Il diario di Petr Ginz - Ghetto di Terezin (Theresienstadt)

[Giuseppe Ghetti]

Sono "affezionato" a questo argomento, e mi permetto di trasferirlo qui dal "vecchio" forum.

All'inizio di quest'anno, mentre cercavo in libreria qualcosa da leggere, mi è caduto lo sguardo su un piccolo libro. Si trattava de "Il diario di Petr Ginz", e mi ha rammentato qualcosa, qualcosa di cui avevamo scritto sul vecchio forum.
Ho letto il libro, e, dopo, io e Fabiov abbiamo avuto l'idea di scrivere due righe, considerato il fatto che tra Petr Ginz e la filatelia c'è un nesso, rappresentato dall'emissione di un francobollo della Repubblica Ceca. Ne è risultato quanto, molto benevolmente, "La Voce del CIFR" ha pubblicato nel suo ultimo numero:
http://www.cifr.it/articolo-ricordoduetragedie.html
Il diario fu ritrovato casualmente, a Praga, nel 2003.
Spero che possa essere di un qualche interesse; comunque consiglio (chiedo scusa per la presunzione) la lettura di questo diario: illumina in modo accecante sulla vita di ogni giorno di un adolescente ebreo nella Praga occupata dai Nazisti, mentre, giorno dopo giorno matura il destino che per lui si compirà definitivamente, quando esattamente non si sa, ad Auschwitz.

fig1-ricordo.jpg

[ari]

Non conoscevo la storia di Petr Ginz e lo scorso Agosto durante una mia visita allo Yad Vashem riconobbi subito il disegno raffigurato sul francobollo al quale ha fatto riferimento ilsergente, quindi grazie della segnalazione.
Tra qualche settimana dovrei ritornarci allo Yad Vashem e sara' occasione di ulteriore riflessione.



p.s.
Giuseppe, ricordo che avevi postato nell'altro forum una banconota del ghetto di Theresienstat.
Fu emesso anche un francobollo.
Volevo fare una riflessione su quello che suscito' in me quando la vidi per la prima volta.
Hai modo di recuperare quel topic ?

[fabiov]

Bravo Giuseppe!
Ho riaperto in questo nuovo FORUM, il topic "Le storie dietro i francobolli", quando hai qualche altra bella storia, ti suggerisco di postarla lì.
ciao Fabiov.

[Fagios]

Grazie per aver riproposto il topic!!!
Ora che sono per qualche settimana "a riposo" me lo leggerò senz'altro!!!

[Giuseppe Ghetti]

Siska

Giuseppe, ricordo che avevi postato nell'altro forum una banconota del ghetto di Theresienstat.
Fu emesso anche un francobollo.
Volevo fare una riflessione su quello che suscito' in me quando la vidi per la prima volta.
Hai modo di recuperare quel topic ?

Leggo solo ora e me ne scuso.
Non ho ritrovato l'argomento, posso però inserire le immagini di alcune banconote stampate "ad uso interno" per il ghetto di Terezin, e del francobollo per la spedizione in franchigia di pacchi diretti al ghetto.

ghetto_money.jpg

1fcd_1[1]x.JPG

I due francobolli sono sicuramente autentici. Faccio questa precisazione perchè, di questa emissione, esiste una caterva di falsi, spesso offerti come tali.
Questa franchigia fu pure stampata in foglietti di quattro, nei colori verde, nero e bruno, che furono offerti ai membri della delegazione della Croce Rossa internazionale, durante l'ispezione-farsa avvenuta il 23 giugno 1944.
Un'ultima banconota:

sw.JPG

Appartenne ad uno dei pochi superstiti di Terezin, che la volle conservare per ricordo.

[ari]

Grazie !

Ho comperato un libro sull'argomento, vedi allegato, pero' la mia conoscenza dell'Ebraico e' ancora molto lacunosa e quindi non posso ancora sfruttarlo per documentarmi.

Le banconote dovrebbero essere state disegnate da un Ebreo, non ricordo il nome.

Tuttavia quando ilsergente posto' le banconote nell'altro forum e non conscendo la storia dietro a quelle banconote rimasi un po' perplesso.
ilsergente parlava di inganno ed io quando le vidi senza leggere il topic, pensando che fossero state emesse dallo stato di Israele mi chiesi: "come potrebbe un Ebreo molto osservante usare banconote con raffigurato Mose' ?".
Poi leggendo capii quello che a prima vista a me sembrava evidente: un inganno.

Se entrate in una Sinagoga, a proposito domenica prossima c'e' la giornata della Cultura Ebraica e le Sinagoghe sono aperte, non troverete raffigurazioni di "persone" e di "animali" poiche' non sono permesse.
Quindi suppongo che un Ebreo molto osservante si guarderebbe bene dal cercare di raffigurare Mose', sebbene in una banconota.

Questa modesta riflessione, lacunosa e probabilmente inesatta, senza nessuna pretesa vuole solo dire che la conoscenza di una Cultura, quale essa che sia, ci puo' aiutare a comprendere, nel nostro caso, quello che a volte si cela dietro ad una semplice banconota e che all'epoca avrebbe potuto lasciare perplessi come e' stato con me.

Ovviamente sono solo riflessioni mie e personali.

