Marche da bollo a tassa fissa - Emissioni 1931 - 1932 - 1937

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valerio66vt
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Marche da bollo a tassa fissa - Emissioni 1931 - 1932 - 1937

Messaggio da valerio66vt »

Salve a tutti

Stavo mettendo a posto un po di marche a atssa fissa e mi sono soffermato su queste 3 emissioni.

Il soggettoè identico ma mentre per le prime due emissioni si ha la stampa in fotocalcografia mentre per l'emissione del 1937 quella in rotocalcografia.

Sui cataloghi a mia disposizione, Bussoli non le distingue ed accorpa il tutto in un unica emissione con stampa rotocalcografica mentre il Cinti le separa:
1931 emissione in fotocalcografia valori cent 5, 10, 20, 50, lire 2, 3
1932 emissione in fotocalcografia valori lire 1, 4, 5, 10
1937 emissione in rotocalcografia valori lire 4, 5, 6, 10

Posto in allegato per farvi vedere la differenza tra i due tipi di stampa per il 4 lire.

Ebbene, dopo questa lunga premessa, mentre controllavo le varie marche ho trovato alcuni valori (ad esempio 1 lira, ma nache altri) con la stampa oltre che con il metodo fotocalcografico anche con quello rotocalcografico non riportato dai cataloghi e viceversa. Posto il caso dell'una lira.


Volevo chiedere ai più esperti se si tratta solamente di una mancanza di catalogazione ma è una cosa comune (come credo) oppure sto errando nella valutazione dei pezzi.
Inoltre se nel caso i cataloghi non fossero aggiornati se mi potreste informare quali sono i valori noti con entrambe i tipi di stampa.

Un grazie in anticipo per le cortesi risposte
Ciao:
Valerio
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fradem
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da fradem »

Caro Valerio,
devo confessare che non saprei riconoscere una rotocalcografica da una fotocalcografica. Il Cinti, se ricordo bene, cita pure per l'emissione del 1937 anche una differenza di filigrana, coroncina reale invece di corona. Anche in questo caso trovo difficoltà enormi a distinguere la coroncina dalla corona, tanto che non ho distinto le varie emissioni della serie, ma le ho accorpate tutte insieme nel lavoro sulle posizioni di filigrana.
Come vedi ognuno di noi ha dei limiti. Forse se mi spieghi le differenze come hai fatto per la fil. stelle2, riuscirò ad esserti d'aiuto.
Ciao, Francesco
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valerio66vt
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da valerio66vt »

Ciao Francesco

Per quanto riguarda la Corona e la Coroncina che ancora non avevo guardato per queste emissioni, è molto semplice riconoscerle in quanto la corona ha praticamente le dimansioni (in larghezza) del'80% del francobollo mentre la coroncina è molto più piccolina (parlo sempre della larghezza) ed occuperebbe un 30% circa del francobollo.

Quindi le riconosci molto facilmente se ne trovassi una.

Per quanto riguarda i due metodi di stampa cerco di farti una scansione del 4 lire (valore certamente emesso con entrambi i metodi). Se clicchi sull'immagine si igrandisce molto.

Noterai, se ho ben fatto la scansione, che una marca a parte il differente colore (guardando nello sfondo di dove c'è scritto il valore) ha come un reticolato di punti ben evidente mentre l'altra è come uniformemente colorata.

Speriamo che il caro Franco Moscadelli non legga come ho espresso la differenza tra questi due metodi di stampa se no mi cancella dall'elenco dei conoscenti! :ris: :ris: :ris:

Comunque credo che renda.

Ciao: Ciao:
Valerio
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fradem
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da fradem »

Dopo aver scritto il messaggio mi sono ricordato come si distinguevano i due tipi di stampa.
Quando certe cose non si fanno mai o quasi, si finisce per avere questi vuoti di memoria.
Se la coroncina è così piccola, credo proprio di non averla mai vista.
Se riesco, darò un'occhiata oggi.
Ciao, Francesco
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somalafis
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da somalafis »

