Le collettorie

Spazio dedicato a questo tipo di collezionismo che ha ancora tante cose da scoprire

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cesare
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Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

Per gli amici amanti delle "posta rurale",
un documento da Arre, paesino della bassa padana, per Padova in data 7 gennaio 1910.
Ufficio d'appoggio: CONSELVE.
Maurizio
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maurizio
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piscar
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da piscar »

heilaaa! a pochi KM da casa mia.

BELLISSIMA
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mestrestamps
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Ciao Cesare,
e complimenti :clap: :clap: :clap: per la bella lettera che hai postato.
Vorrei però fare una precisazione: non si tratta di una COLLETTORIA RURALE ma bensì di una COLLETTORIA COMUNALE.
Infatti, quando si parla di collettoria comunale si vuole indicare quella corrispondenza che reca sul fronte l'impronta dell'Amministrazione di provenienza, mentre l'affrancatura è annullata da ufficio postale diverso dalla località di provenienza.
Questo bollo veniva usato dall'Amministrazione per ufficializzare la propria corrispondenza e fungeva anche per indicare il mittente: la stessa era soggetta a fruire delle tariffe agevolate che lo Stato riservava alle Amministrazioni Comunali e in caso di località sprovvista di ufficio postale ne indicava la provenienza.
Il/i francobollo/i era/no sempre annullato/i con il timbro delle poste di altra località.
La differenza fra COLLETTORIA COMUNALE e COLLETTORIA RURALE è che quest'ultima era contrassegnata con il bollo nominativo ed era apposto dal COLLETTORE nominato dalla Giunta Comunale mediante convenzione con l'Amministrazione postale.
L'art.85 del "Regolamento Generale per l'esecuzione della legge 5.5.1862 (RD 891 del 21.9.1862)" dice: "...nei luoghi ove non si hanno portalettere stipendiati dall'Amministrazione (Comunale, n.d.a), le corrispondenze potranno essere recapitate a domicilio col mezzo di un agente, la cui scelta dovrà essere fatta dalla Giunta Municipale....
La presenza del solo bollo amministrativo presuppone il fatto che la corrispondenza veniva inviata presso l'ufficio postale di appartenenza mediante un AGENTE COMUNALE che ritirava anche la corrispondenza in arrivo (tranne naturalmente ogni tipo di corrispondenza privata... :-)) ).
A volte succedeva che il collettore comunale si appoggiasse al collettore rurale il quale timbrava anche con il suo timbro la corrispondenza, generando interessanti e rare combinazioni come la lettera qui sotto da ARQUA' POLESINE per Porto Tolle la quale presenta sia il timbro di COLLETTORIA COMUNALE che il timbro di COLLETTORIA RURALE.

arquà polesine - collettoria comunale + rurale 001.jpg


Per concludere, il collettore rurale apponeva il bollo della località di partenza SENZA annullare il francobollo/i (come da regolamento :!: ). Il collettore comunale (mi si passi il termine :!: ) effettuava solo il servizio per gli atti del Municipio. Ambedue in ogni caso portavano la corrispondenza all'Ufficio Postale.

P.S. : purtroppo, nel caso delle COLLETTORIE la letteratura in merito non aiuta chi colleziona questo settore di storia postale. Credo che l'unico supporto ancora e attualmente a disposizione sia il catalogo Gaggero-Mondolfo.
Era apparso, anni fa, un lavoro di Walter Cazzola intitolato LE REGIE COLLETTORIE POSTALI ITALIANE, andato quasi subito esaurito ed ormai introvabile.
Sono riuscito, dopo ricerche varie, a reperirlo da un amico collezionista di Conegliano che gentilmente me ne ha fatto copia.
Se qualcuno fosse interessato, può mandarmi l'indirizzo in MP o all'indirizzo e-mail qui sotto, sarò ben lieto di fargliene avere copia.

