branca_leone ha scritto:Ciao,
con riferimento al PM123, ti scanno questa, più dettagliata della storia di questo ufficio, le date coincidono..
cordialmente
zio Italo
Grazie Italo, quanto tu riporti fa ancora meglio capire quanto quella missiva sia stato scritta in un momento di alta drammaticita. Dal punto di vista della storia postale militare il documento diviene testimonianza del funzionamento dell'ufficio di PM in una fase di grande caos.
andrea di lena ha scritto:..E' una franchigia spedita da Cefalonia dopo l'8 settembre a eccidio compiuto e con quei pochi soldati rimasti prigionieri o dichiaratisi collaborazionisti per salvare la pelle, l'ho trovata in un lotto acquistato quando ancora ero raccoglione viste le condizioni e sopratutto lo scarsa qualità di quanto acquistato rispetto a quanto pagato

non le avevo dato il giusto peso, successivamente leggendo e studiando mi ricordai della franchigia.
In un testo si parlava di poche franchigie autorizzate dai tedeschi ad uscire da Cefalonia con il timbro della Feldpost di cui si conoscevano le date di due periodi a distanza di pochi giorni prima del trasferimento dei soldati in Germania

una di queste era proprio la mia.
Io penso che un documento di questo tipo (Cefalonia 15 ottobre 1943) conferma, nel suo precario stato di conservazione, la drammaticità degli eveti vissuti dal soldato Attilio sino alla fine di settembre 1943. Forse sbaglio e probabilmente non lo potremmo mai sapere, ma le pieghe e lo stato del documento mi fanno pensare a qualcosa di ripiegato e conservato in una tasca della divisa mentre infuriava la battaglia, conservata gelosamente nella speranza di poter comunicare ai suoi che ne era uscito vivo.
Come si può leggere nel documento di cui allego il link, probabilmente - come prigioniero dei tedeschi - i problemi di questo soldato non erano finiti lì.
http://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_CefaloniaQuando si parla di perdite della Divisione Acqui a Cefalonia è necessario distinguere tra:
* perdite avvenute durante i combattimenti dal 15 al 22 settembre 1943 (data della resa italiana);
* perdite avvenute dal 24 al 28 settembre a titolo di "rappresaglia" sui militari prigionieri;
* perdite avvenute in mare - nei mesi successivi - a causa dell'affondamento di alcune navi che trasportavano i prigionieri in Grecia, tra cui la motonave Ardena[54] di 1098 t e stracarica di 840 prigionieri saltata su una mina il 23 settembre[56], la motonave Rosselli e il piroscafo Marguerita, provenienti da Argostoli, e Corfù[2];
* perdite avvenute in prigionia nei campi di concentramento tedeschi e di altri paesi da questi occupati.
michele