Quei "falsi per propaganda" della DDR
- Giuseppe Ghetti
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- Località: Modena
Quei "falsi per propaganda" della DDR
Si falsificano i francobolli, solitamente, o per frodare la Posta o per ingannare i collezionisti. Esistono però altri casi di falsificazione, e nemmeno tanto infrequenti, nei quali i falsari hanno operato per altri motivi; fra questi va considerato quello che il catalogo Michel (e non solo questa fonte) chiama dei "Propagandafälschung" o "falsi per propaganda”, falsificazioni di vari valori postali ordinari della DDR, o Germania "Democratica".
Ecco il primo caso:
Il signor Wilhelm Piek, presidente della Repubblica Democratica Tedesca, non credo fosse particolarmente amato da alcuni fra i suoi concittadini, e l'mmagine che ne danno i due “Propagandafälschung”, con l'augurio di spietata impiccagione, non può che confermarcelo. Le diciture recitano: "repubblica non tedesca e non democratica".
Sopra ho posto due valori “regolari”, sotto quelli modificati o “truccati”:
Ma i falsari-propagandisti non si limitarono a questi due ordinari. L’emissione più sfruttata ai loro scopi fu quella (1953) celebrativa del “Fünfjahresplan” o piano quinquennale. Personalmente conosco falsificazioni – o adattamenti propagandistici – di cinque valori.
Ecco il 6 Pfennig, quello a sinistra è il valore emesso dalle Poste della DDR, quello a destra è il valore “modificato:
I cambiamenti sono questi: il lavoratore a sinistra, nel falso, reca in mano un foglio con la scritta “Freie Wahlen”, “libere elezioni”, l’operaio alla destra ha le fattezze del dirigente comunista Walter Ulbricht e “pende” sulla sua testa la scritta “Nach Moskau”, che si potrebbe rendere con “vattene a Mosca”.
Ora il 12 pfennig:
Nel francobollo “truccato” (posto a destra di quello "ufficiale") si può leggere "Arbeite langsam in der Undeutschen Undemokratischen Republik", cioè: "lavorate(?) lentamente nella repubblica non tedesca e non democratica", e questo è un invito al sabotaggio della produzione industriale che va a vantaggio, dicono i falsari-propagandisti, di uno Stato non tedesco e non rappresentativo dei suoi cittadini.
Ora un altro messaggio critico dello stato “socialista”, in questo francobollo della medesima serie, il 20 pf. (a sinistra il “vero”):
Nel francobollo emesso dalla DDR, in alto si legge la scritta: “Elser bad der Werktätingen”, cioè “Elser (che è una località termale nella Germania Est) terme dei (per i) lavoratori”; nella contraffazione la scritta diventa “"Elster Bad der Werkbonzen", cioè “Elster terme dei bonzi del lavoro”. Secondo la terminologia in uso nell’Est europeo del socialismo reale, i bonzi sono i grandi burocrati dell’apparato politico, i “grossi papaveri”, diremmo noi. E, accusa il falso francobollo, solo loro sono prescelti per questa cura-vacanza.
Passo ora a due francobolli, in realtà ad uno solo, perché il secondo è lo stesso valore sovrastampato, sempre della serie per il piano quinquennale, il 24 pf., poi munito, mediante sovrastampa, del nuovo valore di 20 pf.:
Il francobollo "vero", anche qui, è quello a sinistra.
La “falsificazione” a scopo propagandistico di questi due valori fa riferimento ad un evento tragico, l’insurrezione operaia del 17 Giugno 1953 a Berlino, che fu repressa nel sangue di decine di cittadini, dai carri armati sovietici, dopo che la polizia tedesco-orientale aveva solidarizzato con chi era sceso in strada per protestare contro il regime.
Nei valori “regolari” – posti a sinistra – la scritta, che descrive la vignetta, è “Berlin Stalinalllee”, cioè “Viale Stalin”; nelle contraffazioni vi è quest’aggiunta a “Berlin Stalinallee”/“Strasse des 17 Juni”, cioè “strada del 17 Giugno”; infatti in questa strada si svolsero alcuni dei fatti salienti della rivolta repressa dai Sovietici. Anche le diciture alla base delle vignette cambiano: “Deutsche Demokratische Republic” diventa “Undeutsche Undemokratische Republik“, sempre a rivendicare l’estraneità del popolo nei confronti dello Stato tedesco-orientale.
