Filatelia semiotica

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TazDevil
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Parliamo un poco dei grandi classici?
Semiotica del penny black:
Per l'interpretazione dei significati veicolati dal primo francobollo del mondo sarebbe più semplice soffermarsi su ciò che non è rappresentato nel penny black, piuttosto che su ciò che in esso è raffigurato. Infatti, in perfetto spirito pragmatico anglosassone, nulla di questo francobollo è lasciato al caso e soprattutto, nulla eccede dagli scopi per cui esso venne creato.
Analizzando la composizione iconografica del francobollo, si evidenziano i seguenti elementi:
1) l'effigie della Regina Vittoria, ritratta di profilo
2) un fondo di sicurezza per scoraggiare le falsificazioni
3) una cornice nella quale sono esplicitate le seguenti informazioni:
3a. la destinazione d'uso della tassa (POSTAGE=diritti postali).
3b. la tariffa di questi diritti postali (ONE PENNY),
3c. i caratteri di controllo posti negli angoli inferiori, che indicano la posizione di tavola quale ulteriore misura di sicurezza,
3d. due simboli apposti agli angoli superiori.
Nessuna indicazione "superflua" che invece ritroviamo nelle prime emissioni di molti altri paesi che via via adottarono una riforma postale ed il sistema di tassazione prepagato mediante francobolli. Perchè dunque gli Inglesi non ritennero necessario esplicitare indicazioni aggiuntive quali ad esempio lo stato emittente, l'anno di emissione, il valore in cifre, le firme in ditta degli incisori/disegnatori? Le risposte a queste domande sono tutte contenute in quei simboli e nel significato che i sudditi di Sua Maestà erano soliti attribuirgli.
Il profilo del sovrano regnante comunica tre concetti ben radicati nel popolo britannico e precisamente:
1) Lo stato sovrano (titolare del servizio) e la sua giurisdizione( il territorio entro il quale era valido il servizio);
2) Il periodo di riferimento e di validità (tempo, scandito dal regno di un determinato sovrano);
3) Tassazione, così come dal XVIII secolo si apponeva nei manufatti in argento sterling un punzone recante l'effigie del sovrano, il così detto "duty mark", che attestava l'avvenuto pagamento della tassa sulla lavorazione dell'argento.
Dunque non fu necessario esplicitare informazioni aggiuntive sul paese di origine e sulla giurisdizione del servizio, sulla data di emissione e sul concetto di tassazione in quanto l'effigie sottintendeva tutte queste informazioni. Così come non fu necessario, nè opportuno, indicare il nome dell'autore del bozzetto, come si è soliti fare per un ritratto, in quanto quell'immagine non rappresenta il ritratto della Regina Vittoria, bensì nasce già come simbolo, una sorta di ideogramma che esprime tutti quei concetti precedentemente descriti. A riprova di ciò è il fatto che tale effigie venne mantenuta nel tempo, indipendentemente dalle mutate sembianze della Sovrana a seguito dell'invecchiamento. Non si trattò di eccesso di benevolenza per questa regina (che invero fu bella solo quando venne ritratta in adolescenza) ma semplicemente del fatto che quell'icona, fissata per sempre, doveva rappresentare lo stato inquadrato in un determinato periodo temporale (tale simbologia è tuttora presente nella silouette della giovane Elisabetta II che compare nei francobolli moderni).
La dicitura "POSTAGE" indicava che tale tassazione era destinata ai diritti postali, quindi rappresenta una precisazione del significato genericamente veicolato dall'effigie del sovrano regnante.
La dicitura "ONE PENNY." merita più attenzione di quanto si possa pensare... sebbene rappresenti esplicitamente il corrispettivo in denaro dei diritti postali... come si interpreta quel punto (superfluo) apposto dopo la scritta one penny? Ricordando l'essenzialità del francobollo, questo punto deve avere un significato preciso ed ecco la mia interpretazione:
Il penny black nasce a valle di una riforma postale, non priva di forti contrapposizioni e dissensi, che stabiliva una tariffa fissa per la spedizione di lettere all'interno del regno unito... tale servizio, che abbassava le tariffe postali precedenti, venne appunto denominato "penny post", per sottolineare il basso costo fisso del servizio. Ebbene quel punto starebbe proprio ad indicare "un penny... e nulla di più" ovvero "just one penny" se vogliamo dirla all'anglosassone o meglio "one penny... what else?" se vogliamo dirla alla nespresso :ris: .
I caratteri di controllo apposti ai due angoli inferiori furono adottati come ulteriore misura di sicurezza per scoraggiare le falsificazioni, in quanto la stampa di tali caratteri richiedeva un ulteriore passaggio con 240 combinazioni possibili, aumentando di fatto la complessità della stampa e i relativi costi che un ipotetico falsario avrebbe dovuto sostenere. I caratteri di controllo rappresentano l'unico esempio di "comunicazione interna" destinata agli addetti ai controlli postali che avrebbero smascherato facilmente le tavole composte da una sola combinazione di lettere.
I due simboli "misteriosi", apposti ai due angoli superiori rappresentano l'unico "vezzo" di questo austero francobollo e raffigurano la croce di diamanti e zaffiro, posta sopra la "Imperial State Crown", la corona imperiale creata appositamente per incoronare la Regina Vittoria, a sottolineare che non si trattava di un sovrano "normale" ma dell'imperatrice delle Indie!
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Ultima modifica di TazDevil il 26 gennaio 2012, 2:17, modificato 10 volte in totale.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

