Disponibilità in formato elettronico delle collezioni esposte
Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Rosalba,
concordo con tutto quanto da te detto, però ci terrei a puntualizzare quanto segue.
Se una collezione è stata presentata a concorso o comunque esposta almeno una volta in pubblico secondo me "de plano" l'autore dovrebbe renderla fruibile sia via internet che su CD. Altrimenti estremizzando le mostre dovrebbero essere chiuse al pubblico e fruibili solo alle giurie.
Nel caso delle mostre a concorso chi dovrebbe farsi carico della pubblicazione dovrebbe essere la federazione che dovrebbe inserire nelle regole di partecipazione l'obbligatorietà di consegna su CD dei fogli scannerizzati in modo corretto.
Se per tanti motivi non è possibile recarsi personalmente ad una manifestazione, perchè non deve essere possibile successivamente visionare quanto esposto.
Perchè pur recandosi in loco si deve essere costretti, per avere traccia di quanto esposto, a fotografare i quadri con risultati non certo soddisfacenti.
E poi non per fare polemica, ma questo è un atteggiamento tutto italiano; basta vedere in rete cosa c'è di disponibile da visionare e studiare.
Io comunque ho incominciato a riempire la sezione del forum delle collezioni con una delle mie, spero di essere seguito da tanti altri.
ci si vede a Verona
sergio
concordo con tutto quanto da te detto, però ci terrei a puntualizzare quanto segue.
Se una collezione è stata presentata a concorso o comunque esposta almeno una volta in pubblico secondo me "de plano" l'autore dovrebbe renderla fruibile sia via internet che su CD. Altrimenti estremizzando le mostre dovrebbero essere chiuse al pubblico e fruibili solo alle giurie.
Nel caso delle mostre a concorso chi dovrebbe farsi carico della pubblicazione dovrebbe essere la federazione che dovrebbe inserire nelle regole di partecipazione l'obbligatorietà di consegna su CD dei fogli scannerizzati in modo corretto.
Se per tanti motivi non è possibile recarsi personalmente ad una manifestazione, perchè non deve essere possibile successivamente visionare quanto esposto.
Perchè pur recandosi in loco si deve essere costretti, per avere traccia di quanto esposto, a fotografare i quadri con risultati non certo soddisfacenti.
E poi non per fare polemica, ma questo è un atteggiamento tutto italiano; basta vedere in rete cosa c'è di disponibile da visionare e studiare.
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Sergio De Benedictis
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Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
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I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
debene ha scritto:Se una collezione è stata presentata a concorso o comunque esposta almeno una volta in pubblico secondo me "de plano" l'autore dovrebbe renderla fruibile sia via internet che su CD.
Ma in base a quale principio?
Bisogna anche tenere presente che l'espositore paga per esporre (un tot a quadro) e pagando dovrebbe anche cedere i diritti dell'immagine sulla sua collezione e/o accettare diktat su ciò che la Federazione intende fare con le immagini della sua collezione?
Ci sono molti motivi per cui un collezionista potrebbe non accogleiere favorevolmente l'idea che la sua partecipazione venga diciamo così immortalata in una pubblicazione a stampa o elettronica. Una potrebbe essere che raramente le collezioni sono "compiute" e il collezionista potrebbe semplicemente pensare che i tempi per una pubblicazione non sono ancora maturi.
Temo che alla fine la prospettiva di avere la propria collezione su CD possa indurre un certo numero di collezionisti a non partecipare, e questo sarebbe un danno maggiore.
Ultima considerazione: pensando ad una presentazione di una collezione in formato elettronico, penso che una sfilza di fogli A4 in formato pdf non sia la soluzione migliore.
Andrea
=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Andrea,
probabilmente sono in errore e quando dici
non fa una piega e non era stato da me considerato
ma siccome personalmente trovo molto "istruttivo" poter visionare una collezione e siccome,come ho più volte detto in questo topic, mi trovo in una situazione logistica che mi comporta serie difficoltà a visionare le mostre in loco e/o avere scambi con altri filatelisti, vedevo quanto detto di estremo interesse.
