Un saluto a tutti
Busta con lettera dal Consolato Generale d'Italia a Berlino scritta il lunedì 12 febbraio 1945 e spedita non attraverso canali postali o Diplomatici in Italia dove, giunta all'Uff. Postale del Ministero degli Esteri il 21/02/1945 (ben 9 giorni dopo), fu correttamente affrancata per 1 lira e spedita a Torino dove giunse il 2 marzo.
E' abbastanza chiaro che le date riportate a mano sia sulla busta che sulla lettera sono state apposte dal destinatario (è ben visibile la differenza di calligrafia).
La ricostruzione del viaggio è comunque una mia ipotesi, ne sono ovviamente gradite eventualmente altre.
Ciao Agostino
http://img40.imageshack.us/img40/4882/nuovo1.jpg
http://img6.imageshack.us/img6/8786/nuovo2g.jpg
La corrispondenza diplomatica
La corrispondenza diplomatica
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Re: RSI: la corrispondenza diplomatica e dei Consolati
Ciao Agostino,
io sono convinto che tutta la corrispondenza delle sedi consolari RSI sia di non facile reperimento; questa corrispondenza è pochissimo documentata, a maggior ragione se, come spesso avviene, si riesce a recuperare solamente la busta e non ci sono tracce "parlanti" che consentano di identificare il vettore e le modalità del trasporto.
Spesso ho visto liquidare casi come quello da te proposto col dubbio, legittimo, che fossero semplicemente state riutilizzate le buste disponibili presso il ministero: solamente la presenza della lettera può risolvere la questione, come in questo caso, che ritengo esemplare in tal senso.
Nella lettera non si dice, per caso, come ha ricevuto la posta (le 3 lettere che cita) da casa?
Sarebbe davvero interessante saperlo, perchè il mittente potrebbe avere usufruito dello stesso mezzo per inviare la sua corrispondenza.
Io immagino la visita di un collega dall'Italia o un invio tramite trasporto militare di pacchi agli Italiani che lavoravano in Germania, ma sono solamente ipotesi...
I Consolati erano spesso il punto di concentramento delle spedizioni di pacchi dall'Italia e non mi sorprenderebbe che questa busta avesse viaggiato per il tramite di uno di questi trasporti.
Ciao e grazie
io sono convinto che tutta la corrispondenza delle sedi consolari RSI sia di non facile reperimento; questa corrispondenza è pochissimo documentata, a maggior ragione se, come spesso avviene, si riesce a recuperare solamente la busta e non ci sono tracce "parlanti" che consentano di identificare il vettore e le modalità del trasporto.
Spesso ho visto liquidare casi come quello da te proposto col dubbio, legittimo, che fossero semplicemente state riutilizzate le buste disponibili presso il ministero: solamente la presenza della lettera può risolvere la questione, come in questo caso, che ritengo esemplare in tal senso.
Nella lettera non si dice, per caso, come ha ricevuto la posta (le 3 lettere che cita) da casa?
Sarebbe davvero interessante saperlo, perchè il mittente potrebbe avere usufruito dello stesso mezzo per inviare la sua corrispondenza.
Io immagino la visita di un collega dall'Italia o un invio tramite trasporto militare di pacchi agli Italiani che lavoravano in Germania, ma sono solamente ipotesi...
I Consolati erano spesso il punto di concentramento delle spedizioni di pacchi dall'Italia e non mi sorprenderebbe che questa busta avesse viaggiato per il tramite di uno di questi trasporti.
Ciao e grazie
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marcadabollo
Re: RSI: la corrispondenza diplomatica e dei Consolati
Una domanda per Henry: sai in quali paesi c'erano consolati della RSI? Ovviamente erano presenti nei paesi sotto controllo tedesco (e penso in Giappone). Ma i paesi neutrali come si comportarono? Ho evidenza di almeno un consolato RSI in Svizzera, dove c'erano anche quelli del Regno, ma in Portogallo, Spagna, Svezia, Irlanda etc. come andarono le cose?
Michele
Michele
Re: RSI: la corrispondenza diplomatica e dei Consolati
marcadabollo ha scritto:Una domanda per Henry: sai in quali paesi c'erano consolati della RSI? Ovviamente erano presenti nei paesi sotto controllo tedesco (e penso in Giappone). Ma i paesi neutrali come si comportarono? Ho evidenza di almeno un consolato RSI in Svizzera, dove c'erano anche quelli del Regno, ma in Portogallo, Spagna, Svezia, Irlanda etc. come andarono le cose?
Michele
Ciao Michele,
in questo link puoi trovare alcune informazioni:
http://baldi.diplomacy.edu/diplo/texts/conciatori1.pdf
In numerosi Stati non c'era una vera rappresentanza consolare, ma era presente un addetto d'affari che svolgeva il medesimo ruolo, pur non appartenendo al corpo diplomatico.
Ciao
Ultima modifica di byebye il 9 settembre 2009, 20:35, modificato 2 volte in totale.
Re: RSI: la corrispondenza diplomatica e dei Consolati
Ecco il testo integrale della Lettera da Berlino, non si fa nessun accenno al vettore o alle modalità di spedizione della posta, però ci sono notizie molto interessanti sulla situazione del nostro Consolato e più in generale della Città negli ultimi mesi di guerra.
Ovviamente, come Henry, non nutro dubbi sulla sua autenticità.
Non posto il retro della busta per motivi di privacy, però vi comunico che accanto al nome del Diplomatico c'è la sigla P.C. 305.
Ciao Agostino
http://img179.imageshack.us/img179/370/lettera1.jpg
http://img299.imageshack.us/img299/2655/lettera2.jpg
Ovviamente, come Henry, non nutro dubbi sulla sua autenticità.
Non posto il retro della busta per motivi di privacy, però vi comunico che accanto al nome del Diplomatico c'è la sigla P.C. 305.
Ciao Agostino
http://img179.imageshack.us/img179/370/lettera1.jpg
http://img299.imageshack.us/img299/2655/lettera2.jpg
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Re: RSI: la corrispondenza diplomatica e dei Consolati
Agostino,
solo per completare il discorso.
La mia personale opinione è che questo tipo di corrispondenza non sia di agevole reperimento, ma questo non significa che sia necessariamente rara o che abbia un particolare valore economico, anzi...
Non si tratta di materiale commercialmente appetibile ed apprezzato.
Ciao
Revised by Lucky Boldrini - August 2010
solo per completare il discorso.
La mia personale opinione è che questo tipo di corrispondenza non sia di agevole reperimento, ma questo non significa che sia necessariamente rara o che abbia un particolare valore economico, anzi...
Non si tratta di materiale commercialmente appetibile ed apprezzato.
Ciao
Revised by Lucky Boldrini - August 2010