Il misterioso caso dei bolli tondi frazionari "tardivi"

Stiamo cercando di raccogliere e censire tutti gli annulli binumerali che riusciremo a trovare. E' gradita la partecipazione di tutti. Se ce la facciamo realizzeremo qualcosa che ancora non è stato fatto in maniera globale e il nostro impegno potrà essere di pubblica utilità per tutti i collezionisti.

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somalafis
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Il misterioso caso dei bolli tondi frazionari "tardivi"

Messaggio da somalafis »

Una volta tanto le circolari dei vertici dell’azienda postale erano chiare: basta con gli annulli in cui manca il riferimento alla provincia di appartenenza dell’ufficio, sostituita dal ‘’numero frazionario’’. Certo la circolare arrivava dopo che gli animali erano fuggiti dalla stalla: era datata 14-agosto 1926 ed era quasi una decina d’anni che questo numerino misterioso figurava tranquillamente al posto della provincia in migliaia di uffici postali sparsi dovunque nella penisola.
Il ‘’numero frazionario’’ era stato introdotto nei primi anni del ‘900 per ‘’bypassare’’ problemi di omonimia e identificava con certezza ogni singolo ufficio postale, anche i più piccoli. Il suo nome derivava dai ‘’servizi a denaro’’ dove era stato introdotto inizialmente: c’era infatti un apposito timbrino in forma di frazione che al numeratore recava il numero della provincia e al denominatore il numero dell’ufficio (fig.1).
fig.1.jpg
Ne’ si deve dimenticare che inizialmente i numeri attribuiti alle varie province figuravano anche sulle targhe automobilistiche, un po’ come le successive abbreviazioni del nome della provincia largamente utilizzate anche in campo postale. Ma allora a disporre di un’autovettura erano veramente in pochi, pochissimi…
Così il numero frazionario era spesso di difficile interpretazione per gli utenti del servizio postale. E, infatti, la circolare del 1926 precisava che ‘’per tutti gli altri uffici non in capoluogo di provincia i bolli a data debbono portare in alto il l’indicazione del rispettivo ufficio e in basso quella della città capoluogo di provincia’’. La circolare non portò, ipso facto, alla scomparsa degli ‘’annulli frazionari’’ dalla corrispondenze, ma si supponeva che avesse scoraggiato almeno gli ordinativi – da parte delle singole direzioni provinciali delle poste – di nuovi timbri annullatori di questo tipo, anche se i vecchi annulli frazionari continuarono ad essere utilizzati in modo massiccio sino agli anni ’50 e poi via via più sporadicamente (anche se qualcuno è sopravvissuto sino agli anni ’60). D’altra parte le direzioni provinciali delle poste controllavano periodicamente lo stato di efficienza dei vari timbri di cui erano dotati gli uffici dipendenti: e se il timbro era ancora leggibile senza problemi, perchè spendere soldi per rifarlo? Ma qui ci vogliamo occupare di timbri di annullamento palesemente ordinati ai fornitori di questi materiali in epoca SUCCESSIVA alla circolare del 1926. In effetti il contenuto della circolare fu ribadito in una nuova circolare il 5 ottobre 1934 a dimostrazione che molte direzioni postali non se n’erano date per inteso.
Intanto il Regime Fascista proseguiva la sua campagna ‘’propagandistica’’: un provvedimento del 21 dicembre 1927 introdusse nelle date l’affiancamento dell’era fascista. Alla direzione provinciale delle poste di Bologna qualcuno pensò che fosse l’occasione giusta per rifare qualche timbro postale: abolendo il ‘’frazionario’’? Macchè! Solo ingrandendo il diametro dei bolli in modo da poter inserire anche l’anno dell’era fascista che doveva essere scritto in numeri romani. Ciò accadde per vari uffici come Crevalcore, Monghidoro, Rignano Bolognese, Savigno, Villa Fontana) (figg 2-8).
fig.2.jpg
fig.3.jpg
fig.4.jpg
fig.5.jpg
fig.6.JPG
fig.7.JPG
fig.8.jpg
(segue)
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Riccardo Bodo
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somalafis
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Re: IL CASO MISTERIOSO DEI BOLLI TONDI FRAZIONARI ‘’TARDIVI’’

Messaggio da somalafis »

Tutti timbri che proseguirono la propria carriera anche in periodo di Repubblica, sia pure ‘’depurati’’ dell’era fascista (figg 9-12)
fig.9.jpg
fig.10.jpg
fig.11.jpg
fig.12.jpg
E’ vero che a dare il cattivo esempio furono proprio i vertici governativo-postali che nell’estate del 1934 quando fu aperto un ufficio postale e telegrafico presso l’ufficio stampa del Capo del Governo diedero vita ad un timbro postale assai criptico (anche se reca la dicitura ROMA) (fig. ) Si conosce anche usato anche su corrispondenza (fig. 13-14 )
fig.13.jpg
fig.14.jpg
Poi scoppiò la guerra mondiale e la questione passò evidentemente in cavalleria. Nel 1960, però, le poste repubblicane inaugurarono una nuova stagione di annulli frazionari: questa volta la provincia di appartenenza dell’ufficio era indicata a tutte lettere o in sigla automobilistica e il numero frazionario era indicato nelle due lunette dei timbri di tipo ‘’conalbi’’ (cioè i successori dei vecchi ‘’guller’’): in quella superiore era scritto il numero della provincia e in quella inferiore il numero dell’ufficio.
(segue)
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Riccardo Bodo
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Re: IL CASO MISTERIOSO DEI BOLLI TONDI FRAZIONARI ‘’TARDIVI’’

Messaggio da somalafis »

Nello stesso periodo si trova anche diffusamente impiegato il bollo bolognese di Livergnano, la cui foggia sembra di tipo ‘’moderno’’ ma che non espone da nessuna parte l’appartenenza provinciale (figg 15-17)
fig.15.jpg
fig.16.jpg
fig.17.jpg
E, ancora, qualcuno a Siracusa decise di far preparare due classici ‘’conalbi’’ a doppio cerchio: per il momento abbiamo individuato i casi di Francofonte e di Rosolini e in entrambi i casi non c’è nessuna indicazione della provincia al di là del numero frazionario (figg.18-20) La foggia di questi timbri è decisamente moderna…
fig.18.jpg
fig.19.jpg
fig.20.jpg

Ma il caso più bizzarro è quello di Pralboino, un comune di meno di tremila abitanti in provincia di Brescia, il cui timbro frazionario fu largamente impiegato negli anni ’70 . E anche in questa caso non c’è la minima indicazione della provincia di appartenenza dell’ufficio se non il numero 12 a suo tempo assegnato a Brescia!
fig.21.jpg
fig.22.jpg
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Riccardo Bodo
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Lucky Boldrini
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Re: IL CASO MISTERIOSO DEI BOLLI TONDI FRAZIONARI ‘’TARDIVI’’

Messaggio da Lucky Boldrini »

Grazie Riccardo, sempre interessantissimi i tuoi scritti!

:clap: :clap: :clap:

Luca

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