Quindi questo significa che sarà impossibile produrre dei falsi di questi fb?
Austria - 2019 - Emesso il primo crypto-francobollo
Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Andy66
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Nel campo della sicurezza informatica la parola impossibile non esiste, meglio parlare di "ragionevolmente poco probabile".
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Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.
TAZ
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Avendo deciso l'acquisto di un esemplare di crypto stamp austriaco, ho avuto modo di approfondire l'argomento che, a mio avviso, è molto più interessante di quanto immaginassi.
Provo a spiegare il meccanismo solo da un punto di vista collezionistico, cercando di evitare inutili tecnicismi sulle blockchain.
La prima cosa interessante è che quando si acquista il francobollo "fisico", si riceve un altro oggetto che, pur essendo correlato logicamente al francobollo, è una immagine digitale. Si tratta di due entità distinte, tra le quali esiste una relazione univoca e inscindibile, che tuttavia vivono in universi paralleli e indipendenti. Quello fisico è un oggetto postale vero e proprio, utilizzabile per l'affrancatura o collezionabile nell'album, quello immateriale è un oggetto che non ha nulla a che vedere con le affrancature, ma che può essere collezionato e conservato in un album virtuale, le cui credenziali di proprietà si trovano nella blockchain, mentre l'immagine grafica si trova in un data base centralizzato delle Poste Austriache.
La formula geniale escogitata dalle Poste austriache, è probabilmente ispiarata dal successo dei crypto kitties, i gattini virtuali da collezione che all'asta possono raggiungere quotazioni record di oltre 100.000 (centomila) VERI dollari. Dunque, la tiratura degli oggetti fisici che ospitano il francobollo è di 150.000 esemplari, tutti simili nella grafica e nel colore, a cui però corrispondono 5 tipi di omologhi virtuali, di colori diversi e di tirature diverse: Rosso 1.500 crypto-esemplari; Giallo 10.000; Blu 20.000; verde 40.000 e nero 78.500.
Dunque, il motore trainante delle quotazioni strabilianti non è solo il mercato del collezionismo filatelico, ma è anche e soprattutto il mercato, in continua ascesa, dei collezionisti di queste immagini virtuali (UBL Token), che si contendono gli esemplari più rari, quelli con l'unicorno rosso, a suon di migliaia di dollari/euro.
Se è vero come è vero che i due mondi paralleli si influenzano a vicenda nelle quotazioni, è tuttavia importante sottolineare che le due entità possono essere commercializzate separatamente, conservando per sempre una relazione tra loro, pur appartenendo a due differenti proprietari.
Ma perché questa emissione è stata accolta con entusiasmo dai collezionisti di UBL token? Semplice, si tratta della prima volta al mondo che uno stato sovrano utilizza una blockchain per creare oggetti da collezione correlati ad una emissione così istituzionale come i francobolli. In pratica l'Austria ha ufficializzato un settore ludico-economico che prima d'ora era esclusivo appannaggio di società private.
Provo a spiegare il meccanismo solo da un punto di vista collezionistico, cercando di evitare inutili tecnicismi sulle blockchain.
La prima cosa interessante è che quando si acquista il francobollo "fisico", si riceve un altro oggetto che, pur essendo correlato logicamente al francobollo, è una immagine digitale. Si tratta di due entità distinte, tra le quali esiste una relazione univoca e inscindibile, che tuttavia vivono in universi paralleli e indipendenti. Quello fisico è un oggetto postale vero e proprio, utilizzabile per l'affrancatura o collezionabile nell'album, quello immateriale è un oggetto che non ha nulla a che vedere con le affrancature, ma che può essere collezionato e conservato in un album virtuale, le cui credenziali di proprietà si trovano nella blockchain, mentre l'immagine grafica si trova in un data base centralizzato delle Poste Austriache.
La formula geniale escogitata dalle Poste austriache, è probabilmente ispiarata dal successo dei crypto kitties, i gattini virtuali da collezione che all'asta possono raggiungere quotazioni record di oltre 100.000 (centomila) VERI dollari. Dunque, la tiratura degli oggetti fisici che ospitano il francobollo è di 150.000 esemplari, tutti simili nella grafica e nel colore, a cui però corrispondono 5 tipi di omologhi virtuali, di colori diversi e di tirature diverse: Rosso 1.500 crypto-esemplari; Giallo 10.000; Blu 20.000; verde 40.000 e nero 78.500.
