Quando la filatelia tirava...

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debene
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Quando la filatelia tirava...

Messaggio da debene »

Certo fa un pò di tenerezza ritrovare questi piccoli opuscoli dei tempi d'oro. :-) :-) :-)

In questo della Bolaffi erano riportate le performance dal 1960 al 1971 dei bolli di casa nostra
manco fossero i trend delle azioni della Apple. :$$: :$$: :$$:

Possiamo quindi capire l'euforia dei nostri padri e della loro corsa
all'acquisto di quartine e fogli interi. :fest: :fest: :fest:

Qualcuno poteva pensare al tracollo che ci aspettava di lì a pochi anni? :not: :not: :not:
libro72845.jpg
bolaffi.jpg
Ciao:

sergio
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Sergio De Benedictis
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I miei interessi :
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spcstamps
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Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da spcstamps »

All'epoca i sapienti mercanti che negli anni d'oro della speculazione divennero milionari sapevano "piazzare" i francobolli al 30% del valore di catalogo (se non di più) convincendo gli acquirenti che stavano facendo grandi e lucrosi affari.

Oggi invece si fa fatica a vendere al 3% e si vende prevalentemente il difettoso (perchè a quel prezzo non puoi pretendere di comperare altro) e chi compra ha sempre la certezza di aver speso dei soldi e non di averli investiti.

Se a questo aggiungi clienti che ti soppesano qualunque cosa tu abbia da vendergli confrontandola con migliaia di proposte similari presenti in rete facilmente si comprende come sia difficile essere competitivi oggi su francobolli per così dire "di facile reperimento".

D'altronde a questi stessi clienti se proponi una cosa "particolare" o "unica" non te la capiscono oppure la valorizzano come se fosse una cosa comune...

per esempio un 40 centesimi di Modena su lettera per la lombardia non è certamente la stessa cosa della medesima affrancatura per Napoli.... tuttavia sempre 875 euro di catalogo vale, per il collezionista di francobolli!

E chi lo convincerà mai che comperare una simile "chicca" (10 lettere note o poco più) a 500 euro è un affare mentre quella per la Lombardia a 100 euro sarebbe stata cara?

Che vitaccia per i mercanti "giovani" (quelli datati non hanno bisogno di vendere oramai)

:-)) :-)) :-))
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Paolo Cardillo - Consulente filatelico.

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Antonello Cerruti
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Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da Antonello Cerruti »

Il problema è la scomparsa nei negozi e quindi la fine della "diffusione per strada" dell'oggetto francobollo.
Questo ha comportato che non ci sono più quei 100/200 piccoli stock di magazzino che drenavano le eccedenze e si comportavano come le morene per i fiumi quando arrivano le piene.
L'esistenza economica di questi commercianti era affidata alla loro abilità ed al loro dinamismo di creare e far crescere nuovi collezionisti.
Oggi, spariti i negozi e quindi anche l'assorbimento delle piccole "collezioni di vicinanza", i proprietari o gli eredi sono costretti ad affidarsi alle aste che - a fronte di una importante offerta di materiale e di un costante aumento delle spese - devono "sbracare" i prezzi per vendere.
Ed è notorio che i collezionisti occasionali (cioè quelli meno furbi e meno abili, quindi la maggioranza) acquistano quando il mercato sale e la speculazione monta, non quando i prezzi sono più convenienti.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
raffaele1961
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Iscritto il: 20 febbraio 2011, 18:47

Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da raffaele1961 »

Ho provato non poca nostalgia vedendo quel catalogo Bolaffi che ricordo bene esposto nelle vetrine dei più grandi e migliori negozi filatelici di Milano.
Avevo 10 anni ed ero convintissimo anch'io che la filatelia era il migliore investimento. Ma proprio in quelli anni dopo il 1968 il mercato aveva dato dei piccoli segnali dei scricchiolii di cui pochi avevano tenuto conto.
Ricordo che quando terminai le elementari col massimo dei voti ricevetti un album pieno di fb di San marino e Italia tutti nuovi dagli anni cinquanta al 1971. Ne ero orgogliosissimo addirittura lo sfogliavo con i guanti nel timore di rovinarli con l'umidità delle mani. Tempi meravigliosi con immense certezze. Ricordo un parente che possedeva una collezione di Italia quasi completa dal 1890 e soleva dire che suo figlio con quella collezione poteva un domani comprarsi una bell'appartamento in centro a Milano tanto i valori saranno sempre in crescita.
Poi pian piano le cose come tristemente sappiamo le cose cambiarono. Adesso i negozi di filatelia un tempo fiorenti sono ormai stati decimati.
Purtroppo la loro scomparsa non farà altro che allontanare le giovani generazioni da questo hobby.
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arditiroma
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Iscritto il: 12 febbraio 2016, 7:30

Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da arditiroma »

Che ci sia un problema "filatelia" credo sia un dato oggettivo.

Quello che però spesso mi chiedo, frequentando anche aste internazionali specie Germania o Svizzera(ultima di Rapp la sala era stracolma) è il perché in quei posti, le sale sono spesso piene e i lotti vanno quasi tutti venduti al prezzo corrente di mercato?

Penso, e quindi prendetelo ovviamente come opinione personale, che in Italia manchi anche un po di "professionalità" in diversi operatori.

Quando vendi tentano di svalutare in tutti i modi il bene.. quando tu sei l' acquirente al contrario si cerca di far passare ogni cosa per il Sacro Graal..

