Filatelia semiotica

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AngeloR.
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Filatelia semiotica

Messaggio da AngeloR. »

Un saluto a Tutti! Ciao:

Proclamazione della nuova Costituzione - 12 aprile 1948
composta da 2 valori da 10 (viola) & 30 (azzurro) lire, con validità sino al 30 giugno 1949. L'immagine, davvero molto bella e significativa, rappresenta un uomo con uno Scalpellino che incide la parola "LEX".

cost10_big.jpg

cost30_big.jpg


Sono o non sono davvero belli e soprattutto direi... significativi!!! :-)
Non so... ma io a volte mi "incanto" nell'osservarli, forse perchè oggi non se ne fanno più così o forse è il fascino di quegli anni...

:abb:
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Distinti Saluti Ciao:
Angelo



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TazDevil
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da TazDevil »

A proposito dei fb proclamazione della costituzione avete mai provato a rileggere questi soggetti in chiave semiotica? Personalmente ho riscoperto il gusto di rimaneggiare i miei francobolli del primo periodo repubblicano, da troppo tempo chiusi dentro un album, per analizzare messaggi palesi, inconsci o subliminali veicolati attraverso le allegorie. Ho riscoperto congetture davvero interessanti che hanno rinnovato il mio interesse francamente un poco esaurito dopo le solite ricerche sulle dentellature e sulle posizioni di filigrana. Credo che la filatelia semiotica (non so se esista questo termine ma calza perfettamente con ciò che voglio esprimere) possa riavvicinare il collezionista al puro godimento dell'immagine, così come avveniva nel periodo pionieristico, quando la composizione grafica era posta in primo piano e nessuno si curava del retro e dell'integrità della gomma.
Allego una lettura in chiave semiotica del soggetto allegorico rappresentato nella serie "proclamazione della costituzione" e di seguito una breve descrizione del messaggio palese che si volle comunicare.
Analizziamo dunque i particolari:
1) l'uomo nudo muscoloso con martello e punteruolo rappresenta, secondo l'iconografia socialista, la classe operaia (forte e vigorosa) ed è il soggetto che "scolpisce" la costitutzione (il popolo);
2) La parola LEX scolpita su tavole di pietra è un richiamo biblico ai dieci comandamenti, principio di tutto, indiscutibile, immodificabile e indelebile.
3) l'orizzonte luminoso è il futuro che poggia su un mare placido quindi futuro tranquillo, senza tumulti.
4) In primo piano è ben evidenziata una rappresentazione delle classi sociali, secondo la visione marxista, dove l'aratro rappresenta la classe contadina, l'incudine la classe operaia ed il libro il ceto istruito (quindi tutto il popolo italiano).
5) sempre in primo piano un ramoscello di ulivo che potrebbe simboleggiare la pace oppure una quarta classe sociale (?) che potrebbe sottintendere il Clero e/o la comunità cattolica (sarebbe questo un simbolo introdotto a favore dei cattolici, assieme alle tavole scolpite). ed ora il messaggio:
"Questi sono i principi indelebili su cui si fonderanno le nostre leggi, sanciti dal popolo per il popolo, per garantire a tutti un futuro di pace e di serenità."
Interessante, soprattutto se si correla il messaggio con il periodo storico che vide la nascita dell'assemblea costituente.
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cirneco giuseppe
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da cirneco giuseppe »

:mmm: :mmm:
Davvero interessante.
Sono ansioso di altre "letture"

:clap: :clap:
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Erik
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da Erik »

Ciao Taz,
interessante analisi.
Riguardo alla filatelia semiotica ricordo di aver letto un articolo al riguardo su un vecchio numero di Storie di Posta, la rivista dell'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale, quindi non è un approccio nuovo, ma sicuramente poco abituale. E molto interessante, mi permetterei di aggiungere :clap:

Ciao:
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Enrico Carsetti
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valerio66vt
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da valerio66vt »

Condivido le opinioni degli amici che mi hanno preceduto.
Molto molto interessante.
:clap: :clap: :clap:

Attendo curioso una nuova lettura di un altro pezzo.
Valerio
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fabant
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da fabant »

