La filatelia è destinata a morire? Idee, suggerimenti e possibili soluzioni

Forum di discussione generale sulla filatelia.
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TazDevil
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Re: Che si fa?

Messaggio da TazDevil »

Sono mode e cicli socioculturali che si ripetono nel tempo e secondo me arriverà il giorno in cui anche la filatelia tornerà di "moda" e nasceranno nuovi collezionisti, per poi ricadere nell'oblio e risalire nuovamente solo dopo decenni
Innanzi tutto un caloroso saluto a te che contribuisci ad abbassare la media anagrafica del forum. Ciao:
Vorrei sviluppare gli argomenti che citi come cicli socioculturali per fare alcuni distinguo.
La ciclicità di una moda non è da tempo frutto del caso ma è indirizzata scientemente e direi sempre più scientificamente da specifiche agenzie che operano nel campo della comunicazione istituzionale o del marketing. Anche nel caso in cui si manifestino tendenze divergenti che hanno origini spontanee, come accade sporadicamente nel web, queste vengono prontamente inglobate nel sistema e ristrutturate secondo gli scopi e i fini delle suddette agenzie. Voglio dire che la decisione di indossare i jeans a tubo piuttosto che quelli a zampa di elefante, viene presa a tavolino e successivamente calata nel tessuto sociale attraverso specifici ed opportuni canali di comunicazione. Ho notato che ti esprimi con una certa proprietà di linguaggio, quindi presumo che tu conosca le ultimissime tecniche di gestione del consenso, come il social profiling, l'utilizzo di web influencer, la diffusione di videoclip virali ed i servizi di digital reputation, che sono usati in maniera sinergica, sempre più precisa e diretta verso target predefiniti. Quindi se vogliamo considerare la filatelia come una "moda" dobbiamo agire con queste tecniche e con questi canali. Ad esempio se si dovesse agire su un target di basso livello culturale si potrebbe usare come testimonial occulto un certo rapper molto famoso e molto tatuato ripreso in un video mentre spedisce per posta una valentina alla sua amata, costruendo su questo atto una storia virale... ;-)
Molto più complessi e per fortuna molto meno influenzabili sono gli eventi socioculturali intesi come manifestazioni del pensiero e del comportamento umano, come risultante di dinamiche sociali derivanti dal contesto storico in cui viviamo. Ammesso e non concesso che Aristotele e Nietzsche abbiano una qualche ragione, i corsi e i ricorsi storici si basano su cicli temporali troppo ampi per il nostro scopo, che è quello di promuovere la filatelia ora e non fra cento anni, perchè tra cento anni, se non si interviene ora, la filatelia intesa come forma di collezionismo popolare, sarà inesorabilmente morta e sepolta da tempo.
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stiraeammira
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Re: Che si fa?

Messaggio da stiraeammira »

TazDevil ha scritto: 15 ottobre 2018, 18:41 Ad esempio se si dovesse agire su un target di basso livello culturale si potrebbe usare come testimonial occulto un certo rapper molto famoso e molto tatuato ripreso in un video mentre spedisce per posta una valentina alla sua amata, costruendo su questo atto una storia virale...
Sto seguendo con molto interesse la discussione, nulla da eccepire, tranne quando si affibbiano questo genere di giudizi.
Questo è esattamente quello che in filatelia si cerca di combattere e di cui si è discusso anche in questo bel thread.

In gioventù, quando affollavo i palasport per vedere i concerti di quei cappelloni, rockettari, visionari dei ......... (il nome mettete ciò che ancora preferite o avete preferito al tempo) oppure ascoltavo con il giradischi un LP di vinile nero dei.....(idem come sopra) sicuramente un attempato signore in panciotto e doppiopetto mi avrebbe dato del "basso livello culturale".

Forse sarebbe stato meglio scrivere: "target giovanile".

Detto questo certo, se realmente Fedez e Chiara (immagino ci si riferisse a loro, ma in fondo importa poco) si impegnassero a promuovere una campagna pubblicitaria di ritorno alla lettera scritta e non digitata, all'applicazione di francobolli ed alla cultura della corrispondenza d'amore, beh credo che gli uffici postali sarebbero presi d'assalto dal target giovanile.

