Analisi di una busta da Calcutta a Genova del 03/09/1869
Analisi di una busta da Calcutta a Genova del 03/09/1869
vi chiedo se secondo voi sia interessante questa busta spedita in data 03.09.1869 ed arrivata a destino il 30.09.1869.
Dato ché, sono totalmente a digiuno in questo campo chiedo a voi le delucidazioni del caso, un grazie anticipato a chi volesse intervenire
gipos
Dato ché, sono totalmente a digiuno in questo campo chiedo a voi le delucidazioni del caso, un grazie anticipato a chi volesse intervenire
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Re: Busta da Calcutta a Genova
molto interessante il timbro della ditta Casella apposto sui francobolli.
La ditta Casella era una dittta molto famosa di strumenti
Se conosci l'inglese qui c'e' una biografia dei Casella:
Louis Pascal Casella (1812–1897), maker of scientific instruments, was born Luigi Pasquale Casella on 29 February 1812 in Edinburgh. Around 1835 he moved to London, where he was employed by an instrument maker, Caesar Tagliabue, who had established his business in 1799. In 1838, Casella married Tagliabue's daughter and became a partner in the business. On Tagliabue's death in 1844, Casella took charge of the firm. In 1848 the firm name was changed from Tagliabue and Casella to L. P. Casella & Co. The firm made a wide variety of instruments.
L. P. Casella & Co. became instrument makers to the Admiralty and the Government of North America in 1856, and to the East India Company and the Board of Trade in 1860.
In 1860, L. P. Casella & Co. was succeeded by the firm known simply as Louis P. Casella. By 1871, the title page of an illustrated catalogue declared that Casella was:
"SCIENTIFIC INSTRUMENT MAKER TO THE ADMIRALTY, BOARD OF TRADE, BOARD OF ORDNANCE, THE GOVERNMENTS AND OBSERVATORIES OF INDIA, RUSSIA, SPAIN, PORTUGAL, THE UNITED STATES, AND THE BRAZILS; THE BRITISH METEOROLOGICAL AND THE ROYAL GEOGRAPHICAL SOCIETIES, THE ROYAL OBSERVATORIES AT KEW, CAPE OF GOOD HOPE, AND OF THE WAR DEPARTMENT; THE UNIVERSITIES OF CAMBRIDGE, OXFORD, AND LONDON; THE LEADING HOSPITALS AND INFIRMARIES; AND THE OBSERVATORIES OF ARMAGH, WASHINGTON, VICTORIA, TORONTO, CALCUTTA, THE MAURITIUS, ETC. ETC."
Ci sono bolli anche al retro della busta?
La ditta Casella era una dittta molto famosa di strumenti
Se conosci l'inglese qui c'e' una biografia dei Casella:
Louis Pascal Casella (1812–1897), maker of scientific instruments, was born Luigi Pasquale Casella on 29 February 1812 in Edinburgh. Around 1835 he moved to London, where he was employed by an instrument maker, Caesar Tagliabue, who had established his business in 1799. In 1838, Casella married Tagliabue's daughter and became a partner in the business. On Tagliabue's death in 1844, Casella took charge of the firm. In 1848 the firm name was changed from Tagliabue and Casella to L. P. Casella & Co. The firm made a wide variety of instruments.
L. P. Casella & Co. became instrument makers to the Admiralty and the Government of North America in 1856, and to the East India Company and the Board of Trade in 1860.
In 1860, L. P. Casella & Co. was succeeded by the firm known simply as Louis P. Casella. By 1871, the title page of an illustrated catalogue declared that Casella was:
"SCIENTIFIC INSTRUMENT MAKER TO THE ADMIRALTY, BOARD OF TRADE, BOARD OF ORDNANCE, THE GOVERNMENTS AND OBSERVATORIES OF INDIA, RUSSIA, SPAIN, PORTUGAL, THE UNITED STATES, AND THE BRAZILS; THE BRITISH METEOROLOGICAL AND THE ROYAL GEOGRAPHICAL SOCIETIES, THE ROYAL OBSERVATORIES AT KEW, CAPE OF GOOD HOPE, AND OF THE WAR DEPARTMENT; THE UNIVERSITIES OF CAMBRIDGE, OXFORD, AND LONDON; THE LEADING HOSPITALS AND INFIRMARIES; AND THE OBSERVATORIES OF ARMAGH, WASHINGTON, VICTORIA, TORONTO, CALCUTTA, THE MAURITIUS, ETC. ETC."
Ci sono bolli anche al retro della busta?