Grazie TazDevil.
Interessantissimo argomento la filatelia semiotica.
Spero di leggere altre interessanti spiegazioni su altri bolli.
Antonino
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TazDevil
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da TazDevil »

Sono molto contento di condividere questa visione con voi e ancora più contento di non essere un "visionario", dal momento che mi dici che il termine filatelia semiotica è stato già usato, anche se a mio avviso meriterebbe una maggiore divulgazione. Se siete d'accordo possiamo creare in quest'area del forum (generale filatelia) un post dedicato alla filatelia semiotica dove ognuno di noi può proporre le sue analisi... chissà magari riusciamo a fare nuovi proseliti in questo modo di riscoprire il francobollo che riporta il soggetto al centro dell'interesse, a prescindere da ogni altra analisi di carattere puramente tipografico.
Datemi il tempo per predisporre il materiale che ho già analizzato per esporlo in un post specifico, giusto per dare inizio alle danze.
buona serata
Fabrizio
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da atg »

TazDevil ha scritto:A proposito dei fb proclamazione della costituzione avete mai provato a rileggere questi soggetti in chiave semiotica? Personalmente ho riscoperto il gusto di rimaneggiare i miei francobolli del primo periodo repubblicano, da troppo tempo chiusi dentro un album, per analizzare messaggi palesi, inconsci o subliminali veicolati attraverso le allegorie. Ho riscoperto congetture davvero interessanti che hanno rinnovato il mio interesse francamente un poco esaurito dopo le solite ricerche sulle dentellature e sulle posizioni di filigrana. Credo che la filatelia semiotica (non so se esista questo termine ma calza perfettamente con ciò che voglio esprimere) possa riavvicinare il collezionista al puro godimento dell'immagine, così come avveniva nel periodo pionieristico, quando la composizione grafica era posta in primo piano e nessuno si curava del retro e dell'integrità della gomma.
Allego una lettura in chiave semiotica del soggetto allegorico rappresentato nella serie "proclamazione della costituzione" e di seguito una breve descrizione del messaggio palese che si volle comunicare.
Analizziamo dunque i particolari:
1) l'uomo nudo muscoloso con martello e punteruolo rappresenta, secondo l'iconografia socialista, la classe operaia (forte e vigorosa) ed è il soggetto che "scolpisce" la costitutzione (il popolo);
2) La parola LEX scolpita su tavole di pietra è un richiamo biblico ai dieci comandamenti, principio di tutto, indiscutibile, immodificabile e indelebile.
3) l'orizzonte luminoso è il futuro che poggia su un mare placido quindi futuro tranquillo, senza tumulti.
4) In primo piano è ben evidenziata una rappresentazione delle classi sociali, secondo la visione marxista, dove l'aratro rappresenta la classe contadina, l'incudine la classe operaia ed il libro il ceto istruito (quindi tutto il popolo italiano).
5) sempre in primo piano un ramoscello di ulivo che potrebbe simboleggiare la pace oppure una quarta classe sociale (?) che potrebbe sottintendere il Clero e/o la comunità cattolica (sarebbe questo un simbolo introdotto a favore dei cattolici, assieme alle tavole scolpite). ed ora il messaggio:
"Questi sono i principi indelebili su cui si fonderanno le nostre leggi, sanciti dal popolo per il popolo, per garantire a tutti un futuro di pace e di serenità."
Interessante, soprattutto se si correla il messaggio con il periodo storico che vide la nascita dell'assemblea costituente.

caspita.... interessantissimo ..... complimenti
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Erik
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Re: Quei Francobolli Sottoquotati...

Messaggio da Erik »

TazDevil ha scritto:... dal momento che mi dici che il termine filatelia semiotica è stato già usato ...