Dunque, il motore trainante delle quotazioni strabilianti non è solo il mercato del collezionismo filatelico, ma è anche e soprattutto il mercato, in continua ascesa, dei collezionisti di queste immagini virtuali (UBL Token), che si contendono gli esemplari più rari, quelli con l'unicorno rosso, a suon di migliaia di dollari/euro.
Se è vero come è vero che i due mondi paralleli si influenzano a vicenda nelle quotazioni, è tuttavia importante sottolineare che le due entità possono essere commercializzate separatamente, conservando per sempre una relazione tra loro, pur appartenendo a due differenti proprietari.
Ma perché questa emissione è stata accolta con entusiasmo dai collezionisti di UBL token? Semplice, si tratta della prima volta al mondo che uno stato sovrano utilizza una blockchain per creare oggetti da collezione correlati ad una emissione così istituzionale come i francobolli. In pratica l'Austria ha ufficializzato un settore ludico-economico che prima d'ora era esclusivo appannaggio di società private.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Interessante,
ma avrei due domande.
Se l'emissione è unica come si capisce che colore si ha ?
Vanno collezionati così come sono oppure grattati per registrare il possesso sulla blockchain ?
Ciao
moro
ma avrei due domande.
Se l'emissione è unica come si capisce che colore si ha ?
Vanno collezionati così come sono oppure grattati per registrare il possesso sulla blockchain ?
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Nella tesserina dove alloggia il francobollo, è stampato e visibile un codice univoco (parte [1]) che, insieme al QR code stampato sul francobollo, consente di accedere ad una sezione speciale del sito https://crypto.post.at, dove è possibile scoprire la relativa immagine virtuale ed il colore del'unicorno. Questo è tutto ciò che serve ad un acquirente che compra il supporto intonso, con le parti [2] e [3] non abrase.
Se si grattano le parti coperte, queste rivelano le credenziali segrete per accedere al wallet messo a disposizione da Ethereum che servono per registrare sulla blockchain tutti i passaggi di proprietà (vendita) della parte virtuale e ricevere il pagamento in ETH (criptovaluta Ethereum).
Lo stratagemma di trasferire il grado di rarità solo all'immagine virtuale, celandola nel francobollo, ha consentito alle poste di organizzare una specie di "lotteria" iniziale, dove gli acquirenti potevano vedere materialmente l'oggetto acquistato solo dopo averlo ricevuto.
Naturalmente se si decide di grattare le superfici coperte, il francobollo fisico perde gran parte del suo valore, soprattutto se il precedente proprietario ha venduto ad altri il corrispondente oggetto virtuale.
Se ti interessa approfondire l'argomento sulle altre modalità inconsuete che hanno caratterizzato la distribuzione di questa emissione puoi consultare il sito all'indirizzo:
https://hackernoon.com/the-first-blockc ... f777838370 dove è spiegato quasi tutto in maniera abbastanza comprensibile.
Comunque io mi sono lasciato conquistare da questa emissione ed ho comprato un francobollo nuovo con supporto integro, a cui corrisponde l'oggetto virtuale di colore blu (20.000 esemplari), pagandolo 96,62 euro, solo per il puro piacere di possederne uno di media rarità.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Oddio, io ora aggiungo la mia solita opinione togli-entusiasmo sul futuro delle novità.
Tutto molto bello il cripto-francobollo, originale e divertente ma... ben poco salvifico per il futuro della filatelia moderna, almeno di quella inclusiva delle novità; se non esiste più l'uso postale dei francobolli, spesso scoraggiato dalle stesse amministrazioni postali… hai voglia di creare "casi" filatelici come questi, che non invoglieranno nessun non collezionista ad iniziare una collezione d'Austria.