Re: Busta da Calcutta a Genova
La pratica di cancellare privatamente i francobolli è relativamente comune nell'India britannica e non era una regolamentazione postale. Era una pratica, tollerata dall'amministrazione, per impedire che i francobolli venissero staccati dalle corrispondenze e riusati. Svolgevano, cioè, una funzione analoga a quella delle perforazioni.
Da un punto di vista storico-postale è di interesse l'instradamento Overland via Bombay, Alexandria e Brindisi.
Dopo aver raggiunto Suez la Valigia Indiana raggiungeva Alessandria via terra (Overland route) e da lì nuovamente in battello fino a Brindisi e per la recentissima (per l'epoca) linea ferroviaria Brindisi-Ancona-Susa entrava quindi in Francia e da lì, finalmente, in Gran Bretagna.
Naturalmente la lettera in questione seguì questa strada solo forse fino a Torino da dove fu fatta proseguire alla sua destinazione finale a Genova.
Da un punto di vista storico-postale è di interesse l'instradamento Overland via Bombay, Alexandria e Brindisi.
Dopo aver raggiunto Suez la Valigia Indiana raggiungeva Alessandria via terra (Overland route) e da lì nuovamente in battello fino a Brindisi e per la recentissima (per l'epoca) linea ferroviaria Brindisi-Ancona-Susa entrava quindi in Francia e da lì, finalmente, in Gran Bretagna.
Naturalmente la lettera in questione seguì questa strada solo forse fino a Torino da dove fu fatta proseguire alla sua destinazione finale a Genova.
Andrea
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Sono interessato alla Storia Postale e ai Classici di tutto il mondo.
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Grazie infinite a mattia 1259 ed Andrea61 per le notizie storico postali a me poco note, riguardo al retro vi sono altri bolli di transito.
Un grazie ancora ed un
gipos.
Un grazie ancora ed un
gipos.
Re: Busta da Calcutta a Genova
gipos,
mi piacerebbe vedere una scansione del retro.
mi piacerebbe vedere una scansione del retro.
ANNULLI DEL LOMBARDO VENETO
https://www.lafilatelia.it/wordpress/lombardoveneto/
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Re: Busta da Calcutta a Genova
siska ha scritto:Ciao: gipos,
mi piacerebbe vedere una scansione del retro.
eccovi il retro
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Re: Busta da Calcutta a Genova
grazie!!!
Qualche riflessione pur non conoscendo la storia postale dell'India!
Il timbro P-D. ha la forma di quello usato a Londra dal 1839 al 1856.
Per curiosita' puoi misurare le dimensioni ?
Quello di Londra misurava 21x17.5mm
Sembra manchi un francobollo.
La lettera e' affrancata per 6 annas pero' sembra che un francobollo sia stato asportato.
In base a questo link
http://en.wikipedia.org/wiki/Postage_st ... rst_Issues
la tariffa forse era da 6 annas ed 8 pies.
Quindi forse manca un francobollo da 8 pies.
In quel link si fa riferimento ad una riforma postale del 1866.
Dovrebbe essere questa:
http://books.google.it/books?id=M_AZAAA ... &q&f=false
Non ho avuto tempo di leggerla, forse e' descritta la tariffa per l'europa.
A quei segni 8 e 2 3/4 non saprei dare un significato.
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Andrea e'possibile che quelle cifre siano collegate ad una insufficiente affrancatura?
Un'altra domanda sempre per Andrea.Io raccolgo perfin e come tali ho anche raccolto dei francobolli indiani timbrati da ditte private prima dell'utilizzo che io chiamo pre-perfin.
Pero' non avevo mai visto un timbro privato apposto sui francobolli gia' sulla busta.Ma se lo scopo dei perfin e' di evitare il furto dei francobolli (nell'amministrazione inglese era possibile portare i francobolli inutilizzati alla posta e farsene rimborsare il costo) che senso ha annullare i francobolli dopo che sono gia' stati incollati sulla busta? A che serve questa bollatura privata? Puoi spiegarmelo? grazie
Un'altra domanda sempre per Andrea.Io raccolgo perfin e come tali ho anche raccolto dei francobolli indiani timbrati da ditte private prima dell'utilizzo che io chiamo pre-perfin.
Pero' non avevo mai visto un timbro privato apposto sui francobolli gia' sulla busta.Ma se lo scopo dei perfin e' di evitare il furto dei francobolli (nell'amministrazione inglese era possibile portare i francobolli inutilizzati alla posta e farsene rimborsare il costo) che senso ha annullare i francobolli dopo che sono gia' stati incollati sulla busta? A che serve questa bollatura privata? Puoi spiegarmelo? grazie
Re: Busta da Calcutta a Genova
siska ha scritto:Ciao:
grazie!!!
