La Rivoluzione Siciliana del 1848-49
La Rivoluzione Siciliana del 1848-49
saluti a tutti , ho letto solo oggi questo interessante post e vorrei proporre un argomento, secondo la indicazione di hyron2000. Colleziono rivoluzioni europee e, nelle mie ricerche di ambito italiano, mi sono naturalmente imbattuto nelle lettere prefilateliche recanti i bolli delle Rivoluzioni democratico-repubblicane del 1831 e del 1848-49. Quelle del 1831 sono inerenti in larghissima parte allo Stato Pontificio, mentre per il 1848-49 si parla di quasi tutta l'Italia. Visto il post sulla Sicilia, vorrei chiedere di parlare appunto dei bolli della Rivoluzione Siciliana del 1848-49, soprattutto delle belle "Trinacrie", per me assai esotiche !
su Delcampe: http://www.delcampe.it/negozi/robertol6031
Rivoluzioni in Europa dal 1789; Antifascismo e Resistenza in Europa; Movimento operaio e sindacale;
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Ciao Roblan e benvenuto sul Forum, veramente interessante l'ambito della tua collezione. Complimenti!!
L'argomento che proponi è uno dei più belli della prefilatelia siciliana.
Approfitto per fare un semplice accenno generale alla situazione storico/postale.
Come tu ben saprai il popolo Palermitano avvisato sin dal 9 gennaio 1848 dai manifesti (di Francesco Bagnasco) inneggianti la rivoluzione prefissata per il giorno 12 dello stesso mese ovvero per la data del compleanno del Re Ferdinando II, non perse l'occasione e proprio all'alba di quel giorno si ribellava contro la tirannia borbonica.
Rapidamente i disordini si propagarono per tutta l'isola che ben presto si liberò dell’oppressore.
Sin dai primi giorni autonomamente i vari uffici amministrativi esistenti ed i comitati municipali appena formatisi adottarono i famosi bolli con Trinacria (anche per convalidare la franchigia postale) ancora prima che il nuovo Parlamento Generale di Sicilia riconoscesse quel simbolo ufficialmente (09/03/1848).
A Palermo i vecchi bolli di controllo della tassazione vengono accantonati e se ne usano dei nuovi, anch’essi con Trinacria (quasi sempre male impressi e poco inchiostrati).
In tutte le Officine Postali si continua ad usare l’ovale nominativo ma, solo in alcune di esse, al posto del vecchio “Real Servizio” viene fatto incidere il nuovo “Servizio Pubblico”.
Altre Officine nell’attesa del nuovo bollo fecero scalpellare il vecchio togliendo la parola “Real” o cambiandola in “Pub.”, altre continuarono ad utilizzare il vecchio bollo, altre ancora non apposero nessun bollo di servizio.
E’ possibile trovare in questo periodo delle lettere senza l’ovale nominativo ma con le “Trinacrie”, esse non sono passate da canali postali (soprattutto nei primi giorni della rivolta) ma furono trasportate dai “Corrieri dei Comitati” o dalla “Guardia Nazionale” (S.M.N. Servizio Militare Nazionale).
Alcune delle Trinacrie, accantonate verso la metà del 1849 per il fallimento della rivolta, ebbero nuova vita durante il periodo Garibaldino (1860) anche se nettamente più rare visto il più breve periodo e per il fatto che furono vietate perché viste come simbolo di indipendenza Siciliana (sostituite con lo scudo Sabaudo).
L'argomento che proponi è uno dei più belli della prefilatelia siciliana.
Approfitto per fare un semplice accenno generale alla situazione storico/postale.
Come tu ben saprai il popolo Palermitano avvisato sin dal 9 gennaio 1848 dai manifesti (di Francesco Bagnasco) inneggianti la rivoluzione prefissata per il giorno 12 dello stesso mese ovvero per la data del compleanno del Re Ferdinando II, non perse l'occasione e proprio all'alba di quel giorno si ribellava contro la tirannia borbonica.
Rapidamente i disordini si propagarono per tutta l'isola che ben presto si liberò dell’oppressore.
Sin dai primi giorni autonomamente i vari uffici amministrativi esistenti ed i comitati municipali appena formatisi adottarono i famosi bolli con Trinacria (anche per convalidare la franchigia postale) ancora prima che il nuovo Parlamento Generale di Sicilia riconoscesse quel simbolo ufficialmente (09/03/1848).
