Studio sui bolli dei portalettere e dei quartieri postali
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao a tutti,
visto che l'argomento si è ulteriormente specializzato conviene continuarlo proprio coi bolli identificativi del portalettere.
Successivamente, torneremo sull'argomento dei quartieri postali.
Al limite, se ritenete che serva, posso aprire un topic sulla classificazione dei bolli del quartiere postale, in modo da agevolare chi nel frattempo trovasse informazioni nuove anche su quest'altro argomento.
visto che l'argomento si è ulteriormente specializzato conviene continuarlo proprio coi bolli identificativi del portalettere.
Successivamente, torneremo sull'argomento dei quartieri postali.
Al limite, se ritenete che serva, posso aprire un topic sulla classificazione dei bolli del quartiere postale, in modo da agevolare chi nel frattempo trovasse informazioni nuove anche su quest'altro argomento.
Cordiali saluti.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Alessandro Zeni
STAFF
Sono interessato alla bibliografia postale ed allo studio degli annulli meccanici del Regno d'Italia.
Ogni collezionista in grado di contestare in modo documentato un certificato peritale, ha una conoscenza tale per cui non ha bisogno di richiederlo.
Una collezione specializzata è tanto più importante quanto più è difficile ripeterla uguale
Se un uomo ha fiducia nei suoi mezzi, la parola impossibile non esiste.
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Bene Paolo.
La maggiorparte dei bolli di cui dispongo riguardano la città di Roma.
Pur nello stesso periodo, spesso presentano differenze nei caratteri e non solo.
Presentare le date estreme non mi pare appropriato.
Per ora inizierei col presentare quel che si dispone, evitando doppi
Comunque ad eliminare c'è sempre tempo.
La suddivisione primaria che mi sembra necessaria è quella temporale:
prima e dopo la ripartizione in quartieri postali.
Schematicamente, direi prima del 1919 e dopo.
Successivamente in città, rispettando sempre la cronologia.
Importante, per ora, mi sembra iniziare, ed inserire dati e immagini
Poi possiamo trovare, magari, migliori soluzioni.
Domani mattina, comincerò con qualche invio di prova.
E' tardi, sono stanco e tra breve mi lascerò andare tra le braccia di Morfeo....
Ciao Alex
Buona notte a tutti
Maurizio
La maggiorparte dei bolli di cui dispongo riguardano la città di Roma.
Pur nello stesso periodo, spesso presentano differenze nei caratteri e non solo.
Presentare le date estreme non mi pare appropriato.
Per ora inizierei col presentare quel che si dispone, evitando doppi
Comunque ad eliminare c'è sempre tempo.
La suddivisione primaria che mi sembra necessaria è quella temporale:
prima e dopo la ripartizione in quartieri postali.
Schematicamente, direi prima del 1919 e dopo.
Successivamente in città, rispettando sempre la cronologia.
Importante, per ora, mi sembra iniziare, ed inserire dati e immagini
Poi possiamo trovare, magari, migliori soluzioni.
Domani mattina, comincerò con qualche invio di prova.
E' tardi, sono stanco e tra breve mi lascerò andare tra le braccia di Morfeo....
Ciao Alex
Buona notte a tutti
Maurizio
maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Credo che la suddivisione fu fatta in base agli abitanti delle citta'
Un po' come venne fatta la suddivisione nei CAP recentemente.
Dove all'inizio la suddivisione fu fatta per le grandi citta' e poi solo in un tempo successivo per alcune medie come Verona.
Credo che aver trovato Catania e Verona indichi un po' il caso limite per dimensione.
Per capirci non credo che troveremo Mantova o Sassari.
Un po' come venne fatta la suddivisione nei CAP recentemente.
Dove all'inizio la suddivisione fu fatta per le grandi citta' e poi solo in un tempo successivo per alcune medie come Verona.
Credo che aver trovato Catania e Verona indichi un po' il caso limite per dimensione.
Per capirci non credo che troveremo Mantova o Sassari.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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- torinesearoma
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Massimiliano non bisogna confondere i timbrini dei portalettere con la istituzione dei Quartieri Postali.
Come mostrato dalle "Istruzioni" postate da Maurizio, il principio di bollatura da parte del portalettere era di natura generale ed è ragionevole supporre che ovunque fossero dotati del bollino, magari escludendo i centri dove erano poche unità. Naturalmente ciò non vuol dire che ovunque poi lo utilizzassero.
