Saggi (o etichette?) in "formato francobollo"
Regole del forum
In questa sezione si discute di Certificati Peritali che ci fanno sorgere dei dubbi o che si sospetti siano sbagliati. E' la più delicata delle sezioni del Forum perché si andrà a parlare dell'operato di professionisti del settore che svolgono questa professione e di questo magari debbono vivere. Per tale motivo si raccomanda di mantenere i toni della discussione assolutamente garbati ed evitare facile sarcasmo. Non dimentichiamoci che il RISPETTO deve essere alla base delle discussioni e che anche nel caso si discuta di errori palesi essi sono sempre in agguato nella vita professionale di ognuno di noi. Tutti possiamo sbagliare e lo dimostrano gli errori che sono stati fatti anche da grandi nomi della filatelia presente e passata. Non si dovrà mai mettere alla berlina un perito che ha sbagliato ma si dovrà adottare un clima di "considerazione" perché diamo per scontato che, ove l'errore si verifichi, alla base ci sia sempre la buona fede. Inoltre non bisogna dimenticare che si possono falsificare pure i certificati quindi si raccomanda ulteriore cautela nel caso il Certificato ci sia pervenuto a corredo di un pezzo acquistato. Ci auspichiamo che questo spazio possa anche essere utile ai professionisti affinché possano fare tesoro dei loro eventuali errori, o scoprire eventuali Certificati falsificati, e lasciamo a tutti loro ogni diritto di intervento sia diretto che tramite referenti. Sarebbe inoltre auspicabile che i collezionisti che apriranno i topic mettano sempre prima il pezzo e lasciare che gli iscritti del forum possano esaminarlo e discuterlo e solo successivamente mostrare il certificato. Confido nella sensibilità e serietà di tutti voi. Ogni messaggio offensivo, a esclusiva discrezione dello Staff, verrà rimosso e l'iscritto ammonito. Per qualsiasi segnalazione potete inviare una email a admin@filateliaefrancobolli.it
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- cirneco giuseppe
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Saggi (o etichette?) in "formato francobollo"
E non ci sono possibilità di dubbi.
Sono solo etichette pubblicitarie della ditta Pellas di Genova.
Servivano a dimostrare la bravura dei fratelli tipografi.
E del resto, pensate se Sella potesse accettare, per francobolli, degli oggetti che nulla mostravano del Re o della casa regnante.
O almeno una indicazione o un riferimento al Regno d'Italia.
Sono solo etichette pubblicitarie della ditta Pellas di Genova.
Servivano a dimostrare la bravura dei fratelli tipografi.
E del resto, pensate se Sella potesse accettare, per francobolli, degli oggetti che nulla mostravano del Re o della casa regnante.
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..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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- virgilio.terrachini
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Leggendo bene l'inizio del certificato possiamo interpretarlo come descrizione di "saggi di stamperia", non di francobolli.
Servivano a indicare la capacità di stampa complessa in formato francobollo.
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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
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- Antonello Cerruti
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Marino ha ben interpretato il testo di Enzo Diena.
Le parole "saggio in formato francobollo" sono evidentemente uno scivolone dovuto ad un atto di "cortesia filatelica" verso il proprietario ed una maniera elegante (e fuorviante) per avvicinare al nostro mondo due pezzetti carta che rappresentavano e promozionavano la capacità dello stampatore.
Una gentilezza che poteva indurre, però, in equivoco un collezionista poco attento perchè non tutto ciò che ha il formato di un francobollo rientra nella filatelia...
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
- cirneco giuseppe
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Tutti i saggi sono in formato francobollo e questo perchè dovevano sostituire i francobolli già in uso e quindi, dovevano per forza somigliare ai francobolli.
Tutti quelli che hanno provato a stampare saggi, meglio dire essay, per inserirsi nella corsa all'appalto governativo li hanno sempre preparati simili ai francobolli.
Era gioco forza seguire questa strada.
Quanto a "saggi di stamperia", permettimi, ma sono tutti saggi di stamperia. Proprio perchè siamo ancora nel campo dell'essay e non delle prove vere e proprie richieste dall'amministrazione.
Certamente e quindi sono etichette pubblicitarie e non saggi.Servivano a indicare la capacità di stampa complessa in formato francobollo.
Nella seconda parte del certificato è scritto "interessanti saggi".