A Palermo i vecchi bolli di controllo della tassazione vengono accantonati e se ne usano dei nuovi, anch’essi con Trinacria (quasi sempre male impressi e poco inchiostrati).
In tutte le Officine Postali si continua ad usare l’ovale nominativo ma, solo in alcune di esse, al posto del vecchio “Real Servizio” viene fatto incidere il nuovo “Servizio Pubblico”.
Altre Officine nell’attesa del nuovo bollo fecero scalpellare il vecchio togliendo la parola “Real” o cambiandola in “Pub.”, altre continuarono ad utilizzare il vecchio bollo, altre ancora non apposero nessun bollo di servizio.
E’ possibile trovare in questo periodo delle lettere senza l’ovale nominativo ma con le “Trinacrie”, esse non sono passate da canali postali (soprattutto nei primi giorni della rivolta) ma furono trasportate dai “Corrieri dei Comitati” o dalla “Guardia Nazionale” (S.M.N. Servizio Militare Nazionale).
Alcune delle Trinacrie, accantonate verso la metà del 1849 per il fallimento della rivolta, ebbero nuova vita durante il periodo Garibaldino (1860) anche se nettamente più rare visto il più breve periodo e per il fatto che furono vietate perché viste come simbolo di indipendenza Siciliana (sostituite con lo scudo Sabaudo).
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Ciccio
Prefilatelia e Storia Postale Siciliana dal 1786 al 1861.
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
L'ellittico di controllo della tassazione di Palermo su lettera poveniente da Genova (Poste e Procacci in Sicilia / Servizio Nazionale)
Trinacria del "Servizio Pubblico delle Poste in Pal." su lettera del "Delegato del Potere Esecutivo alle Poste in Sicilia" per Caltagirone
Bollo del "Giudicato Regio di Castiglione" su lettera per Fiumefreddo di Sicilia.
Da notare come chi ha apposto il bollo si sia preso la briga di ripassare a penna il bollo cambiando la parola "Regio" in "Comu" (comunale)
Trinacria del "Servizio Pubblico delle Poste in Pal." su lettera del "Delegato del Potere Esecutivo alle Poste in Sicilia" per Caltagirone
Bollo del "Giudicato Regio di Castiglione" su lettera per Fiumefreddo di Sicilia.
Da notare come chi ha apposto il bollo si sia preso la briga di ripassare a penna il bollo cambiando la parola "Regio" in "Comu" (comunale)
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Ciccio
Prefilatelia e Storia Postale Siciliana dal 1786 al 1861.
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- mestrestamps
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- Iscritto il: 25 gennaio 2009, 23:18
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Complimenti e grazie per le notizie ed il materiale che hai mostrato
andreafusati@gmail.com
prefilateliche della Repubblica di Venezia
storia postale del Regno Lombardo Veneto
annullamenti di Lombardo Veneto su Italia
http://www.museodeitasso.com
SOSTENITORE dal 2009 al 2022
" Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore. " (Oscar Wilde)
visita il mio negozio su delCampe http://www.delcampe.net/negozi/mestrestamps
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Un ottimo lavoro! Grazie delle informazioni e grazie per averci mostrato lettere di un periodo molto interessante!
Luca
Luca
Luca L.
Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».
Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
saluti a tutti, grazie per i bei documenti mostrati e le utili informazioni . Possiedo una prefilatelica da Corleone bollata con la "Trinacria" ma senza ovale della località di partenza a differenza di altre due da Girgenti e Scicli, adesso ne ho capito la ragione !
A questo punto vorrei approfittare per fare una domanda: ho una lettera da Palermo recante il solo ovale "Servizio pubblico" senza altra indicazione, al retro ha un timbro circolare con la "Trinacria" e la dicitura "Scrivania di Razione della Tesoreria Gener.", immagino un timbro amministrativo, ed un timbro datario su due righe "Paler°1848 / J8 MAGGIO EA". Non ho una cultura prefilatelica, ma la presenza di un timbro datario in questa epoca non me la aspettavo! forse la Rivoluzione Siciliana ha precorso i tempi ?