Veramente non ricordo se fosse usato esattamente questo termine, dovrei andarlo a ricercare, però sicuramente si parlava di semiotica applicata alla filatelia ;-)

Aspetto gli altri tuoi interventi sul tema :evvai:

Ciao:

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TazDevil
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Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Questo nuovo 3d è dedicato all'analisi dei messaggi implicitamente o esplicitamente veicolati attraverso i soggetti riprodotti nei francobolli, nella speranza di raccogliere nuove testimonianze utili per approfondire questo tema.
Innanzi tutto evito di tediarvi sul significato di semiotica (potete tranquillamente tediarvi leggendone la definizione su wikipedia) e passo subito al primo argomento:
la semiotica delle prime emissioni repubblicane attraverso lo studio dei simboli utilizzati dall'iconografia socialista.
Il quadro socio-politico italiano nell'immediato dopoguerra fu caratterizzato da forti contrapposizioni tra quanti sostenevano il socialismo reale (partiti filo-sovietici)e quanti si ispiravano prevalentemente ad un modello di democrazia capitalista (partiti filo-occidentali). Tali tensioni furono bilateralmente attenuate nel così detto periodo costituente (1945-1947) durante il quale fu stabilito per referendum il sistema governativo di tipo repubblicano che diede vita alla nuova costituzione , per riesplodere subito dopo in una serrata contrapposizione politica protrattasi fino agli inizi degli anni novanta del XX secolo.
In questo scenario, le primissime emissioni di valori postali ripropongono tali tensioni nei messaggi veicolati attraverso le immagini allegoriche dei francobolli.
Soprattutto nella serie "democratica" , è possibile cogliere una duplice interpretazione del messaggio celebrativo della rinascita, a seconda che si leggano i simboli in chiave filo-socialista o in chiave filo-cattolica. Per comprendere il significato di tale ambiguità è utile ricordare che questa serie fu emessa al termine della guerra di liberazione, in un periodo storico estremamente delicato dove il governo era affidato a Ferruccio Parri, con l'appoggio di una coalizione di unità nazionale, formata dalla Democrazia Cristiana, il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano, il Partito d'Azione, Partito Liberale Italiano ed il Partito Democratico del Lavoro. Nel 1946 fu emesso l'ultimo soggetto (fiaccola) sotto il governo De Gasperi all'inizio del periodo repubblicano. Con l'emissione di questa serie si volevano comunicare i nuovi Valori etici e politici che avrebbero guidato la rinascita del Paese. A tale scopo furono raffigurati i seguenti soggetti allegorici:
1) Martello che spezza le catene;
2) Mano che pianta un ramoscello d'ulivo;
3) Mano che emerge dal mare in tempesta sorreggendo una fiaccola;
4) Contadino che innesta un albero da frutto;
5) Bilancia che contorna una donna che sorregge un bambino e un uomo che impugna un martello poggiato sull'incudine
6) Dea dalla corona turrita che impugna un libro ed una lancia mentre si erge da una quercia spezzata dalla qual germogliano due rami .
Per una migliore comprensione della lettura in chiave "socialista" preciso che nella simbologia propagandistica del secolo scorso il martello simboleggiava la classe operaia, la catena spezzata rappresentava la liberazione dalla borghesia; la fiaccola rappresentava la libertà conquistata con il sapere (autocoscienza del proletariato); la quercia rappresentava il partito. Per quanto riguarda le altre allegorie preciso che: l'ulivo è un simbolo cattolico che rimanda alla pace ma la mano che lo pianta è contadina, così come contadino è l'uomo che innesta su un albero tronco un nuovo ramo che darà frutti diversi da quelli che dava l'albero ospite (gli innesti si praticano per gli alberi da frutto). L'uomo raffigurato nell'allegoria N.5 regge un martello posato su un incudine ed è una icona tipica utilizzata per rappresentare la classe operaia (statuaria, fiera, forte e vigorosa). Inoltre, osservando la luce diffusa che appare dietro i soggetti N.5 e N.6. e specialmente nell'immagine N.6, si nota una luce diffusa assimilabile all'orizzonte di un'alba dove... splende "il sole dell'avvenire".... belle coincidenze vero?
Ora leggete il messaggio palese ottenuto correlando tra di loro i vari significati allegorici (frasi sotto la prima serie di allegorie), dove per messaggio palese s'intende quello che fu plausibilmente presentato ufficialmente all'approvazione da parte delle varie correnti politiche che componevano la coalizione di unità nazionale.
Ma l'ipotesi suggestiva è rappresentata dalla interpretazione delle allegorie in chiave socialista, ovvero traducendo alla lettera i simboli propagandistici usati dai socialisti fin dagli inizi del secolo scorso. Ecco che appare un altro messaggio... inconscio? subliminale? immaginario?.... Per appurarlo occorrerebbe indagare sulle vicissitudini che videro l'approvazione di questi bozzetti, ma converrete con me che l'ipotesi è suggestiva e fondata su elementi plausibili.
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aurelio
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da aurelio »

