Le prove di colore del Cent. 20 "Bigola"

Sezione dedicata alla discussione di certificati e perizie che lasciano perplessi e/o sbagliati e dei quali si vuole approfondire parlandone tra collezionisti.
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In questa sezione si discute di Certificati Peritali che ci fanno sorgere dei dubbi o che si sospetti siano sbagliati. E' la più delicata delle sezioni del Forum perché si andrà a parlare dell'operato di professionisti del settore che svolgono questa professione e di questo magari debbono vivere. Per tale motivo si raccomanda di mantenere i toni della discussione assolutamente garbati ed evitare facile sarcasmo. Non dimentichiamoci che il RISPETTO deve essere alla base delle discussioni e che anche nel caso si discuta di errori palesi essi sono sempre in agguato nella vita professionale di ognuno di noi. Tutti possiamo sbagliare e lo dimostrano gli errori che sono stati fatti anche da grandi nomi della filatelia presente e passata. Non si dovrà mai mettere alla berlina un perito che ha sbagliato ma si dovrà adottare un clima di "considerazione" perché diamo per scontato che, ove l'errore si verifichi, alla base ci sia sempre la buona fede. Inoltre non bisogna dimenticare che si possono falsificare pure i certificati quindi si raccomanda ulteriore cautela nel caso il Certificato ci sia pervenuto a corredo di un pezzo acquistato. Ci auspichiamo che questo spazio possa anche essere utile ai professionisti affinché possano fare tesoro dei loro eventuali errori, o scoprire eventuali Certificati falsificati, e lasciamo a tutti loro ogni diritto di intervento sia diretto che tramite referenti. Sarebbe inoltre auspicabile che i collezionisti che apriranno i topic mettano sempre prima il pezzo e lasciare che gli iscritti del forum possano esaminarlo e discuterlo e solo successivamente mostrare il certificato. Confido nella sensibilità e serietà di tutti voi. Ogni messaggio offensivo, a esclusiva discrezione dello Staff, verrà rimosso e l'iscritto ammonito. Per qualsiasi segnalazione potete inviare una email a admin@filateliaefrancobolli.it
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maupoz
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Le prove di colore del Cent. 20 "Bigola"

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

niente di particolare .... solo una mia perplessità


Ho acquistato di recente questa prova del 20 centesimi “Bigola” in colore ocra arancio

20 c. Bigola prova in colore ocra arancio.jpg

a corredo c’è un certificato del novembre 1992 redatto dal perito filatelico Ennio Bianchi

20 c. Bigola ocra certif. Bianchi 19921.jpg


sul certificato è scritto “come PROVE nel 1877 dall’ITALIA”

la mia perplessità è …. perché il perito ritiene che queste siano prove del 1877?

e perchè non quelle del 1865??

Senza ricostruire tutta la storia del 20 c. riquadrato

basti sapere che i primi francobolli vennero stampati e consegnati dall’officina carte valori nel marzo del 1866, furono tra i primi francobolli, con il 2 centesimi ad essere stampati a Torino su tavole ricevute dalla De la Rue di Londra.

In particolare il punzone originale del 20 c. venne finito a Londra dal professor Bigola verso la metà dell’agosto 1865 ed il 28 agosto De la Rue fatturò all'Italia il punzone e due tavole da stampa di 400 multipli.

Il valore era in colore azzurro (non entriamo nelle sfumature di colore tra Londra e Torino) ed il primo agosto 1877 venne emesso con il colore cambiato in ocra (anche qui tralasciamo l’ocra scuro e l’ocra arancio).

Ma non ci fu il solo cambio del colore, i due francobolli da 20 centesimi, l’azzurro e l’ocra …. non erano uguali, il professor Bigola aveva inciso un nuovo conio.

Se ne è già parlato in questo forum, la differenza più evidente tra i due francobolli è la linea della mascella , marcata nell’azzurro quasi inesistente nell’ocra.

20 c. azzurro e ocra confronto.jpg

Tornando agli iniziali quattro francobolli stampati come PROVA cominciamo con il notare che l’effige è certamente rapportabile al primo tipo , quello del 1865, con la mascella ben marcata.

Quindi?

Avevano utilizzato tavole con l’effigie del precedente valore per fare delle prove di colore del nuovo?

Potrebbe anche darsi … ma perché non aspettare ed usare la prima tavola del nuovo conio ?…. considerato che anche i caratteri sui margini del foglio sarebbero stati cambiati passando a quelli (molto) più grandi!??