Ciao:
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prefil
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da prefil »

mestrestamps ha scritto:P.S. : purtroppo, nel caso delle COLLETTORIE la letteratura in merito non aiuta chi colleziona questo settore di storia postale. Credo che l'unico supporto ancora e attualmente a disposizione sia il catalogo Gaggero-Mondolfo.
Era apparso, anni fa, un lavoro di Walter Cazzola intitolato LE REGIE COLLETTORIE POSTALI ITALIANE, andato quasi subito esaurito ed ormai introvabile.
Sono riuscito, dopo ricerche varie, a reperirlo da un amico collezionista di Conegliano che gentilmente me ne ha fatto copia.
Se qualcuno fosse interessato, può mandarmi l'indirizzo in MP o all'indirizzo e-mail qui sotto, sarò ben lieto di fargliene avere copia.

Ciao:


Confermo quanto detto da Andrea sulla letteratura disponibile sull'argomento collettorie. Credo che entrambi i volumi, poichè datati, non sono il massimo per quanto riguarda la valutazione, ma sono comunque un'utile guida per chi desidera avvicinarsi a questo settore deglia annullamenti, probabilmente ancora troppo trascurato.
Ricordo inoltre degli articoli sulle collettorie apparsi su Storie di Posta ma, non avendoli sottomano, non posso dare riferimenti precisi.

Ciao: Ciao:
Luca
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Emilio Diena: «prima i libri poi i francobolli e dopo le lettere».

Presidente dell'Associazione Italiana di Storia Postale https://www.aisp1966.it/, Consigliere FSFI con delega a manifestazioni e giurie, Consigliere USFI.
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paolo
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da paolo »

Mi dispiace dover rettificare quanto sopra scritto da mestrestamps, e non voglio assolutamente entrare in polemica, ma le cosiddette "Collettorie Comunali" NON ESISTONO... nessun testo legale le ha mai previste o descritte (l'n.d.a. da lui messo nel testo della norma è TOTALMENTE ERRATO in quanto per Amministrazione si intende quella delle POSTE e non Comunale... tra l'altro, se così non fosse, la norma sarebbe assurda oltreché riidicola)...
il termine "Collettorie Comunali" è stato usato dall'amico G.A.Natoli in un suo articolo "provocatorio" pubblicato tempo fa sul "Bollettino Prefilatelico e Storico Postale", di cui ebbi occasione di parlare con lui, e concordammo sul fatto che, come detto prima, NESSUN TESTO LEGALE NE PARLA MAI... il bollo del Comune è semplicemente un bollo del mittente, utile ad ottenere una franchigia totale o parziale della tariffa, o, ancor più semplicemente, qualora la franchigia non sia prevista, ad indicare il mittente...
Ciao:
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi...
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mestrestamps
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da mestrestamps »

Ciao:

Paolo, nessun problema, per carità :!: :!: :abb: :abb:
Anzi, ti ringrazio per la precisazione data; purtroppo, come ho scritto sopra, la letteratura in questo campo latita, quindi c'è ancora molto di vago.... :-))
Per quanto riguarda le collettorie comunali, le notizie me le diede tempo fa un'amico del Circolo con il quale avevamo cercato di mettere ordine alle collettorie rurali del Veneto; può darsi che queste notizie le abbia attinte proprio dalla rivista che dici tu, dandomi quindi delle informazioni sbagliate :pin: e che poi non ho verificato... :!: :!: :OOO: :OOO: :OOO:
Chiederò comunque spiegazioni... :ko: :ko: :grr: :grr:
Chiedo scusa :pray: :pray: :pray: a tutti per la montagna di str....e che ho scritto, e grazie ancora a Paolo per avermi rimesso sulla giusta strada :!: :!:

Ciao:
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cesare
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

Ciao Andrea.
Intendo esprimerti i miei più sentiti ringraziamenti per le informazioni, i riferimenti e le precisazioni che, con naturale chiarezza, stai convividendo con noi tutti.
Conoscenze senz'altro frutto di anni di pazienti ricerche e soprattutto di una grande passione.

Come avrai senz'altro notato ho preferito, fin da subito, una certa cautela nella nominazione del servizio postale in questione, non accennando alla “collettoria”.
Ho gettato nell'arena un “nuovo” seppur vecchio personaggio quale quello del “cursore”

Devo però ammettere come la definizione di “posta rurale” abbia tradito il mio pensiero.
Hai risposto a domande non espresse, anche se su alcuni punti rimango perplesso.
In particolare sulla netta distinzione tra collettoria comunale e rurale in funzione del bollo lineare del “collettore”. Spontanea sorge una domanda, forse provocatoria
E' L'ANNULLO CHE “CREA” LA COLLETTORIA?
Non è plausibile, per quanto riguarda la corrispondenza di servizio tra comuni, essendo la località di provenienza “certificata” dal bollo di franchigia (totale o parziale che sia), che il “collettore” si astenesse dall'apporre il proprio ritenendolo, in tal caso, “non necessario”?
Oppure che semplicemente non lo avesse, ancora, in dotazione?