Ciao: Ciao:

consiglio, per approfondire sull'argomento ed in particolare sulle vicissitudini approvative dei diversi bozzetti presentati in concorso, il volumetto delle Poste: "La serie della ricostruzione - Democratica".

:cool: Ciao: Ciao: Ciao:
Aurelio
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da remo »

Articolo interessante. Complimenti TazDevil.
La democratica è una delle mie serie preferite. Per chi volesse approfondire: http://www.ilpostalista.it/tesi/tesi03.htm
Remo Ciao:
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da Ellas »

Argomento davvero interessante. Da approfondire. Anche perché, credo, i messaggi subliminali (ma neanche tanto) in chiave politica, mi pare abbiano pervaso non poco le emissioni repubblicane, fino ai giorni nostri. In questo, credo, si può leggere una certa continuità con l'era fascista.
Davvero una chiave interpretativa bella ed interessante. :clap: :clap: :clap:
Walter Greco
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TazDevil
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Comunque questa lettura è qualcosa di più che una semplice congettura e ritengo che tali allegorie non siano state nemmeno troppo occulte. In quel periodo l'ipotesi di adottare il socialismo reale era molto molto concreta. Questo tipo di iconografia scompare del tutto dopo il francobollo ERP che (beffa delle beffe) trasmette una messaggio socialista in un soggetto che avrebbe dovuto propagandare gli aiuti americani (di prossima pubblicazione in questo 3d).
Date un'occhiata a queste comparazioni fatte tra alcuni soggetti della serie democratica e le allegorie propagandistiche di inizio '900, altro che messsaggio subliminale!
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Ultima modifica di TazDevil il 12 gennaio 2012, 23:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da cirneco giuseppe »

Inquietanti questi accostamenti perfettamente reali.

:clap: :clap:
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

ERP European Recovery Program una beffa mediatica.
La necessità quasi obbligatoria di dover propagandare il piano di aiuti economici e finanziari che gli Stati Uniti stanziarono per la ripresa economica dell'Europa al termine della II Guerra Mondiale (il così detto piano Marshall), venne proabilmente fatta "digerire" ai partiti filo-sovietici e/o filo-socialisti italiani dietro questa contropartita che, se inquadrata all'interno di una celebrazione degli aiuti fatti all'Italia dall'odiato capitalismo, assume i caratteri di una vera e propria beffa mediatica. Infatti, sebbene il soggetto raffigurato sia in qualche modo pertinente con la celebrazione, tenuto conto che una ingente parte degli aiuti economici all'Italia furono convogliati a sostegno della cantieristica navale, la realizzazione grafica del bozzetto avvenne riprendendo il medesimo stile ed i medesimi simboli dell'iconografia propagandistica socialista dei primi del '900, con qualche "contaminazione" dell'iconografia fascita di stile futurista. La figura statuaria dell'operaio di fattezze oseri dire "ariane" (!), il martello e l'incudine che stavano ad indicare la classe operaia, la nave in secondo piano che simboleggiava il Partito,sullo sfondo il chiarore dell'alba dove splende il sol dell'avvenire... e un altro piccolo particolare sfuggente... uno strano, inedito oggetto impugnato nella mano sinistra dell'operaio che, ad una analisi ingrandita risulterebbe essere una livella. D'accordo, la livella ha una qualche attinenza con la carpenteria, che a sua volta ha una qualche attinenza con la cantieristica navale ma allora perchè non utilizzare un più chiaramente visibile pennello? Da un punto di vista simbolico la livella sostituisce la bilancia raffigurata nei valori da 10 e da 100 lire della serie democratica ma con un tono più marcato di uguaglianza anzichè di giustizia sociale.
Ed ora il messaggio subliminale:
Il partito condurrà (traghetterà) la classe operaia (il proletariato) verso un avvenire di eguaglianza sociale...( magari anche con l'aiuto dei soldi americani aggiungerei io) :ris:
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da bomber »

