28/11/1866 - Da Costantinopoli a Manchester via Francia
28/11/1866 - Da Costantinopoli a Manchester via Francia
Dal ufficio francese di Costantinopoli a Manchester…
28 novembre 1866, un viaggio particolare.
Ecco una lettera, mutilata in un angolo, ma nonostante interessante, direi stesso interessantissima, vedremo perchè…
IL PERCORSO :
E’ stata spedita da Costantinopoli il 28 novembre 1866, col vapore delle Messageries Impériales AMÉRIQUE, sbarcata a Marsiglia il 5 dicembre.
Dopo attraversamento del territorio francese e della Manica, con un transito da Londra il 7 dicembre, arriva a destinazione, Manchester, lo stesso giorno.
LA TARIFFA :
La tariffa vigente, a quell’epoca, dagli uffici francesi del Impero ottomano per l’Inghilterra era di 60 centimes per 7,5 grammi.
Il mittente l’ha imbucata affrancata per 1 franc, sapendola pesante. Ma avrebbe dovuto essere affrancata in triplo porto, cioè per 1,80 franc : dicitura 3 in alto a sinistra apposta dal ufficio di partenza (inchiostro scuro), e una seconda volta in Inghilterra (inchiostro più chiaro).
L’ufficio di partenza appone dunque il suo bollo in cartella AFFRANCHISSEMENT INSUFFISANT e, arrivata in Inghilterra, la lettera e tassata 2/3.
Da notare, in fine, il bollo ovale « F R / 2f 40c » : si svolge d’un « cachet d’échange » / bollo di scambio, cioè bollo ad uso interno : le lettere non affrancate (o in modo insufficiente) dal Levante fano parte della categoria per la quale l'amministrazione inglese deve pagare 2,4 francs / once a l'amministrazione francese per prezzo del inoltramento (articolo 24 della convenzione franco-inglese : ).
GLI ANNULLI :
Verificando, per caso, la data di partenza mi sono accorto chè abbiamo qui il primo giorno della nuova organisazione postale della riforma del 1866 !!
Mi spiego :
Fino a settembre 1866, le corrispondenze imbucate a bordo dei vapori (durante il viaggio, o la nave attraccata nel porto - « boite mobile » si dice in francese) sono annulati col bollo a punti e ancora, la soprascritta reca allora un DC col nome del vapore. Esempio qui :
Lettera imbucata direttamente nella « boite mobile » del vapore PHASE in partenza da Costantinopoli il 25 gennaio 1865.
Colla riforma del settembre 1866, scompaiono i bolli nominativi di vapori. Sono allora istituiti bolli « di linea » : bolli ottogonali, recanti il nuovo nome (poco romantico !) della linea : quella del Levante (Costantinopoli-Marsiglia) diventa « ligne U » ( !), e il bollo è attribuito al vapore che, a turno, assicura la linea.
Il bollo, in rosso, PAQ(uebot) DE LA MÉDIT(erra)nee, nascosto qui dal bollo di Manchester in arrivo, era apposto nel ambulante ferroviario Marsiglia-Lione per le lettere dal Levante inoltrate al di là di Marsiglia.
Il primo vapore ad inaugurare, con quel sistema (rif. = Raymond Salles, Les paquebots de la Mediterranée), in partenza da Costantinopoli, il bollo n° 2... fù l’AMERIQUE… il 28 novembre 1866… guarda caso !!
Spero avere schiarito in modo comprensibile un argomento un po' complesso...
Comunque sono soddisfatto dal mio acquisto: come si dice in francese : "le hasard fait bien les choses" !
Laurent
(penso che una spiegazione della tassazione inglese non sia per tardare... )
28 novembre 1866, un viaggio particolare.
Ecco una lettera, mutilata in un angolo, ma nonostante interessante, direi stesso interessantissima, vedremo perchè…
IL PERCORSO :
E’ stata spedita da Costantinopoli il 28 novembre 1866, col vapore delle Messageries Impériales AMÉRIQUE, sbarcata a Marsiglia il 5 dicembre.
Dopo attraversamento del territorio francese e della Manica, con un transito da Londra il 7 dicembre, arriva a destinazione, Manchester, lo stesso giorno.
