Crossed blue lines - Red tapes

Forum di discussione sulle emissioni del Regno Unito e dell'Irlanda
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Crossed blue lines - Red tapes

Messaggio da ari »

Royal mint,
http://www.sandafayre.com/webauction/au ... m=47105237

e' la franchigia della casa reale ?

Grazie !

p.s.
Mi piacciono molto le raccomandate con lo spago blue !
A proposito, gli Inglesi come chiamano quello spago ?
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
Avatar utente
Andrea61
Messaggi: 1660
Iscritto il: 14 luglio 2007, 15:42
Località: Torino

Re: Royal mint

Messaggio da Andrea61 »

La Royal Mint è la Zecca britannica.
Andrea

=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
eurialo&niso

Re: Royal mint

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:
Queste sono crossed blue lines.
Ci vediamo domani
Ciao: Stefano
marcadabollo

Re: Royal mint

Messaggio da marcadabollo »

eurialo&niso ha scritto:Queste sono crossed blue lines.
E sono una reminiscenza del nastro blu con cui venivano legati i pacchetti di lettere raccomadate al tempo che fu. Le carte di stato erano invece legate con nastro rosso e di questo è rimasta traccia nell'espressione "red tape", con cui si indica la burocrazia.
Michele
eurialo&niso

Re: Royal mint

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:

Mi permetto di riprendere il tutto aggiungendo a quanto detto da Marcadabollo.
Queste linee, come tutta una gamma di segni di missiva, si perdono nella notte dei tempi quando non esisteva una netta separazione tra le differenti baranche dello Stato; mi riferisco in particolare al ramo amministrativo e finanziario.
Queste riecheggiano sì le stringhe con le quali venivano raccolte, ma hanno assunto ben presto un carattere di sicurezza del contenuto della lettera per poi trasformarsi in tempi moderni in una ulteriore cerificazione dell'inviolabilità della missiva, riallacciandosi al concetto, tanto caro alle Poste Britanniche, del "wrap up well", del giusto e consono impacchettamento della corrispondenza.

Per questo vi mostro due oggetti delucidativi di epoche diverse.

http://i35.tinypic.com/34zehk5.jpg
34zehk5.jpg


depliant PL(B)3139 3/75 del 1975 per l'utenza.
spiega come "fare" le raccomandate e "assicurate".

Ciao:

Continua
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
eurialo&niso

Re: Royal mint

Messaggio da eurialo&niso »

Ciao:

http://i36.tinypic.com/k99sao.jpg
k99sao.jpg


Versante Impegati postali.

Appunti del praticante John Corris, che nel Marzo del 1946 frequentava la scuola postale di Manchester.
"Come l'impiegato postale deve fare e ricevere la raccomandata".
Particolare sulle blue lines.

Ciao: Stefano
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Royal mint

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:
grazie pei vostri preziosi contributi.

Ieri mi e' arrivato il libro British Postal Stationery di Huggins, edizione 1970, e vorrei riportare quanto da lui scritto in quanto sembra che quei nastri in origine fossero stati verdi.

At this point it might be of interest to outline the evolution of the blue "string lines".
When registration was introduced in 1841 the letter was enclosed in a large sheet of green paper which was addressed to the postmaster of the place where the addressee lived. This green sheet acted as a receipt and was in due course returned to the office of origin.
Green receipts were still in use up to very recent times. On 1st July, 1858, the green cover was replaced by green silk ribbon (officially termed "tape"). Owing to the cost of silk this was quickly superseded by green linen tape which in turn gave way in 1870 to green string. With the introduction of the Registered Letter Envelope in 1878 the green string was represented by the blue crossed "string lines" which have survived to the present day.

In merito poi al nastro rosso, cui faceva riferimento Michele, come valutate l'oggetto che allego ?
Nel COLLECT BRITISH POSTAL STATIONERY, 2007, non mi pare di avere trovato menzione di questa lettera.
Nell'edizione del 1970 devo ancora controllare.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
marcadabollo

Re: Royal mint

Messaggio da marcadabollo »

E' una busta privata, quelle che gli inglesi definiscono STO, ovvero Stamped to Order, ciè bollata su commissione. Era (forse lo è ancora) infatti possibile farsi imprimere impronte di affrancatura su materiale privato. Da notare che la bollatura veniva fatta esclusivamente su fogli di carta o cartoncino non tagliati, che poi venivano usati pe confezionare buste, fascette per stampati, cartoline etc. La presenza di più di un'impronta è molto spesso (stavo per scrivere sempre, ma ci sono eccezioni) indice di bollatura su commissione. Il tutto lo trovi descritto nella Sezione 3 dello Huggins. A proposito di questo: spero che tu lo abbia pagato poco, visto che è finalmente uscita una nuova edizione. Esaurita da sempre, l'edizione 1970 la si è sempre pagata molto cara, quando si trovava, essendo il miglior lavoro esistente sugli interi inglesi e quindi molto ricercata. Non ho ancora preso la nuova edizione (molto cara anche questa!).
Michele
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Royal mint