Io sono abbonato alle novità austriache ed ancora aspetto questo cripto-francobollo: non mi creerà irritazione come non mi è stata creata dai vari francobolli in ceramica, pizzo, legno ed uranio impoverito (se non per la difficoltà nella conservazione in album), ma nemmeno entusiasmo. L'entusiasmo mi tornerebbe nel rivedere i francobolli usati per motivi postali, e questo credo sia l'unico modo per creare nuovi collezionisti (di novità).
Detto questo, grazie a coloro che si sono prodigati a spiegare… che cos'è questo cripto-francobollo!!!
Alla fine (ma non sono sicuro d'aver capito bene tutto) come sempre esisteranno anche in questo caso i cripto "nuovi" ed i cripto "usati"
Tutto molto bello il cripto-francobollo, originale e divertente ma... ben poco salvifico per il futuro della filatelia moderna, almeno di quella inclusiva delle novità; se non esiste più l'uso postale dei francobolli, spesso scoraggiato dalle stesse amministrazioni postali… hai voglia di creare "casi" filatelici come questi, che non invoglieranno nessun non collezionista ad iniziare una collezione d'Austria.
Io sono abbonato alle novità austriache ed ancora aspetto questo cripto-francobollo: non mi creerà irritazione come non mi è stata creata dai vari francobolli in ceramica, pizzo, legno ed uranio impoverito (se non per la difficoltà nella conservazione in album), ma nemmeno entusiasmo. L'entusiasmo mi tornerebbe nel rivedere i francobolli usati per motivi postali, e questo credo sia l'unico modo per creare nuovi collezionisti (di novità).
Detto questo, grazie a coloro che si sono prodigati a spiegare… che cos'è questo cripto-francobollo!!!
Alla fine (ma non sono sicuro d'aver capito bene tutto) come sempre esisteranno anche in questo caso i cripto "nuovi" ed i cripto "usati"
Corrado - Sempre un saluto a tutti
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Da collezionista, come non condividere questo pensiero... la speranza è l'ultima a morire e si può sempre auspicare un revival della corrispondenza scritta, un po' come è successo ai capi d'abbigliamento "vintage" e ai vecchi lp in vinile. Tuttavia questa iniziativa merita secondo me molto rispetto, perché cerca di percorrere i nuovi sentieri del collezionismo, dedicati ad un pubblico abituato all'acquisto di beni immateriali e intangibili, fruibili solo grazie alle tecnologie informatiche, così come è avvenuto nel campo dell'editoria musicale e letteraria, così come è avvenuto per gli atti formali firmati digitalmente e per immagini coperte da copyright.maledettotopastro ha scritto: ↑7 luglio 2019, 12:31 L'entusiasmo mi tornerebbe nel rivedere i francobolli usati per motivi postali, e questo credo sia l'unico modo per creare nuovi collezionisti (di novità)
Resta comunque fuori da ogni dubbio che l'iniziativa delle Poste Austriache rimarrà nella storia del cammino umano verso la dematerializzazione, una rotta che per moltissimi motivi validi (economici, sociali ed ecologici) non sembra suscettibile di inversioni.
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- cirneco giuseppe
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Ma alla fine, questo oggetto, servirà anche ad affrancare le lettere e le cartoline?
..... pino .....
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E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Quelli materiali in teoria si in quanto hanno un valore facciale di € 6,90 utile per l'affrancatura, ma considerato il modo con cui sono stati venduti e dal momento che tutti i francobolli sono stati immediatamente assorbiti dai collezionisti filatelici e da quelli di UBL Token, dubito che qualcuno lo farà per spedire le cartoline delle vacanze agli amici, a meno che non voglia creare appositamente affrancature di chiara anzi chiarissima origine filatelica, ma questa è un'altra storia ancora non scritta.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 13:57 Ma alla fine, questo oggetto, servirà anche ad affrancare le lettere e le cartoline?
Al momento su e-bay sono in vendita solo alcune FDC, che ovviamente hanno un interesse molto limitato.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Perdonami, se è un francobollo e posso usarlo per spedire una lettera, perchè l'affrancatura diventa ""chiara anzi chiarissima origine filatelica"".?