[Giuseppe Ghetti]

Aggiungo le poche informazioni che ho.
L'idea di stampare banconote per l'uso interno nel ghetto di Terezin, fu, ovviamente, dei Nazisti. Il disegno fu commissionato a Petr Kien, poeta, scrittore ed anche grafico, Ebreo ceco internato a Terezin il 5 Dicembre 1941, quando il ghetto era stato appena creato, che dal ghetto sarà poi inviato ad Auschwitz, per scomparirvi nel 1944.
A sovraintendere alla preparazione del bozzetto fu addirittura Reinhard Heydrich, "boia" della Boemia-Moravia e teorizzatore massimo della "soluzione finale". Nel primo disegno che gli fu sottoposto, Heydrich trovò che le fattezze di Mosè forrero "troppo ariane"; quindi pretese che fossero accentuati quei caratteri somatici che i Nazisti ritenevano dovessero caratterizzare i "Semiti". Kien dovette intervenire sulla forma del naso e trasformare la capigliatura da liscia a ricciuta. Heydrich chiese (ed, ovviamente, ottenne) che la mano sinistra di Mosè fosse posta sul comandamento "Non uccidere", come se l'uccidere dovesse riguardare particolarmente gli Ebrei: non ho parole sufficienti a stigmatizzare questo delirio incredibilmente grottesco e criminale.
L'opera di Petr Kien fu completata da Jindra Schmidt, Ceco, notissimo grafico ed incisore di carte valori, non solo per la Cecoslovacchia.

moses2[1].JPG

Le banconote di Terezin furono sette, da Corone 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100; ebbero lo stesso soggetto e formato crescente col crescere del facciale.
La serie fu stampata dalla stamperia di Stato di Praga.
Questi biglietti furono chiamati anche "Corone di Mosè". La loro circolazione (che fu limitatissima) avrebbe dovuto testimoniare che a Terezin, nella "città che Hitler aveva donato agli Ebrei" (i Tedeschi vi realizzarono, appunto, un film propagandistico dal titolo "Il Führer regala una città agli Ebrei") la vita trascorreva normale, per cui anche i commerci fiorivano, facilitati in questo fiorire dalla disponibilità di apposita moneta.
Una sudicia, tragica menzogna. Ed è ancora dire pochissimo.

[torinesearoma]

Grazie per questo topic!

[fabiov]

RAGAZZI!!!
PER NON DIMENTICARE:

Da non perdere e rivedere questa sera:
ore 21.15 Rete 4 c'è il film:
SCHINDLER's LIST.

Vale la pena riguardare alcune pagine su deportazione e i campi di concentramento dal sito le CIFR:
http://www.cifr.it/Franco5.html
un articolo del corriere della sera di qualche anno fa al:
http://www.cifr.it/corsera1.html
La collezione ERRANI su DEPORTAZIONE e GHETTO:
http://www.cifr.it/depo/indice.htm
Infine il sito per la posta del GHETTO:
http://www.edwardvictor.com/Ghettos/lod ... c_main.htm
ciao fabiov

Revised by Lucky Boldrini - December 2008

[Lucky Boldrini]

Ciao a tutti,
da molto tempo possiedo questa cartolina, acquistata da un mio amico che, trovandosi in gita a Praga, la vide su una bancarella e conoscendo la mia passione per la filatelia pensò bene di regalarmela, pur senza avere la minima idea di cosa fosse. In realtà per molto tempo neanch'io mi ero fatto molte domande sulla natura di questo oggetto fino a quando non ne vidi una simile in una collezione durante un'esposizione e la cosa mi incuriosì. Scoprii così che si trattava di una cartolina spedita dal ghetto di Theresienstadt.

Theresienstadt-Fronte.jpg

Il Ghetto di Theresienstadt (in ceco: Terezin) si trovava in Cecoslovacchia, nei pressi di Praga.
Il piano nazista riguardo a questo ghetto era il seguente: 1) concentrare a Theresienstadt la maggior parte degli ebrei cecoslovacchi ed alcune categorie di ebrei tedeschi e dell’Europa occidentale: persone importanti, persone con meriti speciali ed anziani; 2) trasferire gli ebrei gradualmente da Theresienstadt ai campi di sterminio; 3) camuffare lo sterminio presentando Theresienstadt come “ghetto modello”. I leader ebrei cecoslovacchi appoggiarono il piano sperando (vanamente, come purtroppo ben sappiamo) che ciò avrebbe risparmiato la deportazione.
Gli affari interni del ghetto erano gestiti da un “Altenstenrat der Juden” (Consiglio degli Anziani degli ebrei) che era responsabile dell’assegnazione dei lavori, della distribuzione del cibo, della fornitura degli alloggi, della gestione sanitaria e del mantenimento dell’ordine pubblico. L’altenstenrat si occupava anche della gestione delle comunicazioni postali con l’esterno, tant'è che la cartolina riporta il timbro (in tedesco) "antwort nur uber den altenstenrat der juden...", ossia "risposta solo tramite il consiglio degli anziani degli ebrei...". Tutta la corrispondenza veniva ovviamente censurata per evitare che fuoriuscissero notizie destabilizzanti: per questo la lettura del testo, nella sua stringatezza, dà veramente l'impressione di una (agghiacciante...) normalità.

Theresienstadt-Retro.jpg

Lo traduco per chi non conosce il tedesco (neanch'io lo conosco ma quando ho scoperto cos'era questa cartolina ho provveduto a farmelo tradurre da una mia conoscente):
"Carissima Mukili!
mi trovo molto bene, spero lo stesso di te. Frequento quotidianamente compatrioti e gli amici di Mikael. Poiché sono convalescente non lavoro. Marmellata e dolce di Gusti sono arrivati bene. Liesl salute.
Rimani piena di coraggio.
Intimi saluti.
Tomas"

Luca

P.S.
Dal vecchio Forum di F&F - Marzo 2004
Contributo di Erik.

Revised by Lucky Boldrini - January 2010