Si trova anche questa vignetta, un po’ diversa e forse di più difficile uso postale:
In alto la dicitura è semplificata “Berlino, strada del 17 Giugno”; in basso non si distorce nulla, si scrive, in modo diretto “Deutsche Wolkaufstand”, cioè “Insurrezione popolare tedesca” o “insurrezione del popolo tedesco”. Inoltre i passanti della vignetta del francobollo "ufficiale" sono sostituiti da una folla di dimostranti.
Ci si può chiedere: qual era lo scopo di queste emissioni “pirata”? Esse non sono vere e proprie falsificazioni, perché il falsario di francobolli si sforza di realizzare un prodotto il più possibile uguale alla carta valore presa di mira, mentre nel caso di cui scrivo siamo di fronte ad alterazioni. Alterazioni aventi lo scopo di far circolare, sulla corrispondenza affrancata con esse, un messaggio di critica e di condanna di un regime politico che di critiche fatte apertamente, non ne consentiva affatto. Pronunciare in pubblico alcune delle espressioni riportate nei francobolli alterati, avrebbe certamente portato l’autore in una galera di Stato, e avrebbe potuto anche capitargli di peggio. Perché alterare questi francobolli di uso corrente? Una volta su lettera o cartolina, questi anonimi francobolli ordinari probabilmente sarebbero sfuggiti all’attenzione degli addetti postali, oppure gli addetti stessi, condividendo la critica al regime, avrebbero chiuso un occhio, facendo proseguire la corrispondenza. E probabilmente l’occhio di qualche persona sarebbe stato attratto da una qualche non conformità del francobollo, ed il messaggio si sarebbe diffuso. Chi fosse “entrato in contatto” col francobollo alterato, o fosse stato trovato in possesso dello stesso, avrebbe sempre potuto discolparsi sostenendo di non avere notato la differenza.
Un semplice francobollo critico verso lo Stato dittatoriale avrebbe potuto minare la solidità del sistema? Ne dubito fortemente, tuttavia, diffondendo voci critiche avrebbe dovuto testimoniare l’esistenza, pur nel grigiore civile imposto dai detentori del potere, di voci libere e “vive”.
Ecco una lettera viaggiata che reca uno di questi “clandestini”, a prova del fatto che essi circolarono veramente per posta:
Un’ultima notazione: da quello che so, gli esemplari dei quali ho scritto sono ricercati ed hanno valutazioni in genere alte. Si conoscono, ed è curioso, delle falsificazioni dei “Propagandafälschung”, falsificazioni per ingannare collezionisti di "falsi". Ironia della sorte.
Ecco il primo caso:
Il signor Wilhelm Piek, presidente della Repubblica Democratica Tedesca, non credo fosse particolarmente amato da alcuni fra i suoi concittadini, e l'mmagine che ne danno i due “Propagandafälschung”, con l'augurio di spietata impiccagione, non può che confermarcelo. Le diciture recitano: "repubblica non tedesca e non democratica".
Sopra ho posto due valori “regolari”, sotto quelli modificati o “truccati”:
Ma i falsari-propagandisti non si limitarono a questi due ordinari. L’emissione più sfruttata ai loro scopi fu quella (1953) celebrativa del “Fünfjahresplan” o piano quinquennale. Personalmente conosco falsificazioni – o adattamenti propagandistici – di cinque valori.
Ecco il 6 Pfennig, quello a sinistra è il valore emesso dalle Poste della DDR, quello a destra è il valore “modificato:
I cambiamenti sono questi: il lavoratore a sinistra, nel falso, reca in mano un foglio con la scritta “Freie Wahlen”, “libere elezioni”, l’operaio alla destra ha le fattezze del dirigente comunista Walter Ulbricht e “pende” sulla sua testa la scritta “Nach Moskau”, che si potrebbe rendere con “vattene a Mosca”.
Ora il 12 pfennig:
Nel francobollo “truccato” (posto a destra di quello "ufficiale") si può leggere "Arbeite langsam in der Undeutschen Undemokratischen Republik", cioè: "lavorate(?) lentamente nella repubblica non tedesca e non democratica", e questo è un invito al sabotaggio della produzione industriale che va a vantaggio, dicono i falsari-propagandisti, di uno Stato non tedesco e non rappresentativo dei suoi cittadini.