grazie ancora
A questo punto vorrei approfittare per fare una domanda: ho una lettera da Palermo recante il solo ovale "Servizio pubblico" senza altra indicazione, al retro ha un timbro circolare con la "Trinacria" e la dicitura "Scrivania di Razione della Tesoreria Gener.", immagino un timbro amministrativo, ed un timbro datario su due righe "Paler°1848 / J8 MAGGIO EA". Non ho una cultura prefilatelica, ma la presenza di un timbro datario in questa epoca non me la aspettavo! forse la Rivoluzione Siciliana ha precorso i tempi ?
grazie ancora
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
ROBLAN ha scritto:Ciao: saluti a tutti, grazie per i bei documenti mostrati e le utili informazioni . Possiedo una prefilatelica da Corleone bollata con la "Trinacria" ma senza ovale della località di partenza a differenza di altre due da Girgenti e Scicli, adesso ne ho capito la ragione !
A questo punto vorrei approfittare per fare una domanda: ho una lettera da Palermo recante il solo ovale "Servizio pubblico" senza altra indicazione, al retro ha un timbro circolare con la "Trinacria" e la dicitura "Scrivania di Razione della Tesoreria Gener.", immagino un timbro amministrativo, ed un timbro datario su due righe "Paler°1848 / J8 MAGGIO EA". Non ho una cultura prefilatelica, ma la presenza di un timbro datario in questa epoca non me la aspettavo! forse la Rivoluzione Siciliana ha precorso i tempi ?
grazie ancora
Ciao e grazie a tutti ,
sicuramente la Trinacria sulla lettera da Palermo è un timbro amministrativo che purtroppo apposto al verso non ha nessuna rilevanza "postale" quantomeno per la franchigia.
Il bollo datario lineare di partenza con anno/giorno/mese esisteva a Palermo (a Messina in corsivo) almeno dal 1817 ; le lettere E.A. stanno per "Economia Amministrazione".
Preciso che fino a tutto il 1858 le sole "Officine" a disporre di bolli datari erano Palermo (apposti solitamente al verso) e Messina (usati più per le lettere dirette all'estero ed apposti al recto).
p.s. se riesci puoi anche postare le immagini delle prefilateliche.
Ciccio
Prefilatelia e Storia Postale Siciliana dal 1786 al 1861.
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Sperando di far cosa gradita vi mostro altri esempi di "Trinacrie"
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Ciccio
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Ciccio ha scritto:Ciao: Sperando di far cosa gradita vi mostro altri esempi di "Trinacrie"
E' certo che fai una cosa gradita.
Grazie ancora!
Luca
Luca L.
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Ciccio ha scritto:Ciao: Sperando di far cosa gradita vi mostro altri esempi di "Trinacrie"
Ciao Ciccio,
intervengo solo per , meritati.
complimenti
pasfil
Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 184
a tutti, con un pò di ritardo vi posto le immagini delle prefilateliche di cui vi avevo parlato (ho finalmente capito come fare !
missiva da Palermo recto e verso con timbro amministrativo
http://img200.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
http://img40.imageshack.us/img40/5264/p ... uzione.jpg
missiva da Corleone senza ovale dell'ufficio di partenza ma con Trinacria
http://img199.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
missive da Girgenti e Scicli con timbri degli uffici di partenza e Trinacrie
http://img692.imageshack.us/i/prefilate ... zioneg.jpg
http://img246.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
missiva da Palermo recto e verso con timbro amministrativo
http://img200.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
http://img40.imageshack.us/img40/5264/p ... uzione.jpg
missiva da Corleone senza ovale dell'ufficio di partenza ma con Trinacria
http://img199.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
missive da Girgenti e Scicli con timbri degli uffici di partenza e Trinacrie
http://img692.imageshack.us/i/prefilate ... zioneg.jpg
http://img246.imageshack.us/i/prefilate ... uzione.jpg
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 1848-49
Ciao Roblan,
sono davvero dei bei documenti
la Trinacria da Corleone è del "Senato della città di Corleone" (abbastanza difficile da trovare), quella da Scicli non riesco a decifrarla ma sarà della "Ricevitoria".
Bellissima la lettera da Girgenti con la Trinacria del "Comando delle armi in Girgenti" (anch'essa difficile da reperire) ed il bollo "Servizio Pubblico", da notare in alto a destra l'abbreviazione S.M.N. (Servizio Militare Nazionale).
La allego per migliore visione
sono davvero dei bei documenti
la Trinacria da Corleone è del "Senato della città di Corleone" (abbastanza difficile da trovare), quella da Scicli non riesco a decifrarla ma sarà della "Ricevitoria".