Per cui mi chiedo, c'è una soluzione ?
credo che una collezione, anche se raggiunge i massimi riconoscimenti, non sarà mai completa al 100% e questo lo considero il bello del nostro hobby, per cui nessuno dirà mai che la propria collezione è completa da poter esssere pubblicata
non riesco poi a capire, previo adottare tutti gli accorgimenti del caso di cui sotto, che differenza c'è tra il fatto che la espongo al pubblico e il fatto che la rendi fruibile su cd o in rete
quello che avevo dimenticato di dire è che sicuramente prima che si possa realizzare quanto auspico, sarà necessario prevedere seri accorgimenti sul copyright e sicuramente soluzioni software di presentazione più accattivanti.
io spero che qualcosa cambi anche se mi rendo conto che l'ambiente non è favorevole, ma mi sembra che spesso è stato approntato un cartaceo delle mostre, quindi ?
vediamo se ci sono altri pareri !
sergio
probabilmente sono in errore e quando dici
Bisogna anche tenere presente che l'espositore paga per esporre (un tot a quadro) e pagando dovrebbe anche cedere i diritti dell'immagine sulla sua collezione e/o accettare diktat su ciò che la Federazione intende fare con le immagini della sua collezione?
non fa una piega e non era stato da me considerato
ma siccome personalmente trovo molto "istruttivo" poter visionare una collezione e siccome,come ho più volte detto in questo topic, mi trovo in una situazione logistica che mi comporta serie difficoltà a visionare le mostre in loco e/o avere scambi con altri filatelisti, vedevo quanto detto di estremo interesse.
Per cui mi chiedo, c'è una soluzione ?
Una potrebbe essere che raramente le collezioni sono "compiute" e il collezionista potrebbe semplicemente pensare che i tempi per una pubblicazione non sono ancora maturi.
credo che una collezione, anche se raggiunge i massimi riconoscimenti, non sarà mai completa al 100% e questo lo considero il bello del nostro hobby, per cui nessuno dirà mai che la propria collezione è completa da poter esssere pubblicata
non riesco poi a capire, previo adottare tutti gli accorgimenti del caso di cui sotto, che differenza c'è tra il fatto che la espongo al pubblico e il fatto che la rendi fruibile su cd o in rete
quello che avevo dimenticato di dire è che sicuramente prima che si possa realizzare quanto auspico, sarà necessario prevedere seri accorgimenti sul copyright e sicuramente soluzioni software di presentazione più accattivanti.
io spero che qualcosa cambi anche se mi rendo conto che l'ambiente non è favorevole, ma mi sembra che spesso è stato approntato un cartaceo delle mostre, quindi ?
vediamo se ci sono altri pareri !
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Grazie per tutti gli interventi che offrono spunti di riflessione. Abbiamo visto che già alcune importanti collezioni sono visibili online.
Certamente non si possono obbligare i collezionisti a digitalizzare le proprie collezioni, magari però li si può incentivare.
Francesco
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Certamente non si possono obbligare i collezionisti a digitalizzare le proprie collezioni, magari però li si può incentivare.
mi ravvedo. sicuramente sono stato infelice nell'utilizzo del verbo.
sergio
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Sempre che i collezionisti espositori traggano del "piacere" a mostrare ad alti collezionisti il proprio lavoro per farli studiare e condividere e che l'input dell'esposizione non sia solo il piacere dell'attestato/medaglia.
"SE IO DO UNA MONETA A TE E TU DAI UNA MONETA A ME, ALLA FINE AVREMO UNA MONETA CIASCUNO; MA SE IO DO UN'IDEA A TE E TU DAI UN'IDEA A ME, ALLA FINE AVREMO CIASCUNO DUE IDEE" Proverbio cinese
” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Giovanni,
piacere ad esporre i collezionisti lo provano di sicuro altrimenti ... non esporrebbero. Io sono sicuro di quanto tu ipotizzi e cioè che target non sia il pubblico e la divulgazione bensì la giuria e il punteggio finale.
Non ne faccio una colpa, ognuno può fare quello che vuole e, per quanto mi riguarda, va bene così o me lo faccio andare bene.
Il problema che ne deriva è che la filatelia rischia di autoestinguersi per motivi di età e/o interesse e, ho sentito pure questa che comincio a condividere, che "la storia postale non entrerà mai nelle università e nei musei (ovviamente quelli non a tema) proprio perchè c'è la filatelia"!.
Infatti esistono esperti di storia postale che nella vita sono, o sono stati, docenti universitari e hanno scritto libri fondamentali in tema basati su fonti primarie inconfutabili. Poi quando si accorgono che quanto esposto viene contestato, accantonato o rivisto in chiave mercantile lasciano perdere e si dedicano ad altro.