Ora un altro messaggio critico dello stato “socialista”, in questo francobollo della medesima serie, il 20 pf. (a sinistra il “vero”):
Nel francobollo emesso dalla DDR, in alto si legge la scritta: “Elser bad der Werktätingen”, cioè “Elser (che è una località termale nella Germania Est) terme dei (per i) lavoratori”; nella contraffazione la scritta diventa “"Elster Bad der Werkbonzen", cioè “Elster terme dei bonzi del lavoro”. Secondo la terminologia in uso nell’Est europeo del socialismo reale, i bonzi sono i grandi burocrati dell’apparato politico, i “grossi papaveri”, diremmo noi. E, accusa il falso francobollo, solo loro sono prescelti per questa cura-vacanza.
Passo ora a due francobolli, in realtà ad uno solo, perché il secondo è lo stesso valore sovrastampato, sempre della serie per il piano quinquennale, il 24 pf., poi munito, mediante sovrastampa, del nuovo valore di 20 pf.:
Il francobollo "vero", anche qui, è quello a sinistra.
La “falsificazione” a scopo propagandistico di questi due valori fa riferimento ad un evento tragico, l’insurrezione operaia del 17 Giugno 1953 a Berlino, che fu repressa nel sangue di decine di cittadini, dai carri armati sovietici, dopo che la polizia tedesco-orientale aveva solidarizzato con chi era sceso in strada per protestare contro il regime.
Nei valori “regolari” – posti a sinistra – la scritta, che descrive la vignetta, è “Berlin Stalinalllee”, cioè “Viale Stalin”; nelle contraffazioni vi è quest’aggiunta a “Berlin Stalinallee”/“Strasse des 17 Juni”, cioè “strada del 17 Giugno”; infatti in questa strada si svolsero alcuni dei fatti salienti della rivolta repressa dai Sovietici. Anche le diciture alla base delle vignette cambiano: “Deutsche Demokratische Republic” diventa “Undeutsche Undemokratische Republik“, sempre a rivendicare l’estraneità del popolo nei confronti dello Stato tedesco-orientale.
Si trova anche questa vignetta, un po’ diversa e forse di più difficile uso postale:
In alto la dicitura è semplificata “Berlino, strada del 17 Giugno”; in basso non si distorce nulla, si scrive, in modo diretto “Deutsche Wolkaufstand”, cioè “Insurrezione popolare tedesca” o “insurrezione del popolo tedesco”. Inoltre i passanti della vignetta del francobollo "ufficiale" sono sostituiti da una folla di dimostranti.
Ci si può chiedere: qual era lo scopo di queste emissioni “pirata”? Esse non sono vere e proprie falsificazioni, perché il falsario di francobolli si sforza di realizzare un prodotto il più possibile uguale alla carta valore presa di mira, mentre nel caso di cui scrivo siamo di fronte ad alterazioni. Alterazioni aventi lo scopo di far circolare, sulla corrispondenza affrancata con esse, un messaggio di critica e di condanna di un regime politico che di critiche fatte apertamente, non ne consentiva affatto. Pronunciare in pubblico alcune delle espressioni riportate nei francobolli alterati, avrebbe certamente portato l’autore in una galera di Stato, e avrebbe potuto anche capitargli di peggio. Perché alterare questi francobolli di uso corrente? Una volta su lettera o cartolina, questi anonimi francobolli ordinari probabilmente sarebbero sfuggiti all’attenzione degli addetti postali, oppure gli addetti stessi, condividendo la critica al regime, avrebbero chiuso un occhio, facendo proseguire la corrispondenza. E probabilmente l’occhio di qualche persona sarebbe stato attratto da una qualche non conformità del francobollo, ed il messaggio si sarebbe diffuso. Chi fosse “entrato in contatto” col francobollo alterato, o fosse stato trovato in possesso dello stesso, avrebbe sempre potuto discolparsi sostenendo di non avere notato la differenza.
Un semplice francobollo critico verso lo Stato dittatoriale avrebbe potuto minare la solidità del sistema? Ne dubito fortemente, tuttavia, diffondendo voci critiche avrebbe dovuto testimoniare l’esistenza, pur nel grigiore civile imposto dai detentori del potere, di voci libere e “vive”.