Una splendida "lettura" dei FB della prima repubblica...complimenti... :clap: :clap: così non guarderemo solo dentelli,gomma centratura etc etc ;-) Ciao:
Jose'
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da Ellas »

La splendida lettura di questi francobolli porterebbe a pensare, con poca sorpresa, in verità, che vi sia stata una sorta di guerra fredda anche all'interno del poligrafico o, quantomeno, che questi non si sia potuto sottrarre dalregistrarne gli effetti.
In verità credo che si possa riscontrare una sorta di continuità già col passato regime, almeno per ciò che riguarda l'impostazione grafica dei bozzetti. Un certo sapore futurista lo si percepisce, credo, in molte emissioni dell'immediato dopoguerra, anche se, credo, declinato in salsa "socialista reale".
Voglio dire che, ma la mia è solo una supposizione, uno spunto se si vuole, che vi siano due tendenze, proprio come Peppone e Don Camillo che, poi, era l'Italia di allora.
Da una parte c'erano emissioni (quelle futuriste) e dall'altra c'erano quelle rassicuranti, familiari, se vogliamo.

Spinto dalla curiosità sono andato a rivedere alcune emissioni, giusto per vedere "l'effetto che fa".
1951
http://www.ibolli.it/cat/italia/51/salone_big.jpg
salone_big.jpg

Qui sembra piuttosto chiaro come la ruota dentata, simbolo del lavoro stia dietro alla produzione delle automobili ed alla sua industria. E' il lavoro, la classe operaia che è l'artefice della produzione, specie a Torino, città operaia per definizione.
1951
http://www.ibolli.it/cat/italia/51/censimento_big.jpg
censimento_big.jpg

In questo caso troviamo l'elmetto da lavoratore, cinto dalle ali simbolo di libertà, che sembrano venire fuori dalla stessa ruota dentata del francobollo precedente. E' il lavoro (operaio) che produce ed affranca.
1865
http://www.ibolli.it/cat/italia/51/fieramilano2_big.jpg
fieramilano2_big.jpg

Sul versante "Don Camillo", invece, ecco un cristo radioso che illumina un moderno edificio delle Poste e Telegrafi.

Tutto ciò è davvero affascinante.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Ellas ha scritto:Sul versante "Don Camillo", invece, ecco un cristo radioso che illumina un moderno edificio delle Poste e Telegrafi.


Complimenti per le tue osservazioni... hai colto perfettamente lo spirto di questo 3d, soprattutto con la "riscoperta" del soggetto raffigurato nel 55 lire della XXIX Fiera di Milano del 1951. In tempi pre-televisivi il francobollo era considerato un importante mezzo di comunicazione di messaggi propagandistici sia di carattere socio-politico che di carattere pedagogico ed è plausibile che nei primissimi anni repubblicani possa essersi scatenata una sorta di "guerra dei simboli" nella quale ciascuna componente politica avrebbe effettuato dei veri e propri "colpi di mano" per imporre in maniera più o meno palese i propri messaggi. L'immagine sacra che sovrasta il palazzo delle poste dell Fiera di Milano (occorrerebbe appurare se si tratti di un Cristo piuttosto che di San Rufo martire protettore dei portalettere) è un importante testimonianza. Nel 1951 sappiamo che la disputa tra Don Camillo e Peppone volgeva a favore del primo... ed eccone una icona tangibile che sembra dire in maniera piuttosto impertinente... "cari compagni ricordatevi che qui comandiamo noi!".
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da maupoz »

Ciao: Ciao:


L'immagine sacra che sovrasta il palazzo delle poste dell Fiera di Milano (occorrerebbe appurare se si tratti di un Cristo piuttosto che di San Rufo martire protettore dei portalettere)


O mia bela Madunina che te brillet de lontan
tuta d'ora e piscinina, ti te dominet Milan


madonnina-thumb.jpg
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"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
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