A partire dal 1861 la posta austriaca mise in circolazione degli interi postali, come si direbbe oggi, o coperte bollate/coperte da lettera come venivano definite all'epoca nei documenti ufficiali.
Erano di tagli diversi, 8 per la precisione di cui alcuni molto improbabili, e di formato differente: le coperte venivano vendute con un leggero sovrapprezzo di 1/2 soldo per le spese di confezione.
La cosa interessante è che le coperte potevano essere usate anche per approntare lettere da registrarsi nel caso il valore facciale comprendesse sia la tassa di porto sia il diritto di raccomandazione: ad esempio la coperta da 25 soldi poteva essere utilizzata per inviare una lettera raccomandata nella III distanza dato che il valore facciale era la somma del diritto di registrazione (10 soldi) più la tassa di porto (15 soldi).
Non ebbero molto successo sebbene venisse concesso di integrare il valore facciale con francobolli "smerlati", ovvero presi dai fogli tradizionali.
Era altresì possibile spedire raccomandato "all'asburgica", ovvero ponendo i francobolli "smerlati"per il diritto di raccomandazione al verso, così come apporli sul frontespizio.
Domanda: qualcuno possiede o conosce una coperta bollata spedita in raccomandazione da mostrare?
Posto una coperta usata per una spedizione semplice e tassata giusto per fare capire di cosa si tratta.
Grazie.
Francesco
Coperte bollate e francobolli "smerlati"
Moderatore: fildoc
- francesco luraschi
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Coperte bollate e francobolli "smerlati"
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Francesco
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Re: "Interi postali" e francobolli "smerlati"
In "archivio" ho queste:
Corrado
Da asta Feldman.
Questa l'aveva in vendita Paolo, penso su eBay.
Collezione Masi.
Anche questa appartiene (apparteneva? ) alla collezione Masi. La didascalia che l'accompagna non aiuta a capire la tariffa, ma solo che al verso non ci sono altri francobolli per cui anche l'equivalente del diritto di raccomandazione è al recto. Di tariffe ne so proprio poco, per cui mi quadrerebbe solo immaginando che i 71 soldi siano in eccesso di 1 soldo e raddoppiando anche il porto di raccomandazione, per cui si avrebbe: doppio porto = 25 soldi x 2 = 50 soldi + 20 soldi = 70. Ma non so proprio se sia una "lettura" corretta.
In quest'ultima, da asta Merkurphila, l'intero postale assolve il diritto di raccomandazione mentre per il porto della lettera è stato aggiunto il francobollo.Corrado
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Re: "Interi postali" e francobolli "smerlati"
no io non l'ho
è tanto che la cerco
ma costano sempre un botto!
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+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!
ciao
Fildoc
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- francesco luraschi
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Re: "Interi postali" e francobolli "smerlati"
Corrado,
ti ringrazio per i preziosi contributi che sono esaustivi e coprono un'ampia casistica.
Aggiungo qualcosa di più circa i francobolli cosiddetti "smerlati": questo termine compare in un listino vendita di un commerciante livornese della seconda metà dell'ottocento (1873). Probabilmente non si tratta di uno di quelli destinati ad entrare nella storia della filatelia però il suo listino è indicativo dei gusti dell'epoca:
https://books.google.it/books?id=huoJWl ... co&f=false
La divisione che fa è solo tra nuovi e usati: in mancanza di immagini poi propone una chiave di lettura delle vignette che lascia molto spazio all'immaginazione. Siamo in un periodo in cui esisteva ancora la possibilità di avere una collezione mondiale completa e infatti ne menziona una in cui mancano solo una trentina di francobolli. Forse un motivo di orgoglio, magari era lui stesso il fornitore.
Viene praticamente trascurato il settore varietà, per non rendere troppo costosa la collezione.
Ho fatto passare il listino e ci sono alcune curiosità: il commerciante non disponeva, tra l'altro, dei primi francobolli di Mauritius così come delle coperte bollate austriache aveva solo esemplari nuovi. Nel capitolo Svizzera compare la Colomba di Basilea, da lui definita ... "piccione"
Simpatica la pagina finale con la pubblicità di pacchetti di 100 francobolli diversi a prezzo variabile.
Francesco
ti ringrazio per i preziosi contributi che sono esaustivi e coprono un'ampia casistica.
Aggiungo qualcosa di più circa i francobolli cosiddetti "smerlati": questo termine compare in un listino vendita di un commerciante livornese della seconda metà dell'ottocento (1873). Probabilmente non si tratta di uno di quelli destinati ad entrare nella storia della filatelia però il suo listino è indicativo dei gusti dell'epoca:
https://books.google.it/books?id=huoJWl ... co&f=false
La divisione che fa è solo tra nuovi e usati: in mancanza di immagini poi propone una chiave di lettura delle vignette che lascia molto spazio all'immaginazione. Siamo in un periodo in cui esisteva ancora la possibilità di avere una collezione mondiale completa e infatti ne menziona una in cui mancano solo una trentina di francobolli. Forse un motivo di orgoglio, magari era lui stesso il fornitore.
Viene praticamente trascurato il settore varietà, per non rendere troppo costosa la collezione.
Ho fatto passare il listino e ci sono alcune curiosità: il commerciante non disponeva, tra l'altro, dei primi francobolli di Mauritius così come delle coperte bollate austriache aveva solo esemplari nuovi. Nel capitolo Svizzera compare la Colomba di Basilea, da lui definita ... "piccione"
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- francesco luraschi
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Re: "Interi postali" e francobolli "smerlati"
Penso che la raccomandata da Verona per Parigi sia un II porto. Il peso potrebbe essere il 12 siglato sul frontespizio mentre il 1931/8 che si legge sul lato sinistro dovrebbe essere il numero di registrazione progressivo per il mese di agosto.
La tariffa è data da [(25X2)+21]=71 soldi dove 25 è la tassa di porto e 21 il diritto di registrazione.
Nella vecchia monetazione il diritto di registrazione era di 60/100.
Francesco
Rev LB Mar 2019
La tariffa è data da [(25X2)+21]=71 soldi dove 25 è la tassa di porto e 21 il diritto di registrazione.
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