Questo, sempre a mio avviso, ha portato molti ad allontanarsi almeno dal merito italiano...

Ho venduto anche in questa occasione diversi pezzi in asta presso Rapp ad almeno il 30% in piu di quanto il piu "generoso" offerente mi aveva proposto... fortunatamente la rete, oltre che a danneggiare, ha permesso anche di poter confrontare e metter quindi in competizione diversi soggetti e pertanto ha aumentato anche la possibilità di scegliere sia quando si vende che quando si compra..

A me su determinati settori ed in determinati Paesi l' impressione che ho tutt'ora è che la Filatelia continua ad essere un hobby che ancora ha il suo nutrito seguito.. Ovvio che dipende cosa ci si aspetta.. Se colleziono per comprarmi un domani Attico con vista sulla scalinata di Piazza di Spagna probabilmente ho sbagliato in partenza.. Se colleziono per il piacere di farlo non spendo i soldi ma li investo per un piacere..
Account Disattivato
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Iscritto il: 13 febbraio 2016, 16:35

Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da Account Disattivato »

Salve,
al di là delle aspettative mancate, di ciò che è stato deleterio e ha creato disamore per questo hobby, eccetera... di cui si è già ampiamente trattato... tutto fatto salvo, e tornando al post primigenio di Sergio...

...la mia misera opinione è che rabbrividisco vedendo come, quasi 50 anni dopo, quell'Editore non ha mai arretrato di un centimetro sul concetto di filatelia-investimento.
Basta guardare qualcuna delle loro televendite sul 127 DTT dalle 21 alle 24 per rendersene conto.
Per loro la filatelia - TUTTA - è un investimento sicuro e duraturo perché così certifica il catalogo edito... da loro stessi! :wow:

Non che altri operatori siano stati meno euforici, finché il gioco funzionava. Volete un esempio che ho vissuto personalmente?
Probabilmente, non molti di voi ricorderanno che la Borsa Filatelica milanese organizzò per un annetto circa delle sedute di "borsa" - una al mese credo - presso il polo fieristico di Piacenza. Era più o meno il 2005.
All'epoca gli spagnoli stavano ancora rastrellando di tutto, Cilio sprizzava gioia da tutti i pori sulle colonne di Cronaca Filatelica, e in merito alle sedute di Borsa Filatelica a Piacenza si poté leggere qualcosa di questo tenore: "...è previsto l'allestimento di un angolo relax dove i collezionisti e gli operatori potranno osservare su dei monitor le fluttuazioni delle quotazioni in tempo reale...".

Fluttuazioni cosa vuol dire?
Che potevo acquistare un Lilla a X, mettermi comodo a sorseggiare un caffè, rialzarmi e aspettarmi di poter rivendere il medesimo Lilla a X+50?
Ma per favore.

Filatelia-investimento? Certo che esiste.
Di sicuro, NON è la filatelia del servizio novità, NON è quella del Lilla, NON è quella dei codici a barre, NON è quella delle varietà.
Una volta un collezionista più navigato mi disse che la filatelia-investimento comincia con reperti dai 100.000 Euro in su.
Non mi sento di dargli tutti i torti.


N.
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arditiroma
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Iscritto il: 12 febbraio 2016, 7:30

Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da arditiroma »

Comunque a leggere questo articolo, anche se un po datata "2009" non sembrava e credo non lo sia tutt' ora, un settore in crisi, visto i numeri che muove..

Secondo me , ripeto, è solo una questione di aspettative

https://www.cnbc.com/id/39443781
OruaM
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Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da OruaM »

Salve,
anche i cataloghi dovrebbero fare la loro parte:
se i prezzi sono scesi in tanti casi, perchè non aggiornano i loro dati?
per esempio il nostro caro e famoso lilla, non vale certo quanto segnalato dai vari Sassone, Bolaffi o Unificato.
oggi in rete, come nelle aste, anche se corredato da certificato, non spunta più di cinquecento euro mentre il cavallino raramente supera i mille.
altro che i loro quasi e oltre duemila.....
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arditiroma
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Iscritto il: 12 febbraio 2016, 7:30

Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da arditiroma »

Annosa questione quella dei cataloghi...

Alcuni hanno ridotto i prezzi, anche se sono pur sempre ontani dalla realtà... Sul perché i prezzi dei cataloghi sono cosi distanti da quelli reali ormai ognuno si è fatto la propria idea...
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virgilio.terrachini
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Re: Quando la filatelia tirava!

Messaggio da virgilio.terrachini »

n.freschi3 ha scritto: 4 febbraio 2018, 16:09 Una volta un collezionista più navigato mi disse che la filatelia-investimento comincia con reperti dai 100.000 Euro in su.
Non mi sento di dargli tutti i torti.
N.

Diciamo che solo che le grandissime rarità danno un ritorno passati almeno i 10 anni

Mi sento di dire che solo oltre i 5.000 € di mercato siamo davanti a pezzi da investimento.

Parlando quindi di quotazioni di catalogo oltre i 20.000 € per i cataloghi italiani e oltre i 10.000 € per i cataloghi generalisti mondiali

Più o meno....

Poi bisogna anche trovare chi è disposto a spendere cifre simili per un francobollo o per una busta ma per questo ci pensano le grandi aste internazionali (non certo le italiane)

Tutto il resto è collezionismo.

Ciao: Ciao: Ciao:

Rev LB Oct 2019
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