Per la gioia di PISCAR, e non solo spero, che ha gradito il documento di ARRE,
un altro del comune di CASAL SER UGO, con il lineare corsivo di collettoria in violettosu una corrispondenza di servizio per questioni anagrafiche, per il Municipio di MASERA'.Da interpretare per la mancanza dell' affrancatura e ovviamente dell'annullo dell'ufficio postale del comune di dipendenza.
Datazione manoscritta di arrivo, del Sindaco di Maserà : 5 9mbre 1891.

P.S Il presente intervento è stato preparato ancora prima di quello di PAOLO e della seguente risposta di ANDREA che di poco mi hanno preceduto nell'invio. Lo ho comunque postato senza correzzioni anche se forse superato nelle obbiezioni.
Naturalmente estendo i ringraziamenti a Paolo, Luca e a tutti coloro che partecipano.Maurizio
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Ultima modifica di cesare il 3 dicembre 2009, 22:58, modificato 1 volta in totale.
maurizio
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piscar
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da piscar »

cesare ha scritto:Per la gioia di PISCAR, e non solo spero, che ha gradito il documento di ARRE,
un altro del comune di CASAL SER UGO, con il lineare corsivo di collettoria in violettosu una corrispondenza di servizio per questioni anagrafiche, per il Municipio di MASERA'.Da interpretare per la mancanza dell' affrancatura e ovviamente dell'annullo dell'ufficio postale del comune di dipendenza.
Datazione manoscritta di arrivo, del Sindaco di Maserà : 5 9mbre 1891.



WOW!!!
questa è ancora più bella visto che Casalserugo è il mio comune.
Non SO se può servire x l'interpretazione, ma Casalserugo e Maserà sono comuni confinanti e da Municipio a Municipio non più di 4/5 Km
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cesare
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

Avrai notato senz'altro
come la denominazione del tuo comune nativo
sembrerebbe avere origine dal CASALE di un tale SER UGO.
Puoi darci qualche notizia a riguardo?
Maurizio
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piscar
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da piscar »

cesare ha scritto:Avrai notato senz'altro
come la denominazione del tuo comune nativo
sembrerebbe avere origine dal CASALE di un tale SER UGO.
Puoi darci qualche notizia a riguardo?
Maurizio


esatto sembra che in origine il nome fosse proprio CASALE, poi in un secondo momento fu aggiunto Ser Ugo, anche x distinguerlo da Casale di Scodosia, che è abbastanza lontano da qua ma sempre in provincia di PD.

Il Ser Ugo sembra avesse costruito un castello in zona e si crede che l'unica parte rimasta in piedi, sia dove si trova l'attuale biblioteca. Alcuni dicono che il nome parta anche da lì Casa del Ser Ugo.
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piscar
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da piscar »

se posso chiederti Cesare, hai x caso altri documenti della mia zona? Soprattutto se si parla di Leonino da Zara. Uno dei pioniere dell'aviazione italiana. Di cui non si trovano molte notizie e abbiamo un disputa con il vicino comune di Bovolenta, col quale ce lo contendiamo.
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gionino
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da gionino »