Bellissima la lettera da Girgenti con la Trinacria del "Comando delle armi in Girgenti" (anch'essa difficile da reperire) ed il bollo "Servizio Pubblico", da notare in alto a destra l'abbreviazione S.M.N. (Servizio Militare Nazionale).
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Ciccio
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Re: Una proposta di argomento: Rivoluzione Siciliana del 184
a tutti,
grazie gentilissimo Ciccio per avere messo in visione la lettera da Girgenti . Ti confermo che il bollo di Scicli fa riferimento a un "Ricevitore". Non sapevo che i bolli del Senato di Corleone e del Comitato delle Armi di Girgenti fossero di difficile reperimento , avevo acquistato il tutto in un lotto unico e questo non era specificato ! Credo che ci sia molta "ignoranza" (in senso buono...) sulla prefilatelia in generale, anche tra i commercianti professionisti, che mi sembrano più a loro agio tra i francobolli che tra le "antiche carte"
Revised by Lucky Boldrini - January 2011
grazie gentilissimo Ciccio per avere messo in visione la lettera da Girgenti . Ti confermo che il bollo di Scicli fa riferimento a un "Ricevitore". Non sapevo che i bolli del Senato di Corleone e del Comitato delle Armi di Girgenti fossero di difficile reperimento , avevo acquistato il tutto in un lotto unico e questo non era specificato ! Credo che ci sia molta "ignoranza" (in senso buono...) sulla prefilatelia in generale, anche tra i commercianti professionisti, che mi sembrano più a loro agio tra i francobolli che tra le "antiche carte"
Revised by Lucky Boldrini - January 2011
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I moti siciliani del 1848
Ritengo sia un periodo che meriti un approfondimento storico-filatelico. Oltretutto credo che nei moti siciliani del 1848 i si possano intravedere le" crepe" che porteranno alla caduta dei Borbone
Riporto qui quanto è stato postato sull'argomento in un'altra sezione del Forum.
Dal sito di Robertoilpostalista http://www.ilpostalista.it. sui collegamenti Postali assicurati dalle Messaggerie Francesi durante i moti in Sicilia del 1848, riporto alcuni stralci di un articolo di G. Marchese
I vapori francesi del Mediterraneo
"I rapporti diplomatici e postali che intercorrono tra la Francia e Napoli e gli obblighi della convenzione postale del 1842 sono di notevole impedimento al trasporto della posta da e per la Sicilia.
D'altra parte il Governo siciliano ha l'urgente necessità di colmare il servizio lasciato scoperto dai piroscafi postali napoletani.
I contatti col Governo francese per stabilire regolari relazioni postali iniziano nel febbraio e si concludono il 22 Maggio 1848, mentre il servizio ha effettivamente inizio nel Giugno 1848.
Il 17 Giugno un avviso a stampa informa il pubblico che il 6, 16 e 26 ci sarebbe stato un collegamento da Messina per il Levante (Malta, Atene, Smirne, Costantinopoli e Beyrouth) e il 7, 17 e 27 per il Ponente (Napoli, Civitavecchia, Livorno, Genova e Marsiglia).
Il 30 Giugno un nuovo avviso avverte che "i piroscafi Francesi del Mediterraneo hanno cambiato l'itinerario dei viaggi, destinando nuove giornate, ed aggiungendo, che toccheranno Genova."
"In conseguenza di che le partenze da Messina per Napoli, Civitavecchia, Livorno, Genova e Marsiglia avranno luogo né giorni 3, 13 e 23, e la corrispondenza per tali punti deve consegnarsi in Messina non più tardi delle ore 24 dè giorni 2,12, 22."
"Le partenze da Messina per Malta ed il Levante avranno luogo né giorni 4, 14 e 24, e la corrispondenza in Messina sarà ricevuta non più tardi delle ore 24 dei giorni 3, 13 e 23".
"L'8 luglio un nuovo avviso informa che ora possono spedirsi e riceversi lettere anche da Napoli e tutto il regno di Napoli, e da tutta l'Europa.
Con questi provvedimenti vengono quindi assicurati sia i servizi con l'Italia, sia i servizi con la Francia e il Levante, benché non in maniera uguale al passato.
