Il segno di matita credo che riguardi l'importo della tassa postale dovuta all'amministrazione elvetica, mentre per l'altro appunto non so cosa dirti-
Bel pezzo quello che ci motri grazie.
gipos
Moderatore: fildoc
Il segno di matita credo che riguardi l'importo della tassa postale dovuta all'amministrazione elvetica, mentre per l'altro appunto non so cosa dirti-
Bel pezzo quello che ci motri grazie.
Guido, sai di già che i tuoi interventi da me sono sempre molto graditi, anche perchè ho sempre da apprendere ed imparare da persone esperte come te, ed altri amici del Forum, ritengo che questo specifico periodo sia molto affascinante per le molteplici condizioni storico postali, in collezione ho un'altro pezzo spedito da Bozzolo x Venezia il 25 settembre questa riporta sulla sovrascritta la cifra 10 manoscritta a differenza di quella diretta a Mantova con cifra impressa a tampone.Guido Morolli ha scritto: ↑8 giugno 2018, 9:17 Caro Gipos
la tua lettera da Brescia a Mantova del 21 settembre 1859 è senza dubbio interessante...
il secondo volume del Sirotti Colla, a pag 242 data il 15 settembre 1859 quale data di ripristino per gli scambi diretti tra
Austria e i Paesi italiani, cancellando di fatto la " via di Svizzera " utilizzata dopo questa data solo per il recupero di somme nel caso in cui
le affrancature di partenza fossero risultate insufficienti.
Io ho una lettera che transita da Milano il 18 settembre ( proveniente dalle Romagne ) e arriva a Trieste senza più seguire la via di Svizzera.
Sarebbe interessante vedere se altri forumisti avessero in collezione lettere di questo interessantissimo periodo.
Guido
Prendendo spunto da quanto affermato da Guido, chiedo ancora una volta agli amici del settore L.V. se la lettera spedita da Monza per Verona nell'agosto 62, rispecchia una prassi comune, oppure se l'inoltro oltre confine di lettera non affrancata riveste una anomala spedizione.Guido Morolli ha scritto: ↑8 giugno 2018, 17:28 il forum serve anche a continuare lo sviluppo delle conoscenze