Diverso il caso dei Quartieri Postali dove effettivamente l'adozione fu nelle città maggiori. Per ora non abbiamo conferme che Catania o Verona abbiano avuto i "Quartieri Postali" (gli indicatori degli anni '20 citano una decina di cita che ho già citato) ma solo i bollini identificativi dei portalettere, anche se è verosimile che avendoli avuti Siracusa anche Catania e Verona ad un certo punto abbiano avuto questa articolazione.
Come mostrato dalle "Istruzioni" postate da Maurizio, il principio di bollatura da parte del portalettere era di natura generale ed è ragionevole supporre che ovunque fossero dotati del bollino, magari escludendo i centri dove erano poche unità. Naturalmente ciò non vuol dire che ovunque poi lo utilizzassero.
Diverso il caso dei Quartieri Postali dove effettivamente l'adozione fu nelle città maggiori. Per ora non abbiamo conferme che Catania o Verona abbiano avuto i "Quartieri Postali" (gli indicatori degli anni '20 citano una decina di cita che ho già citato) ma solo i bollini identificativi dei portalettere, anche se è verosimile che avendoli avuti Siracusa anche Catania e Verona ad un certo punto abbiano avuto questa articolazione.
Paolo
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
A chiarimento
I QP (tra l'altro certamente più interessanti) devono aver riguardato appunto citta' grandi o comunque con logistiche particolari.
I timbrini dei postini invece credo che fossero piu' frequenti e reperibili anche su citta' medie.
Non son sicuro che avessero un senso invece quando i postini erano poche unita'.
Credo peraltro che, per i timbrini dei postini, Milano nel 1860 sia stata la prima citta' in territorio italiano ad adottarli.
Le due tipologie quindi dovrebbero essere staccate, anche se i QP fanno certamente parte del capitolo piu' grande dei timbrini dei postini, infatti sui QP appare anche quest'ultimo.
Sostanzialmente bisognerebbe prima fare una suddivisione cronologica della comparsa nelle citta', poi un censimento della numerazione nei vari luoghi con la parentesi temporale dei QP per le citta' interessate e poi gli usi tardivi e anomali , ovvero gli obliteranti.
I QP (tra l'altro certamente più interessanti) devono aver riguardato appunto citta' grandi o comunque con logistiche particolari.
I timbrini dei postini invece credo che fossero piu' frequenti e reperibili anche su citta' medie.
Non son sicuro che avessero un senso invece quando i postini erano poche unita'.
Credo peraltro che, per i timbrini dei postini, Milano nel 1860 sia stata la prima citta' in territorio italiano ad adottarli.
Le due tipologie quindi dovrebbero essere staccate, anche se i QP fanno certamente parte del capitolo piu' grande dei timbrini dei postini, infatti sui QP appare anche quest'ultimo.
Sostanzialmente bisognerebbe prima fare una suddivisione cronologica della comparsa nelle citta', poi un censimento della numerazione nei vari luoghi con la parentesi temporale dei QP per le citta' interessate e poi gli usi tardivi e anomali , ovvero gli obliteranti.
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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ciao
Fildoc
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao fildoc,
una ripartizione temporale pre e post 1919,
cioè prima e dopo l'adozione della ripartizione dei QP,
dovrebbe di già rispondere alle giuste differenziazioni che evidenzi.
Le cose vedrai si chiariranno strada facendo, mi auguro.
Maurizio
Scusate ancora una prova.
una ripartizione temporale pre e post 1919,
cioè prima e dopo l'adozione della ripartizione dei QP,
dovrebbe di già rispondere alle giuste differenziazioni che evidenzi.
Le cose vedrai si chiariranno strada facendo, mi auguro.
Maurizio
Scusate ancora una prova.
Ultima modifica di cesare il 18 maggio 2010, 11:40, modificato 1 volta in totale.
maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
BOLLI DEI PORTALETTERE DEL REGNO D'ITALIA
Centro - Nord
Centro - Nord
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Ultima modifica di cesare il 20 giugno 2010, 14:09, modificato 17 volte in totale.
maurizio
- Marco Occhipinti
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- Iscritto il: 26 luglio 2007, 23:32
- Località: Roma
- Contatta:
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao Maurizio,
per contribuire con nuove impronte, inviamo a te le immegini e le info, e tu integri il tuo messaggio qui sopra? Oppure?
per contribuire con nuove impronte, inviamo a te le immegini e le info, e tu integri il tuo messaggio qui sopra? Oppure?
