I ricordi di un collezionista: Italia '85

[Antonello Cerruti]

Oggi vi voglio raccontare di quella volta che misi le mani su alcuni meravigliosi pezzi della collezione della Regina d’Inghilterra.
Raramente i francobolli della Royal Collection lasciano l’Inghilterra.
Una di queste volte fu quando, in occasione della Mondiale di filatelia ITALIA ’85, una selezione di pezzi straordinari giunse a Roma per essere esposta in corte d’Onore.
Ero già all’epoca perito filatelico della Banca d’Italia e delle Dogane di Roma ed, in tale veste, dovetti sovrintendere all’arrivo ed al controllo dell’apertura dei plichi sigillati contenenti le collezioni provenienti dall’estero.
In un paio di settimane mi passarono fra le mani cose incredibili.
Solo in Corte d’Onore – la classe cioè riservata alle esposizioni fuori concorso – oltre alla Guiana Britannica della Regina, c’erano il foglio del 20 bajocchi dello Stato Pontificio, le rarità di Hawaii e Giappone del celebre Ryohei Ishikawa, il foglio intero dell’Occhio di Bue da 60 reis della prima emissione del Brasile, ventisei- pezzi-ventisei dei mitici “Missionari” delle Hawaii, i pezzi unici del National Postal Museum di Londra (fra cui il “banale” unico foglio completo nuovo del penny black), il blocco di dodici su giornale del Mercurio giallo d’Austria, ecc. ecc.
A me toccava l’ingrato compito di verificare – con gli occhi lucidi dall’emozione – tutto questo materiale (e non solo), certificarne l’arrivo e, successivamente, la partenza dall’Italia e la chiusura delle pratiche di “temporanea importazione”.
Il tutto avveniva alla presenza di personale della guardia di Finanza cui si aggiungevano, di volta in volta, i vigilantes addetti alla tutela delle singole raccolte.
Poi, una volta che la mia firma lo consentiva, le collezioni uscivano dal locale corazzato e venivano affidate agli addetti al montaggio nei quadri.
Anche queste operazioni, ovviamente, avvenivano con tutte le precauzioni possibili, alla presenza di militari armati, di funzionari delle assicurazioni e dei curatori delle singole raccolte.
Sono passati esattamente ventidue anni da allora, ma certi ricordi non hanno una scadenza.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[corrado66]

Grazie Antonello
...un altro bellissimo ricordo...direi un altro francobollo di una bellissima collezione che ci auguriamo senza fine...

[Giovanni Salvaderi]

Antonello, tutte le volte che scrivi questi ricordi mi emozioni profondamente e non è retorica. Cerco come (minuscolo) filatelico di paragonare la tua emozione nel maneggiare pezzi prestigiosi, come quelli che hai descritto nel tuo decennale operato, a quella mia di maneggiare un (minuscolo) Cb di Sard. che posso avere nella mia piccola collezione.
Non so come spiegartelo, ma la "sento" uguale in proporzione, sè mi permetti il (minuscolo) confronto.
Lo guardo, lo riguardo, sento un pezzo di storia, di vita, di abitudini, di cultura, cerco d'immaginare attraverso quanti mani è passato.
Che dire..... mi dai sensazioni bellissime. Mi sembra di vederti emozionato, osservare ciò che non pensavi magari, di non poter mai fare. Comunque un libro delle tue esperienze non puoi non scriverlo, sarebbe come dire togliere il testo d'italiano......... nella filatelia.


Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!