Chiedo io il vostro parere

[Antonello Cerruti]

Mi hanno chiesto di periziare e valutare questa serie, corredata di certificato finanziario ed allegata appendice peritale.
Non me la sono sentita e, con una scusa, mi sono rifiutato.
Perchè?

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[ulisse]

Sono curioso di conoscere le motivazioni del tuo rifiuto.

Così a vista sembrano normali francobolli che qualcuno definirebbe "qualità corrente".

Non ho mai visto un "certificato Bolaffi" così, è scarno di informazioni in particolare le tavole, le posizioni ed anche i colori. La numerazione in alto è sbagliata o insufficiente.

C'è qualche problema sul retro dei francobolli?

[Antonello Cerruti]

Ciao Marino, ecco le immagini dei certificati finanziari e peritali.
I francobolli sono in ordine e i margini sono modesti ma più o meno completi.
Il mio problema è stato che l'erede - visto il prezzo pagato 18 anni fa - si aspettava una risposta ben diversa da quella che io gli avrei dato ed ho preferito non dargli.
Cosa valuteresti oggi una serie simile?
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Stefano T]

I margini sono piccolini, ma sembrano esserci, anche se da controllare bene sul 10 grana, insieme ad eventuali abrasioni al recto su tutti i valori.

Bisogna poi vedere il verso per capire lo stato di conservazione della gomma e la grandezza/quantità di linguelle presenti.

Infine il valore attuale della serie, anche essendo magnanimi, al 10% di catalogo: € 750, molto lontani da quanto l'ha pagata il parente tempo fa.....

[Antonello Cerruti]

Dietro i francobolli sono in ordine; poca gomma sul 20 grana.

Come prezzi simo molto lontani?
Lontanissimi.
Non ho fatto la mia stima per diversi motivi ben intuibili.
Ed anche perchè così non gli ho fatto pagare nulla: la delusione era sufficiente e non volevo farlo rattristare ancora di più.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[cirneco giuseppe]

Naturalmente il valore riportato è quello riferito al catalogo Bolaffi.
E le percentuali sotto i francobolli indicano la percentuale su cui è stato calcolato il valore del francobollo.
E tutti sappiamo cosa vuol dire "catalogo Bolaffi"

[ulisse]

Ciao Antonello.

Come giustamente fai rilevare, il problema è il prezzo pagato a Bolaffi all'epoca .

Ho fatto un rapido calcolo utilizzando un catalogo Vaccari del 2000-2001 ed il costo sarebbe stato inferiore ai 2000 euro contro quello in alto a dx che probabilmente è il prezzo pagato .

Da un catalogo Sassone non recentissimo salta fuori un valore di mercato di circa 800 - 1000 euro che in caso di vendita ad un negozio o asta diventa la metà.

Povera filatelia, hai fatto bene.

[Ypsilon]

Ciao Antonello.

Come giustamente fai rilevare, il problema è il prezzo pagato a Bolaffi all'epoca .

Ho fatto un rapido calcolo utilizzando un catalogo Vaccari del 2000-2001 ed il costo sarebbe stato inferiore ai 2000 euro contro quello in alto a dx che probabilmente è il prezzo pagato .

Da un catalogo Sassone non recentissimo salta fuori un valore di mercato di circa 800 - 1000 euro che in caso di vendita ad un negozio o asta diventa la metà.

Povera filatelia, hai fatto bene.

Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma questo modo di ragionare con i prezzi di catalogo/acquisto/vendita mi pare stia diventando (ma forse lo è già da anni) il cancro della filatelia, come il pensiero generale del "francobollo=valore=ci faccio soldi".

[Antonello Cerruti]

La filatelia è un hobby.
Però, per giustificare certi prezzi e certe collezioni, non bastavano i collezionisti.
Ci volevano gli "investitori" o comunque soldi anche da chi non acquistava per divertirsi ma per costituirsi un tesoretto magari anche non tracciabile...
Ma questo "mercato parallelo" aveva bisogno di favole, di medaglie premio, di ori e poi di ori grandi, poi di abbracci ed applausi appaganti.
Poi anche questo non bastava più ed allora si inventano nuovi colori e le prove diventano "non emessi", eccetera, eccetera.

"Alla tua collezione di Sardegna manca il 5 centesimi verde vellutato pallido alla luce del tramonto e senza quella rara gradazione non potrai mai ottenere il gran diploma di pollo di prima categoria".

Così si sono massacrati i collezionisti e si è mortificata la Filatelia.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Ypsilon]

Ciao Antonello concordo in pieno, ma purtroppo fin tanto che non ci si sbatte la testa o si approda in un posto come questo forum, difficilmente vedi il mondo reale (un po' alla matrix mi verrebbe da pensare) e questo è veramente molto molto deludente e rattristante.
Io dopo anni ho ripreso, collezionando sicuramente banalità e che in futuro saranno pezzetti di carta adesivi, ma ne sono cosciente ed attualmente mi diverte. Questa è la cosa fondamentale, essere coscienti di quel che si sta facendo.
Ma nessuno te lo viene a dire.
Poi capita chi, come questo cliente, ha ereditato e pensa di avere una fortuna in mano e sicuramente non gli verrà mai in mente di collezionare francobolli dopo la delusione ricevuta.
Mi pare si faccia più danni della grandine.

[Antonello Cerruti]

Caro Andrea, non ci sono categorie che possono dirsi estranee all'attuale momento della filatelia italiana.
All'asta di Zanaria, i prezzi base erano molto bassi anche in rapporto ad una qualità del materiale offerto superiore alla media ed enormemente migliore di quanto offerto in rete.