Penso che la metafora dei "polli di Renzo", destinati a morte sicura ma preoccupati di azzuffarsi fino all'ultimo, calzi benissimo.
Francesco
piacere ad esporre i collezionisti lo provano di sicuro altrimenti ... non esporrebbero. Io sono sicuro di quanto tu ipotizzi e cioè che target non sia il pubblico e la divulgazione bensì la giuria e il punteggio finale.
Non ne faccio una colpa, ognuno può fare quello che vuole e, per quanto mi riguarda, va bene così o me lo faccio andare bene.
Il problema che ne deriva è che la filatelia rischia di autoestinguersi per motivi di età e/o interesse e, ho sentito pure questa che comincio a condividere, che "la storia postale non entrerà mai nelle università e nei musei (ovviamente quelli non a tema) proprio perchè c'è la filatelia"!.
Infatti esistono esperti di storia postale che nella vita sono, o sono stati, docenti universitari e hanno scritto libri fondamentali in tema basati su fonti primarie inconfutabili. Poi quando si accorgono che quanto esposto viene contestato, accantonato o rivisto in chiave mercantile lasciano perdere e si dedicano ad altro.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Ciao Francesco,
sostanzialmente condivido la tua opinione. Per quanto ho visto, le collezioni da esposizione non possono essere motore di divulgazione: con un apparato didascalico ridotto all'osso, spesso sono autoreferenziali.
Io stesso, aggirandomi fra i quadri dei settori che conosco, posso comprendere e apprezzare quanto ho davanti agli occhi; appena mi accosto a un settore lontano dalle mie competenze vedo bei pezzi ma non ne esco particolarmente arricchito in termini di conoscenza.
Niente al momento può sostituire le buone letture.
Quanto all'ingresso della storia postale nelle università, c'è stata almeno una prima volta. Credo sia stato agli inizi degli anni '90, quando Adriano Landini fu correlatore di una tesi di laurea di argomento filatelico o storico postale (ora non ricordo) all'università statale di Milano.
Amedeo
sostanzialmente condivido la tua opinione. Per quanto ho visto, le collezioni da esposizione non possono essere motore di divulgazione: con un apparato didascalico ridotto all'osso, spesso sono autoreferenziali.
Io stesso, aggirandomi fra i quadri dei settori che conosco, posso comprendere e apprezzare quanto ho davanti agli occhi; appena mi accosto a un settore lontano dalle mie competenze vedo bei pezzi ma non ne esco particolarmente arricchito in termini di conoscenza.
Niente al momento può sostituire le buone letture.
Quanto all'ingresso della storia postale nelle università, c'è stata almeno una prima volta. Credo sia stato agli inizi degli anni '90, quando Adriano Landini fu correlatore di una tesi di laurea di argomento filatelico o storico postale (ora non ricordo) all'università statale di Milano.
Amedeo
Amedeo
Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Le esposizioni filateliche, specialmente quelle a concorso, dovrebbe essere la sede più idonea e il veicolo principale per far sì che chi è già esperto ma soprattutto chi lo è meno, possa apprendere e arricchire le proprie conoscenze. Invece spesso, e sono d'accordo
Io cerco sempre di incontrare l'autore della collezione e sarebbe auspicabile, nei limiti delle sue possibilità, che fosse presente in loco; cerco da lui una illustrazione di quanto esposto e quando ciò è potuto accadere la stessa collezione ha assunto tutta una prospettiva diversa.
Perchè questo dificilmente avviene. Perchè forse come dice Giovanni
Non ne facciamo una colpa ma questo è un limite che penalizza il diffondersi o il raffozzarsi di questo settore.
Il settore della "Storia Postale" è quanto di più importante ci si possa essere in filatelia, perchè da sempre collezionare significa conservare il passato perchè le generazioni future possano ristudiarlo e la passione che anima questi personaggi non è come spesso molti credono quella economica.
Perchè allora non aggiungere dei fogli di sola parte scritta che illustri la collezione stessa ?
Si torna alla fine sempre a chiederci:
Collezioni esposte. Perchè non un CD?
sergio
Io stesso, aggirandomi fra i quadri dei settori che conosco, posso comprendere e apprezzare quanto ho davanti agli occhi; appena mi accosto a un settore lontano dalle mie competenze vedo bei pezzi ma non ne esco particolarmente arricchito in termini di conoscenza.