LA TARIFFA :
La tariffa vigente, a quell’epoca, dagli uffici francesi del Impero ottomano per l’Inghilterra era di 60 centimes per 7,5 grammi.
Il mittente l’ha imbucata affrancata per 1 franc, sapendola pesante. Ma avrebbe dovuto essere affrancata in triplo porto, cioè per 1,80 franc : dicitura 3 in alto a sinistra apposta dal ufficio di partenza (inchiostro scuro), e una seconda volta in Inghilterra (inchiostro più chiaro).
L’ufficio di partenza appone dunque il suo bollo in cartella AFFRANCHISSEMENT INSUFFISANT e, arrivata in Inghilterra, la lettera e tassata 2/3.
Da notare, in fine, il bollo ovale « F R / 2f 40c » : si svolge d’un « cachet d’échange » / bollo di scambio, cioè bollo ad uso interno : le lettere non affrancate (o in modo insufficiente) dal Levante fano parte della categoria per la quale l'amministrazione inglese deve pagare 2,4 francs / once a l'amministrazione francese per prezzo del inoltramento (articolo 24 della convenzione franco-inglese : ).
GLI ANNULLI :
Verificando, per caso, la data di partenza mi sono accorto chè abbiamo qui il primo giorno della nuova organisazione postale della riforma del 1866 !!
Mi spiego :
Fino a settembre 1866, le corrispondenze imbucate a bordo dei vapori (durante il viaggio, o la nave attraccata nel porto - « boite mobile » si dice in francese) sono annulati col bollo a punti e ancora, la soprascritta reca allora un DC col nome del vapore. Esempio qui :
Lettera imbucata direttamente nella « boite mobile » del vapore PHASE in partenza da Costantinopoli il 25 gennaio 1865.
Colla riforma del settembre 1866, scompaiono i bolli nominativi di vapori. Sono allora istituiti bolli « di linea » : bolli ottogonali, recanti il nuovo nome (poco romantico !) della linea : quella del Levante (Costantinopoli-Marsiglia) diventa « ligne U » ( !), e il bollo è attribuito al vapore che, a turno, assicura la linea.
Il bollo, in rosso, PAQ(uebot) DE LA MÉDIT(erra)nee, nascosto qui dal bollo di Manchester in arrivo, era apposto nel ambulante ferroviario Marsiglia-Lione per le lettere dal Levante inoltrate al di là di Marsiglia.
Il primo vapore ad inaugurare, con quel sistema (rif. = Raymond Salles, Les paquebots de la Mediterranée), in partenza da Costantinopoli, il bollo n° 2... fù l’AMERIQUE… il 28 novembre 1866… guarda caso !!
Spero avere schiarito in modo comprensibile un argomento un po' complesso...
Comunque sono soddisfatto dal mio acquisto: come si dice in francese : "le hasard fait bien les choses" !
Laurent
(penso che una spiegazione della tassazione inglese non sia per tardare... )
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Ultima modifica di Laurent il 28 dicembre 2012, 13:39, modificato 1 volta in totale.
Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
sempre più che mai bravo Laurent per come riesci a far apparire tutto semplice
gipos
Giuseppe
gipos
Giuseppe
Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
gipos ha scritto::clap: sempre più che mai bravo Laurent per come riesci a far apparire tutto semplice
gipos
Giuseppe
troppo indulgente, Giuseppe.
Ecco, ancora il vapore AMERIQUE, un disegno stavolta ...
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Gran bella lettera !!!
Vediamo di parlare della parte Inglese nella tassazione della lettera.
La lettera e' stata tassata per 2/3 ovvero 2 scellini e 3 pence ovvero 27 pence.
Come si e' arrivati a questo valore ?
Io ho fatto una ipotesi, sono in contatto con alcuni amici inglesi per una verifica, e che qui espongo.
Ogni commento e/o correzione saranno graditi.
Col timbro FR 2f40c le poste francesi segnalavano che le poste inglesi dovevano loro quella somma.
A quanti pence corrispondono quella cifra ?
Io ho trovato che 240 pence erano circa 25 franchi.
Peranto 240 : 25 = P : 2.40 pertanto risultano 23.08 pence.
