dbarezzo ha scritto:....mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse come è possibile mettere due lettere formato Umberto I° e segg. con relative didascalie in un foglio da esposizione A4
Infatti spesso ne viene messa una sola, vedi mio intervento precedente
dbarezzo ha scritto:e per quale motivo non posso esporre + lettere con affrancature differenti relative alla stessa tariffa.
Non c'è nessuna regola che lo dica.
Ovviamente dal punto di vista storico - postale la presentazione di numerose affrancature della stessa tariffa e periodo tariffario aggiunge poco. Ed è importante che questo non ti spinga a non presentare interamente certe tariffe adducendo motivi di spazio.
Se invece la collezione è in classe di filatelia tradizionale su una certa serie, è ovvio che conta presentare la maggior varietà di affrancature
dbarezzo ha scritto:Ed a proposito di giurati sono fermamente convinto che se una persona scelglie di esercitare tale incarico automaticamente rinuncia a presentare proprie collezioni in esposizioni a concorso (ricordo quando ero giovane e partecipavo ad esposizioni fotografiche che valeva la mai scritta regola fra giurati: io premio te e te premi me) e come dice il buon Giulio Andreotti "a pensar male a volte ci si azzecca".
Su questo si sentono varie campane.
Alcuni infatti sostengono che un giurato che non vive più le difficoltà dell'esporre, che non si mette in gioco, poi giudica male. Per questo gli stessi sono contro quelli che fanno sempre e solo i giurati.
Moltissimi giurati invece non espongono mai o quasi a concorso (soprattutto in certe classi), altri lo fanno. Se guardi l'albo giurati ne troverai meno del 20% che ha esposto a concorso negli ultimi 3-4 anni.
Aggiungo che un divieto assoluto e regolamentare del genere in nessun paese al mondo, né è mai esistito in Italia. E del resto alle mostre del cinema o d'arte non vengono forse chiamati cineasti, attori ed artisti che esercitano ancora il mestiere?
Ancora, potrei citarti moltissimi casi di giurati che sono anche espositori amaramente delusi dai risultati ottenuti quando sono nella seconda veste.