Errori simili li ha fatto anche Sorani (e più di uno) certificando per "saggi interessanti e rari" delle etichette di carnevale oppure oggetti che con i saggi proprio non c'azzeccano.
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Le questione e' interessante. Certo, le etichette ''Pellas'' sono proprio pubblicitarie ma in qualche caso la distinzione si fa piu' sottile: guardate ad esempio questa etichetta dentellata e di formato francobollo della stamperia De Le Rue
Ma la stessa stamperia aveva utilizzato la medesima immagine per sottoporre proposte di francobolli ai responsabili coloniali britannici La stessa De La Rue per anni e anni utilizzo' un punzone tondo con l'effigie di Vittorio Emanuele e la sua intestazione societaria per le sue proposte di buste postali e di buste per raccomandata Anche la Bradbury stampava proposte di francobolli con la propria intestazione aziendale ma le altre caratteristiche (incluso un valore facciale) erano da francobollo
Proprio roba pubblicitaria, no?Ma la stessa stamperia aveva utilizzato la medesima immagine per sottoporre proposte di francobolli ai responsabili coloniali britannici La stessa De La Rue per anni e anni utilizzo' un punzone tondo con l'effigie di Vittorio Emanuele e la sua intestazione societaria per le sue proposte di buste postali e di buste per raccomandata Anche la Bradbury stampava proposte di francobolli con la propria intestazione aziendale ma le altre caratteristiche (incluso un valore facciale) erano da francobollo
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Riccardo Bodo
SOSTENITORE
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- virgilio.terrachini
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- Iscritto il: 9 ottobre 2014, 14:18
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
bellissimi !
per questo ci sono collezionisti (come Pino) che li collezionano a tappeto !
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- cirneco giuseppe
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Davvero belli .
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Ma il Re era al corrente che la sua effigie era stata utilizzata a fini pubblicitari per etichette? Ho forti dubbi che una casa reale avesse approvato tali utilizzisomalafis ha scritto: ↑5 febbraio 2020, 12:26 Le questione e' interessante. Certo, le etichette ''Pellas'' sono proprio pubblicitarie ma in qualche caso la distinzione si fa piu' sottile: guardate ad esempio questa etichetta dentellata e di formato francobollo della stamperia De Le Rue dlr.jpg
Proprio roba pubblicitaria, no?
Ma la stessa stamperia aveva utilizzato la medesima immagine per sottoporre proposte di francobolli ai responsabili coloniali britannicidlr af.jpg
La stessa De La Rue per anni e anni utilizzo' un punzone tondo con l'effigie di Vittorio Emanuele e la sua intestazione societaria per le sue proposte di buste postali e di buste per raccomandata dlr bp1.jpgdlrbp.jpg
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Andy66
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Cerco cartoline di tutte le epoche del Comune di Chiusaforte UD (e sue frazioni)
Colleziono Regno, Repubblica, S.Marino e Francia
Proteggiamo quello che conosciamo
Conosciamo solo ciò che riusciamo a comprendere
Comprendiamo unicamente quello che abbiamo imparato
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Re: Saggi Pellas? No, etichette!
Il catalogo Specializzazioni della Repubblica Italiana di Manelli ha un intero capitolo dedicato a "Prove Macchine da Stampa", che penso siano la stessa cosa. Alcune hanno quotazioni relativamente alte, e ne ho visto in vendita alle aste. Che differenza c'e'?
Re: Saggi Pellas? No, etichette!
A suo tempo (nel 1863) dalla De La Rue erano giunte in Italia proposte per le buste postali ma la cosa non ebbe alcun seguito: i saggi presumibilmente inviati non sono mai stati ritrovati. Comunque a quei tempi la De La Rue, a quanto pare, non buttava via niente e - dopo parecchi anni dalla morte di Vittorio Emanuele II - penso' evidentemente che l'immagine non avesse piu' un sapore ufficiale e la riciclo' come semplice ''campione'' commerciale (il che di per sé non aveva alcuna valenza denigratoria). Le proposte che ho mostrato con il vecchio punzone ad effigie reale risalgono addirittura ai primi anni '10 del '900! E poi, magari, in Italia nemmeno ne sapevano nulla. Solo successivamente lo smantellamento di archivi di stamperie e archivi di amministrazione postali ha fatto affluire materiale sul mercato….
Rev LB Mar 2021
Riccardo Bodo
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