La convezione tra Francia e Gran Bretagna del 1856, articolo XVII, diceva che non bisognava tener conto delle frazioni di decime o penny.
Quindi risultano 23 pence che il Post Office Inglese doveva al Post Office Francese.
Tuttavia la lettera non essendo stata pre-pagata, quantomeno non per intero, il destinatario doveva pagare quella somma.
Quindi una volta arrivata a Londra per il tragitto verso Manchester la lettera e' stata considerata come una lettera per l'interno ma non pre-pagata.
Laurent ci ha gia' spiegato che la lettera era un terzo porto francese e che pertanto il peso era compreso tra i 15 ed i 22.5 grammi.
In base alla tabella che ho appena mostrato quindi la tariffa per l'interno in Gran Bretagna in base a quel peso sarebbe stata di 2 pence.
Con la riforma postale introdotta il 10 Gennaio 1840 le lettere unpaid pagavano il doppio della tariffa.
Ricapitolando abbiamo
23 + 2 x 2 = 27 appunto !
Questa e' la ricostruzione che ho fatto.
La lettera da Londra verso Manchester deve aver preso il treno ed in particolar modo ha preso la London and North Western Railway.
Non sono ancora riuscito a trovare una tabella con gli orari dei treni per il 1866.
Per quanto concerne i due destinatari ecco cosa ho trovato in un direttorio del 1863.
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ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
siska ha scritto:Col timbro FR 2f40c le poste francesi segnalavano che le poste inglesi dovevano loro quella somma.
Andrea,
questi accountacy marks inglesi erano previsti dalle Convenzioni Anglo-Francesi e non segnalavano una tassazione sulle singole lettere, bensì che le lettere erano soggette ad un debito inglese calcolato a peso sull'insieme di tutta la corrispondenza, che in questo caso era di 2 FF e 40 per oncia.
Ne avevamo discusso poco tempo fa uno in epoca successiva su una lettera dal SudAmerica che segnalava 1 FF e 60.
Andrea
=====================
Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Andrea61 ha scritto:siska ha scritto:Col timbro FR 2f40c le poste francesi segnalavano che le poste inglesi dovevano loro quella somma.
Andrea,
questi accountacy marks inglesi erano previsti dalle Convenzioni Anglo-Francesi e non segnalavano una tassazione sulle singole lettere, bensì che le lettere erano soggette ad un debito inglese calcolato a peso sull'insieme di tutta la corrispondenza, che in questo caso era di 2 FF e 40 per oncia.
Ne avevamo discusso poco tempo fa uno in epoca successiva su una lettera dal SudAmerica che segnalava 1 FF e 60.
Confermo bene chè si svolge di un bollo contabile, indipendente della tassazione ad addebitare al destinatario : in francese si dice "marque d'échange" : l'amministrazione inglese deve un importo di compensazione per l'inoltro del corriere assicurato dall'amministrazione postale francese : il versamento si fa, in questo caso, sulla base di 2 francs 40 per grado di un'oncia di letttere.
L'amministrazione inglese deve, dopo, incaricarsi d'applicare le sue regole di tassazione in confronto al destinatario finale per ogni singola lettera.
In questo caso, la lettera non affrancata dal Levante per l'Inghilterra è tassata per 0,90 franc, un triplo porto dunque per 2,70 francs : questo ammonto deve essere la base del calcolo della tassazione inglese ?
Laurent.
Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Andrea61 ha scritto:siska ha scritto:Col timbro FR 2f40c le poste francesi segnalavano che le poste inglesi dovevano loro quella somma.
Andrea,
questi accountacy marks inglesi erano previsti dalle Convenzioni Anglo-Francesi e non segnalavano una tassazione sulle singole lettere, bensì che le lettere erano soggette ad un debito inglese calcolato a peso sull'insieme di tutta la corrispondenza, che in questo caso era di 2 FF e 40 per oncia.
Ne avevamo discusso poco tempo fa uno in epoca successiva su una lettera dal SudAmerica che segnalava 1 FF e 60.
Andrea,
grazie per la precisazione in effetti quegli accountancy marks ho un po' di difficolta' a masticarli e mi hanno sviato !