maupoz ha scritto:
TazDevil ha scritto:............... ho ritenuto interessante sottolineare le sorprendenti analogie con la simbologia socialista del primo '900. E' innegabile che quei simboli (incudine, martello, libro, fiaccola, quercia, pala ecc..) furono ripresi dalle allegorie rappresentate nelle tessere di partito, nei manifesti e nelle cartoline di propaganda, così come è innegabile che tali simboli furono utilizzati esclusivamente in tre emissioni (democratica, costituzione e ERP) per poi scomparire del tutto.
Ovviamente la mia lettura è da intendersi "letterale" alla luce dei significati ad essi attribuiti dalla propaganda socialista, creatrice di quei simboli... i motivi e le finalità di tali fatti (propaganda subliminale? complotto socialista? messaggio introdotto dal bozzettista?) sono lasciati alla libera interpretazione di ciascuno di noi fermo restando che escluderei con fermezza la casualità.



Ciao: Ciao:

Argomento troppo al di sopra delle mie capacità ..... dialettiche.


I simboli ..... forse restano tali .... basta cambiare l'ottica .....

il libro

la pala

l'incudine


il libro ............rappresenta sia la sacra scrittura sia lo strumento principale dell’alfabetizzazione.
Le ......... sono nate per istruire i lavoratori alla Dottrina Sociale della Chiesa e per formare in essi una matura coscienza cristiana.


La vanga .....rappresenta il simbolo del mondo contadino e delle sue attività. E’ presente nella vanga una staffa, il punto per far pressione sul terreno più duro.


L'incudine .... rappresenta il mondo dell’artigianato e dell’industria in altre parole rappresenta gli operai. Agricoltura, artigianato, industria e libero impiego.


Sono simboli racchiusi in un esagono che vuole richiamare la pluralità delle associazioni e delle professioni.


.... manca un simbolo .... per completare il tutto .... ed è la Croce.


E' il simbolo delle A.C.L.I. - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani .... origini settembre-ottobre 1944


ACLI.gif



Il libro, la pala, l'incudine .........


Nel vessillo originale erano presenti la Croce, il Libro, la Spiga , la Vanga e l’Incudine.


