Conferenza di giovedì 14 dicembre di Lucia Rusin

[debene]

Giovedì 14 dicembre 2023 alle ore 21:15, nell’ambito del ciclo di incontri organizzati da AICPM, CIFO e CIFT si svolgerà la videoconferenza, mediante piattaforma Zoom, di LUCIA RUSIN sul tema “Risultati scientifici dell'analisi sui colori dei francobolli degli Antichi Stati Italiani".

La partecipazione è possibile mediante pc fisso o portatile (dotato di telecamera e microfono), tablet o smartphone.

La partecipazione alla videoconferenza è possibile con pc, tablet o smartphone attraverso il link di seguito indicato.

Evidenziamo che la piattaforma Zoom ha recentemente effettuato importanti aggiornamenti tecnici per cui, qualora non sia stato ancora fatto, il sistema potrebbe richiedere, al momento della digitazione del link, di procedere all’installazione di tali aggiornamenti (in tal caso la procedura è molto semplice, ha una durata di un paio di minuti circa e deve essere effettuata seguendo le istruzioni che compaiono sullo schermo).

Il link diretto per l’accesso alla videoconferenza per chi non è associato ad AICPM, CIFO e CIFT potrà essere richiesto ad una delle tre associazioni agli indirizzi email: info@aicpm.net (Marco Rossignoli, AICPM); anielloveneri@libero.it (Aniello Veneri, CIFO); segreteria@cift.club (Sergio De Benedictis, CIFT).

Il Link diretto al canale Youtube “I giovedì filatelici” sul quale è possibile visionare i video Youtube delle precedenti conferenze è il seguente:

https://www.youtube.com/@Sergio-bf5bq/videos



sergio

[biagio montesano]

Questa conferenza la ritengo molto intressante.
Seguirò poi su youtube, come le altre.
Grazie, Sergio.

[francyphil]

potenzialmente interessante, ascolterò con interesse in diretta se riesco ma probabilmente in differita.

Rimane il problema di base che con tutte le buone intenzioni non vedo come si possa ignorare o ritenere superabile.... si studia il colore di un qualcosa che ha 150 e piu anni e durante questo tempo può aver subito di tutto per incasellarlo in in catalogo (fare in modo che valga 10X o 100X al posto di X) nel caso peggiore o nel caso migliore per volerlo incasellare nel priorio album in una riga appropriata (anche senza seguire il catalogo che non sempre rispecchia l'evidenza).

L'analisi scientifica sarà prettamente colorimetrica? non credo, non può riportare indietro nel tempo la conservazione, al massimo potrà dire lo stato attuale
sarà la composizione chimica? idem con patate. se, per esempio, identifichiamo che un giallino tenue rispetto da un giallino tenue aranciato era fatto probabilmente aggiungengo una modica quantità di arsenuro di gallio (composto a caso ) perchè da un'analisi spettrometrica abbiamo tale composto in tutti i campioni aranciati possiamo considerarlo come indice per quella tinta? no perchè non conosciamo le condizioni di conservazione ne del campione di riferimento ne del soggetto sotto esame.

Per me le analisi scientifiche non potranno mai dare una risposta certa sul colore all'origine (se è quello che cerchiamo da tali analisi) ma al massimo riportare uno stato di fatto ad oggi definite condizioni standard di test.

comunque... vedremo

PS: qualcuno ha accesso alla tesi "The origin of the Kingdom of Italy from the first postage stamps" ?

[Matraire1855]

Pur essendo un argomento affrontato in modo scientifico (lo guarderò con molto interesse) c'è sempre il rischio che possa essere inteso in modo opinabile.
Ho molte attese per vedere come verrà affrontato; il rischio è cadere nel principio di indeterminazione di Heisenberg.
Inoltre come affrontare un esemplare spurio come questo che sta girando da tempo nelle aste?

[giampi]

potenzialmente interessante, ascolterò con interesse in diretta se riesco ma probabilmente in differita.

Rimane il problema di base che con tutte le buone intenzioni non vedo come si possa ignorare o ritenere superabile.... si studia il colore di un qualcosa che ha 150 e piu anni e durante questo tempo può aver subito di tutto per incasellarlo in in catalogo (fare in modo che valga 10X o 100X al posto di X) nel caso peggiore o nel caso migliore per volerlo incasellare nel priorio album in una riga appropriata (anche senza seguire il catalogo che non sempre rispecchia l'evidenza).

L'analisi scientifica sarà prettamente colorimetrica? non credo, non può riportare indietro nel tempo la conservazione, al massimo potrà dire lo stato attuale
sarà la composizione chimica? idem con patate. se, per esempio, identifichiamo che un giallino tenue rispetto da un giallino tenue aranciato era fatto probabilmente aggiungengo una modica quantità di arsenuro di gallio (composto a caso ) perchè da un'analisi spettrometrica abbiamo tale composto in tutti i campioni aranciati possiamo considerarlo come indice per quella tinta? no perchè non conosciamo le condizioni di conservazione ne del campione di riferimento ne del soggetto sotto esame.

Per me le analisi scientifiche non potranno mai dare una risposta certa sul colore all'origine (se è quello che cerchiamo da tali analisi) ma al massimo riportare uno stato di fatto ad oggi definite condizioni standard di test.

comunque... vedremo

PS: qualcuno ha accesso alla tesi "The origin of the Kingdom of Italy from the first postage stamps" ?

Caro Francesco, il problema e' sicuramente di difficile soluzione, ma qualche tentativo di capire quale corrispondenza vi sia fra le tinte dei pezzi che vengono classificati oggi rispetto a quelle originarie si puo' fare.
Prima cosa e' verificare che particolari nuance di colore che si riscontrano nei pezzi annullati (sciolti o su documento) siano riscontrabili sempre anche sui valori nuovi magari meglio se gommati.
Gli estensori dei Cataloghi avranno sempre fatto questa verifica in senso rigoroso?
Che significa non stabilire ad es che il 20c Pontificio III emissione lilla grigio di cui si ha avuto disponibilita' di un paio di pezzi sia lo stesso di un'altro che poi in un momento successivo viene analizzato senza un confronto diretto con la stessa luce e soprattuto con una misurazione oggettiva colorimetrica.
Questo confronto e misurazione colorimetrica in simultanea e' assolutamente necessaria per la valutazione di un pezzo nuovo vs usato, quando si vuole che siano catalogabili nella stessa categoria ( nel nostro caso 28c)
Come ti ricordi ho affrontato il problema nell' ultima Filatelica del 2022. In quella comunicazione riportai che la quasi infinita varieta di nuance riscontrata nei valori annullati sciolti non si riscontrava nei pezzi presenti su documento, ad indicare che certe manipolazioni che avevano subito il francobolli per essere distaccati avevano prodotto molti cambiamenti.
Certo mi piacerebbe che gli Atti di quel Convegno presto potessero essere pubblicati per essere un altro punto iniziale di discussione piu' vasta

[debene]

Pubblicata, questi i link

link diretto al video su You Tube https://www.youtube.com/watch?v=GAPRNYL9ges

questo il nuovo canale You Tube per i giovedì https://www.youtube.com/@Sergio-bf5bq/videos

e sul sito del CIFT video compresso https://www.cift.club/i-giovedi-filatel ... 2023-2024/

sergio