C'è qualcosa che mi sfugge.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Beh, in primo luogo perché i fb non si potevano acquistare presso gli sportelli postali ma solo in abbonamento o tramite On Chine Shop, poi, viste le quotazioni che hanno raggiunto immediatamente, l'affrancatura sarebbe decisamente antieconomica perchè si dovrebbe spendere una cifra che va dai 16/18 euro per quelli che sono legati ad un UBL Token black, fino ai 2000/3000 euro per quelli che sono legati ad un UBL token Red.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 16:55 Perdonami, se è un francobollo e posso usarlo per spedire una lettera, perchè l'affrancatura diventa ""chiara anzi chiarissima origine filatelica"".?
C'è qualcosa che mi sfugge.
Si tratta di oggetti creati per i collezionisti come del resto avvenne per i trittici Balbo o per i soprastampati del congresso filatelico di Trieste, tanto per citare un paio di classici esempi nostrani.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
C'è qualcosa che continua a sfuggirmi.
I trittici furono usati per la crociera e venduti al pubblico dopo la scadenza di validità.
Il congresso filatelico fu venduto a Trieste ma tranquillamente usato per posta.
Non riesco a capire perchè debbo pagare 100 o 70, non ho capito bene, dei francobolli di facciale 7 euro o giù di lì.
Dov'è l'utilità?
Forse potremmo paragonarli ai foglietti dei diciottenni?
Non so.
Ma questi, dopo una iniziale impennata, sono scesi a più miti consigli e qualcuno s'è trovato il cerino acceso fra le dita.
I trittici furono usati per la crociera e venduti al pubblico dopo la scadenza di validità.
Il congresso filatelico fu venduto a Trieste ma tranquillamente usato per posta.
Non riesco a capire perchè debbo pagare 100 o 70, non ho capito bene, dei francobolli di facciale 7 euro o giù di lì.
Dov'è l'utilità?
Forse potremmo paragonarli ai foglietti dei diciottenni?
Non so.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
Per maledettotopastro,
il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
Ciao
moro
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il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Giuseppe, non ci sono precedenti su cui fare paragoni, perché le quotazioni sono stabilite da due mondi collezionistici paralleli, quello filatelico fisico e quello UBL Token virtuale e non è assolutamente detto che questi mondi coincidano con le stesse persone. Da quello che ho potuto constatare, frequentando i siti che commercializzano UBL Token, ritengo che i "responsabili" delle quotazioni da capogiro siano proprio questi collezionisti che hanno trainato i filatelici in una sorta di reazione a catena dagli sviluppi imprevisti e imprevedibili.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:49 C'è qualcosa che continua a sfuggirmi.
I trittici furono usati per la crociera e venduti al pubblico dopo la scadenza di validità.
Il congresso filatelico fu venduto a Trieste ma tranquillamente usato per posta.
Non riesco a capire perchè debbo pagare 100 o 70, non ho capito bene, dei francobolli di facciale 7 euro o giù di lì.
Dov'è l'utilità?
Forse potremmo paragonarli ai foglietti dei diciottenni?
Non so.
Ma questi, dopo una iniziale impennata, sono scesi a più miti consigli e qualcuno s'è trovato il cerino acceso fra le dita.
I foglietti diciottenni erano oggetti filatelici e basta, avevano una tiratura nota a priori e le loro quotazioni seguono l'andamento della domanda filatelica nazionale. Nel caso dell'emissione austriaca questa è soggetta anche ad un mercato di riferimento, quello degli UBL Token, che è su scala mondiale, rendendo tutto meno prevedibile.
Per quanto riguarda il cerino acceso, questo è un elemento che persiste in ogni forma di speculazione che non rientra nei parametri di valutazione dei miei acquisti. Ho speso i miei 100 euro per possedere questo cripto-francobollo che non cederei per 1000 o 10.0000 euro, così come non lo cederei per 10 euro, qualora le quotazioni dovessero crollare.
Ovviamente, in tutta onestà confesso che potrei essere tentato di cederlo per 100.000 euro... quindi fatevi sotto con le richieste
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Grazie TazDevil per la pazienza!
