Europa occupata.
I Nazisti reagirono brutalmente sul piano della repressione nei confronti di chi veniva sorpreso a tracciare il segno. Nel Protettorato di Boemia e Moravia (altrove non posso dire), però, essi ritennero di dovere reagire anche sul piano della propaganda, o meglio, della contropropaganda.
Perché non usare la V di vittoria a proprio vantaggio? Dopo tutto se gli Alleati speravano di vincere, nel 1941 era l’Asse che stava vincendo su tutti i fronti.
Inoltre, appropriarsi della lettera-simbolo ed usarla massicciamente e legalmente, avrebbe probabilmente indotto chi la usava clandestinamente a desistere dal tracciarla o, quantomeno, avrebbe ingenerato confusione.
Ecco dunque che le vie di Praga, Brno, Olomouc, Pilsen furono tappezzate da manifesti e cartelloni con gigantesche V a sottolineare le vittorie del Reich, spacciate per vittorie della “Nuova Europa”, ecco i giornali tollerati dai Nazisti inserire in spazi in prima pagina la V, con la spiegazione di contro chi ed a favore di cosa queste vittorie si stavano ottenendo, ecco superfici di storici edifici trattati come spazi di affissione per il medesimo messaggio. Era abbastanza conseguente che il messaggio stesso fosse “appiccicato” anche sulla corrispondenza, in modo da raggiungere i Cechi anche nell’intimità delle loro case. Questo a partire dal 17 Luglio 1941.
Ecco un esempio di quest’ultimo espediente propagandistico:
scans. nov. 009.jpg

Si tratta della raccomandata di un notaio indirizzata probabilmente ad un cliente.
Il testo, bilingue, è semplice ed è impresso tramite un timbro di gomma:
scans. nov. 011x.JPG

“Viktoria !! Deutschland siegt an allen Fronten für Europa!“ – "Vítězství!! Říše (altrove "Německo") vítězí na všech frontách pro Evropu!“, cioè: "Vittoria!! Il Reich (altrove "la Germania") vince su tutti i fronti per l'Europa!".
Nei miei timbri, nella dicitura in Ceco, invece che “Německo“ cioè "Germania“ si trova la parola "Říše“ che significa, appunto, "Reich“.
Oltre al timbro, che veniva aggiunto ai normali segni postali su buste e cartoline, furono usati anche veri e propri annulli postali, meccanici (non ne possiedo, per ora) e manuali, come questo:
scans. nov. 014.jpg

Un esempio di timbro ed annullo sullo stesso oggetto (filatelico):
scans. nov. 011.jpg

Un ultimo esempio, il quarto del quale dispongo, una busta con tariffa per stampati:
scans. nov. 010.jpg

La vicina Svizzera, tuttavia, mostrò di non gradire questo tipo di propaganda.
La corrispondenza proveniente dal Protettorato ed indirizzata colà che recava il “nostro” timbro o annullo, veniva respinta in nome della condizione di neutrale della Confederazione. Ecco una busta così trattata la cui immagine ho trovato nel web:
scans. nov. 014y.jpg

Nel foglietto applicato sulla busta per spiegare le ragioni del respingimento è indicato l'articolo del regolamento dell'UPU che lo giustifica.
Rimane da chiedersi se questa campagna propagandistica abbia corrisposto alle speranze degli occupanti. La risposta è negativa. Costoro avevano sottovalutato l’inventiva e la fantasia dei Cechi che seppero elaborare quella V con opportune aggiunte in modo da fare bene intendere che essi speravano nella vittoria non certo di coloro i quali, nell'Autunno del 1938, avevano assassinato la Cecoslovacchia, ma delle forze che avrebbero potuto vendicare le scelte della conferenza di Monaco. Quella V, nella sua semplicità grafica, divenne un’arma a doppio taglio, talchè dopo qualche mese essa scomparve dagli orizzonti delle persone che vivevano nel Protettorato di Boemia e Moravia. Le ultime stampigliature che acclamavano alla Vittoria del Reich sono del 30 Dicembre 1941.
Oltretutto le armate di Hitler già dal Natale di quell’anno, avevano interrotto, alla periferia di Mosca, la loro avanzata “irresistibile”.
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Giuseppe Ghetti
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Una breve aggiunta. Riconsideriamo questo annullo, già mostrato sopra:
j.JPG

La data è 28 Ottobre 1941, ed il 28 Ottobre, data dal significato sinistro per noi Italiani (il giorno della marcia su Roma), per i Cechi era ed è il giorno della più importante festa nazionale, in ricordo di quel 28 Ottobre 1918, quando fu proclamata la nascita della Cecoslovacchia indipendente.
Ora, secondo voi, chi si fece apporre quest'annullo proprio in questa data voleva per caso significare la speranza nella vittoria nazista o la speranza nella rinascita della Patria? Ricordo che nel motto presente nello stemma di Stato della vecchia Cecoslovacchia (ed ora della Repubblica Ceca) si leggono le parole "Pravda Vítězí", "La Verità Vince".
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Giorgio Zaffaroni
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da Giorgio Zaffaroni »

COMPLIMENTI SERGENTE :clap: :clap: hai mostrato del materiale straordinario e affascinante Ciao: Ciao:
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Giuseppe Ghetti
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Giorgio Zaffaroni ha scritto:COMPLIMENTI SERGENTE :clap: :clap: hai mostrato del materiale straordinario e affascinante Ciao: Ciao:

Grazie, Giorgio. Devo precisare, però, che il materiale è di facile reperibilità, se lo si cerca, e di prezzo assai modesto. Nonostante si tratti di cose comuni, contribuiscono a far luce su un periodo oscuro e poco indagato. A volte sono le piccolezze a spiegarci non i grandi fatti storici ma la vita quotidiana che si svolge mentre i grandi fatti si verificano.
Ciao: Ciao:
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ANTONELLO
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da ANTONELLO »

Il materiale è di facile reperibilità.
Lo stesso non si può dire di una interpretazione semplice, chiara e intelligente come quella di ilsergente.
:clap: :clap: Grazie :clap: :clap:

Ciao: Ciao: Ciao:
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Lucky Boldrini
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da Lucky Boldrini »

Grazie Giuseppe,

è sempre molto bello leggere i tuoi racconti.

:clap: :clap:

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colgi
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da colgi »

Ha ragione Antonello. Il materiale è di facile reperibilità solo per chi conosce a menadito la storia Ceca e dei Francobolli Cecoslovacchi. Oggi tra questi ci sono anch'io grazie a Giuseppe. Comunque ho deciso di stamparmi e di rilegare tutti i tuoi interventi Giuseppe. Mi faccio un manualetto per le mie navigazioni notturne.
;-)

Ciao: Ciao: Ciao:
Giovanni Colombo
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa"

Messaggio da somalafis »

L'interessantissima segnalazione di Giuseppe mi ha fatto venire in mente che la curiosa ''battaglia delle V'' interesso' l'intero scenario europeo. Cosi' come i nazisti in Boemia, anche il governo collaborazionista di Vikdun Quisling in Norvegia uso' la ''V'' come simbolo di vittoria contro gli alleati: fece infatti soprastampare con una grande V i francobolli di uso corrente nel 1941 e fece poi stampare un apposito francobollo con la V sovrapposta al leone araldico norvegese.
nor.jpg

Sull'altro fronte, la V venne usata dai Belgi in occasione della liberazione del loro paese: nel 1944 furono emessi francobolli soprastampati con la mitica lettera della vittoria
soprB.jpg

E nel 1945 furono stampati francobolli in cui la V serviva da sfondo per il leone araldico belga o era affiancata all'effigie del re Leopoldo III.
leoB.jpg
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Riccardo Bodo
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Giuseppe Ghetti
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Re: 1941 - "La Germania vince su tutti i fronti per l'Europa

Messaggio da Giuseppe Ghetti »

Osservando l'ultima serie che somalafis ha mostrato, mi sono tornati in mente questi oggetti, che non apprezzo molto:
scans. nov. 009.jpg

Si tratta di un vecchio foglietto cecoslovacco (emesso il 25 Giugno 1938). Varie volte i fuoriusciti cecoslovacchi usarono questo supporto (ed anche il supporto di altre emissioni della "vecchia" Cecoslovacchia), dopo avere apposto sovrastampe per svariate occasioni, allo scopo di raccogliere fondi ma soprattutto di testimoniare la presenza, a fianco degli Alleati d'Occidente, dei liberi combattenti cecoslovacchi e del governo cecoslovacco in esilio.
In questo caso sui foglietti (che presentano l'uno scritte in Fiammingo e l'altro in Francese) si leggono sovrascritte che si riferiscono ad una esposizione filatelica che si dovette tenere a Buxelles, che forse prevedeva un momento destinato a sottolineare l'amicizia belgo-cecoslovacca, nell'ambito di una "1^ Festa nazionale". Un'altra dicitura spiega che il ricavato dalla vendita dei foglietti sarebbe andato ad un fondo per la ricostruzione di Lidice, il villaggio martire ceco.
La data dell'annullo (non so proprio dire nulla sulla sua ufficialità) e quella sovrastampata sui due francobolli cecoslovacchi è quella della festa nazionale cecoslovacca, il giorno dell'indipendenza. Indipendenza (ed unità nazionale) ristabilita dopo la tragedia di Monaco e della guerra. In capo a tutte le sovrascritte, in caratteri maggiori, la legenda "Liberazione della Cecoslovacchia".
Ma il motivo che mi ha fatto pensare a questo mio oggetto dopo avere notato la serie belga è dato dalla presenza, sul "ponte che unisce i due francobolli cecoslovacchi. del valore belga da 5 centesimi di Franco.
Una specie di "congiunta"? Piuttosto un ibrido, privo di ogni significato postale. Un ricordino filatelico, al massimo. Certo che questa V doveva piacere ai Cecoslovacchi almeno quanto ai Belgi da poco liberati.
Il catalogo ceco Pofis registra queste cose, definendole emissioni d'esilio. Ecco le pagine dove vengono riportate:
scans. nov. 010x.JPG

I comitati che promuovevano queste "emissioni" vantavano una qualche specie di legittimazione da parte del governo cecoslovacco in esilio, ma io non ci giurerei. E mi chiedo come questi comitati potessero disporre, lontani com'erano dalla Patria, di scorte abbastanza cospicue di vecchie emissioni cecoslovacche. Non so dare risposta.
Ciao: Ciao:
Ciao: Ciao:

Revised by Lucky Boldrini - November 2010
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