I vapori francesi del Mediterraneo evitano accuratamente il porto di Palermo, e lo eviteranno anche in seguito, per dare una fisionomia strettamente commerciale al problema della posta da e per la Sicilia.
La caduta di Messina del 7 Settembre pone il Governo Siciliano di fronte al vecchio problema: rotte postali affidabili e continui da e per l'estero.
Ancora una volta il Governo siciliano ottiene da quellofrancese che i vapori tocchino Trapani e in quel porto ricevano e lascino la corrispondenza.
Lo scalo di Trapani è utilizzato dal 23.10.1848 al 24.4.1849.
L'inoltro della corrispondenza avviene in questo modo: Da Palermo le lettere vengono spedite alla direzione delle poste di Trapani.
Il Direttore le consegna al Vice Console francese e questo al Capitano della nave.
Per le lettere in arrivo, gli involti della corrispondenza sono consegnate al Vice Console francese e quindi al Direttore delle Poste. Questi numera il contenuto e trasmette il tutto a Palermo senza tassare o manipolare in alcun modo le lettere. Le spedizioni avvengono con apposita staffetta.
Alle volte il sacco della corrispondenza è inoltrato da Trapani a Palermo per mezzo di una staffetta.
In ogni caso il ruolo dell'ufficio postale di Trapani è strettamente tecnico e di supporto.
Lettera da Trapani 5 gennaio 1849 con la quale il direttore delle Poste comunica a Palermo che il "battello a vapore francese della via di Levante che dovea giungere il giorno 3 il quale a tutt'ora che si contano li 5 dell'andante non è pervenuto". La corrispondenza continua chiedendo notizie dei piroscafi della Rustand "destinati anco al servizio delle poste tutt'ora si prosieguono a fare."
Mi permetto di postare qui anche le due lettere di Ciccio
"Da Genova 20/09/1848 a Palermo 03/10/1848 con ellittico "Poste e Procacci in Sicilia/Servizio Nazionale" con trinacria al centro."
"Da Genova 24/12/1848 a Palermo 11/01/1849 con ellittico "Poste e Procacci in Sicilia/Servizio Nazionale" con trinacria al centro."
Sarebbe bello vedere lettere e documenti del periodo ..
Cinzia
Riporto qui quanto è stato postato sull'argomento in un'altra sezione del Forum.
Dal sito di Robertoilpostalista http://www.ilpostalista.it. sui collegamenti Postali assicurati dalle Messaggerie Francesi durante i moti in Sicilia del 1848, riporto alcuni stralci di un articolo di G. Marchese
I vapori francesi del Mediterraneo
"I rapporti diplomatici e postali che intercorrono tra la Francia e Napoli e gli obblighi della convenzione postale del 1842 sono di notevole impedimento al trasporto della posta da e per la Sicilia.
D'altra parte il Governo siciliano ha l'urgente necessità di colmare il servizio lasciato scoperto dai piroscafi postali napoletani.
I contatti col Governo francese per stabilire regolari relazioni postali iniziano nel febbraio e si concludono il 22 Maggio 1848, mentre il servizio ha effettivamente inizio nel Giugno 1848.
Il 17 Giugno un avviso a stampa informa il pubblico che il 6, 16 e 26 ci sarebbe stato un collegamento da Messina per il Levante (Malta, Atene, Smirne, Costantinopoli e Beyrouth) e il 7, 17 e 27 per il Ponente (Napoli, Civitavecchia, Livorno, Genova e Marsiglia).
Il 30 Giugno un nuovo avviso avverte che "i piroscafi Francesi del Mediterraneo hanno cambiato l'itinerario dei viaggi, destinando nuove giornate, ed aggiungendo, che toccheranno Genova."
"In conseguenza di che le partenze da Messina per Napoli, Civitavecchia, Livorno, Genova e Marsiglia avranno luogo né giorni 3, 13 e 23, e la corrispondenza per tali punti deve consegnarsi in Messina non più tardi delle ore 24 dè giorni 2,12, 22."
"Le partenze da Messina per Malta ed il Levante avranno luogo né giorni 4, 14 e 24, e la corrispondenza in Messina sarà ricevuta non più tardi delle ore 24 dei giorni 3, 13 e 23".
"L'8 luglio un nuovo avviso informa che ora possono spedirsi e riceversi lettere anche da Napoli e tutto il regno di Napoli, e da tutta l'Europa.