Marco Occhipinti
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Tematiche: Geologia, Evoluzione, Scacchi
Storia Postale: Funicolare vesuviana, Fiume fino al 1945
I miei siti web: Funicolare Vesuviana - CIFT, Centro Italiano Filatelia Tematica
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao Marco,
direi, date a Cesare quel che è di Cesare...ed ad Alex ciò che è di Alex.
Nota: avrete notato che per quel che riguarda Roma ho notato anche la via di destinazione.
Può sembrare eccessivo, forse lo è.
Ma nel gioco, ogni indizio, all'apparenza irrilevante, può rivelarsi molto utile in seguito.
Maurizio
direi, date a Cesare quel che è di Cesare...ed ad Alex ciò che è di Alex.
Nota: avrete notato che per quel che riguarda Roma ho notato anche la via di destinazione.
Può sembrare eccessivo, forse lo è.
Ma nel gioco, ogni indizio, all'apparenza irrilevante, può rivelarsi molto utile in seguito.
Maurizio
maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Mi complimento con tutti i partecipanti a questo topic per la passione e lo studio con cui animate la discussione............veramente molto interessante, certo questa discussione mi conferma il fascino enorme della storia postale dove c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
E poi sono da una domanda di un "ignorante" in materia è nato cotanto studio, buon proseguimento....... e continuo a leggervi giornalmente.
Colleziono bolli ed annullamenti fino al 1900 della provincia di Cosenza
"Collezionare francobolli è il primo passo verso l'alienazione mentale"
Honore de Balzac
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- torinesearoma
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- Iscritto il: 15 luglio 2007, 23:37
- Località: Roma
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Forse potremmo procedere per città.
Poiché Maurizio (cesare) ha postato molti Roma, vi mostro invece questo "4" del 1915 su Cartolina diretta a via Cavour a Pisa che illustra anche l'uso del bollino per annullare un francobollo non annullato dalla bollatrice meccanica.
Poiché Maurizio (cesare) ha postato molti Roma, vi mostro invece questo "4" del 1915 su Cartolina diretta a via Cavour a Pisa che illustra anche l'uso del bollino per annullare un francobollo non annullato dalla bollatrice meccanica.
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Ultima modifica di torinesearoma il 21 maggio 2010, 23:43, modificato 1 volta in totale.
Paolo
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ho aperto un topic specifico
sui bolli dei portalettere della città di Roma, in cui ho trasferito l'elenco e in cui dibattere le particolarità cittadine.
Per quanto riguarda il resto delle altre città nazionali vorrei utilizzare una suddivisione geografica in
Bolli dei portalettere di Città del Centro Nord
e
Bolli dei portalettere di Città del Centro Sud
per tutto il periodo Regno
e al momento permangono in questo topic, in cui possono essere postati nuovi bolli, documenti e quant'altro e continuare l'esame specifico, magari in attesa di provvedere, se sarà il caso, a dare anche a loro un'altra collocazione separata
Sempre in questo possiamo trattare gli argomenti di carattere generale sul servizio
Per aggiungere i nuovi timbrini negli elenchi avrei bisogno delle scansioni del particolare.
Gli amici che hanno postati documenti completi, se credono, possono inserirle direttamente modificando l'intervento precedente. Grazie a tutti.
Ultima aggiunta: Non troppo piccoli. Se riuscite anche a riportare (nella denominazione o come volete) le dimensioni altezza e larghezza posso riuscire agevolmente a mantenere le proporzioni giuste..Non è difficile basta un millimetro e un briciolo di attenzione.
Più saremo precisi, migliori i risultati.
Buona serata
Maurizio
sui bolli dei portalettere della città di Roma, in cui ho trasferito l'elenco e in cui dibattere le particolarità cittadine.
Per quanto riguarda il resto delle altre città nazionali vorrei utilizzare una suddivisione geografica in
Bolli dei portalettere di Città del Centro Nord
e
Bolli dei portalettere di Città del Centro Sud
per tutto il periodo Regno
e al momento permangono in questo topic, in cui possono essere postati nuovi bolli, documenti e quant'altro e continuare l'esame specifico, magari in attesa di provvedere, se sarà il caso, a dare anche a loro un'altra collocazione separata
Sempre in questo possiamo trattare gli argomenti di carattere generale sul servizio
Per aggiungere i nuovi timbrini negli elenchi avrei bisogno delle scansioni del particolare.