Qualche riflessione pur non conoscendo la storia postale dell'India!
Il timbro P-D. ha la forma di quello usato a Londra dal 1839 al 1856.
Per curiosita' puoi misurare le dimensioni ?
Quello di Londra misurava 21x17.5mm
Sembra manchi un francobollo.
La lettera e' affrancata per 6 annas pero' sembra che un francobollo sia stato asportato.
In base a questo link
http://en.wikipedia.org/wiki/Postage_st ... rst_Issues
la tariffa forse era da 6 annas ed 8 pies.
Quindi forse manca un francobollo da 8 pies.
In quel link si fa riferimento ad una riforma postale del 1866.
Dovrebbe essere questa:
http://books.google.it/books?id=M_AZAAA ... &q&f=false
Non ho avuto tempo di leggerla, forse e' descritta la tariffa per l'europa.
A quei segni 8 e 2 3/4 non saprei dare un significato.
ho eseguito la misurazione del P D ed in effetti ho riscontrato le misure che tu hai indicato, per quanto riguarda la spiegazione delle tariffe postali purtroppo devo dire che l'inglese per me suona come il dialetto batu per cui non so aiutarti.
Grazie ancora per le informazioni
gipos
Re: Busta da Calcutta a Genova
mattia1259 ha scritto: A che serve questa bollatura privata? Puoi spiegarmelo?
Ciao, credo servisse ad evitare che fossero gli stessi impiegati delle Poste a perpetrare il furto
Eccoti altri esempi:
Qui, invece, il francobollo è stato "preannullato" a penna:
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S T A F F
Enrico Carsetti
---
Sul (vecchio) Forum dal 6 dicembre 2003
Amo tutto ciò che è filatelia e (soprattutto) storia postale, ma ora sto collezionando:
- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
"Chi condivide con gli altri le proprie passioni viene trasportato in una vita incantata di felicità interiore che gli egoisti non conosceranno mai" (R. Bach)
Enrico Carsetti
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- Cuba 1899-1917, storia postale
- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute
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Re: Busta da Calcutta a Genova
grazie Erik per il tuo intervento con relative immagini riguardanti l'annullamento dei fb da parte delle ditte, immetto le scansioni di una fascetta credo con fb sovrastampati spediti da Bangkok un grazie a tutti.
gipos
gipos
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Erik ha scritto:mattia1259 ha scritto: A che serve questa bollatura privata? Puoi spiegarmelo?
Ciao, credo servisse ad evitare che fossero gli stessi impiegati delle Poste a perpetrare il furto
Infatti: credo fosse una misura rivolta più contro gli stessi impiegati postali che non i dipendenti della ditta speditrice.
Io ho un esempio di tale pratica adottata nel nostro paese:
Da Genova a Londra, 10 Marzo 1865.
Affrancatura di L.3 (5 porti)
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Andrea
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Nel libro che ho postato non ho trovato traccia delle tariffe per l'Europa.
Per le raccomandate c'e' scritto che era necessario aggiungere 4 annas.
Ecco una tariffa da 6 annas e 8 pies + 4 annas per diritto di raccomandazione.
Fu emesso nel 1866 un francobollo da 6 annas e 8 pies.
Ho letto in un libro del 1864 di come ci si lamentasse che per certe tariffe si dovesse utilizzare piu' di un francobollo.
Si notano tracce di due "francobolli" sulla lettera.
Il francobollo da 8 pies e' questo:
Mi sembra strano che sia stato messo il timbro P-D. con lettera non affrancata sufficientemente.
Colgo anche l'occasione per aggiungere quanto sarebbe costato spedire una lettera da Edimburgo verso l'India nel 1869.
Ovviamente i miei sono solo riflessioni che qui trascrivo.
Bisogna certamente capire quanto era la tariffa dall'India per l'Italia.
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Ulteriori riflessioni.
In base all' Indian Postal Guide del 1 Aprile 1869 per spedire in Italia lettere con peso sotto il 1/4 di oncia, circa 7 grammi, si pagavano 6 annas.
Questo tramite il British Packet, 6 annas e 8 pies tramite il French Packet.
Quindi in base a quella tabella la lettera e' in tariffa se siamo sotto i 7 grammi.