:mmm: :mmm:

Ma poi sappiamo anche che c’è una “vecchia” tavola, la numero 69 della quale abbiamo due immagini significative.................


continua ............



............. perchè comincia a diventare un pò pesante .... (la palpebra... :ris: :ris: )
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Maurizio

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"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
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Antonello Cerruti
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Re: certo, certissimo .... forse improbabile (prove di colore del 20 c. Bigola)

Messaggio da Antonello Cerruti »

Tra le differenze, segnalo il piccolo trattino diagonale che va dal centro verso "nord-est" (ore 2) nel riquadro inferiore sinistro.
Nel II tipo è molto più corto di quello corrispondente nel I tipo.
Quindi Ennio Bianchi si è adeguato a quanto scrive il Sassone senza approfondire la classificazione, come invece ha fatto il bravissimo Maurizio "Maupoz".
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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cirneco giuseppe
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Re: certo, certissimo .... forse improbabile (prove di colore del 20 c. Bigola)

Messaggio da cirneco giuseppe »

Infatti il secondo tipo, quello del 1877, è ben diverso
e lo si vede ad occhio, senza alcun problema :ricerca:
primo tipo
primotipo.jpg
secondo tipo
secondotipo.jpg
e le differenze, compresa quella segnalata da Antonello che ancora non conoscevo.
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cirneco giuseppe
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Re: certo, certissimo .... forse improbabile (prove di colore del 20 c. Bigola)

Messaggio da cirneco giuseppe »

Una cosa che mi infastidisce parecchio è che si usi il termine "francobollo" per ogni oggetto filatelico.

Anche se poi, in conclusione di certificato, li chiama "prove".
Ma anche qui il dubbio si fa strada :coffee: "prove di cosa"?
bianchi.jpg
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maupoz
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Re: certo, certissimo .... forse improbabile (prove di colore del 20 c. Bigola)

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:

ciao Pino,

nel preparare il foglio d'album ho scritto

PROVA DI COLORE

20 c. del tipo riquadrato - incisione di Lodovico Bigola dell’agosto 1865

prova non dentellata e non gommata stampata in colore ocra arancio (colore non adottato)

conosciuta la tavola numero 69 nello stesso colore con annotazione “Londra - 12 settembre 1865”

punzone originale e prime due tavole da stampa fatturate dalla de La Rue in data 28 agosto 1865

stampa nel colore azzurro (adottato) eseguita a Torino dall’officina governativa delle carte valori
prime consegne nel marzo 1866 (tiratura 1866 n. 12.200.000 francobolli di cui 9.800.000 buoni)


credo che la terminologia "prova di stampa nel colore ocra arancio, non adottato" possa essere adatta




.... a proposito

20 c. non adottato tav. 69.jpg

e dal catalogo collezione Silva

20 c. quadrato tav. 69 Londra 12.09.1865.jpg


io credo che la tavola numero 69 sia la prima del valore da 20 c. riquadrato (la numero 1 in cerchio)
dovrebbe essere una delle due tavole fatturate dalla de La Rue in data 28 agosto 1865 (quindi potrebbero essere 1_69 e 2_70)
l'officina carte valori fu la prima a stampare questo valore e ne consegnò i primi francobolli nel marzo 1866 (contrariamnete a quanto scritto sul Sassone 2010 ed altre varie pubblicazioni, però Zanaria_Serra conferma OCV come prima stampa)

penso:
De La Rue preparò il conio originale (incisore il prof. Bigola) ed un punzone per le duplicazioni dei calchi e due tavole da stampa
per verificare la buona riuscita delle tavole da stampa .... dovevano stampare dei fogli, direi che li stampavano e li "mettevano via" registrandoli
poi magari qualcuno chiese di fare anche delle prove di stampa in colore ocra arancio, da qui la tavola e la nota "Londra - 12 settembre 1865"

... avevano fatturato il 28 agosto ma probabilmente stamparono l'ultimo giorno utile, prima dell'imbarco del materiale per Torino

ma la stampa era limitata a prove d'archivio e di colore , la stampa per la produzione e distribuzione avvenne a Torino, a cura dell'officina carte valori

Londra "rientrò" poi, agli inizi del 1867 realizzando le cinque tavole per la provvista straordinaria di 20.000.000 di francobolli di questo valore

così almeno, a mio parere.

Ciao: Ciao:

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Maurizio

"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
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