1850 - Lettera da Milano per Lucca con bollo "Affrancata Posteriormente"
- francesco luraschi
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1850 - Lettera da Milano per Lucca con bollo "Affrancata Posteriormente"
Ripropongo qui una lettera già postata nella sezione di LV. Essendo ancora in vigore nel dicembre 1850 il regime di affrancatura obbligatoria assoluta con la Toscana la lettera sarebbe partita solo in caso fosse stato assolto il porto interno austriaco.
Non essendo questo il caso a Milano la lettera venne fermata in attesa che qualcuno provvedesse a pagare il porto.
La tassa toscana sembra essere l'11 (crazie) e mi chiedo: può essere solo una tariffa interna toscana, essendo riusciti a Milano a rintracciare il mittente a cui fare pagare tre carantani di porto austriaco, oppure è la tassa pagata in totale dal destinatario a Lucca dopo avere ricevuto l'avviso di giacenza?
Se non erro la tariffa base per una lettera dal LV era di 6 crazie.
Una domanda: esiste una pubblicazione riguardante le tariffe postali toscane?
Francesco
Non essendo questo il caso a Milano la lettera venne fermata in attesa che qualcuno provvedesse a pagare il porto.
La tassa toscana sembra essere l'11 (crazie) e mi chiedo: può essere solo una tariffa interna toscana, essendo riusciti a Milano a rintracciare il mittente a cui fare pagare tre carantani di porto austriaco, oppure è la tassa pagata in totale dal destinatario a Lucca dopo avere ricevuto l'avviso di giacenza?
Se non erro la tariffa base per una lettera dal LV era di 6 crazie.
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Re: 1850 Milano-Lucca
Buonasera Francesco
hai il verso?
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- francesco luraschi
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Re: 1850 Milano-Lucca
Buonasera Massimo,
ecco il verso dove si intravede quello che potrebbe essere un 3 scritto male.
Non mi è chiaro se il mittente si accorse della spedizione trovandola nell'elenco delle lettere ferme in attesa di affrancatura, pagò, e quindi si appose il bollo rosso a giustificazione del ritardo (ben 9 giorni) oppure si scrisse il 3 quando tornò dalla Toscana il denaro versato dal destinatario dopo il relativo avviso di giacenza.
E'per questo che chiedevo spiegazione di quello che sembra un 11.
Aggiungo pure un caso simile ma senza bollo specifico dove la lettera venne fermata a Milano per soli 3 giorni. C'è un 6 (carantani) sia al verso sia sul frontespizio (crazie). Il timbro di arrivo porta la data del 24 settembre.
Francesco
ecco il verso dove si intravede quello che potrebbe essere un 3 scritto male.
Non mi è chiaro se il mittente si accorse della spedizione trovandola nell'elenco delle lettere ferme in attesa di affrancatura, pagò, e quindi si appose il bollo rosso a giustificazione del ritardo (ben 9 giorni) oppure si scrisse il 3 quando tornò dalla Toscana il denaro versato dal destinatario dopo il relativo avviso di giacenza.
E'per questo che chiedevo spiegazione di quello che sembra un 11.
Aggiungo pure un caso simile ma senza bollo specifico dove la lettera venne fermata a Milano per soli 3 giorni. C'è un 6 (carantani) sia al verso sia sul frontespizio (crazie). Il timbro di arrivo porta la data del 24 settembre.
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Re: 1850 Milano-Lucca
Buongiorno Francesco
parlando con un amico, mi diceva che spesso quando si vedono quei numeri in sanguigna ...di quel colore rossastro
sono riferibili a Soldi Lucchesi, francamente non conosco l 'equivalente in crazie, ma su Lucca spesso si vedono
Max
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- francesco luraschi
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Re: 1850 Milano-Lucca
Buonasera Massimo,
online ho visto che la lira toscana era scambiata a 85/100 di lira italiana mentre quella di Lucca a 75/100. Quindi la lira di Lucca valeva 11-12% in più di quella Toscana.
Però non so se questo dato era valido anche nel 1850. Altro non ho trovato ...
Francesco
online ho visto che la lira toscana era scambiata a 85/100 di lira italiana mentre quella di Lucca a 75/100. Quindi la lira di Lucca valeva 11-12% in più di quella Toscana.