Cari amici, ogni tanto con le vostre marche da bollo mi mettete in crisi!!!!!! :oo: :oo: :oo: :oo:
Le tirature dei valori che mostra Valerio presentano effettivamente una differenza ma guardandole non le avrei attribuite a due diversi tipi di macchinario da stampa. Mi spiego meglio: la fotocalcografia e' il sistema per preparare e riprodurre le immagini da stampare; se lo si usa per preparare cilindri adatti alla stampa su macchine rotative, allora si parla di ROTOcalco. Di per se' tuttavia, ero convinto che l'esito finale A PARITA' DI COLORI dovesse essere praticamente identico. Per i francobolli l'Istituto Poligrafico dello Stato ricorreva alla fotocalcografia in piano (e non alla rotativa che stampava su bobina) quando voleva impiegare piu' colori rispetto ai due soli colori consentiti dalle macchine rotocalcografiche (Lambert). Un'altra differenza era che con le tirature fotocalcografiche a fogli non si poteva ovviamente utilizzare l'apparato delle rotative che dentellava a blocco e i francobolli andavano quindi dentellati linearmente o con pettine manuale (si vede bene se hai dei blocchi di esemplari bordo di foglio).
Riccardo Bodo
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valerio66vt
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da valerio66vt »

Ciao caro Riccardo

E' bello però metterti un po in crisi... :-) :-) :-)

A parte gli scherzi ti spiego meglio il mio dilemma.

Come detto stavo sistemando queste emissioni dato che sto preparando dei fogli autoprodotti dove inserirle e così ho preso il catalogo del Bussoli per vedere di quanti valori è fatta la serie ed ho visto che dava un elenco di 11 valori dal 5 centesimi al 10 lire.

Poi sistemandole mi sono accorto che vi erano delle differenze nei colori ed approfondendo ho notato delle differenze anche nella stampa come mostrato.

Ho preso quindi il catalogo del Cinti ed ho visto che proponeva 3 emissioni differenti come ho riportato in un post precedente.
Nel suo catalogo per queste tre emissioni il Cinti specifica fotocalcografia per le prime due emissioni e rotocalcografia per la terza.

Ora io, pochissimo mi intendo di metodi di stampa, ed ho riportato quanto scritto sul catalogo del Cinti.
Dalla tua spiegazione sembrerebbe (se ho ben compreso) che le prime due serie debbano essere state stampate in piano mentre la terza con il metodo rotativo.

Il dilemma purtroppo è che nel catalogo del Cinti non sono riportati valori che invece a me sembrano esistere come l'una lira che ho postato e quindi domandavo lumi se era un mio abbaglio oppure se vi sono valori che non sono inseriti.

Un salutone, in attesa di maggiori informazioni.
Valerio
marcadabollo

Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da marcadabollo »

Ho avuto molte ed animate discussioni con Francesco Cinti a proposito delle sue catalogazioni e, soprattutto, del metodo di lavoro usato per prepararle. L'ho definito ex-alto perchè Cecco parte dal decreto di emissione invece che dall'indagine sul campo e, quando i due non sono riconciliabili, premia i primi rispetto alla seconda, numerando come diversi tipi marche indistinguibili tra di loro. C'è poi un problema di terminologia, che spesso trae origine anch'essa ex-alto, ovvero è mutuata dal testo dei decreti, trascinandosi dietro le incertezze tecniche dell'estensore dei testi, che probabilmente non era sempre un tecnico del Poligrafico ma un impiegato ministeriale versato in tutt'altre materie. Quindi la stampa che per brevità definiamo in rotocalco la troviamo definita fotocalcografia per le marche del 1931 e del 1932, diventa rotocalcografia per quelle del 1937 e addirittura calcografia, che è tutt'altra cosa, per le due del 1942 e quelle del 1945! Il Poligrafico usava per le marche da bollo in rotocalco solo le macchine Goebel che aveva acquistato all'epoca della sua nascita, quindi queste sono tutte stampate con lo stesso metodo, qualunque sia la definizione che c'è nel catalogo Cinti. E anche per la filigrana: la carta per il rotocalco era di una sola specie: pensata per i francobolli, aveva nei margini la scritta Poste Italiane e le corone erano di una sola dimensione, calibrata per le dimensioni di un francobollo ordinario. E se in un decreto l'estensore le ha una volta chiamate coroncine, non vuol dire che esistono marche in rotocalco che hanno una filigrana con corone più piccole.

Le innegabili differenze che si vedono tra le marche mostrate non derivano quindi da un diverso metodo di stampa ma da un aspetto tecnico, ovvero la finezza del retino usato. Analogamente a quanto si riscontra per le tirature dei francobolli dell'Imperiale, sono stati usati retini di diversa finezza nella preparazione dei cilindri di stampa, con conseguenti variazioni dell'aspetto dei dettagli delle marche (si veda lo sfondo su cui è scritto "Lire quattro"). Diverse tonalità di colore possono poi derivare, a parità di retino impiegato, dalla diversa profondità di incisione dei cilindri e dall'inchiostratura degli stessi.