Ciao: Ciao:


Ottimo contributo che spiega anche il perchè questa emissione venne accettata da entrambe le parti senza controversie. In questo caso si tratta proprio di "assimilazione" di simboli, così come in precedenza la simbologia socialista attinse dall'iconografia cristiana (es. il contadino che con la pala schiaccia il serpente, simbolo della borghesia, è ripresa dall'immagine della Vergine Maria che schiaccia il serpente simbolo del male con una transizione "borghesia=male"), così la simbologia di area cattolica (che di fatto si rivolgeva al medesimo popolo operaio e contadino) attinse da quella socialista. Tuttavia a rivendicare la matrice "socialista" dei primi francobolli rimane lo stile pittorico con cui furono disegnate le allegorie.
Ciao:
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da remo »

Interventi molto interessanti ed apprezzati sia l'ultimo di Maurizio che l'ultimo di TazDevil.
Remo Ciao:
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cirneco giuseppe
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da cirneco giuseppe »

TazDevil ha scritto:...
2) un fondo di sicurezza per scoraggiare le falsificazioni
...


No, questo no.
I primi furono i francesi con il passaggio dei fogli già stampati su pietra litografica, sistema presto abbandonato.
Poi arrivammo noi col fondo di sicurezza inizialmente posto al di sopra della stampa, pochissimi fogli di prova, per poi passare al sistema che tutti conosciamo con la stampa del fondino prima della stampa del francobollo.
E questo ben dopo l'emissione del Penny black.
Anzi, mi sembra che gli inglesi non abbiano mai adoperato il sistema del fondino di sicurezza quale metodo antifalsificazione.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

cirneco giuseppe ha scritto:
TazDevil ha scritto:...
2) un fondo di sicurezza per scoraggiare le falsificazioni
...


No, questo no.
I primi furono i francesi con il passaggio dei fogli già stampati su pietra litografica, sistema presto abbandonato.
Poi arrivammo noi col fondo di sicurezza inizialmente posto al di sopra della stampa, pochissimi fogli di prova, per poi passare al sistema che tutti conosciamo con la stampa del fondino prima della stampa del francobollo.
E questo ben dopo l'emissione del Penny black.
Anzi, mi sembra che gli inglesi non abbiano mai adoperato il sistema del fondino di sicurezza quale metodo antifalsificazione.

Perdona la mia ignoranza nelle discipline tipografiche ma ho creduto giusto di tradurre la parola "engine turning" con la parola "fondo di sicurezza" con la quale intendevo indicare il disegno a circonvoluzioni complesse posto sullo sfondo e sui lati del penny black, ma evidemtemente mi sfugge qualche grave particolare tecnico... potresti cortesemente spiegarmelo a futura memoria?
Grazie :cin:
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cirneco giuseppe
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da cirneco giuseppe »

TazDevil ha scritto:
Perdona la mia ignoranza nelle discipline tipografiche ma ho creduto giusto di tradurre la parola "engine turning" con la parola "fondo di sicurezza" con la quale intendevo indicare il disegno a circonvoluzioni complesse posto sullo sfondo e sui lati del penny black, ma evidemtemente mi sfugge qualche grave particolare tecnico... potresti cortesemente spiegarmelo a futura memoria?
Grazie :cin:


Ops :-)
credevo conoscessi cosa fosse il fondino di sicurezza.
Il metodo più semplice per falsificare i francobolli del periodo era quello del riporto del disegno su lastra metallica mediante acidi che corrodevano il metallo nelle zone senza inchiostro e lasciavano inalterato il disegno in presenza di inchiostro.
Per ovviare a questo metodo si pensò ad una seconda stampa con inchiostri grassi ed invisibili, in questo modo gli acidi non solo non avrebbero inciso il metallo in corrispondenza del disegno del francobollo, ma neanche in corrispondenza del disegno di questa seconda stampa invisibile ad occhio nudo.
Il risultato sarebbe stato un riporto assolutamente confuso ed irriconoscibile.
Fu fatta una prova iniziale colla stampa del fondino di sicurezza (questo il nome dato a questa stampa con inchiostri grassi ed invisibili) dopo aver stampato il disegno del francobollo, ma i risultati non furono buoni ed allora si decise di stampare prima il fondino di sicurezza e su questo, con un secondo passaggio, il disegno del francobollo.
Ti mostro una prova del fondino di sicurezza eseguito con inchiostro nero
fondosicurezza.jpg