Ecco una lettera viaggiata che reca uno di questi “clandestini”, a prova del fatto che essi circolarono veramente per posta:
Un’ultima notazione: da quello che so, gli esemplari dei quali ho scritto sono ricercati ed hanno valutazioni in genere alte. Si conoscono, ed è curioso, delle falsificazioni dei “Propagandafälschung”, falsificazioni per ingannare collezionisti di "falsi". Ironia della sorte.
Giuseppe Ghetti - Via Sgarzeria 30 - 41121 Modena - Francobolli di Cecoslovacchia ed area.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Cerco sempre francobolli di Austria e Ungheria usati in Cecoslovacchia prima del 1918, nei quali la località d'uso sia chiaramente individuabile.
Re: Quei "falsi" della DDR
I miei complimenti per questo interessantissimo intervento.
Varrebbe la pena poterlo leggere trasformato in articolo in qualche rivista (e questa volta con la tua firma).
Ciao ciao
Varrebbe la pena poterlo leggere trasformato in articolo in qualche rivista (e questa volta con la tua firma).
Ciao ciao
Andrea Bizio Gradenigo
Iscritto dal 7 luglio 2004
http://www.giandri.altervista.org/
La filatelia è divertimento, studio, approfondimento e cultura, non è un libretto di banca.
Colleziona per il piacere che ti dà il collezionare.
Iscritto dal 7 luglio 2004
http://www.giandri.altervista.org/
La filatelia è divertimento, studio, approfondimento e cultura, non è un libretto di banca.
Colleziona per il piacere che ti dà il collezionare.
Re: Quei "falsi" della DDR
giandri ha scritto:I miei complimenti per questo interessantissimo intervento.
Varrebbe la pena poterlo leggere trasformato in articolo in qualche rivista (e questa volta con la tua firma).
Ciao ciao
Quoto e concordo. Conoscevo i francobolli di propaganda della seconda guerra mondiale ma di questi della DDR non ne avevo proprio sentito mai parlare. Complimenti e grazie per avermi fatto conoscere qualcosa di nuovo.
- Fagios
- Messaggi: 1134
- Iscritto il: 13 luglio 2007, 8:46
- Località: Savignano sul Rubicone (FC)
- Contatta:
Re: Quei "falsi" della DDR
Veramente interessante!!! Fin'ora non ne conoscevo l'esistenza. Anch'io conoscevo quelli di propaganda della 2° guerra mondiale, ma questi no.
Ho già salvato il topic sul mio hard disk!!!
Ho già salvato il topic sul mio hard disk!!!
Ciao,
Marco.
Le mie vendite su delcampe e su ebay
La mia pagina personale
______________________________________________________________________
Colleziono: Cecoslovacchia, Rep. Ceca, Slovacchia (nuovi e usati) e le tematiche:
"Arma dei Carabinieri", "Giovanni Paolo II e i giovani" e "Nostra Signora di Lourdes".
iscritto al vecchio forum dall' 11 giugno 2005
Marco.
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Re: Quei "falsi" della DDR
Ho letto l'ottimo intervento con molto interesse, questa e' la dimostrazione che i FB possono essere un potente mezzo per diffondere le idee, ma dimostra anche che occorre guardarli con attenzione e non solo se li si colleziona
Saluti a tutti.
Paolo Pozzoli
Iscritto dal 18 Maggio 2007
Raccolgo: area italiana, posta militare delle truppe alpine dalle origini ad oggi e storia postale dei Comuni della Provincia di Savona
Tessera SOSIG n. 16
Paolo Pozzoli
Iscritto dal 18 Maggio 2007
Raccolgo: area italiana, posta militare delle truppe alpine dalle origini ad oggi e storia postale dei Comuni della Provincia di Savona
Tessera SOSIG n. 16
Re: Quei "falsi" della DDR
Bellissimo !
Complimenti Giuseppe !
Complimenti Giuseppe !
Anche se tutti... noi no !
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LOMBARDO VENETO - Annulli di Brianza e valli su I emissione - Regno , Repubblica e Colonie
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Da Gennaio 2004 iscritto al Forum dei Collezionisti per i Collezionisti
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- maledettotopastro
- Messaggi: 100
- Iscritto il: 17 luglio 2007, 15:54
- Località: Cagliari
Re: Quei "falsi" della DDR
Giuseppe, ho letto solo oggi l'intervento... grande.