Come esempio finale della catalogazione fatta ex-alto, vi invito a leggere il testo del decreto che avrebbe generato la marca catalogata al numero 137: vi accorgerete che la descrizione nel decreto è per una marca diversa, fatta come gli altri alti valori calcografici. E' evidente che il valore da 18 lire del 1937, quello al numero 121, era dissonante rispetto agli altri valori e che c'era l'intenzione di uniformarlo al tipo standard, come è evidente dalla descrizione del decreto. Ma il nuovo 18 lire rimase nelle buone intenzioni e si continuò ad usare la vecchia lastra (se pure la tiratura già fatta non era stata più che abbondante) e il nuovo 18 lire non è mai comparso: ma c'è nel decreto e quindi c'è anche nel catalogo, anche se identico a quello del 1937!

Michele
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valerio66vt
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da valerio66vt »

Carissimo Michele

Grazie infinite per avermi chiarito moltissimi dubbi.

Innanzi tutto di non aver mai trovato la filigrana coroncina su questo tipo di marche in quanto come hai ben spiegato non è mai stata utilizzata;

secondo di riuscire finalmente a comprendere come mai alcuni valori non menzionati sul Cinti si presentassero con entrambe le tipologie di "stampa" che a questo punto non è altro, se ho ben compreso, che una differente finezza di retinatura utilizzata.

Ora, se posso, vorrei porti un altro quesito che mentre scrivevo mi è venuto in mente.
Questo differente uso di finezza del retino è casuale nel tempo od è possibile verificare avendo molti valori da controllare se vi sia una linea temporale o per meglio dire un evoluzione temporale dell'utilizzo di retino più o meno fine?

Purtoppo io ho pochi valori con annulli certi per poter fare un analisi di questo tipo ma magari tu od altri amici che ne hanno un maggior numero potrebbero divertirsi a dare una risposta al mio quesito.

A questo punto per la preparazione del foglio autoprodotto credo che potrò tranquillamente utilizzare la catalogazione del Bussoli che unifica il tutto in una stessa serie.

Grazie ancora per la tua pazienza e le tue spiegazioni
Un salutone
Valerio
marcadabollo

Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da marcadabollo »

Sui motivi dell'uso di retini di diversa finezza non ho alcuna informazione, quindi è difficile immaginare se il loro uso ha seguito una logica ben precisa, da cui deriverebbe la possibilità di una evoluzione temporale del loro impiego, o se invece erano impiegati in modo accidentale (ipotesi che però non mi suona bene), quindi senza successioni cronologiche evidenti.
Quanto a:
lorenzo66vt ha scritto:A questo punto per la preparazione del foglio autoprodotto credo che potrò tranquillamente utilizzare la catalogazione del Bussoli che unifica il tutto in una stessa serie.
direi senz'altro di usare come base il Bussoli-Mercuri che, pur non essendo esente da pecche, è molto prossimo ad una corretta catalogazione (le pecche sono essenzialmente nella parte Colonie ed occupazioni).
Michele
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valerio66vt
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da valerio66vt »

Ciao Michele

Grazie ancora per i consigli.

In merito all'utilizzo del retino più o meno fino posso dirti già che è bastato, con i pochi esemplari che abbiamo a disposizione, controllare assieme a Sabrina e verificare che vi sono tipologie di retino fine e non durante tutto il periodo 1931-38 e per qualsiasi valore, da questo ne consegue che a seconda il caso veniva utilizzato o meno un retino pù fino anzichè uno più grossolano.

Un salutone
Valerio
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fradem
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Re: Marche da bollo a tassa fissa emissioni 1931 - 1932 - 19

Messaggio da fradem »

Nell'emissione del '37 i valori da 4£, 5£ e 10£ hanno un colore leggermente diverso da quella precedente. Comunque quei valori pare non siano stati più emessi.
Tempo fa mi sono quasi cecato gli occhi nel tentativo di distinguere la fil. corona dalla coroncina. Avevo un'immagine di questo tipo di fil., ma non conoscevo le sue dimensioni. Tutte le marche di questa serie da me osservati hanno tutti fil. corona.
Relativamente al quesito dei retini forse posso aiutare. Ho molte di queste marche ancora su documento, per cui se Valerio le vuole controllare, posso tranquillamente spedirgliele. Purtroppo non ho nè il tempo, nè (soprattutto) l'occhio per fare questo tipo di ricerca.

Sto scherzando! Mi immagino Valerio che tappezza tutta la casa di documenti con grande disperazione di Sabrina. Non voglio che mi venga lanciata qualche maledizione.
Ciao, Francesco

Revised by Lucky Boldrini - May 2011
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