Ciò premesso, mi sarei aspettato che commercianti e sopratutto i "cataloghisti" fossero presenti numerosi in sala.
Invece, tranne pochissimi mercanti milanesi - i più noti -, gli operatori hanno disertato la sala.

Ne ho chiesto il motivo ai presenti e le risposte sono state "i cataloghi allontanano i collezionisti", "i commercianti hanno spacciato fregature per anni ed ora sono senza bolli, senza soldi e senza clienti", ecc.

Il "Gronchi rosa" rappresenta da sempre il "biglietto da visita" della filatelia italiana. I cataloghi lo quotano all'incirca 2000 euro. All'asta il fogli da 40 pezzi è stato venduto a 12.500 euro (312 euro al pezzo).
Anche con le commissioni pagate non raggiunge il 20% del prezzo di catalogo. Ed il francobollo più popolare e vendibile...
A questo prezzo i nostri "cataloghisti illuminati" non lo hanno comprato; ma tu pensi che l'anno prossimo stamperanno un prezzo più realistico sui loro cataloghi?

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Ypsilon]

Sei stato molto esauriente e l'esempio reale del Gronchi rosa è quello che più rappresenta la realtà secondo me... anzi senza secondo me, sono i fatti.

...."i cataloghi allontanano i collezionisti", "i commercianti hanno spacciato fregature per anni ed ora sono senza bolli, senza soldi e senza clienti", ecc...

Queste risposte lasciano ancor di più senza parole... specie quella dei "commercianti spacciatori".

[Stefano T]

Ma pensate che chi decide i prezzi sul catalogo non sappia quali sono i reali prezzi di vendita? Sono loro stessi commercianti, quindi il polso del mercato ce l'hanno e le difficoltà che esso sta attraversando sono loro ben chiare.
Il problema è che, dopo tanti anni di aumenti ingiustificati, non sanno come venirne fuori.

Abbassare il prezzo di catalogo secondo loro è inconcepibile, salvo poi farlo su dei pezzi rari quando saltano fuori dei blocchi venduti scriteriatamente in asta a prezzi bassissimi.

Al limite lo tengono fermo per anni - come accaduto ai francobolli di Repubblica - oppure, vedi altri settori, continuano comunque ad aumentarli per compensare la percentuale sempre minore alla quale si vende il materiale di qualità corrente o brutta e che, purtroppo, per chi non coglie la differenza, ha poca "sensibilità" filatelica o esperienza, fa da riferimento anche per quello molto bello o splendido.

Dovrebbero dare un taglio delle quotazioni di almeno il 50%, secondo me, e valorizzare la conservazione e la qualità, magari con degli esempi o delle semplici tabelle che non siano però circoscritte alla semplice centratura.

[Antonello Cerruti]

Il saggio Stefano è perfettamente al corrente della situazione in cui si sono infilati i cataloghisti che danneggia i privati ma anche i commercianti quando è il loro turno di andare da un erede o da un collezionista che ha in mano un catalogo e raramente si vede offrire il 10% di quelle quotazioni.
E non sempre ci si può rifugiare dietro il paravento della qualità, soprattutto quando i francobolli sono ancora accompagnati da certificati compiacenti o addirittura del venditore in cui vengono definiti "perfetti ed in ottimo stato di conservazione".

Mi ha scritto un forumista avvocato che mi ha citato gli articoli del codice penale nn. 643 (Circonvenzione d'incapace) e 661 (Abuso della credulità popolare), oltre quelli relativi alla truffa, alla frode in commercio ed alla sproporzione tra valore reale e prezzo pagato.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[Ypsilon]

Mi pare che sia un gran bel caos generale.
Le incognite sono tante e l'equazione non torna mai a pro del collezionista.
Proprio al nostro circolo (ormai veramente 4 gatti) se ne parlava tempo fa, potete immaginare la delusione di molti collezionisti che si sono ritrovati a vendere per non abbandonarla nelle soffitte degli eredi.
Vado a memoria, però mi pare che 15 anni fa il prezzo pagato da un venditore in fase di acquisto, fosse più del 10% del catalogo (si parla di francobolli di un certo interesse ovviamente). Qua mi pare che più passi il tempo e più questa percentuale vada sempre a diminuire.

[Ypsilon]

Per quanto riguarda il forumista avvocato, mi chiedo quanto potrebbe mai durare una plausibile causa in Italia visti i tempi biblici.

[fildoc]

La Bolaffi nella sua diversificazione ha messo la filatelia in secondo piano dando spazio a manifesti, mobili, vini e quant'altro
oltre al sicuro mercato delle monete!

L'editore Sassone mi giunge qualche sussurro che voglia vendere e chiudere l'attivita' commerciale...

Altri cataloghi nazionali sono finiti o sopravvivono languendo...

Per il futuro dobbiamo aspettarci un crollo della filatelia italiana
con la fine dei prezzi gonfiati
per poi avere un mondo più realistico
che ci vedra' solo teoricamente più poveri (lo eravamo gia' filatelicamente parlando!)

[Antonello Cerruti]

Per quanto riguarda il forumista avvocato, mi chiedo quanto potrebbe mai durare una plausibile causa in Italia visti i tempi biblici.

Già. E poi chi riuscirebbe a stabilire il prezzo reale di un francobollo? Troppe anche solo le varianti legate alla qualità.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti

[robymi]

Be'...lo hanno fatto per i calciatori, quindi hai visto mai...
Roberto

[cialo]

Mi ha scritto un forumista avvocato che mi ha citato gli articoli del codice penale nn. 643 (Circonvenzione d'incapace) e 661 (Abuso della credulità popolare), oltre quelli relativi alla truffa, alla frode in commercio ed alla sproporzione tra valore reale e prezzo pagato.

Truffa truffa truffa. E anche ben organizzata.