Ho deciso di seguire l'approccio opposto e penso che la soluzione sia stata trovata.
Quanto costava spedire una lettera dal Regno Unito verso Costantinopoli nel 1866 ?
6 pence, single rate.
Pero' sulla lettera si puo' ben notare che con la stessa penna che ha scritto la tassa in Gran Bretagna e' stato scritto 3.
La tabella che ho mostrato precendentemente si riferiva a lettere prepagate.
Ecco che in un British Treasure Warranty sulla tariffe postali tra Costantinopoli e l'impero Britannico del 4 Giugno 1857 trovo scritto che:
C'e' scritto che lettere non pre-pagate, come la nostra, invece di 6 pence la tariffa era di 9 pence.
E che per pesi > di mezza oncia e <= i 3/4 di oncia bisognava triplicare la single rate.
Quindi 3 e' stato scritto per indicare treble rate con single rate 9.
Totale 27 pence ovvero 2s3d !
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ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Andrea grazie.
Ecco dunque, colla tassazione inglese, chè chiude, colla solita efficacia , la nostra interpretazione di questa lettera .
Laurent.
Ecco dunque, colla tassazione inglese, chè chiude, colla solita efficacia , la nostra interpretazione di questa lettera .
Laurent.
Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Complimenti a Laurent e Siska. E' sempre un bel leggere.
Remo
Remo
remo Sostenitore del Forum dal 2011
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
e molto raramente barigatta....(Fosco Maraini)
Il Lonfo non vaterca nè gluisce
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Un sentito grazie a Laurent e Andrea61 .
Colgo l'occasione per mostrare alcuni articoli che ci permettono di apprezzare alcune sfumature che altrimenti passerebbero inosservate.
Parlo della convenzione del 24 Settembre 1856, alcuni articoli sono stati modificati negli anni successivi, e che mi serve per evidenziare alcuni aspetti.
La convenzione inizia cosi'
Cominciamo poi quell'accountancy mark da 2fr240c.
Perche' quella cifra ?
Ecco che l'articolo XVI ce lo spiega:
L'articolo XXXII invece ci spiega che deve essere impresso in nero e che deve colpire l'indirizzo del destinatario
Gia' ma questi accountancy marks come sono fatti ?
Eccone alcuni !
L'articolo XV ci ricorda che le lettere, 1/4 di oncia, unpaid devono essere tassate per 9 pence !
Mentre ci dice che la tassa deve essere scritta in decimes o pence nella parte sinistra dell'indirizzo !
Colgo l'occasione per mostrare alcuni articoli che ci permettono di apprezzare alcune sfumature che altrimenti passerebbero inosservate.
Parlo della convenzione del 24 Settembre 1856, alcuni articoli sono stati modificati negli anni successivi, e che mi serve per evidenziare alcuni aspetti.
La convenzione inizia cosi'
Cominciamo poi quell'accountancy mark da 2fr240c.
Perche' quella cifra ?
Ecco che l'articolo XVI ce lo spiega:
L'articolo XXXII invece ci spiega che deve essere impresso in nero e che deve colpire l'indirizzo del destinatario
Gia' ma questi accountancy marks come sono fatti ?
Eccone alcuni !
L'articolo XV ci ricorda che le lettere, 1/4 di oncia, unpaid devono essere tassate per 9 pence !
Mentre ci dice che la tassa deve essere scritta in decimes o pence nella parte sinistra dell'indirizzo !
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
siska ha scritto:Gia' ma questi accountancy marks come sono fatti ?
Eccone alcuni !
Ma com'è ce un giorno sì e uno no mi viene voglia di fare una nuova collezione?
Andrea
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
siska ha scritto:
Gia' ma questi accountancy marks come sono fatti ?
Eccone alcuni !
Grazie per le precisazioni, Andrea.
Penso chè così avessero esaurito tutte le forme geometriche disponibili !!
Laurent
Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Certo che e' molto strana il 2F 87 5/10c
Ecco un'altra forma non illustrata !
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Dopo l'eccezione, ecco la regola !
Una lettera (un pò rovinata) chè illustra, in modo più comune, l'inoltramento del corriere dal Levante per l'Inghilterra, tramite le poste francesi. Stavolta è affrancata alla giusta tariffa (60 centimes) !
