Come spedire una lettera da Costantinopoli intorno al 1860?
Come spedire una lettera da Costantinopoli intorno al 1860?
COME SPEDIRE UNA LETTERA DA COSTANTINOPOLI NEGLI ANNI 1860 ?
Scrivere nel Regno d’Italia dal Impero ottomano tramite poste francesi…
Ecco una letterina chè ci conducera a chierdersi come si faceva, negli anni 1860, per spedire da Costantinopoli una lettera nel Regno d’Italia (questa busta sarà analizzata alla fine di questo articolo) :
Una domanda che sembra molto semplice : si deve solamente recarsi al ufficio postale, comprarci francobolli poi imbuccare la busta ! Ma siamo nel Impero ottomano, e negli anni 1860… e queste belle foto sono del inizio del 900…
Negli anni 1860, la posta ottomana è ben poco svilupata, i primi francobolli sono emessi nel 1863 e non esiste più di 60 uffici nel intero impero che si estende dai Balkans ai deserti d’Arabia. Nel numero del dicembre 2009 della rivista The Postal Gazette si trova un interessantissimo articolo di Benito Carobene sulle prime emissioni ottomane.
Ma qui non è il mio argomento : io voglio spedire una lettera in Italia ! e il modo il più sicuro è la posta degli Europei, i cui uffici sono stati aperti nel corso del 700 e, sopratutto, del 800.
Nel suo libro La Turquie en 1861 pubblicato lo stesso anno, il francese B.C. Collas ci spiega al capitolo XVI :
Trasporti e communicazioni sono più difficili al interno del Impero chè tra porti ottomani ed estero. Molte navi collegano Turchia e Europa, con velocità e a prezzi bassi grazie alla concorrenza tra companie marittime… francesi, inglese, austriache, russe, belgie, greche, ottomane e egiziane (!).
Poi elenca gli uffici postali e i diversi instradamenti :
La posta francese spedisce le corrispondenze colle Messageries impériales, la posta austriaca via di mare col Lloyd e colla DDSG via il Danubio, la posta russa via di mare e via di terra, la posta inglese via Marsiglia (e fra poco via Trieste),…
Eppure, l’autore si dispiace chè gli affrancamenti si fano, in questi uffici, nelle diverse valute europee, costringendo a cambiare monete.
Per tanto, ricorrere alla posta ottomana sarebbe ancora piu’ complesso :
Si deve, in un ufficio turco, scrivere l’indirizzo nelle sua lingua e anchè in turco : dunque lo straniero deve avere ricorso a un « kiatib », scrittore pubblico chè sta davanti all’ufficio. Dopo, il mittente si rivolge a un addetto postale che scrive sulla lettera l’importo chè si deve pagare. Un secondo addetto incassa e bolla la lettera. L’indirizzo della lettera è poi iscritto, da un terzo addetto, in un registro chiamato (in francese) « journal » di cui una copia è spedita col sacco di corriere !
E oltre la sua complessità, la posta ottomana si caratterizza dalla sua lentezza !!
Ora chè siamo avveduti, cerchiamo un ufficio, europeo…
Nei suoi ricordi d’un viaggio effettuato nel 1861,e pubblicati nel 1867, il francese Félix Bourquelot ci spiega :
Si deve arrendersi a Pera, dove sono le ambasciate europee, gli alberghi, l’ospedale francese e gli uffici postali : là si puo’ spedire lettere e cambiare valute.
Per andarci, traversando le strade affollate (illustrazione inglese del 1877), si prende un « caïq », specie di barca, perchè non esiste il ponte tra Istanbul (Costantinopoli centro) e Galata-Pera a quell’epoca.
Ecco una pianta della cità, veduta generale del 1901 con inquadrati in arrancio i diversi quartieri (si vedono i ponti !) , poi del 1872 : l’ufficio francese, in rosso, è presso all’ambasciata (N°30 sulla pianta estratta dal atlas Fullarton di 1872) :
Questo percorso effettuato, si puo’ imbuccare la nostro lettera ! Secondo la tariffa vigente (dal 1 gennaio 1866 e per 7,5 grammi) è affrancata per 60 centimes, poi spedita il 6 febbraio 1867, da un negoziante greco Aristido Pilavacchi, a N. Vertangi a Livorno : è scritta in lingua greca e reca un doppio indirizzo.
Parte col vapore delle Messageries impériales « Godavery » della linea Costantinopoli-Marsiglia. La nave sosta alle Dardanelles il 7, a Pireo l’8 e Messina l'11 (per finire a Marsiglia il 13). Dal porto siciliano, la posta indirizzata nell' Italia continentale è trasportata nel suo plico chiuso a Napoli dove si effettua, verosimilmente, lo smistamento (bollo al tergo del 12 febbraio) : arriva allora a destinazione il 14.
Ecco una presentazione un po' lunga... ma mi ero perso nelle strade della capitale ottomana !!