Con questi provvedimenti vengono quindi assicurati sia i servizi con l'Italia, sia i servizi con la Francia e il Levante, benché non in maniera uguale al passato.
I vapori francesi del Mediterraneo evitano accuratamente il porto di Palermo, e lo eviteranno anche in seguito, per dare una fisionomia strettamente commerciale al problema della posta da e per la Sicilia.
La caduta di Messina del 7 Settembre pone il Governo Siciliano di fronte al vecchio problema: rotte postali affidabili e continui da e per l'estero.
Ancora una volta il Governo siciliano ottiene da quellofrancese che i vapori tocchino Trapani e in quel porto ricevano e lascino la corrispondenza.
Lo scalo di Trapani è utilizzato dal 23.10.1848 al 24.4.1849.
L'inoltro della corrispondenza avviene in questo modo: Da Palermo le lettere vengono spedite alla direzione delle poste di Trapani.
Il Direttore le consegna al Vice Console francese e questo al Capitano della nave.
Per le lettere in arrivo, gli involti della corrispondenza sono consegnate al Vice Console francese e quindi al Direttore delle Poste. Questi numera il contenuto e trasmette il tutto a Palermo senza tassare o manipolare in alcun modo le lettere. Le spedizioni avvengono con apposita staffetta.
Alle volte il sacco della corrispondenza è inoltrato da Trapani a Palermo per mezzo di una staffetta.
In ogni caso il ruolo dell'ufficio postale di Trapani è strettamente tecnico e di supporto.
Lettera da Trapani 5 gennaio 1849 con la quale il direttore delle Poste comunica a Palermo che il "battello a vapore francese della via di Levante che dovea giungere il giorno 3 il quale a tutt'ora che si contano li 5 dell'andante non è pervenuto". La corrispondenza continua chiedendo notizie dei piroscafi della Rustand "destinati anco al servizio delle poste tutt'ora si prosieguono a fare."
Mi permetto di postare qui anche le due lettere di Ciccio
"Da Genova 20/09/1848 a Palermo 03/10/1848 con ellittico "Poste e Procacci in Sicilia/Servizio Nazionale" con trinacria al centro."
"Da Genova 24/12/1848 a Palermo 11/01/1849 con ellittico "Poste e Procacci in Sicilia/Servizio Nazionale" con trinacria al centro."
Sarebbe bello vedere lettere e documenti del periodo ..
Cinzia
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Giochi tutti i giorni con la luce dell'Universo....
P. Neruda
P. Neruda
Re: I moti siciliani del 1848
Cinzia,
complimenti per l'argomento
non è il mio settore,ma su questo argomento abbiamo un utente super preparato che potrà mostrarci anche tante lettere:Ciccio.
complimenti per l'argomento
non è il mio settore,ma su questo argomento abbiamo un utente super preparato che potrà mostrarci anche tante lettere:Ciccio.
Re: I moti siciliani del 1848
capodanno ha scritto:Ciao: Cinzia,
complimenti per l'argomento
non è il mio settore,ma su questo argomento abbiamo un utente super preparato che potrà mostrarci anche tante lettere:Ciccio.
... vero, aveva già comminciato qui : viewtopic.php?f=59&t=29917&p=395839#p395839
... ora l'aspettiamo nei domini due-siciliani
Laurent.
Re: I moti siciliani del 1848
..........una delle lettere simbolo del periodo.
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Re: I moti siciliani del 1848
a tutti ed un grazie a Cinzia per aver aperto un topic su un argomento molto interessante.
Grazie anche a Capodanno per la fiducia ma purtroppo non sono (ancora ) "un super esperto"
La Splendida e rara lettera (24/05/1849) postata da Capodanno, con il bollo "Servizio Reale", non è altro che il risultato della reincisione del bollo "Servizio Pubblico" richiesta dal direttore della posta di Trapani in ossequio alla restaurazione borbonica. Fu usato solo per quattro giorni per poi ritornare al vecchio e conforme "Real Servizio".
Posto una lettera del periodo sperando che anche altri amici facciano lo stesso
Lettera del 30/06/1848 con trinacria del "Corpo Telegrafico Nazionale" contenente un rapporto semaforico (trasmesso con il vecchio sistema ottico) proveniente da Naso (ME) e diretto a Palermo.