Col tempo gli inchiostri invisibili sono virati al giallo ed a volte il fondino è molto evidente, come su
questa prova del 15 cent.
Puoi vedere il fondino in giallo se ti soffermi a guardare le zone chiare.
pienofiligrana1.jpg
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byebye
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da byebye »

A completamento della risposta dell'ottimo Giuseppe, ti segnalo che l'engine turnings è una tecnica di finitura superficiale delle superfici metalliche, realizzata sia a mano che con modalità industriali, per superfici che si potrebbero rigare facilmente con l'uso, dando origine a sgradevoli effetti estetici.
Viene eseguita su acciaio e su alluminio, normalmente.
E' tipica, per esempio, degli otturatori delle armi di un qualche pregio ma non di grande finezza.

E' un modo di finitura di basso costo per superfici, anche ampie, che possono deteriorarsi nel tempo per sfregamento.
Un esempio di questa lavorazione è il muso dell'aereo "Spirit of Saint Louis" di Lindberg.

:-) Ciao:
byebye
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da byebye »

cirneco giuseppe ha scritto:...
Col tempo gli inchiostri invisibili sono virati al giallo ed a volte il fondino è molto evidente, come su
questa prova del 15 cent.
Puoi vedere il fondino in giallo se ti soffermi a guardare le zone chiare.
pienofiligrana1.jpg


Io sono rimasto colpito dalle svastiche negli angoli del saggio... :-))

:-) Ciao:
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cirneco giuseppe
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da cirneco giuseppe »

Ciao ha scritto:
cirneco giuseppe ha scritto:...
Col tempo gli inchiostri invisibili sono virati al giallo ed a volte il fondino è molto evidente, come su
questa prova del 15 cent.
Puoi vedere il fondino in giallo se ti soffermi a guardare le zone chiare.
pienofiligrana1.jpg


Io sono rimasto colpito dalle svastiche negli angoli del saggio... :-))

:-) Ciao:


:ris: :ris: :ris: :ris: :ris:
Le vedi ovunque ....
Se non me le facevi notare non mi ci sarei mai soffermato, leggendole come semplici disegni geometrici.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Grazie delle risposte esaurienti ma adesso abuserei della vostra cortesia per l'ultima domanda:
Appurato che non si tratta di un fondo di sicurezza e che la parola engine turning può avere diversi significati in funzione della sua applicazione, come diavolo si chiamano in italiano quegli "scarabocchi" apposti intorno all'effigie della Regina Vittoria?
:mmm:
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Approfondimento sulla simbologia delle effigi
I francobolli che ritraggono personaggi si dividono in due grandi categorie:
- Ritratti di personaggi vinenti all'epoca di emissione;
- Ritratti di personaggi non viventi all'epoca di emissione.
Sebbene il soggetto sia sempre l'immagine di un personaggio, da un punto di vista semiotico esistono profonde differenze nei messaggi veicolati dalla prima e dalla seconda categoria. Nel caso di personaggi non viventi all'epoca di emissione infatti il messaggio si concentra tutto sulle caratteristiche peculiari del personaggio che viene preso come esempio o simbolo di determinati valori ad esso attribuiti (es. Benjamin Franklin nei fb USA o Giuseppe Garibaldi nei fb Italiani). Invece, nel caso di personaggi viventi all'epoca dell'emissione, il messaggio veicolato assume la valenza principale di "temporalità" ad indicare un periodo storico (era) nel quale egli è considerato un riferimento politico, e in molti casi anche etico e morale. In questo caso, tanto più è forte il legame tra il personaggio ed il suo tempo, tanto più è tempestiva la sua scomparsa dai francobolli al termine di questo arco temporale (per morte o per deposizione ad esempio). Altra differenza tra queste due categorie consiste nel fatto che, la commemorazione di personaggi illustri non viventi veicola messaggi relativi ad uno specifico contesto mentre le effigi di personaggi viventi assumono il medesimo significato "universale" in ogni luogo e in ogni epoca. Da un punto di vista semiotico si può affermare che il personaggio non vivente è soggetto "passivo" dei messaggi comunicativi di cui egli diviene simbolo mentre il personaggio vivente è soggetto "attivo" in grado di decidere il messaggio comunicativo veicolato attraverso la propria immagine.
(es. "l'intrepido Balilla" non potè decidere se divenire o meno il simbolo del coraggio per la gioventù fascista mentre Adolf Hitler potè decidere di ritrarsi di profilo come un vero e proprio monarca).
Per tali motivi, nella maggior parte degli stati del mondo la raffigurazione di personaggi viventi è normata (vietata o limitata a determinati casi) ovvero è sottoposta a codici etici che generalmente non ne consentono la libera emissione. Analizzando la comparsa di soggetti ritratti in vita è dunque possibile trarre molte considerazioni sul ruolo storico assunto nel loro paese di origine. Volendo sviluppare un discorso tematico, sulla base delle mie osservazioni, sono giunto ad una personale classificazione di tali emissioni che vorrei condividere con voi:
1)Emissioni di tipo "Istituzionale permanente" nel caso in cui l'effigie di un personaggio vivente sia obbligatoria o sistematicamente praticata, indipendentemente dalla sua volontà, per caratterizzare una determinata epoca. Ad esempio appartengono a questa categoria i monarchi di ogni regno e i papi che si avvicendano nella guida spirituale della Chiesa Cattolica e nella guida politica dello Stato della Città del Vaticano.
2) Emissioni di tipo "Istituzionale temporaneo", ritraenti personaggi che assumono un ruolo determinante per le sorti del loro paese, in grado di condizionare la politica, l'etica e la morale esercitando un potere pressochè totale (compreso quello di modificare le leggi per potersi ritrarre in francobolli di serie "definitive"). Ad esempio appartengono a questa categoria i leader che accentrano sulla propria persona la condotta politica, etica e morale della loro Nazione (es. Adolf Hitler e Francisco Franco).
3) Emissioni di tipo "Istituzionale occasionale", ritraenti personaggi che assumono un ruolo determinante per le sorti del loro paese ma che per motivi di opportunità politica o per motivi etici non vogliono o non possono emettere sistematicamente francobolli con la loro immagine. Appartengono a questa categoria i leader che assumono poteri dittatoriali subordinati ad un ideale la cui etica e morale trascende dalla loro persona (es. Stalin, Mussolini, Fidel Castro).
4) Emissioni di tipo "extra istituzionale", ritraenti personaggi viventi, in contrasto alle leggi/consuetudini che vietano tale pratica. Appartengono a questa categoria alcuni personaggi che assumono temporaneamente un potere politico senza un riconoscimento ufficiale da parte della loro Nazione (es. Jefferson Davis presidente degli Stati Confederati d'America). Solitamente tali francobolli sono presenti in emissioni semiufficiali o locali.
5) Emissioni di tipo non istituzionale ritraenti personaggi illustri o popolari in emissioni filateliche di paesi che non esercitano alcuna normativa restrittiva sulla riproduzione di soggetti viventi. Ad esempio appartengono a questa categoria le varie emissioni di stati a forte vocazione filatelica che celebrano determinati personaggi viventi in ogni luogo del mondo, con lo scopo di estendere l'interesse filatelico per i propri francobolli.
Sarebbe cosa gradita se qulcuno dei partecipanti al forum potesse portare esempi in grado di confermare o di smentire questa mia personalissima classificazione.
Ciao:

P.S.
Questo post è stato modificato nella definizione delle classi, in funzione delle precisazioni fornite da Erik nei post successivi a questo.
Grazie
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Ultima modifica di TazDevil il 29 gennaio 2012, 19:46, modificato 7 volte in totale.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da Erik »