Ma se collochi i suoi "follower" in un target di basso livello culturale...beh una certa sua irritazione è prevedibile.
Una mossa non saggia per accaparrarsi il suo appoggio.

Andrea
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TazDevil
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Re: Che si fa?

Messaggio da TazDevil »

Sto seguendo con molto interesse la discussione, nulla da eccepire, tranne quando si affibbiano questo genere di giudizi.
Questo è esattamente quello che in filatelia si cerca di combattere e di cui si è discusso anche in questo bel thread.
Mi scuso per il termine che può essere interpretabile come "dispregiativo" mentre era mia intenzione fare riferimento ad alcune categorizzazioni (cluster) usate nel marketing, che correlano l'efficacia di un messaggio al grado di scolarizzazione del target. Capisco che in questo 3d il termine possa essere frainteso come dispregiativo o come una mia personale opinione, non è nella mia natura fare la morale del bempensante in panciotto (mi piace Young Signorino che trovo geniale) e soprattutto non associo il termine basso livello culturale a tutta la categoria di giovani che è una categoria di fascia di età. Se non avessi precisato il grado di scolarizzazione avrei accomunato tutti coloro, giovani o meno giovani, che non si identificano nelle icone dei selfie postati sui social. Aggiungo che il RAP, quello vero, rivendica con orgoglio la sua natura di sub-cultura (anche questo è un termine tecnico e non dispregiativo e tanto meno razzista) nata nei ghetti degli afro-americani. Così come il blues è figlio degli ex schiavi mentre il jazz è etichettato come "musica colta"e la POP Art usava le icone del ceto medio, tutti termini che si usano senza alcuna presunzione di superiorità ma semplicemente per indicarne le origini o l'appartenenza.
Mi rendo conto di aver utilizzato un linguaggio fuori luogo in un forum di filatelia, ma credetemi non era mia intenzione offendere nessuno e ripensandoci avrei fatto meglio a citare un esempio di target ad elevata scolarizzazione, così non si sarebbe offeso nessuno.
Chiedo comunque scusa.
Fabrizio
Ultima modifica di TazDevil il 15 ottobre 2018, 21:31, modificato 3 volte in totale.
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stiraeammira
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Re: Che si fa?

Messaggio da stiraeammira »

Ma non c'è bisogno di chiedere scusa. Mi sembra eccessivo e non hai assolutamente offeso nessuno.
Ad ogni modo attenzione a targhettizzare tutto, poi non capisco come si possa farlo a livello musicale forse in altri campi si ma nella musica boh.

Andrea
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TazDevil
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Re: Che si fa?

Messaggio da TazDevil »

I target esistono e non sono opinioni:
Se analizziamo lo spot IPZS che promuove la collezione di riproduzioni in oro delle vecchie lire osserviamo che:
1) il destinatario del messaggio non è il bambino ma il nonno (perchè è lui che ha la capacità economica di acquistare la collezione);
2) il nonno appartiene ad un ceto sociale medio-alto e si esprime con un linguaggio che evidenzia il suo buon livello culturale (perchè evidentemente la collezione è un genere voluttuario che non dovrebbe costare poco);
3) il bambino è soggetto passivo che reagisce positivamente ai racconti del nonno, che gli parla dei suoi tempi. Anche qui il target è il nonno che viene indotto a credere che illustrare la collezione attraverso il dialogo, rafforzi il legame affettivo tra lui e suo nipote.

Dunque il target è costituito da soggetti maschi, benestanti, di livello socio-culturale medio-alto e con età tra i 68/72 anni.
Lo spot fa leva sul legame affettivo tra nonno e nipote, gioca sulle emozioni del nonno nel ricordare e raccontare il suo passato, un passato che gli viene "idealizzato" attraverso riproduzioni delle vecchie banconote che usava da giovane, che divengono quindi "icone della sua giovinezza". In pratica allo spot poco importa se il bambino sbadiglierà dopo i primi cinque minuti, perchè l'importante è che il nonno acquisti la collezione.