Gli amici che hanno postati documenti completi, se credono, possono inserirle direttamente modificando l'intervento precedente. Grazie a tutti.
Ultima aggiunta: Non troppo piccoli. Se riuscite anche a riportare (nella denominazione o come volete) le dimensioni altezza e larghezza posso riuscire agevolmente a mantenere le proporzioni giuste..Non è difficile basta un millimetro e un briciolo di attenzione.
Più saremo precisi, migliori i risultati.
Buona serata
Maurizio
Ultima modifica di cesare il 20 maggio 2010, 19:48, modificato 2 volte in totale.
maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao a tutti.
Ho avuto ultimamente occasione di parlare con un amico collezionista, attento osservatore e conoscitore di questioni postali, tariffe, instradamenti, convenzioni, bolli ed altro di LV particolarmente per quel che riguarda il Veneto.
Gli avevo già accennato alla ricerca su questi bolli "proletari", tramite il forum
Il segno postale dell'ultima ruota del carro.
Questo perchè conosco la sua natura: attenta al particolare e curiosa.
Ad altri non mi sarei neanche avvicinato prevedendo la risposta:" No i vae na fritoa".
Così con mia grande sorpresa mi ha fornito fotocopia di una letterina con uno strano bollo con numero, a fronte, e mi ha chiesto cosa potesse essere: Lui a me.
Potrebbe essere?
Ho avuto ultimamente occasione di parlare con un amico collezionista, attento osservatore e conoscitore di questioni postali, tariffe, instradamenti, convenzioni, bolli ed altro di LV particolarmente per quel che riguarda il Veneto.
Gli avevo già accennato alla ricerca su questi bolli "proletari", tramite il forum
Il segno postale dell'ultima ruota del carro.
Questo perchè conosco la sua natura: attenta al particolare e curiosa.
Ad altri non mi sarei neanche avvicinato prevedendo la risposta:" No i vae na fritoa".
Così con mia grande sorpresa mi ha fornito fotocopia di una letterina con uno strano bollo con numero, a fronte, e mi ha chiesto cosa potesse essere: Lui a me.
Potrebbe essere?
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maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Parliamo di LombardoVeneto
Questi erano timbrini che non erano personali del portalettere , ma indicavano il giro di distribuzione della posta. Essi erano si' in mano ai postini , ma non erano individuali. Esistevano solo per alcune citta' e al massimo in pochi casi arrivano fino a 4
Questi erano timbrini che non erano personali del portalettere , ma indicavano il giro di distribuzione della posta. Essi erano si' in mano ai postini , ma non erano individuali. Esistevano solo per alcune citta' e al massimo in pochi casi arrivano fino a 4
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Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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- Località: mestre
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Dei timbri di distribuzione del Lombardo Veneto ne avevamo parlato anche qui
viewtopic.php?f=29&t=11642
andreafusati@gmail.com
prefilateliche della Repubblica di Venezia
storia postale del Regno Lombardo Veneto
annullamenti di Lombardo Veneto su Italia
http://www.museodeitasso.com
SOSTENITORE dal 2009 al 2022
" Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore. " (Oscar Wilde)
visita il mio negozio su delCampe http://www.delcampe.net/negozi/mestrestamps
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Buona sera a tutti.
E' assodato che si tratti di bolli di distribuzione ( di cui al momento non ci occupiamo).
Verona mi è parso di capire sia stata, probabilmente, l'unica a presentarli di norma sul fronte.
Ultimamente ho visto anche un 3 sempre di Verona e dentro un cerchio molto usurato.
Tornando ai nostri bolli dei portalettere, non ne è stato riscontrato l'uso negli stati italiani pre unitari ad eccezione di quelli della città di Milano documentati da Fildoc nel 1860.
Per l'uso di questi ovalini, al momento, unica data e riscontro,in periodo regno, rimane l'ovalino sempre in Milano del 1869.
Non ci sarebbe da stupirsi, però, se l"ispirazione" fosse venuta da Oltr'Alpe come molti dei bolli classici italiani.
Maurizio
E' assodato che si tratti di bolli di distribuzione ( di cui al momento non ci occupiamo).
Verona mi è parso di capire sia stata, probabilmente, l'unica a presentarli di norma sul fronte.