Io cerco sempre di incontrare l'autore della collezione e sarebbe auspicabile, nei limiti delle sue possibilità, che fosse presente in loco; cerco da lui una illustrazione di quanto esposto e quando ciò è potuto accadere la stessa collezione ha assunto tutta una prospettiva diversa.
Perchè questo dificilmente avviene. Perchè forse come dice Giovanni
Sempre che i collezionisti espositori traggano del "piacere" a mostrare ad alti collezionisti il proprio lavoro per farli studiare e condividere e che l'input dell'esposizione non sia solo il piacere dell'attestato/medaglia.
Non ne faccio una colpa, ognuno può fare quello che vuole e, per quanto mi riguarda, va bene così o me lo faccio andare bene.
Non ne facciamo una colpa ma questo è un limite che penalizza il diffondersi o il raffozzarsi di questo settore.
Il settore della "Storia Postale" è quanto di più importante ci si possa essere in filatelia, perchè da sempre collezionare significa conservare il passato perchè le generazioni future possano ristudiarlo e la passione che anima questi personaggi non è come spesso molti credono quella economica.
Per quanto ho visto, le collezioni da esposizione non possono essere motore di divulgazione: con un apparato didascalico ridotto all'osso, spesso sono autoreferenziali.
Perchè allora non aggiungere dei fogli di sola parte scritta che illustri la collezione stessa ?
Si torna alla fine sempre a chiederci:
Collezioni esposte. Perchè non un CD?
sergio
Sergio De Benedictis
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Mi metto in discussione, senza aver letto tutti i commenti antecedenti, ma prendendo spunto dell' idea di Sergio, che gia da tanto tempo gira anche nella mia capoccia.
Le collezioni di una certa dimensione danno spesso un problema di archiviazione. Con l'intenzione di esporre, il problema aumenta ancora, perché il sistema di archiviazione doverebbe facilitare anche la composizione dell'esponato, senza dover comporre continuamente i fogli exnuovo. In altre parole, la cosa piú comoda sarebbe, tenere la collezione su fogli gia pronti per l'esponato e l'esponato si compone di volta in volta secondo le esigenze del tema e del numero dei quadri desiderato, prelevando i fogli dalla collezione, come da un'archivio, senza doverli modificare. Quello che cambia é spesso soltanto la descrizione, ma di consequenza dev' essere rimontato anche il materiale filatelico.
Soluzione:
Nel quadro come fogli fissi ci vanno i quattro fogli superiori (fila 1) e quelli inferiori (fila 3). I fogli in mezzo (fila 2) si usano per descrivere nella metá superiore il foglio di fila 1 e nella parte inferiore il foglio della fila 3. Cosí ci sarebbe anche piú spazio per illustrazioni e testi aggiuntivi e non soltanto le solite due righe sul foglio tradizionale.
Ciao a tutti.
Sebastian
Le collezioni di una certa dimensione danno spesso un problema di archiviazione. Con l'intenzione di esporre, il problema aumenta ancora, perché il sistema di archiviazione doverebbe facilitare anche la composizione dell'esponato, senza dover comporre continuamente i fogli exnuovo. In altre parole, la cosa piú comoda sarebbe, tenere la collezione su fogli gia pronti per l'esponato e l'esponato si compone di volta in volta secondo le esigenze del tema e del numero dei quadri desiderato, prelevando i fogli dalla collezione, come da un'archivio, senza doverli modificare. Quello che cambia é spesso soltanto la descrizione, ma di consequenza dev' essere rimontato anche il materiale filatelico.
Soluzione:
Nel quadro come fogli fissi ci vanno i quattro fogli superiori (fila 1) e quelli inferiori (fila 3). I fogli in mezzo (fila 2) si usano per descrivere nella metá superiore il foglio di fila 1 e nella parte inferiore il foglio della fila 3. Cosí ci sarebbe anche piú spazio per illustrazioni e testi aggiuntivi e non soltanto le solite due righe sul foglio tradizionale.
Ciao a tutti.