Forse il settore della numismatica è un po' più spregiudicato, o forse è un po' più avanti perchè da tempo ha smesso di pensare alla moneta come oggetto da utilizzarsi solo come valuta di scambio e produce monete parallele, di qualità superiore, alle quali attribuisce comunque una validità legale.
Non dico che le Poste debbano imitare questi esempi... anche perchè i francobolli sono carte valori e non riproduzioni, ma provare a sviluppare spot mirati, magari pensati da qualche agenzia qualificata, perchè no?
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Luciano61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

Come facciamo a suscitare interesse a chi filatelista non è?
Con lo speciale annullo filatelico promosso dal Club di Passerano Marmorito sulla sagra dell'agnolotto?

...tra l'altro buonissimi :-)) :-))

No, almeno io non credo.
Come ho già scritto (ed Andrea dirà che sono ripetitivo) per me queste azioni non interessano a chi filatelista non lo è ancora.

Allora che fare?
Guardiamo il calendario...il calendario di Budd :? :? :losco: :losco:
Screenshot_2018-10-16 il calendario di budd kill bill - Cerca con Google.png
Cosa ci sarà di importante nel 2019?

:mmm: :mmm: :mmm: :mmm: :mmm:

Per esempio...l'eclissi solare del 26 dicembre 2019 è un evento astronomico che può interessare ad un vasto pubblico?
SE2019Dec26A.gif
Ci vogliamo "legare" a questo...e farci trascinare?

Abbiamo un anno davanti, se piace il tema, c'è molto da "raccogliere".
Cominciamo a preparare qualche tematica, qualche busta, approvvigioniamoci di francobolli economicamente irrilevanti guardando verso...levante.

Ma soprattutto creiamo "cerchia".
Se il Club di Passerano Marmorito inizia a muoversi, in concerto con il mio Club, quello di Sergio e decine di altri, diventerà una rete di promozione.

Quanto sarà il budget da investire?
Una cippa.
Niente.
Ogni collezionista volenteroso si crea la collezione, la tematica.
Ogni Club cerca di darsi una smossa...

Poi se devo stampare un centinaio di locandine, qualche manifesto, con una grafica che rappresenta l'unione dei vari Club come se fossero una singola entità (un po come i franchising dei divani: quello di Bolzano sembra un braccio di quello di Palermo, e la visione non è singola ma di insieme) e regalarli ai vari Club, volentieri!

Preferite "legarci" a qualche altro evento?
Proponete.
Ce ne sono a bizzeffe: film, eventi musicali, sportivi (Olimpiadi) televisivi ecc. ecc.
C'è l'imbarazzo della scelta.

Ciao: Ciao:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
Ed adoro i francobolli che non valgono un piffero, perché mi rilassano più di quelli costosi!
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Matraire1855
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Re: Che si fa?

Messaggio da Matraire1855 »

TazDevil ha scritto: 15 ottobre 2018, 23:04 I target esistono e non sono opinioni:


Forse il settore della numismatica è un po' più spregiudicato, o forse è un po' più avanti perchè da tempo ha smesso di pensare alla moneta come oggetto da utilizzarsi solo come valuta di scambio e produce monete parallele, di qualità superiore, alle quali attribuisce comunque una validità legale.
Non dico che le Poste debbano imitare questi esempi... anche perchè i francobolli sono carte valori e non riproduzioni, ma provare a sviluppare spot mirati, magari pensati da qualche agenzia qualificata, perchè no?
A mio vedere Poste (italiane, Francesi, ecc.) hanno già imitato questi esempi e considereranno sempre di più il francobollo un prodotto collezionistico. Da quanti anni lo chiamano già francobollo filatelico? Come se esistesse un francobollo per spedire ed uno per carpire soldi al collezionista
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Ivano Abbatantuono
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Re: Che si fa?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Credo che target e cluster dei filatelici (e ancor più dei non ancora filatelici) siano quantomai variegati e commisti.
Ad es., un conto sono i filatelici in erba, un altro i non ancora filatelici, un altro ancora i filatelici "professionisti"; tra questi ultimi avremo gli accumulatori compulsivi e i fini studiosi, passando per le ipotesi ibride e intermedie e per gli studiosi non tanto fini (e non tanto studiosi) ed i compulsivi che accumulano ma più ... selettivamente (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale :-)) ).
E ovviamente ciascuna categoria richiederebbe, per essere avvicinata, compulsata e fidelizzata, azioni, iniziative e "tecniche d'approccio" assai diverse per ognuna.
Penso, quindi, che preliminarmente dovemmo inquadrare meglio gli obiettivi (e i rispettivi destinatari) che ci poniamo, altrimenti ne nasce un dibattito infinito perché ognuno ha in testa un'idea diversa della categoria (ribadisco, tutt'altro che unica ed uniforme) che vorrebbe raggiungere.
Gli annulli, se anche a me personalmente interessano poco o niente, possono cmq appassionare alcuni di noi, e forse non sarebbe giusto trascurarli: continuiamo a organizzarli, ci mancherebbe. Però sarebbe altrettanto sbagliato, come invece spesso avviene, concentrare tutti o quasi gli sforzi solo su queste iniziative, visto che riguardano appena una modesta nicchia di utenti, peraltro già "fidelizzati".
Piazze, mercatini, circoli filatelici e convegni non appassionano i filatelisti del web ? Benissimo, ma rappresentano ugualmente una "fetta" tutt'altro che trascurabile di persone che sarebbe sciocco ignorare e lasciare a languire.
Ma l'impresa più grossa, non dimentichiamolo, dovrebbe essere quella di raggiungere i "non ancora filatelisti", inventandoci iniziative attrattive.
Insomma, iniziamo a costruirci un'idea razionale delle varie "categorie", per quanto complesse, e solo allora potremo derivare quali iniziative intraprendere, mirate a ciascuna.
Ribadisco che a mio avviso è propedeutico che lo staff esamini la questione, possibilmente istituendo una sezione apposita per il "rilancio" (un mero thred potremmo ricominciarlo già da noi....).
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
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Luciano61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

Ivano Abbatantuono ha scritto: 16 ottobre 2018, 11:34 Piazze, mercatini, circoli filatelici e convegni non appassionano i filatelisti del web ? Benissimo, ma rappresentano ugualmente una "fetta" tutt'altro che trascurabile di persone che sarebbe sciocco ignorare e lasciare a languire.
Ma l'impresa più grossa, non dimentichiamolo, dovrebbe essere quella di raggiungere i "non ancora filatelisti", inventandoci iniziative attrattive.
Insomma, iniziamo a costruirci un'idea razionale delle varie "categorie", per quanto complesse, e solo allora potremo derivare quali iniziative intraprendere, mirate a ciascuna.
Esatto.
Un sito Web richiede una azione: devi volerlo visitare.
Chi andrà a vedere il sito della "Organizzazione Filatelica pinco & pallo" se già il termine filatelia lo fa sbadigliare?

Ma il pubblico delle piazze?
Laggiù una expo di quadri, a destra di vasellame, la in fondo dopo il gelataio, una bella mostra filatelica.
Ma non (solo) con quadratini in un album, con lente di ingrandimento a disposizione, ma (anche) tre tavole da un metro per due con stampe che evocano temi salgariani, ma correlati alla filatelia.

Per me un pienone... :-))
Che poi il 99,9% si perdano per strada e non si vedano più, ci sta.
Bisogna solo valutare quella parte infinitesimale che resta...quanti sono.
Perché se di curiosi fossero davvero tanti tanti... :abb:

Ma non voglio sperticarmi a convincere nessuno: la prossima occasione che faremo qualcosa con il Club, vediamo di farlo come suggerisco.
Poi se sarà un bagno...amen!!

La mia idea è farla più votata allo "spettacolo" (nel senso più costruttivo del termine) e poco tecnica.
L'idea è "illuminare" ciò che per i non addetti ai lavori è solo "scura" noia, polvere, muffa.