ciao a tutti
intervengo nella discussione per apportare la mia conoscenza delle collettorie, che purtroppo è un settore della storia postale un tantino snobbato fprse perchè sulle bustw si vedono pichi francobolli,ma questa è solo una mia impressione.
Entrando nel merito concordo con quanto detto da Paolo sulla non esistenza delle collettorie comunali.
Per quanto riguarda il "cursire" questi non era altroo che il messo comunale che all'epoca aveva, tra l'altro, anche il compito di notificare gli atti, ne è prova il documento postato da Cesare, alla cui provocatoria domanda "E' l'annullo che crea la collettoria?2 rispondo che è la collettoria che crea l'ammullo.
Tutti sappiamo che i timbri delle collettorie sono corsivi, ottagonali, quadrati e negli iltimi tempi anche trondo riquadrati in rapporto alla classe di appartenenza. Inizialmente tali timbrierano in dotazione dell'ufficio cui la collettoria era aggregata,il quale provvedeva ad imprimerlo sul documento che gli veniva consegnato per l'inoltro. In un secondo momento forse più per comodità anche in assenza di una specifica normativa, la bvollatura della corrispondenza fu demandata direttamente alla collettoria che aveva l'obblogo di apporlo ancjhe in presnza di bolli comunali.
Un'uktima cosa e chiudo, scusandomi di essere stato prolisso, riguarda la mancanza dell'affrancatura sul documento di Casal Ser Ugo. Una disposizione contenuta in una legge di cui non ricordo il numero e la data, prevedeva che i sindaci potessero spedire lettere non affrancate nel rispetto di certe condizioni. Per essere certo che la lettera entri nella disposizione sarebbe necessario esaminarla con attenzione.
Vi ringrazio per la pazienza xhe avrete nel leggermi e vi auguro una buona notte
.
Gioacchino

P.S. gli unici libri che io conosco che trattano le collettorie sono il Gaggero ed il Gazzola già da voi conosciuti
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cesare
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

PISCAR, mi spiace ma non dispongo di nulla che possa esserti d'aiuto nella tua ricerca riguardo Leonino da Zara. Per quanto attiene, invece, al Comune di CASAL SERUGO spero, stasera, di riuscire a mostrare qualcosa d'altro.

GIONINO chiarisce come il “cursore” fosse un dipendente dell'amministrazione comunale, con funzioni di “messo” per la notifica e l'affissione di atti pubblici....
Se ho ben inteso......nelle sue funzioni lavorative poteva rientrare anche il trasporto e la consegna della corrispondenza di servizio comunale all' ufficio postale di destino o di aggregazione.

Poteva, detto “cursore” trasportare e consegnare, anche, posta “privata”e/o “commerciale” se il comune non disponeva di servizio postale “adeguato”alle nuove esigenze?

Puo farsi un discorso generale o magari ogni peculiarità locale può aver generato casi specifici che contraddiccono e confondono le linee di impostazione generale?

Riguardo l'apparente franchigia del piego comunale di Casal Ser Ugo,
potrebbe trattarsi di una spedizione sottofascia ?

Maurizio
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valverde
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da valverde »

Buongiorno a tutti, perdonate la mia ignoranza, sto cercando di mettere insieme documenti postali del mio paese, ma l'800 è per me terra inesplorata. Il "cursore" di cui parla Gionino e il "pedone rurale" dell'articolo fi Filanci su "Storie di posta", sono la stessa figura?
Grazie
Maria
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cesare
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

Ciao Maria,
piacere di risentirti.
Non mi pronuncio sulla questione che poni e rimango, con te, in attesa di più qualificata risposta.
Raccolgo annulli di collettoria da poco tempo.
Ho iniziato per curiosità e per il fascino “estetico”che i corsivi da subito hanno esercitato su di me. Presto sono sorte le prime domande.
Ho scoperto il Gaggero-Mondolfo e mi son sentito meno solo, ma ben presto mi è parso che ci fosse qualcosa che non quadrava......
Infine, l'articolo di di F.Filanci........
Maurizio
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Antonio M.
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da Antonio M. »

valverde ha scritto:Buongiorno a tutti, perdonate la mia ignoranza, sto cercando di mettere insieme documenti postali del mio paese, ma l'800 è per me terra inesplorata. Il "cursore" di cui parla Gionino e il "pedone rurale" dell'articolo fi Filanci su "Storie di posta", sono la stessa figura?
Grazie
Maria



Ciao: sperando di esserti d'aiuto senza dire frottole potrei definirli come di seguito:

Il "Cursore Comunale" raccoglieva la posta e la portava alla sede della dipendenza. Questa persona era nominata dall'autorità amministrativa del Comune, che ne regolamentava anche il suo lavoro.

Il "Pedone Rurale" definito anche corriere di posta interna, era addetto al trasporto dei dispacci fra le collettorie rurali e gli uffici postali da cui dipendevano, era l'unico obbligato a portare il distintivo delle Regie Poste perchè dipendente postale.