Mi fermo momentaneamente con le lettere e inserisco questo "Inno Siciliano":
Fu cantato per la prima volta a Roma, il giorno 3 febbraio 1848, nella festa promossa dal
Municipio Romano, per l’esito felice degli ultimi avvenimenti nel Regno delle Due Sicilie.
Fu stampato su foglietti volanti e musicato dal maestro bolognese Magazzarri.
L’inno, dalla perfetta intonazione guerriera, è tutto intessuto di elogi per le virtù militari dei
popoli di Palermo e di Napoli.
Grazie anche a Capodanno per la fiducia ma purtroppo non sono (ancora ) "un super esperto"
La Splendida e rara lettera (24/05/1849) postata da Capodanno, con il bollo "Servizio Reale", non è altro che il risultato della reincisione del bollo "Servizio Pubblico" richiesta dal direttore della posta di Trapani in ossequio alla restaurazione borbonica. Fu usato solo per quattro giorni per poi ritornare al vecchio e conforme "Real Servizio".
Posto una lettera del periodo sperando che anche altri amici facciano lo stesso
Lettera del 30/06/1848 con trinacria del "Corpo Telegrafico Nazionale" contenente un rapporto semaforico (trasmesso con il vecchio sistema ottico) proveniente da Naso (ME) e diretto a Palermo.
Mi fermo momentaneamente con le lettere e inserisco questo "Inno Siciliano":
Fu cantato per la prima volta a Roma, il giorno 3 febbraio 1848, nella festa promossa dal
Municipio Romano, per l’esito felice degli ultimi avvenimenti nel Regno delle Due Sicilie.
Fu stampato su foglietti volanti e musicato dal maestro bolognese Magazzarri.
L’inno, dalla perfetta intonazione guerriera, è tutto intessuto di elogi per le virtù militari dei
popoli di Palermo e di Napoli.
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Ciccio
Prefilatelia e Storia Postale Siciliana dal 1786 al 1861.
Prefilatelia e Storia Postale Siciliana dal 1786 al 1861.
Re: I moti siciliani del 1848
Grazie a Capodanno e a Ciccio per questi interessantissimi spunti di Storia Siciliana e per le splendide lettere.
Mi auguro anch'io che se ne possano ammirare altre
Cinzia
Mi auguro anch'io che se ne possano ammirare altre
Cinzia
Giochi tutti i giorni con la luce dell'Universo....
P. Neruda
P. Neruda
Re: I moti siciliani del 1848
a tutti, immetto qualcosa che ha che fare con i moti del 1848, purtroppo non posso mostrare lettere del periodo in quanto ne sono sprovvisto ma qualche piccola testimonianza documentale del periodo si.
Inizio con la intestazione del giornale officiale del Governo Rivoluzionario L'Indipendenza e la Lega del 25 Maggio 1848, proseguo con un decreto approvato dal Parlamento Generale a firma di Ruggero Settimo, l'Ordine del Comando in Capo del Corpo d'Esercito in Sicilia, ed infine estratti dal Giornale dell'Intendenza di Girgenti due documenti di cui uno a firma dei Notabili della città di Palermo tra cui il Marchese di Rudinì che ci fanno capire come certi soggetti fossero impareggiabili nel sapersi riciclare nei vari momenti storici, se non ricordo male il Rudinì fù Sindaco di Palermo durante il Regno d'Italia ed precisamente nel periodo in cui a Palermo si svolsero i disordini a causa della rivolta del sette e mezzo.
Spero che vi possano interessare un cordiale
Giuseppe
Inizio con la intestazione del giornale officiale del Governo Rivoluzionario L'Indipendenza e la Lega del 25 Maggio 1848, proseguo con un decreto approvato dal Parlamento Generale a firma di Ruggero Settimo, l'Ordine del Comando in Capo del Corpo d'Esercito in Sicilia, ed infine estratti dal Giornale dell'Intendenza di Girgenti due documenti di cui uno a firma dei Notabili della città di Palermo tra cui il Marchese di Rudinì che ci fanno capire come certi soggetti fossero impareggiabili nel sapersi riciclare nei vari momenti storici, se non ricordo male il Rudinì fù Sindaco di Palermo durante il Regno d'Italia ed precisamente nel periodo in cui a Palermo si svolsero i disordini a causa della rivolta del sette e mezzo.
Spero che vi possano interessare un cordiale
Giuseppe
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