LisaSimpson ha scritto:Poste, con la sola installazione delle cassette per l'impostazione, mette a disposizione un servizio.
Il contratto, ripeto e posso sbagliarmi, si stipula nel momento in cui l'utente usa le cassette.
Se pago meno, Poste può chiedermi la differenza o rifiutarsi di eseguire il servizio (mettendo a mio carico le spese di restituzione dell'oggetto e, volendo, anche i danni), non può (non potrebbe) distruggere ciò che gli ho consegnato.
C'è il problema del "Regolamento", ma ribadisco ciò che ho scritto poco prima: Poste non è più lo "Stato" con ogni conseguenza circa la legge che non ammette ignoranza; se l'offerta al pubblico è vessatoria e comunque sbilanciata, la clausola del macero potrebbe essere nulla...
Quando ho tempo me la studio....
Lisa (come sopra, Letizia Magnini)
Lisa, mi permetto di darti del tu anche sè nuovo,La Sentenza della Cassazione si colloca nell’alveo di un orientamento ormai pacifico. Merita tuttavia attenzione l’affermazione della Cassazione secondo cui “ai fini e per gli effetti dell’articolo 1341 Codice Civile, è necessario che la clausola onerosa per la parte che ad essa si assoggetta sia chiaramente ed autonomamente evidenziata dalla parte che l’ha predisposta, soltanto in tal modo potendosi dire assolto l’obbligo di informazione sul contenuto della stessa per renderla conoscibile a colui che l’ha sottoscritta”. Massima e sentenza sul sito della Cassazione. (Corte di Cassazione - Sezione Terza Civile, Sentenza 28 giugno 2005, n. 13890: Contratto per adesione - Clausole onerose - Articolo 1341 Codice Civile - Specifica sottoscrizione)
*avvocato il problema è nato solo ed esclusivante dalla differenza, Ente o S.P.A. Ti posto una vessatoria. quando inbuchi devi conoscere la tariffa, sè vai allo sportello devono dartela giusta. L'informativa deve sempre arrivare dall' ente, ma hai detto tutto tu, siamo S.P.A.
In amicizia