Fu citato, come fonte, un bell'articolo del giornalista rumeno Mircea Dragoteanu su "La voce del Cifr" del gennaio 2000 (vedi http://www.cifr.it/securitate.html ).
Ed ecco riproposto l'articolo anche qui sul nostro nuovo Forum:
buona lettura!

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Alcuni dei più rari e meno conosciuti francobolli rumeni del periodo comunista sono quelli per la corrispondenza ufficiale segreta, utilizzati dalla fine degli anni ’50 all’inizio degli anni ’60. Anche se vennero emessi ufficialmente dallo Stato, non sono elencati in nessuno dei principali cataloghi.
La prima delle due immagini qui in basso propone un valore sciolto da 5 lei ed un altro, su frammento, da 1,5 unità. Esiste anche il taglio da 1 leu, mentre la letteratura segnala il 20 lei, che però non abbiamo mai visto.
Qual'era la destinazione di questi francobolli? Dopo la rivoluzione ungherese anti-comunista del 1956, le autorità rumene intensificarono il controllo sull’informazione nonché la censura.
Uno speciale sistema di corriere militare era stato creato sin dalle fasi iniziali della Repubblica Popolare Rumena (1948-49), ma dopo il ‘56 il volume della corrispondenza consegnata da tale rete segreta era considerevolmente aumentato. Il servizio svolgeva il proprio compito sotto l’autorità del Ministero degli Affari Interni (in rumeno: Ministerul Afacerilor Interne, da qui la sigla “MAI”) e la stretta supervisione della Securitate, la polizia di sicurezza. Dalla fine degli anni Cinquanta trasportò non solo il carteggio tra militari, servizi segreti e unità di polizia, ma anche la comune corrispondenza di fabbriche e altre imprese statali.
Non è chiaro il momento in cui tali buste cominciarono ad essere affrancate con i valori del MAI, poiché su queste (tutte di formati standard e colore marroncino) non fu applicata o indicata nessuna data, ma alcune persone incaricate, all’epoca, della “corrispondenza segreta” sostengono che l’inizio è di poco antecedente il 1960. Era strettamente tassativo distruggere tutti gli involucri che trasportavano scritti riservati e solo poche di quelle buste sono sopravvissute, salvate come souvenir (con grande rischio!) da alcuni collezionisti di francobolli. Nessuna data può essere riscontrata sui documenti conosciuti oggi.
Chi si avvaleva del sistema doveva acquistare i francobolli dal MAI ed applicarli sulle buste a titolo di pagamento della spese di trasporto. Le tariffe non sono chiare, poiché tutti i plichi noti (circa dieci esemplari di diverse misure) sono affrancati con francobolli da 1,50 lei. Sono stati segnalati pochi esempi con tre francobolli da 1 leu o due da 1,50 lei, ma il significato di questa tariffa da 3 unità non è noto.
Il raro 5 lei dei servizi segreti rumeni
Poiché vennero prodotte dal ministero, le vignette riportano in nero le iniziali di quest’ultimo in grassetto, la parola “tichet” (scontrino, cedola) e il valore facciale espresso nella valuta locale: leu, singolare, lei plurale. I tagli da 1 leu hanno carta bianca, mentre gli altri presentano uno sfondo colorato, costituito da linee verticali ondulate: giallo arancio per l’1,50 lei; blu chiaro per il 5 lei e -pare- rosa nel 20 lei. La cornice misura 21,5x16,5 mm, mentre il francobollo è di 26x21 mm. Negli esemplari di cui abbiamo potuto verificare la dentellatura questa è di 14-14½ (5 lei e per alcuni da 1 leu) o di 13-13½ (1,50 lei e per altri da 1 leu).
I francobolli erano annullati con un timbro rettangolare incorniciato, con testo su tre righe: “Ministerul Afacerilor Interne / B.T.C.S. / TICHET ANULAT” (B.T.C.S. significa probabilmente "Ufficio per il trasporto della corrispondenza segreta").
Francobollo da 1,50 lei annullato
Anche il momento in cui i francobolli smisero di essere utilizzati è poco chiaro, ma pensiamo che ciò accadde nei primi anni del governo di Ceausescu, tra il 1966 e il 1968, quando la Romania aprì le porte al mondo occidentale e rifiutò di prendere parte all’invasione sovietica in Cecoslovacchia.
I prezzi sono ora piuttosto alti per i pochissimi valori sciolti del MAI e per le buste affrancate. Quello da 1,50 lei è venduto a Bucarest per circa 100-150 DM usato e 200-250 DM su busta, mentre gli esemplari obliterati da 1 leu sono più costosi, all’incirca del 25%. In cinque anni abbiamo visto solo un francobollo da 5 lei e nessuno da 20. Ignoti anche i pezzi nuovi, di qualsiasi facciale. (Informazioni relative all'anno 2000, n.d.r.)
Poiché i filatelisti romeni avevano scarso interesse nel collezionare tali, pericolosi, pezzi, le informazioni sono ancora oggi molto scarse. La maggior parte delle prossime scoperte potrebbe provenire non solo dai vecchi collezionisti, ma principalmente dagli archivi e dagli impiegati che allora, in fabbrica, nell’esercito o delle unità di polizia avevano accesso a questo servizio.
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P.S.
Dal vecchio Forum di F&F.
Contributo di fabiov.