Ciao Taz,
per quanto riguarda i viventi hai considerato solo ritratti di personaggi politici, ma non so se magari era proprio questa la tua intenzione per sviluppare il discorso. Perché tra i "non istituzionali" possono esserci anche personaggi di altro genere: artisti, sportivi, ecc.
Il primo esempio che ho trovato:

http://www.ibolli.it/cat/sanmarino/sm07 ... a1_big.jpg
lollobrigida1_big.jpg


Ciao:
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- Italia 1943-44, storia postale delle Marche in RSI
- Argentina 1897, cartoline postali Libertad cabeza chica con vedute


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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Erik ha scritto:Ciao Taz,
per quanto riguarda i viventi hai considerato solo ritratti di personaggi politici, ma non so se magari era proprio questa la tua intenzione per sviluppare il discorso. Perché tra i "non istituzionali" possono esserci anche personaggi di altro genere: artisti, sportivi, ecc.
Il primo esempio che ho trovato:

Immagine

Ciao:

Ti ringrazio per la precisazione ma ho volutamente ignorato quei paesi nei quali la raffigurazione di personaggi viventi non è normata per i seguenti motivi:
- Venendo a cadere i vincoli che regolamentano la raffigurazione di personaggi viventi decade completamente la differenziazione tra commemorazione/celebrazione o istituzionalizzazione;
- Solitamente questi Paesi non applicano norme in materia, per puri fini commerciali e cioè per vendere francobolli ad un mercato di collezionisti esteso nel mondo.
Volendo comunque essere precisi possiamo introdurre questa quinta categoria di "Non regolamentati", anche se escluderei una loro introduzione nella ipotetica collezione tematica per evitare di acquistare migliaia e migliaia di "figurine" che nulla aggiungerebbero a questo discorso .
Grazie del contributo.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

Quando Luigi Napoleone gettò la maschera... di Cerere
Come la storia ci insegna, Luigi Napoleone fu un eccellente opportunista politico che riuscì a farsi eleggere dal popolo come presidente della II Repubblica Francese per poi farsi nominare Imperatore, divenendo Napoleone III nel 1852. Ebbene il diabolico passaggio è puntualmente rilevato da questi due francobolli. Il primo, emesso in epoca repubblicana, ricorre ad una allegoria popolare e contadina come la Dea Cerere per rappresentare appunto lo spirito della II repubblica Francese, il secondo, emesso immediatamente a seguito della sua ascesa al titolo di Imperatore di Francia, ritrae la sua effigie in perfetto stile monarchico. Ossevate la metamorfosi meticolosamente studiata: i due francobolli hanno la medesima composizione grafica, viene diligentemente conservata la dicitura "REPUB. FRANC.", tuttavia il messaggio recita palesemente: "Signori, tranquillizzatevi perchè nulla è cambiato se non il fatto che da oggi la Repubblica Francese sono io!".

Ottimo esempio di trasformismo politico per la conquista del potere assoluto partendo dal consenso popolare. :devil:
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marcadabollo

Re: Filatelia semiotica

Messaggio da marcadabollo »

cirneco giuseppe ha scritto:No, questo no.

Si, Pino anche questo!
Quello che hai poi descritto nei post successivi è un fondo di sicurezza che serve per evitare le "copie all'acido" di francobolli tipografici, che si copiano appoggiando la faccia stampata su una lastrina di zinco, bagnandoli dal verso con acido che passerà più velocemente dove non c'è inchiostro sull'altro lato, corrodendo il metallo quindi in corrispondenza dei "bianchi" della stampa. Questo metodo non funzionerebbe con un francobollo calcografico perchè in calcografia serve che siano incisi i "neri". Per i calcografici, come il penny black, quindi si doveva procedere reincidendo di sana pianta tutta la vignetta e qui interveniva come deterrente alla falsificazione il fondo di arabeschi incisi meccanicamente: ricopiare a mano lo sfondo fatto con il "Rose engine" era praticamente impossibile e quindi sicuramente l' "engine turning" era un fondo di sicurezza.
Ricordo che un "Rose engine" era parte dell'attrezzatura iniziale dell' OCV. Aveva questo aspetto:
rosengine.jpg