Sperando che qualche altro amico + preparato ti possa dare miglior consiglio ti saluto.

Antonio
Saluti Antonio

Seguo il sito: http://www.filateliasubalpina.it

Le mie aste su DELCAMPE http://www.delcampe.net/negozi/antonio1964
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gionino
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da gionino »

ciao Cesare
la risposta alle tue domande la trovi studiando il Gaggero-Mondolfo oltre che il Cazzola:Sono gli unici testi che conosco a cui faccio riferimento, Lo stesso suggerimento do a Maria che ho il piacere di leggere per la prima volta.
Io posso dirti intanto che il cursore,inquanto dipendente comunale,svolgeva mansioni esecutive tra le quali rientrava anche la consegna e il prelevamento della posta ( mansione ancora oggi svolta specie negli uffici pubblici)
Ci fu, è vero,un periodo, se non ricordo male intorno al 1926 (non ho avuto tempo di cercare tra le mie carte) durante il quale a seguito di una disposizione ministeriale poteva anche consegnare nell'ambito del distretto comunale,la posta ma solo quella del comune e non dei privati. Ma questa disposizione ha nulla a che vedere con le collettorie riguardando solo la corrispondenza dei sindaci,
Per quanto riguarda il piego di Casal Ser Ugo potrebbe rientrare nella disposizione prevista dal RD 15.11.1876 n.3589 che stabiliva :2i sindaci possono inviare in totale assenza di affrancatura fogli aperti o piegati in modo da essere aperti" .E' quindi importante controllare la data.
Anche questo caso riguarda i sindaci e non le collettorie.
Spero di essere stato chiaro e mi auguro di leggerti ancora sull'argomento
Gionino
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valverde
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da valverde »

Grazie Cesare, Antonio e Gionino. Quindi, colui che portò all'ufficio postale di dipendenza, quello di Rezzato, la lettera del Sindaco di Bottecino Mattina, che allego, era un cursore comunale?
Maria
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cesare
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da cesare »

BOTTICINO è una località che mi risultava già nota.
Difatti è la patria del pregiato marmo, cui il bresciano ministro ZANARDELLI assicurò l'esclusiva fornitura per il monumento a Vitt Em II in Roma, con un nutrito seguito di operai e maestranze per la sua lavorazione.

Uno storico esempio, quanto mai attuale, di interessi privati nella cosa pubblica.

Monumento che i romani,posso confermare, non hanno mai amato e avvertito come un corpo estraneo e che con ironica tipica espressione chiamano la “torta nuziale”( riferendosi al sua bianchissimo sepolcrale splendore) o la “macchina da scrivere”per la sua conformazione.
Maurizio
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valverde
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Re: Arre (Padova) posta rurale

Messaggio da valverde »

Tutto vero Maurizio, con la precisazione che a Botticino avveniva solo l'escavazione e i botticinesi erano solo cavatori, la proprietà e i cantieri per la lavorazione erano a Rezzato, il paese vicino, più popoloso e economicanente sviluppato. Trovare documenti postali di Botticino dell'800 o dei primi anni del '900 sembra essere un'impresa disperata, proprio perchè non era situato sulle vie di comunicazione e non aveva attività economiche rilevanti. Risulta nell'elenco delle collettorie istituite nel 1873, ma i primo bolli di cui viene dotato sono i tondo riquadrati, di cui, secondo B. Bertolani nella sua opera sui bolli ed annullamenti bresciani dal 1800 al 1910, furono forniti l'ufficio di Botticino Sera nel 1894 e quello di Botticino Mattina nel 1896. (Ora sono un unico comune, allora erano 2 comuni diversi). E' per questo motivo che cercavo di capire il funzionamento delle collettorie, in cosa potesse consistere un servizio di collettoria senza bolli e senza agenti . Avevo supposto che consistesse in una buca delle lettere, posta nel palazzo comunale, nella quale si gettava la posta e che veniva svuotata periodicamente dal "pedone rurale" inviato dall'ufficio di Rezzato.
Per la posta "d'ufficio", invece, il Sindaco inviava all'ufficio di Rezzato il "cursore", ovvero l'antesignano dell'attuale messo comunale. Ma non so quanto siano fondate le mie ipotesi.
Grazie e buona domenica a tutti
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