Messaggio da ari »

Grazie Michele finalmente ho capito il significato delle STO.
Per quanto concerne lo Huggins.
A dire il vero prima ho comperato l'edizione nuova pero' per completezza volevo avere anche quella del 1970 e sono riuscito a trovarla presso un libraio tedesco. Non proprio cheap pero' volevo averla ed inoltre a parte un piccolo strappo sulla copertina il volume e' come nuovo. E credo che la citazione sulla storia delle stringhe blu' motivi ulteriormente l'acquisto poiche' nell'edizione nuova non e' riportata. Inoltre sempre nell'edizione nuova, non mi ricordo in quale contesto, si fa riferimento a quella edizione per avere ulteriori dettagli.
L'edizione nuova, oltre ad avere un formato piu' grande, e' a colori, a differenza di quella del 1970, e questo e' molto importante.

Revised by Lucky Boldrini - October 2009
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Blue string lines

Messaggio da ari »

Il libro British Postal Stationery by A. K. Huggins ed. 1971 a pag. 102 getta chiarezza sull'orgine delle "linee blu" nelle raccomandate del Regno Unito:

Codice: Seleziona tutto

At this point it might be of interest to outline the evolution of the blue "string lines".
When registration was introduced in 1841 the letter was enclosed in a large sheet of green paper which was addressed to the postmaster of the place where the addressee lived.
This green sheet acted as a receipt and was in due course returned to the office of origin.
Green receipts were still in use up to very recent times.
On 1st July, 1858, the green cover was replaced by green silk ribbon (officially termed "tape").
Owing to the cost of silk this was quickly superseded by green linen tape which in turn gave way in 1870 to green string.
With the introduction of the Registered Letter Envelop in 1878 the green string was represented by the blue crossed "string lines" which have survived to the present day.


ps-reg-front.jpg

ps-reg-back.jpg


A questo punto sarebbe interessante sapere perche' e' stato adottato il colore blu e non il verde come il colore dello "spago" usato negli anni precedenti.
Forse perche' negli uffici postali avevano solo matite blu ?

:dub: :dub:

Revised by Lucky Boldrini - January 2011
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
fillotto
Messaggi: 50
Iscritto il: 26 gennaio 2011, 16:03

Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da fillotto »

Ho questo pezzo che mi ha sempre incuriosito, è un intero? con timbrino in ceralacca "S W" o
"M S" e il francobollo verde Halfpenny bucherellato timbro 17J EAN 21 ha qualche interesse/valore?
Questa dovrebbe essere la sezione giusta
http://img850.imageshack.us/img850/2508/interogb010.jpg
interogb010.jpg
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:

Si e' un intero postale. :wub:
Il Re raffigurato e' Re Giorgio V. :holmes:

Seguendo lo Huggins / Baker: :ricerca: :leggo:

La foggia del francobollo sull'intero e' del tipo R9.
Il formato della lettera mi pare sia del tipo RF9a.
Il formato del lembo per chiudere la lettera mi pare sia del tipo 7.

Quindi se ho visto bene il riferimento per questo intero postale e' la sigla RP30.
La quotazione per l'usato e' di 5 sterline per la dimensione F (83x134mm), 7.50 sterline per la dimensione G (93x154mm).
L'aggiunta del francobollo non so che plus valore possa avere.

Puoi verificare, in base alle misure che ti ho dato, se si tratta di dimensione F o G ?

p.s.
Il francobollo bucherellato e' un perfin.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:
Ecco un altro esempio del periodo pero' il francobollo non e' un perfin.
Da Regno Unito a Italia/Norvegia la tariffa era la stessa.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:
A scopo di documentazione allego altri simpatici esempi di ceralacca:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
prefil
Messaggi: 1955
Iscritto il: 13 luglio 2007, 14:39
Località: Peveragno (CN)

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da prefil »

Ciao Andrea,
mi sembra che hai una bella collezione di interi inglesi. Potresti montare una collezione.

Ciao: Ciao:
Luca
Luca L.

Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, vicepresidente FSFI con delega a manifestazioni e giurie, consigliere USFI.
Avatar utente
ari
Amministratore
Messaggi: 1683
Iscritto il: 13 luglio 2007, 7:58
Località: Jerusalem, Israel

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da ari »

Ciao: Ciao:
Rovistando noto cose che prima non avevo mai notato :OOO: :OOO:.