Però non so se questo dato era valido anche nel 1850. Altro non ho trovato ...
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Re: 1850 Milano-Lucca
Dopo diversi confronti la descrizione del tutto dovrebbe essere questa
l’affrancata posteriormente era usato sulle lettere x estero che DOVEVANO essere affrancate e non lo erano essendo state messe in buca,
per cui venivano ritornate al mittente perché le pagasse.
Per il resto quello scritto male al verso che sembra un 6 dovrebbe essere il porto interno LV pagato successivamente dal mittente, mentre gli 11 soldi lucchesi dovrebbero corrispondere a 10 crazie che sarebbe la tariffa x lettera di 8-12 denari dal LV, la cosa strana è che Lucca era da tempo Toscana quindi strano segnassero ancora in soldi lucchesi, la sanguigna però sembrerebbe confermarlo. C’è poi quel 21 in alto a sx che non credo sia una tariffa, ma un numero di registrazione.
Un caro saluto a tutti Max
l’affrancata posteriormente era usato sulle lettere x estero che DOVEVANO essere affrancate e non lo erano essendo state messe in buca,
per cui venivano ritornate al mittente perché le pagasse.
Per il resto quello scritto male al verso che sembra un 6 dovrebbe essere il porto interno LV pagato successivamente dal mittente, mentre gli 11 soldi lucchesi dovrebbero corrispondere a 10 crazie che sarebbe la tariffa x lettera di 8-12 denari dal LV, la cosa strana è che Lucca era da tempo Toscana quindi strano segnassero ancora in soldi lucchesi, la sanguigna però sembrerebbe confermarlo. C’è poi quel 21 in alto a sx che non credo sia una tariffa, ma un numero di registrazione.
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Re: 1850 Milano-Lucca
Alcune precisazioni: le lettere per le quali vigeva il regime di affrancazione obbligatoria assoluta e che non ne rispettavano le regole non venivano riconsegnate al mittente (anche perché non era facile risalire ad esso) ma esposte in appositi elenchi per un periodo diverso a seconda che fossero direzioni o uffici postali. In un secondo tempo il destinatario veniva avvertito della lettera giacente tramite apposito avviso. Non è il caso della lettera in questione perché il lasso di tempo di 9 giorni non è sufficiente per ipotizzare l'uso di un avviso di giacenza. Il 21 in alto a sinistra dovrebbe essere il numero di registrazione delle lettere giacenti.Massimo Bernocchi ha scritto: ↑2 marzo 2023, 19:05 Dopo diversi confronti la descrizione del tutto dovrebbe essere questa
l’affrancata posteriormente era usato sulle lettere x estero che DOVEVANO essere affrancate e non lo erano essendo state messe in buca,
per cui venivano ritornate al mittente perché le pagasse.
Per il resto quello scritto male al verso che sembra un 6 dovrebbe essere il porto interno LV pagato successivamente dal mittente, mentre gli 11 soldi lucchesi dovrebbero corrispondere a 10 crazie che sarebbe la tariffa x lettera di 8-12 denari dal LV, la cosa strana è che Lucca era da tempo Toscana quindi strano segnassero ancora in soldi lucchesi, la sanguigna però sembrerebbe confermarlo. C’è poi quel 21 in alto a sx che non credo sia una tariffa, ma un numero di registrazione.
Un caro saluto a tutti Max
La tassa al verso è un 3 dato che dall'agosto 1850 per le lettere da Milano dirette negli Stati a sud era questa la tariffa, pagabile sia in contanti sia con francobolli.
Un'ultima cosa: se le lire lucchesi valevano più di quelle toscane 11 soldi lucchesi dovrebbero essere 12-13 crazie. Ad ogni modo il peso austriaco vista la tariffa doveva essere inferiore a 17,5 grammi.
Francesco
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Re: 1850 Milano-Lucca
Francesco, grazie per gli ulteriori chiarimenti
decifrare i segni di tasse non è facile,
l 'importante è arrivare ad una spiegazione adeguata, buona giornata a tutti
Max
Rev LB Mar 2024
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Max
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