Laurent
Scrivere nel Regno d’Italia dal Impero ottomano tramite poste francesi…
Ecco una letterina chè ci conducera a chierdersi come si faceva, negli anni 1860, per spedire da Costantinopoli una lettera nel Regno d’Italia (questa busta sarà analizzata alla fine di questo articolo) :
Una domanda che sembra molto semplice : si deve solamente recarsi al ufficio postale, comprarci francobolli poi imbuccare la busta ! Ma siamo nel Impero ottomano, e negli anni 1860… e queste belle foto sono del inizio del 900…
Negli anni 1860, la posta ottomana è ben poco svilupata, i primi francobolli sono emessi nel 1863 e non esiste più di 60 uffici nel intero impero che si estende dai Balkans ai deserti d’Arabia. Nel numero del dicembre 2009 della rivista The Postal Gazette si trova un interessantissimo articolo di Benito Carobene sulle prime emissioni ottomane.
Ma qui non è il mio argomento : io voglio spedire una lettera in Italia ! e il modo il più sicuro è la posta degli Europei, i cui uffici sono stati aperti nel corso del 700 e, sopratutto, del 800.
Nel suo libro La Turquie en 1861 pubblicato lo stesso anno, il francese B.C. Collas ci spiega al capitolo XVI :
Trasporti e communicazioni sono più difficili al interno del Impero chè tra porti ottomani ed estero. Molte navi collegano Turchia e Europa, con velocità e a prezzi bassi grazie alla concorrenza tra companie marittime… francesi, inglese, austriache, russe, belgie, greche, ottomane e egiziane (!).
Poi elenca gli uffici postali e i diversi instradamenti :
La posta francese spedisce le corrispondenze colle Messageries impériales, la posta austriaca via di mare col Lloyd e colla DDSG via il Danubio, la posta russa via di mare e via di terra, la posta inglese via Marsiglia (e fra poco via Trieste),…
Eppure, l’autore si dispiace chè gli affrancamenti si fano, in questi uffici, nelle diverse valute europee, costringendo a cambiare monete.
Per tanto, ricorrere alla posta ottomana sarebbe ancora piu’ complesso :
Si deve, in un ufficio turco, scrivere l’indirizzo nelle sua lingua e anchè in turco : dunque lo straniero deve avere ricorso a un « kiatib », scrittore pubblico chè sta davanti all’ufficio. Dopo, il mittente si rivolge a un addetto postale che scrive sulla lettera l’importo chè si deve pagare. Un secondo addetto incassa e bolla la lettera. L’indirizzo della lettera è poi iscritto, da un terzo addetto, in un registro chiamato (in francese) « journal » di cui una copia è spedita col sacco di corriere !
E oltre la sua complessità, la posta ottomana si caratterizza dalla sua lentezza !!
Ora chè siamo avveduti, cerchiamo un ufficio, europeo…
Nei suoi ricordi d’un viaggio effettuato nel 1861,e pubblicati nel 1867, il francese Félix Bourquelot ci spiega :
Si deve arrendersi a Pera, dove sono le ambasciate europee, gli alberghi, l’ospedale francese e gli uffici postali : là si puo’ spedire lettere e cambiare valute.
Per andarci, traversando le strade affollate (illustrazione inglese del 1877), si prende un « caïq », specie di barca, perchè non esiste il ponte tra Istanbul (Costantinopoli centro) e Galata-Pera a quell’epoca.
Ecco una pianta della cità, veduta generale del 1901 con inquadrati in arrancio i diversi quartieri (si vedono i ponti !) , poi del 1872 : l’ufficio francese, in rosso, è presso all’ambasciata (N°30 sulla pianta estratta dal atlas Fullarton di 1872) :
Questo percorso effettuato, si puo’ imbuccare la nostro lettera ! Secondo la tariffa vigente (dal 1 gennaio 1866 e per 7,5 grammi) è affrancata per 60 centimes, poi spedita il 6 febbraio 1867, da un negoziante greco Aristido Pilavacchi, a N. Vertangi a Livorno : è scritta in lingua greca e reca un doppio indirizzo.
Parte col vapore delle Messageries impériales « Godavery » della linea Costantinopoli-Marsiglia. La nave sosta alle Dardanelles il 7, a Pireo l’8 e Messina l'11 (per finire a Marsiglia il 13). Dal porto siciliano, la posta indirizzata nell' Italia continentale è trasportata nel suo plico chiuso a Napoli dove si effettua, verosimilmente, lo smistamento (bollo al tergo del 12 febbraio) : arriva allora a destinazione il 14.
Ecco una presentazione un po' lunga... ma mi ero perso nelle strade della capitale ottomana !!
Laurent
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Laurent il 31 ottobre 2012, 11:42, modificato 5 volte in totale.