Vorrei avere io la tua chiarezza nell'esporre cose così interessanti (in modo interessante) in non molte righe
Vorrei avere io la tua chiarezza nell'esporre cose così interessanti (in modo interessante) in non molte righe
Corrado - Sempre un saluto a tutti
Colleziono Regno e Rep. Italiana, Svezia, Germania ed altri Paesi con minore dedizione
Colleziono Regno e Rep. Italiana, Svezia, Germania ed altri Paesi con minore dedizione
Re: Quei "falsi" della DDR
Grazie, Giuseppe. Come al solito molto interessante.
Walter Greco
IV di Sardegna (soprattutto il 20c. e soprattutto se annullati nei mesi di Settembre)
Le poste federali calabresi (sito aggiornato)
http://www.waltergreco.com/emissionicalabresi/
Fiero Sostenitore 2009/2012
Iscritto al Forum dal 14 settembre 2005
IV di Sardegna (soprattutto il 20c. e soprattutto se annullati nei mesi di Settembre)
Le poste federali calabresi (sito aggiornato)
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Fiero Sostenitore 2009/2012
Iscritto al Forum dal 14 settembre 2005
Re: Quei "falsi" della DDR
Grazie per il fantastico lavoro e il materiale messo sul sito.
Ciao
alromei
Ciao
alromei
Re: Quei "falsi" della DDR
Stupendo intervento!!!!
Complimenti
Complimenti
Alberto Fiorentini
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
Regno: tra usati e linguellati, una ventina è ancora assente... più 5-6 "servizi" e quasi tutti i "pubblicitari"...
Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
Tematiche:
- sto ancora cercando di organizzare in modo logico il materiale (in costante aumento) che ho sui "portieri di calcio"
- rapaci notturni (per la moglie) e cardellini (che erano la passione di mio padre)
- un'idea nascente su geografia e bandiere tramite i francobolli...
- socio n. 6 del SOSIG (e quindi... SOS!)(anche se un po' in stand-by)
Repubblica usata: mancano una decina di "servizi" ed il "mostro rosa"!
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Germania 1872-1945: abbastanza avanzata, soprattutto per il periodo "3° Reich", ma... ce n'é ancora, da fare.
ASFE: Contatore ad oggi: 3.009. La rincorsa prosegue!
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Re: Quei "falsi" della DDR
------------------------
S T A F F
Ciao Italo.
Callan las cuerdas. La música sabía lo que yo siento. (Mute le corde. La musica sapeva quello che sento). J.L.Borges
Socio SOSIG n°11 - - - Colleziono Repubblica Nuova (fino al 2008) e nuovi a tema sport emessi dai paesi europei
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- Messaggi: 6
- Iscritto il: 18 luglio 2007, 14:19
Re: Quei "falsi" della DDR
Davvero grande artcolo su un argomento fuori dal comune
Re: Quei "falsi" della DDR
Mi unisco, senza indugio, al coro
Bravo Giuseppe!
Bravo Giuseppe!
Colleziono storia postale del regno di Umberto I
Re: Quei "falsi" della DDR
Anche se sono falsi questi li metterei volentieri in collezione!
Un applauso al Sergente!!
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Marco
Colleziono ASI, per il momento LV usato, REGNO, REPUBBLICA, COLONIE,
ASFE(attualmente 487 entità), RTS e a tempo perso raccolgo tappi di Birra
Iscritto a F&F dal 24/09/2004
http://stampscoverscards.blogspot.com/
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Re: Quei "falsi" della DDR
Si imparano sempre cose nuove in questo forum.
Grazie per questo ottimo intervento.
Revised by Lucky Boldrini - October 2008
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Cerco, a tempo perso, RPG per Playstation 1 e 2 (PAL o NTSC).
- - Vaticano (nuovi, usati e FDC)
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- i FB che gli amici mi conservano e quelli che mi passano per le mani.
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- usati tematica "I gatti"
- FB su Giovanni Paolo II (nuovi ed usati) emessi dalla Polonia.
Cerco, a tempo perso, RPG per Playstation 1 e 2 (PAL o NTSC).