Un intero postale inviato dalla Stanley Gibbons
sg1.jpg

ed al retro della ceralacca dove mi pare si intraveda la scritta S.G. :-)
sg1a.jpg


Eccone un altro:
sg2.jpg

sg2a.jpg


Spero di non avervi annoiati :abb:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://annulli.lombardoveneto.com
marcadabollo

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da marcadabollo »

siska ha scritto: A scopo di documentazione allego altri simpatici esempi di ceralacca:
Bello il sigillo sulla penultima busta: non è del mittente ma del censore che invece di mettere solo la fascetta col suo numero identificativo, come avrebbe fatto su una lettera ordinaria, ha aggiunto anche il sigillo per garantire l'integrità della "registered letter" (se decidessi di venderla, hai trovato l'acquirente!).

siska ha scritto:Un intero postale inviato dalla Stanley Gibbons
Non mi sembra un intero: tutta l'affrancatura è fatta con francobolli. Penso che si tratti solo di una busta telata fatta secondo il modello degli interi ufficiali (e forse dallo stesso fabbricante).

fillotto ha scritto:Ho questo pezzo che mi ha sempre incuriosito, è un intero? con timbrino in ceralacca "S W" o
"M S" e il francobollo verde Halfpenny bucherellato timbro 17J EAN 21 ha qualche interesse/valore?
Questa dovrebbe essere la sezione giusta
Immagine

Visto che il francobollo è un perfin, puoi dirci che sigla ha? Purtroppo non riesco a leggerla compiutamente a schermo. E al verso della lettera c'è indicazione del mittente?
Per la cronaca:il destinatario del tuo intero, Memmo Cagiati, era un famoso studioso di numismatica: assai probabile che la lettera contenesse monete.
Michele
fillotto
Messaggi: 50
Iscritto il: 26 gennaio 2011, 16:03

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da fillotto »

Visto che il francobollo è un perfin, puoi dirci che sigla ha? Purtroppo non riesco a leggerla compiutamente a schermo. E al verso della lettera c'è indicazione del mittente?
Per la cronaca:il destinatario del tuo intero, Memmo Cagiati, era un famoso studioso di numismatica: assai probabile che la lettera contenesse monete.
Michele[/quote]
Scusa marcadabollo non avevo notato interamente la tua richiesta e allora:
sul retro non c'è nessun mittente, l'inglese non lo so bene e la traduzione penso siano le clausole se si perda la racc....
Il perfin mi sembra che sia " S & S " e sotto "L T D" ovvero una S una e comm.le un'altra S e sulla riga sotto una L con la base lunga a contenere TD ... può essere? vi risulta?
perchè non è stato facile neanche con occhiali e la lente!!!!
Ulteriore domanda , ma i prefin che sono?
e, il timbrino di cera lacca si tratta di "SW" o capovolto "MS" e cosa rapresenterebbe?
Avatar utente
mfoolb
Messaggi: 291
Iscritto il: 24 dicembre 2010, 12:51

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da mfoolb »

Non aggiungo nulla alla discussione, solo un apprezzamento per i pezzi mostrati (ed un doppio grazie a siska).

Ciao.
--
Appassionato di interi postali del regno d'Italia, in particolare di quelli del periodo di Vittorio Emanuele II viaggiati.

Su ebay: https://www.ebay.it/sch/dsml74/m.html?_ ... pg=&_from=
marcadabollo

Re: Intero Inglese con ceralacca

Messaggio da marcadabollo »

fillotto ha scritto: Il perfin mi sembra che sia " S & S " e sotto "L T D" ovvero una S una e comm.le un'altra S e sulla riga sotto una L con la base lunga a contenere TD ... può essere? vi risulta?
perchè non è stato facile neanche con occhiali e la lente!!!!
Ulteriore domanda , ma i prefin che sono?
e, il timbrino di cera lacca si tratta di "SW" o capovolto "MS" e cosa rapresenterebbe ?
I perfin sono i francobolli con delle sigle in perforazione e si chiamano così dall'inglese perforated initials, cioè iniziali perforate. Sono (erano?) un sistema usato per evitare il furto di francobolli da parte dei dipendenti di ditte che ne facevano largo uso, ormai reso obsoleto dalle macchine affrancatrici. Non sono in grado di dirti con certezza quale ditta facesse uso di tale perfin perchè non ho il catalogo dei perfin inglesi (costa un botto!) ma, considerato il destinatario, azzardo l'ipetesi che si tratti di Spink & Son, nata nel 1666 come laboratorio orafo, poi divenuta una grande ditta di numismatica e tuttora attiva, col nome semplificato in Spink, sia in quel campo che come casa d'aste (numismatiche, filateliche, di libri, insomma di tutto quello che può essere collezionato).
Il bollo di ceralcca è il sigillo del mittente: tieni presente che la "registered letter" inglese ha un trattamento più simile a quello di una nostra assicurata che della raccomandata (il cui analogo inglese è la "recorded delivery letter") ed è usata per la trasmissione di cose di valore. Il sigillo in ceralacca è ancora previsto per le assicurate di valore superiore ad un certo ammontare (che non ricordo). Quello che mi lascia perplesso di quello sulla tua "Registered letter" è che ha una sigla diversa da quella del perfin, ma ciò potrebbe essere una scelta del mittente, che magari usava sigilli diversi a seconda dei reparti che spedivano la lettera o con le iniziali del responsabile delle spedizioni.
Michele
Rispondi

Torna a “Regno Unito ed Irlanda”

SOSTIENI IL FORUM