È stata imbucata il 22 marzo 1865 a Costantinopoli, direttamente a bordo del vapore PHASE delle Messageries Impériales : come spiegato all'inizio di questo topic, prima il settembre 1866 ogni nave aveva un bollo a suo proprio nome + un bollo annullatore a punti con ancora.
A tergo, reca il bollo d'arrivo di Marsiglia del 29 (al recto è stato apposto il bollo rosso "Paquebots de la Méditerranée"), quello dell'ambulante Marsiglia-Parigi il 30. Al recto ritroviamo il bollo di Londra del 31 marzo 1865.
Di sicuro, un periplo meno "appassionante" ché quello della prima lettera, per Manchester, ché aveva aperto questo argomento !
Laurent.
(... ma forse il destinatario, il signor Huth nasconde qualché segreto )
Una lettera (un pò rovinata) chè illustra, in modo più comune, l'inoltramento del corriere dal Levante per l'Inghilterra, tramite le poste francesi. Stavolta è affrancata alla giusta tariffa (60 centimes) !
È stata imbucata il 22 marzo 1865 a Costantinopoli, direttamente a bordo del vapore PHASE delle Messageries Impériales : come spiegato all'inizio di questo topic, prima il settembre 1866 ogni nave aveva un bollo a suo proprio nome + un bollo annullatore a punti con ancora.
A tergo, reca il bollo d'arrivo di Marsiglia del 29 (al recto è stato apposto il bollo rosso "Paquebots de la Méditerranée"), quello dell'ambulante Marsiglia-Parigi il 30. Al recto ritroviamo il bollo di Londra del 31 marzo 1865.
Di sicuro, un periplo meno "appassionante" ché quello della prima lettera, per Manchester, ché aveva aperto questo argomento !
Laurent.
(... ma forse il destinatario, il signor Huth nasconde qualché segreto )
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Complimenti per la scoperta
ale
ale
Colleziono Vaticano nuovi e Stati Uniti usati. Mi sto avvicinando allo Stato Pontificio.
Piccolo sostenitore 2013
La mia email: ale9.inter@gmail.com
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Laurent ,
bella lettera !!!
Il destinatario e' piuttosto noto, FREDERICK HUTH & CO, e ci sono parecchie lettere destinate a loro.
Dovrebbero essere stati dei banchieri.
Il timbro rosso con scritto PAID viene citato in un libro come usato su corrispondenza proveniente dall'estero col primo codice: B, C, D, H, I, J, K, L, M.
La lettera che hai mostrato infatti ha la C.
La X non saprei dire con precisione, so che in certe situazioni dovrebbe essere una lettera dalla A alla Z utilizzata una ogni giorno.
Il giorno dopo, Domeniche escluse, si passava alla lettera successiva dell'alfabeto.
bella lettera !!!
Il destinatario e' piuttosto noto, FREDERICK HUTH & CO, e ci sono parecchie lettere destinate a loro.
Dovrebbero essere stati dei banchieri.
Il timbro rosso con scritto PAID viene citato in un libro come usato su corrispondenza proveniente dall'estero col primo codice: B, C, D, H, I, J, K, L, M.
La lettera che hai mostrato infatti ha la C.
La X non saprei dire con precisione, so che in certe situazioni dovrebbe essere una lettera dalla A alla Z utilizzata una ogni giorno.
Il giorno dopo, Domeniche escluse, si passava alla lettera successiva dell'alfabeto.
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Re: Non comune lettera COSTANTINOPOLI / MANCHESTER nel 186
Grazie, Andrea
Il mittente è il signor I. Camondo, noto banchiere (anché lui dunque) d'origine italiana sistemato a Costantinopoli, prima di stabilirsi a Parigi qualché anno dopo.
I suoi uffici sono nel quartiere di Galata :
Laurent
Revised by Lucky Boldrini - June 2015
Il mittente è il signor I. Camondo, noto banchiere (anché lui dunque) d'origine italiana sistemato a Costantinopoli, prima di stabilirsi a Parigi qualché anno dopo.
I suoi uffici sono nel quartiere di Galata :
Laurent
Revised by Lucky Boldrini - June 2015
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