Sebastian
Sostenitore 2013, 2014, 2015
Mi occupo di:
storia postale e cartoline illustrate della Val Venosta (Bz) e
francobolli con riferimento all'Alto Adige - mancolista
Mi occupo di:
storia postale e cartoline illustrate della Val Venosta (Bz) e
francobolli con riferimento all'Alto Adige - mancolista
Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
sebastian ha scritto:Soluzione:
Nel quadro come fogli fissi ci vanno i quattro fogli superiori (fila 1) e quelli inferiori (fila 3). I fogli in mezzo (fila 2) si usano per descrivere nella metá superiore il foglio di fila 1 e nella parte inferiore il foglio della fila 3. Cosí ci sarebbe anche piú spazio per illustrazioni e testi aggiuntivi e non soltanto le solite due righe sul foglio tradizionale.
Naturalmente nulla vieta di adottare una "soluzione" del genere. Infatti l'espositore ha la facoltà di gestire lo spazio di ciascun quadro come e meglio crede, con l'unica tacita clausola che dovrebbe mostrare quanti più pezzi può senza sprecare spazio.
Ma temo che la soluzione prospettata non risolva per nulla i problemi che intende risolvere. Rimontare una collezione non consiste solo nel cambiare le diciture (che se si trattasse solo di questo il compito di rimontare una collezione sarebbe un'intrinseca banalità), bensì riordinare il materiale secondo una consecutio logica, inserire il nuovo, eccetera. Senza poi considerare che lo spazio a disposizione non è sempre lo stesso, che a livello nazionale i quadri contengono 12 fogli A4 ma alle internazionali 16, eccetera eccetera.
Inoltre, avere ogni quadro diviso in tre fasce con solo pezzi nel superiore e l'inferiore e solo fogli scritti nella centrale comporterebbe seri problemi di leggibilità della collezione (alla faccia di renderla più fruibile) ed offrirebbe un colpo d'occhio decisamente tremendo. Anche l'estetica della presentazione ha la sua parte.
L'unico modo per semplificare l'aggiornamento e la ristrutturazione di una collezione ad esposizione è esporre un solo pezzo per foglio. Questo può andare bene in qualche caso, ma è decisamente controproducente in altri.
==============================
Riguardo alla faccenda della pubblicazione delle collezioni su CD, forse varrebbe stabilire chiaramente qual è la finalità.
Se la finalità fosse quelle di offrire un servizio diciamo così didattico rivolto ad un pubblico quanto più "generale" possibile, allora direi che la pubblicazioni delle collezioni così come vengono esposte non la vedo tanto una buona idea.
Questo perché per come sono concepite, per come sono realizzate, per come sono descritte le collezioni ad esposizione non hanno alcuna finalità didattica.
Piuttosto, un collezionista avanzato che intendesse esporre o con una scarsa esperienza espositiva potrebbe avere interesse a consultare una raccolta di collezioni per capire come montare una collezione (o, in certi casi come non montare ...) o comunque trarre ispirazione per migliorare la propria. Se vogliamo, anche questa può essere una finalità didattica, ma di tipo molto diverso dalla precedente.
Infine, mi sembra importante un concetto. La realizzazione di una collezione come una sequenza lineare di fogli A4 è quella universalmente adottata (tanto universalmente che qualcuno pensa che sia il modo previsto dal regolamento, mentre in realtà non è così). Le ragioni sono di ordine pratico: è più semplice autoprodursela, è più facile da conservare e da trasportare. Ma queste ragioni cessano nel momento che si passa da una realizzazione in formato elettronico. Pensando al formato elettronico come prodotto principale ed ultimo, le ragioni elencate prima cessano di sussistere e sicuramente si possono concepire realizzazioni di formato diverso, molto più adatte ad una fruizione su schermo. Tanto per dirne una, una realizzazione ipertestuale ad albero renderebbe la lettura di quasi tutte le collezioni molto più agevole e comprensibile da parte di un neofita.
Resta comunque sempre il problema fondamentale enunciato già ad inizio discussione. Cioè che non si può obbligare un collezionista ad accettare la pubblicazione elettronica (od in altra forma) della propria collezione.
Andrea
=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Andrea61 ha scritto:sebastian ha scritto:Soluzione:
Nel quadro come fogli fissi ci vanno i quattro fogli superiori (fila 1) e quelli inferiori (fila 3). I fogli in mezzo (fila 2) si usano per descrivere nella metá superiore il foglio di fila 1 e nella parte inferiore il foglio della fila 3. Cosí ci sarebbe anche piú spazio per illustrazioni e testi aggiuntivi e non soltanto le solite due righe sul foglio tradizionale.