Ciao: Ciao:
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Andrea61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Andrea61 »

Luciano61 ha scritto: 16 ottobre 2018, 11:59 Ma il pubblico delle piazze?
Laggiù una expo di quadri, a destra di vasellame, la in fondo dopo il gelataio, una bella mostra filatelica.
Ma non (solo) con quadratini in un album, con lente di ingrandimento a disposizione, ma (anche) tre tavole da un metro per due con stampe che evocano temi salgariani, ma correlati alla filatelia.

Per me un pienone... :-))
Che poi il 99,9% si perdano per strada e non si vedano più, ci sta.
Bisogna solo valutare quella parte infinitesimale che resta...quanti sono.
Perché se di curiosi fossero davvero tanti tanti... :abb:
2013: Centenario dell'Unione Filatelica Subalpina.
Riusciamo ad avere in utilizzo gratuito (grazie ad una connessione) un locale a livello strada del Palazzo della Regione a Torino, in Piazza Castello. Non un localino da poco: l'intero angolo del palazzo, 4 finestre sulla piazza, 2 su via Palazzo di Città, che aveva a suo tempo ospitato uno dei centri di coordinamento delle Olimpiadi.
Tempo di concessione: 1 settimana (!!) in tarda primavera
Organizziamo un'esposizione con le collezioni dei soci, una ricostruzione fedele--con materiale autentico--di un ufficio postale militare della Grande Guerra, una serie di conferenze tenute da soci su temi storico-postali e filatelico-tematici, pubblicizzate da un gran cartellone all'ingresso della sala su Piazza Castello. Distribuiamo materiale gratuito, la Regione ci mette anche uno stendardo sotto i portici e facciamo in modo che l'iniziativa compaia su La Stampa. Per tutto il tempo dell'apertura la sala è presidiata da almeno uno o due soci pronti ad illustrare le collezioni ai visitatori.

Numero dei visitatori complessivi nell'arco di una settimana? Qualche decina, sicuramente meno di 100.
Numero delle persona non già filateliste venute a sentire una conferenza? 1 (una mia collega che mi sono trascinato dietro quando ho parlato della posta al tempo dell'unità d'Italia)
Numero dei soci nuovi acquisiti dal sodalizio grazie a questa iniziativa? Non pervenuto.

Siamo degli illusi ....
Andrea

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Luciano61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

Andrea61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 18:26 ...un locale a livello strada del Palazzo della Regione a Torino, in Piazza Castello. Non un localino da poco: l'intero angolo del palazzo, 4 finestre sulla piazza, 2 su via Palazzo di Città, che aveva a suo tempo ospitato uno dei centri di coordinamento delle Olimpiadi.
Tempo di concessione: 1 settimana (!!) in tarda primavera
Organizziamo un'esposizione con le collezioni dei soci, una ricostruzione fedele--con materiale autentico--di un ufficio postale militare della Grande Guerra, una serie di conferenze tenute da soci su temi storico-postali e filatelico-tematici, pubblicizzate da un gran cartellone all'ingresso della sala su Piazza Castello. Distribuiamo materiale gratuito, la Regione ci mette anche uno stendardo sotto i portici e facciamo in modo che l'iniziativa compaia su La Stampa.
Complimenti! :clap: :clap:
Non ho dubbi che sia stata un evento con i fiocchi.

Peccato la scarsa partecipazione...del resto, si sa, la filatelia in questi anni non gode di particolari consensi.
Ciò non toglie che abbiate fatto uno sforzo importante.

Ma sto parlando di un'altra cosa.

Ripeto solo un paio di concetti, sinteticamente.
Avete organizzato un evento di spessore culturale, dedicato a chi?
A filatelisti.
Io invece ho in mente un evento "colorato", dedicato a chi?
A chi di filatelia non sa nulla, ma potrebbe subirne il fascino.

Oggi sono tornato dalla Viscom, fiera internazionale delle macchine da stampa professionali, industriali.
Puntualmente vengono tenuti dei corsi, organizzati dei briefing sulle tecniche di stampa, sia da parte dei grandi produttori (per lo più giapponesi) e dalle Software House di riferimento per il mercato professionale.
La Fiera era affollata.
Operatori professionali, studenti con orientamenti nel settore, pubblico vario e generico, ecc.