Questi oggetti mi danno un po' l'idea di una fusione fra le emissioni Plurinvest
di Bolaffiana memoria
ed i BitCoin.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Beh quello era un esempio di piccola finanza creativa, affinata di recente con gli acquisti garantiti con rivalutazione a 5 anni come i BOT (a proposito, esiste uno spread filatelico con la bundenpost tedesca?), questi invece nella peggiore delle ipotesi rimangono francobolli che, casomai ti trovassi a passare dalle parti di Vienna potresti sempre utilizzare per una cartolina.cirneco giuseppe ha scritto: ↑7 luglio 2019, 19:41 Grazie TazDevil per la pazienza!
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Sì e no. Chi scrive una lettera ma non ha un ufficio postale sotto casa può trovare più comodo recarsi al più vicino tabacchino e comprare il francobollo, bello o brutto che sia. Senza dover prendere l'auto od il bus e sopportare una fila. Che poi coloro che lo fanno siano pochissimi ed il volume di corrispondenze affrancate sia in netto e costante calo da anni è chiaro, ma allora senza ipocrisia si metta fine al francobollo.
Ed infatti il mio "desiderio" di rivedere francobolli su busta è più che altro una chimera, so bene purtroppo che non ci sarà una controtendenza, almeno in Italia (ma neanche nella gran parte del mondo).
Ma novità come il cripto, comunque da non disprezzare per principio, non rappresentano la salvezza per la filatelia: se ne parlerà per un po' e poi non più.
Anzi, se emissioni come queste dovessero diventare frequenti, potrebbero portare all'abbandono della collezione d'Austria da parte di molti "fedeli", non necessariamente perché ultra-conservatori incalliti.
Semplicemente, un collezionista di francobolli è essenzialmente un collezionista di emissioni postali, o che abbiano almeno una "prevalente" funzione postale che prevalga (appunto) su quella mediatica. Un'amministrazione postale può applicare un valore nominale di € 15.50 su un mattone e dirmi che si tratta di un francobollo, ma in realtà di mattone si tratta ed un mattone rimane. Quando anni fa uscì la francobusta di seta pensai: ne fanno un'altra e mollo
Corrado - Sempre un saluto a tutti
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Ma perché perdere tempo a preaffrancare una lettera e imbucarla in una cassetta (a trovarne una) quando posso comodamente spedire un e-mail?andy66 ha scritto: ↑7 luglio 2019, 22:06Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
Per maledettotopastro,
il problema è che oramai nessuno scrive le lettere, e se qualcuno le scrive tende a non affrancare le buste con i francobolli; si reca all'ufficio postale e paga in contanti... è più semplice.
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La risposta è semplice: perché sono un collezionista filatelico e l'unica cosa che mi interessa della lettera non è il contenuto ma la busta affrancata. Tutti gli altri useranno una e-mail.
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Re: Emesso il primo crypto-francobollo dalle poste Austriache
Infatti è questo che intendo dire.TazDevil ha scritto: ↑7 luglio 2019, 23:55Ma perché perdere tempo a preaffrancare una lettera e imbucarla in una cassetta (a trovarne una) quando posso comodamente spedire un e-mail?andy66 ha scritto: ↑7 luglio 2019, 22:06Ma perché mai dovrei recarmi in un ufficio postale, fare la fila e perdere del mio tempo se posso preaffrancare la lettera e imbucarla in una cassetta?moroni ha scritto: ↑7 luglio 2019, 17:59 Grazie TazDevil per le risposte, se ho capito bene non devo grattare...
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La risposta è semplice: perché sono un collezionista filatelico e l'unica cosa che mi interessa della lettera non è il contenuto ma la busta affrancata. Tutti gli altri useranno una e-mail.
Se devo scrivere a qualcuno uso email, whatsapp, sms, ecc.
Se uso la posta la uso per lavoro (per chi non ha ancora pec) o per allegare documenti o mi serve una raccomandata o assicurata (e vado in posta).
Il francobollo sta esaurendo il suo compito originario: non serve quasi più per affrancare la corrispondenza (perchè la corrispondenza cala sempre più e quando c'e', essenzialmente per lavoro, passa spesso per un ufficio postale).
Poi, molti professionisti preferiscono dotarsi di macchine affrancatrici: è più semplice ed economico.
https://www.companeo.it/macchine-affran ... -fornitori
Ciao
moro