Naturalmente nulla vieta di adottare una "soluzione" del genere. Infatti l'espositore ha la facoltà di gestire lo spazio di ciascun quadro come e meglio crede, con l'unica tacita clausola che dovrebbe mostrare quanti più pezzi può senza sprecare spazio.
Ma temo che la soluzione prospettata non risolva per nulla i problemi che intende risolvere. Rimontare una collezione non consiste solo nel cambiare le diciture (che se si trattasse solo di questo il compito di rimontare una collezione sarebbe un'intrinseca banalità), bensì riordinare il materiale secondo una consecutio logica, inserire il nuovo, eccetera. Senza poi considerare che lo spazio a disposizione non è sempre lo stesso, che a livello nazionale i quadri contengono 12 fogli A4 ma alle internazionali 16, eccetera eccetera.
Inoltre, avere ogni quadro diviso in tre fasce con solo pezzi nel superiore e l'inferiore e solo fogli scritti nella centrale comporterebbe seri problemi di leggibilità della collezione (alla faccia di renderla più fruibile) ed offrirebbe un colpo d'occhio decisamente tremendo. Anche l'estetica della presentazione ha la sua parte.
L'unico modo per semplificare l'aggiornamento e la ristrutturazione di una collezione ad esposizione è esporre un solo pezzo per foglio. Questo può andare bene in qualche caso, ma è decisamente controproducente in altri.
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Riguardo alla faccenda della pubblicazione delle collezioni su CD, forse varrebbe stabilire chiaramente qual è la finalità.
Se la finalità fosse quelle di offrire un servizio diciamo così didattico rivolto ad un pubblico quanto più "generale" possibile, allora direi che la pubblicazioni delle collezioni così come vengono esposte non la vedo tanto una buona idea.
Questo perché per come sono concepite, per come sono realizzate, per come sono descritte le collezioni ad esposizione non hanno alcuna finalità didattica.
Piuttosto, un collezionista avanzato che intendesse esporre o con una scarsa esperienza espositiva potrebbe avere interesse a consultare una raccolta di collezioni per capire come montare una collezione (o, in certi casi come non montare ...) o comunque trarre ispirazione per migliorare la propria. Se vogliamo, anche questa può essere una finalità didattica, ma di tipo molto diverso dalla precedente.
Infine, mi sembra importante un concetto. La realizzazione di una collezione come una sequenza lineare di fogli A4 è quella universalmente adottata (tanto universalmente che qualcuno pensa che sia il modo previsto dal regolamento, mentre in realtà non è così). Le ragioni sono di ordine pratico: è più semplice autoprodursela, è più facile da conservare e da trasportare. Ma queste ragioni cessano nel momento che si passa da una realizzazione in formato elettronico. Pensando al formato elettronico come prodotto principale ed ultimo, le ragioni elencate prima cessano di sussistere e sicuramente si possono concepire realizzazioni di formato diverso, molto più adatte ad una fruizione su schermo. Tanto per dirne una, una realizzazione ipertestuale ad albero renderebbe la lettura di quasi tutte le collezioni molto più agevole e comprensibile da parte di un neofita.
Resta comunque sempre il problema fondamentale enunciato già ad inizio discussione. Cioè che non si può obbligare un collezionista ad accettare la pubblicazione elettronica (od in altra forma) della propria collezione.
Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
In generale noto una maggiore disponibilità alla pubblicazione digitale da parte dei tematici o di coloro che espongono un periodo "moderno" diciamo riguardante il XX secolo. In effetti la componente didattica di queste collezioni è più marcata.
Più remore vengono da coloro che "collezionano il XIX secolo"...
Francesco
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I nostri articoli:
https://www.academia.edu/10877153/_News ... _1850-1866_
Cliccare su authors per leggerli tutti facendo scorrere la pagina verso il basso oppure iscriversi al sito http://www.academia.edu per scaricare il PDF.
Francesco
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Non vorrei andare troppo off topic, ma siccome colleziono solo per piacere e studio e non ho mai pensato di esporre/gareggiare, ho una conoscenza molto superficiale dei regolamenti.
Sapreste indicarmi dei link dove poterli leggere?
Amedeo
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Amedeo
Amedeo
Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.
Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico
Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio
Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".
I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Re: Collezioni esposte. Perchè non un CD?
Grazie! Era proprio quello che cercavo!
Amedeo
Revised by Lucky Boldrini - April 2016
Amedeo
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Amedeo