Quanto all'esempio fatto da Enrico a proposito delle lamiere di rivestimento dello Spirit of St. Louis, è una cosa che ha lo stesso nome ma profondamente diversa. I ghirigori sul penny black sono il prodotto di movimenti circolari eccentrici, combinati con movimenti del piano di incisione. Quello sulle lamiere invece è fatto con movimenti concentrici: nel metodo tradizionale si usava un trapano a colonna su cui veniva montato un tampone di sughero (molto spesso un banale tappo da damigiana, tanto che in francese il processo è detto bouchonnage) con cui si passava sulla lamiera una poltiglia di polvere di smeriglio e olio: era all'abilità di chi muoveva la lastra di metallo e regolava la sovrapposizione dei cerchi "graffiati" dallo smeriglio sulla lamiera che si doveva la piacevolezza dell'effetto. Oggi si vedono delle penose imitazioni fatte con macchine che hanno 50/60 tamponi circolari montati su un supporto rettangolare che quindi imprimono i "graffi" contemporaneamente: va da se quindi che i cerchi incisi sono quasi tangenti ma assolutamente non sovrapposti, perdendosi così del tutto l'effetto originario.
E dopo aver fatto il saccente, voglio esprimere tutta la mia ammirazione per questo bellissimo thread: grazie tazdevil.
Michele
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cirneco giuseppe
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da cirneco giuseppe »

Grazie Michele
:clap: :clap: :clap: :clap:

Ecco, non avevo pensato al processo calcografico!
Quindi, sistema diverso per stessa finalità.
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da ANTONELLO »

voglio esprimere tutta la mia ammirazione per questo bellissimo thread: grazie tazdevil.

sono d' accordo :clap: :clap: :clap:
ringrazio anche Michele che ci fa dono della sua competenza in procedimenti tecnici per le varie fasi che furono utili alla nascita dei francobolli :clap:

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TazDevil
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

E dopo aver fatto il saccente, voglio esprimere tutta la mia ammirazione per questo bellissimo thread: grazie tazdevil.

La saccenza si attribuisce a chi profonde pillole di saggezza o di cultura spesso banali e non richieste.... qui tu ci hai tirato fuori dalla palude degli equivoci e non solo, ci hai dimostrato come e perchè la tecnica engine turning o "rose turning" come più appropriatamente la definisci, fece in modo di scoraggiare ogni tentativo di falsificazione dei penny. Quanto all'ammirazione ed ai ringraziamenti credimi, sono davvero contento di condividere l'entusiasmo per questo gioco che ho scoperto da un paio di anni e di ricevere da questo forum contributi preziosi che molto probabilmente mi sarebbero sfuggiti per evidenti carenze di conoscenze. Se alla fine di questo topic avremo creato un discorso esaustivo, il merito sarà tutto di questo forum e delle slpendide persone che lo frequentano.
Quindi ringraziamoci a vicenda tutti ;-)
Mi chiamo Fabrizio e colleziono: Antichi Stati, Regno e Repubblica fino al 2000.
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.

TAZ :devil:
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TazDevil
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Re: Filatelia semiotica

Messaggio da TazDevil »