Si potrebbe anche pensare che quel 8 siano invece i grammi, e quindi la tariffa sarebbe stata di 8 annas e 8 pies, e forse il 3/4 una tassazione ?
O forse i due francobolli, che sembrano mancare, integravano i 2 annas e 8 pies mancanti ?
p.s.
Per capire meglio cosa indicano quelle colonne:
Quindi scrivere via Bombay significava British Packet.
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Re: Busta da Calcutta a Genova
grazie siska per la tua splendida riflessione confortata dalle note del testo da te postato, un cordiale saluto
gipos
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Interessante questa lettera postata da Erik.
Ci permette di fare un paio di incroci con le tariffe!
E' affrancata per 8 annas ed e' diretta Londra.
Spedire una lettera nel regno unito costava:
E' stato specificato via Brindisi quindi 8 annas!
Ma da Edimburgo, che era lo stesso che da Londra, verso l' India ?
Un momento ma qui parliano di 1 scellino (12 pence) e di 9 pence!
Ecco la conversione penny - pies
Infatti 1 scellino sono appunto 8 annas (via Brindisi) e 9 pence (via Southampton) sono appunto 6 annas!!!
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Re: Busta da Calcutta a Genova
Nella tabella di due post fa c'era un "II" ed ecco che cosa dice il regolamento postale del 1869 in merito alle lettere diretta all'estero non pre-pagate o insufficientemente affrancate:
(Magari chi conosce l'Inglese meglio di me puo' correggere eventuali miei errori di traduzione)
Pertanto nel caso della lettera di gipos il pre-pagamento della tariffa non era obbligatorio essendo un British Packet.
Inoltre sempre in base al regolamento c'e' scritto che una lettera senza obbligo di pre-pagamento e insufficientemente affrancata, non diretta nel Regno Unito, veniva trattata come non pagata.
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Re: Busta da Calcutta a Genova
siska ha scritto:Ciao:
Nella tabella di due post fa c'era un "II" ed ecco che cosa dice il regolamento postale del 1869 in merito alle lettere diretta all'estero non pre-pagate o insufficientemente affrancate:
(Magari chi conosce l'Inglese meglio di me puo' correggere eventuali miei errori di traduzione)
Pertanto nel caso della lettera di gipos il pre-pagamento della tariffa non era obbligatorio essendo un British Packet.
Inoltre sempre in base al regolamento c'e' scritto che una lettera senza obbligo di pre-pagamento e insufficientemente affrancata, non diretta nel Regno Unito, veniva trattata come non pagata.
quindi da quel poco che posso capire la tariffa da 6 hannas dovrebbe essere regolare per l'inoltro di un plico non diretto nel Regno Unito, oppure ho fatto solo confusione.
Faccio presente che dalle informazioni di mattia1259 riguardanti la ditta Casella sono andato a ricercare anche il nominativo del destinatario, da un riscontro effettuato ho appreso che: Stefano Rocco Dapino nato a Genova figlio di Carlo commerciante ha fatto parte della spedizione dei Mille nel 1860.
Un ringraziamento particolare a siska per le sue riflessioni che ci consentono di approfondire il discorso tariffe postali indiani.
Un cordiale
gipos
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Re: Busta da Calcutta a Genova
grazie per i chiarimenti sulla timbratura privata
Re: Busta da Calcutta a Genova
Premesso che non sono affatto uno conoscitore di storia postale indiana.
mattia1259 ha scritto:Andrea e'possibile che quelle cifre siano collegate ad una insufficiente affrancatura?
Non saprei dirlo anche perche' la lettera e' in tariffa, almeno per il primo porto, ed il timbro P-D. sembra avvalorare cio'.
Tuttavia se fosse stata insufficientemente affrancata la lettera sarebbe stata considerata come non pre-pagata.
Ed inoltre mi sarei aspettato di trovare un timbro che dicesse che la affrancatura non era sufficiente.
P-D. indicava tutto ok.
gipos ha scritto:quindi da quel poco che posso capire la tariffa da 6 hannas dovrebbe essere regolare per l'inoltro di un plico non diretto nel Regno Unito, oppure ho fatto solo confusione.
6 annas era la tariffa per una lettera dal peso inferiore di 1/4 di oncia diretta in Italia e spedita tramite il British Packet.
Diciamo che la cosa che mi lascia perplesso sono quelle tracce di francobolli presenti sulla lettera.
Cosa ne pensate?
Provero' a mostrare la lettera a qualche studioso di storia postale oltremare e se avro' novita' le condividero'.
Revised by Lucky Boldrini - October 2013
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