Ultimamente ho visto anche un 3 sempre di Verona e dentro un cerchio molto usurato.
Tornando ai nostri bolli dei portalettere, non ne è stato riscontrato l'uso negli stati italiani pre unitari ad eccezione di quelli della città di Milano documentati da Fildoc nel 1860.
Per l'uso di questi ovalini, al momento, unica data e riscontro,in periodo regno, rimane l'ovalino sempre in Milano del 1869.
Non ci sarebbe da stupirsi, però, se l"ispirazione" fosse venuta da Oltr'Alpe come molti dei bolli classici italiani.
Maurizio
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maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao a tutti
ho avuto un contatto con P sandro che mi ha fornito alcuni dati che vi rendo noti.
Della trentina di corrispondenze esaminate, del periodo marzo 1916 – giugno 1917 per il medesimo destinatario in Roma, solo 7 riportano il bollo del portalettere
Praticamente uno ogni quattro o cinque pezzi.
Non sappiamo se questa percentuale sia inerente problematiche del periodo bellico o comunque già rientrasse in una prassi di maggiore elasticità per determinate prescrizioni, magari in città o periodi di intenso traffico postale.
Mi viene in mente però una particolarità riguardo le forniture ai soldati al fronte delle cartoline in franchigia con cui potevano comunicare con i propri cari, di cui ho letto da qualche parte.
......infatti....
"Anche la posta verso l'interno si stava intasando (nel giugno 1916 era di 1,4 milioni di pezzi, saliti a 2,7 nel maggio 1917), per cui il 22 luglio 1917 il numero delle cartoline settimanali venne ridotto da sette a quattro." ( Da Il Regno d'Italia.... di B.C.Selvaggi - pag 297- I°Tomo)
Alle donne non era riconosciuto il diritto di voto ed erano escluse da ruoli e lavori ritenuti prerogativa del sesso maschile. Ma ora che gli uomini erano al fronte......... chi avrebbe guidato un autobus......... o distribuito la corrispondenza?
Maurizio
ho avuto un contatto con P sandro che mi ha fornito alcuni dati che vi rendo noti.
Della trentina di corrispondenze esaminate, del periodo marzo 1916 – giugno 1917 per il medesimo destinatario in Roma, solo 7 riportano il bollo del portalettere
Praticamente uno ogni quattro o cinque pezzi.
Non sappiamo se questa percentuale sia inerente problematiche del periodo bellico o comunque già rientrasse in una prassi di maggiore elasticità per determinate prescrizioni, magari in città o periodi di intenso traffico postale.
Mi viene in mente però una particolarità riguardo le forniture ai soldati al fronte delle cartoline in franchigia con cui potevano comunicare con i propri cari, di cui ho letto da qualche parte.
......infatti....
"Anche la posta verso l'interno si stava intasando (nel giugno 1916 era di 1,4 milioni di pezzi, saliti a 2,7 nel maggio 1917), per cui il 22 luglio 1917 il numero delle cartoline settimanali venne ridotto da sette a quattro." ( Da Il Regno d'Italia.... di B.C.Selvaggi - pag 297- I°Tomo)
Alle donne non era riconosciuto il diritto di voto ed erano escluse da ruoli e lavori ritenuti prerogativa del sesso maschile. Ma ora che gli uomini erano al fronte......... chi avrebbe guidato un autobus......... o distribuito la corrispondenza?
Maurizio
maurizio
Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao a tutti, inserisco questi numeri di portalettere rispettivamente di CATANZARO, PALERMO e anche se è una piccola cittadina CUNEO.
CATANZARO N. 5 (31 LUGLIO 1905)
CATANZARO N. 7 (Data indecifrabile)
PALERMO N. 55 (Data indecifrabile)
CUNEO N. 5 (24 aprile 1937)
CATANZARO N. 5 (31 LUGLIO 1905)
CATANZARO N. 7 (Data indecifrabile)
PALERMO N. 55 (Data indecifrabile)
CUNEO N. 5 (24 aprile 1937)
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Ultima modifica di rjkard il 28 maggio 2010, 22:57, modificato 1 volta in totale.
- torinesearoma
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
e anche se è una piccola cittadina CUNEO.
Cuneo nel 1922 aveva 32000 abitanti; Catanzaro 36000 ... siamo lì.
Paolo
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Re: Studio sui bolli del portalettere e del quartiere postal
Ciao Paolo, pensavo molto meno, non che la volessi sminuire.