1941 - Fratellanza d'armi: Oltraggio e sgarbo
Proseguendo con il discorso sulle effigi, desidero sottoporvi l'analisi di questa emissione congiunta voluta da Mussolini e Hitler, per celebrare l'alleanza d'armi Italo-Tedesca in piena II Guerra Mondiale. L’emissione Italiana, che peraltro diede maggiore risalto a questa celebrazione con una serie di valori raffiguranti due soggetti, in un solo colpo riuscì (volutamente) ad essere oltraggiosa per Vittorio Emanuele e addirittura sgarbata per l'alleato Adolf Hitler. Questo a testimonianza di quanta attenzione fosse riposta all'epoca nei messaggi propagandistici veicolati attraverso i francobolli.
Cominciamo dal soggetto del 20 centesimi arancione che ritrae Hitler e Mussolini di profilo, posti l'uno di fronte all'altro con la didascalia che recita "DUE POPOLI UNA GUERRA". In primo luogo occorre precisare che in Italia l'unico personaggio vivente che poteva essere ritratto sui francobolli era il Re, in quanto in una monarchia il Re rappresenta non solo lo Stato, inteso come territorio, ma anche la Nazione intesa come insieme di genti (un Popolo) che si riconosce nei medesimi valori etici e morali. Costretto a rispettare questa regola, Mussolini si astenne in precedenza dal violarla, non certo per modestia bensì per evidente opportunità politica. Mussolini infatti si mise “al servizio del Re” come capo del governo (di un partito unico) in una Monarchia Costituzionale, in quanto tale status lo avrebbe preservato dall’accusa di ribellione e di colpo di stato. Tuttavia nel caso di un'emissione filatelica congiunta con la Germania ed in funzione di un evento straordinario come la guerra, colse l'occasione per attuare il colpo di mano che all'epoca dovette suonare come un sonoro schiaffo a Sua Maestà . Il duplice oltraggio consiste nell’effigie di Mussolini di profilo (simbolo tipico del potere monarchico) accompagnata dalla didascalia “DUE POPOLI UNA GUERRA” che attribuiva all'immagine di un comune “capo di stato” il compito di rappresentare simbolicamente il Popolo Italiano…. Davvero troppo per il povero Pippetto (così mia nonna mi disse che era soprannominato V.Emanuele a Roma, con quella bonaria perfidia che solo i romani sanno avere). :lol:
Analizziamo ora lo sgarbo subdolo ai danni del fido alleato, nel l’immagine rappresentata sul valore da L. 1,25.
In questa rappresentazione il francobollo ritrae i due dittatori come capi (condottieri) dei rispettivi eserciti, così come indica il loro abbigliamento in uniforme militare. Sullo sfondo due soldati nelle divise dei rispettivi eserciti, posti in posizione speculare l’uno con l’altro come se si toccassero con il gomito in uno specchio (notate che per dare l’effetto della specularità i due soldati sono della stessa altezza ed il soldato tedesco imbraccia il fucile sulla spalla sinistra). La specularità volutamente ricercata indicava l’assoluta parità di valore dei due eserciti tale che gli uni si rispecchiassero perfettamente negli altri ma… questa parità crolla quando analizziamo la statura dei due leader ! Mussolini e Hitler non brillavano per altezza e pare che entrambi non digerissero bene questo “complesso”. Tuttavia l’ariano Hitler era alto all’incirca 1,70 mentre l’italico Benito “solo” 1,66, come evidenziato dalla foto che li ritrae a distanza di misurazione. Ebbene osservate con quale subdolo trucco Mussolini riusci ad essere più alto del suo fedele alleato: Il cappellone di Hitler supera l’elmetto di Mussolini rispettando la reale differenza di statura ma… miracolo della deformazione delle proporzioni, se analizziamo gli occhi, il naso e la bocca di Mussolini, noterete che sovrastano Hitler, che a questo punto, converrete con me, è ritratto come una specie di “nanetto tutto cappello”! A completare l’affronto, Hitler sembra che guardi dal basso Mussolini che invece volge lo sguardo verso un punto lontano (il futuro glorioso), noncurante del nanetto che lo fissa. :ris:
Che tutto ciò non sia casuale è comprovato dalle emissioni “politicamente corrette” (nei confronti di Hitler non per il Re) che furono emesse per la Germania e per la l'Africa Orientale Italiana, dove la posizione di primo piano dei due leader è doverosamente invertita nei fb emessi per i rispettivi paesi.
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Cinzia62&
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Iscritto il: 17 giugno 2011, 19:05

Re: Filatelia semiotica

Messaggio da Cinzia62& »

E' sempre più interessante questo topic.
Mi ha dato l'occasione per osservare con altri occhi alcune buste che
avevo quasi dimenticato.......

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Ciao: Ciao: Ciao:

Cinzia
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Giochi tutti i giorni con la luce dell'Universo....
P. Neruda
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