Re: Lettere da COSTANTINOPOLI per il Regno d'ITALIA (anni186
Complimenti Laurent, bellissimo lavoro storico e postale
Remo
Remo
remo Sostenitore del Forum dal 2011
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Re: Lettere da COSTANTINOPOLI per il Regno d'ITALIA (anni186
remo ha scritto:Complimenti Laurent, bellissimo lavoro storico e postale
Remo
Grazie, Remo.
Sono ore di ricerche e si chiede sempre se desterebbe interesse !!
Laurent
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
veramente interessante
Ernesto Vassallo
http://www.francovass.info/web/
: Regno,Repubblica,Occupazioni,Colonie italiane e francesi,Francia,Svizzera,ASFE, Reich e Occupazioni
Spedizioni Antartiche
Missioni Militari di Pace
Socio Sostenitore dal 2010
Socio Sostenitore 2024
Socio: A.I.C.P.M.
http://www.francovass.info/web/
: Regno,Repubblica,Occupazioni,Colonie italiane e francesi,Francia,Svizzera,ASFE, Reich e Occupazioni
Spedizioni Antartiche
Missioni Militari di Pace
Socio Sostenitore dal 2010
Socio Sostenitore 2024
Socio: A.I.C.P.M.
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
Formidable Laurent, tu expliques les choses avec une simplicité.....
Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2022
Vincitore dei concorsi "I Top di F&F" 2007 e 2008
Vincitore del concorso "I Top di F&F" 2010, categoria Documenti Postali
Sostenitore dal 2010, come lo sono anche nel 2022
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
Laurent,
molto interessante e complimenti!!!
molto interessante e complimenti!!!
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
Pensavo, al inizio, scrivere un articolo sulle tariffe e collegamenti assicurati dalle Messageries Impériales per l'Italia... e mi sono ritrovato a cercare dov'era l'ufficio postale ! Tariffe e collegamenti aspetteranno una prossima volta.
Per chiudere l'argomento, 3 illustrazioni : quella della targa che immagino dovesse essere affiggeta sul molo di partenza a Pera (notare la dicitura Messageries nationales : dunque una delle prime targhe prima chè la compania diventasse Messageries impériales) :
e due piccole riproduzioni (fotografia e dipinto) del vapore Godavery (... vapore chè ha stesso partecipato al convoglio d'inaugurazione del canale di Suez nel 1869 ) :
Cordiali saluti, Laurent
(A Eric : ma simplicité d'expression tient sûrement au relativement modeste vocabulaire que je maîtrise dans la langue de Dante...
A Andrea : vedi che uso anch'io documentazione inglese... )
Per chiudere l'argomento, 3 illustrazioni : quella della targa che immagino dovesse essere affiggeta sul molo di partenza a Pera (notare la dicitura Messageries nationales : dunque una delle prime targhe prima chè la compania diventasse Messageries impériales) :
e due piccole riproduzioni (fotografia e dipinto) del vapore Godavery (... vapore chè ha stesso partecipato al convoglio d'inaugurazione del canale di Suez nel 1869 ) :
Cordiali saluti, Laurent
(A Eric : ma simplicité d'expression tient sûrement au relativement modeste vocabulaire que je maîtrise dans la langue de Dante...
A Andrea : vedi che uso anch'io documentazione inglese... )
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Laurent il 2 novembre 2012, 21:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
complimenti per il lavoro certosino che hai postato molto interessante
gipos
gipos
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
Sei veramente bravo Laurent !!!!
Grazie. Ho imparato una cosa nuova.
Grazie. Ho imparato una cosa nuova.
Giovanni Colombo
i miei blog: http://www.mycovers.org http://www.mypstcrds.org http://www.myrts.org
Nuovi e Storia Postale di Argentina - Cecoslovacchia - Islanda -Israele - Norvegia - Pitcairn -PDR Laos - Polonia - Rep.Ceca -San Marino -Slovacchia -Svizzera - Tematica GATTI - Impazzisco per le RTS !!!
sostenitore 2013
i miei blog: http://www.mycovers.org http://www.mypstcrds.org http://www.myrts.org
Nuovi e Storia Postale di Argentina - Cecoslovacchia - Islanda -Israele - Norvegia - Pitcairn -PDR Laos - Polonia - Rep.Ceca -San Marino -Slovacchia -Svizzera - Tematica GATTI - Impazzisco per le RTS !!!
sostenitore 2013
Re: Lettere da COSTANTINOPOLI per il Regno d'ITALIA (anni186
Laurent ha scritto:Sono ore di ricerche e si chiede sempre se desterebbe interesse
Laurent
Laurent
complimenti, molto interessante
....... la fotografia dell'ufficio postale ottomano ....bellissima!!
.........l'ambientazione ideale per ............... une histoire philatélique d'espionnage .....
Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
Re: Cercare un ufficio postale a COSTANTINOPOLI negli '1860.
complimenti,
molto interessante
Revised by Lucky Boldrini - October 2013
molto interessante
Revised by Lucky Boldrini - October 2013