Secondo te era pieno lo stand della ditta XXXX, che spiegava una tecnica geniale per le conversioni delle curve colori, intervenendo su mille fattori software, hardware, tipologie di inchiostro, vernici?
Oppure era pieno lo stand dove stampavano su poster le moto da corsa, le auto da Formula 1, le immagini dei calciatori?

Concludendo, sostengo che se anni di approccio sicuramente di spessore culturale non hanno portato risultati, forse nemmeno tra collezionisti rodati, mi sento ora di caldeggiare un approccio certamente di minore spessore.
Ma forse di maggiore appel: presentare il collezionismo sotto un arcobaleno colorato.
Esporre francobolli URSS ecc. sulle missioni dello spazio, corredando con tavole di grande formato con le foto delle navicelle Sojuz, Apollo, le sonde Mariner ecc. applicate a parete.
Esporre francobolli di qualsiasi nazioni su temi "spicci": film, fumetti, auto, moto, calciatori ecc.
Stesse tavole, con diversi soggetti.

Non ho la pretesa di "saperla giusta", ma mi viene da pensare a questo semplice format.

Mah!?
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Re: Che si fa?

Messaggio da Andrea61 »

Luciano61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 18:57 Avete organizzato un evento di spessore culturale, dedicato a chi?
A filatelisti.
Neanche per idea.
Era un evento rivolto al pubblico generale.

Luciano61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 18:57 Concludendo, sostengo che se anni di approccio sicuramente di spessore culturale non hanno portato risultati, forse nemmeno tra collezionisti rodati, mi sento ora di caldeggiare un approccio certamente di minore spessore.
Ma forse di maggiore appel: presentare il collezionismo sotto un arcobaleno colorato.
Esporre francobolli URSS ecc. sulle missioni dello spazio, corredando con tavole di grande formato con le foto delle navicelle Sojuz, Apollo, le sonde Mariner ecc. applicate a parete.
Quando avevo 11 anni mi piacevano tantissimo i francobolli del blocco sovietico con le astronavi, le Soyuz e gli Sputnik. Devo averli ancora, da qualche parte.
Avevo anche un bel libro--non mi ricordo più chi me lo avesse regalato e ora non credo di averlo più--con tante foto a colori delle missioni Apollo, la Blue Marble scattata da quelli dell'Apollo 8, quelle di Armstrong e Aldrin che saltellavano sulla superficie lunare.
Il libro era già molto meglio dei francobolli, era più maneggevole, le foto molto più grandi e dettagliate. E poi c'era tanto testo scritto, tante spiegazioni, tabelle, e io ero un bambino curiosissimo.
Ma a parte i francobolli e questo libro e forse un altro non è che capitasse spesso di vedere foto dello spazio. Finita la stagione delle missioni lunari lo spazio ha avuto sempre meno spazio in TV e nei giornali. Non c'erano molte altre occasioni per soddisfare la mia curiosità che non i francobolli, o un paio di libri.

Oggi? Oggi sul mio smartphone ho un app, del tutto gratuita, della NASA con centinaia e centinaia e centinaia di foto incredibili sempre diverse, con video, con un news feed perennemente aggiornato, con notizie, curiosità, spiegazioni a getto continuo.
E' solo una delle innumerevoli fonti di notizie e dimmagini a tema spaziale. Voglio vedere l'immagine di una galassia?
Mi basta chiedere "galassia" a Google e ne vedo migliaia, così come di qualunque altro oggetto che mi possa venire in mente.

Davvero ho bisogno di vedere francobolli per incuriosirmi su un argomento e farmi un po' di cultura? Davvero può meravigliarmi un francobollo che raffigura una navicella Apollo quando mi basta digitare "Apollo spaceship" in Google per ottenere questo https://www.google.com/search?client=fi ... bpA1IRFN0s ?

E se pure volessi vederli 'sti benedetti francobolli con le navicelle Apollo dove li trovo visto che io (che oggi sono un ragazzo e che non ho mai spedito ne' ricevuto una lettera o una cartolina in vita mia) so a mala pena che cos'è un francobollo, che i tabaccai non li hanno--quelli normali, figuriamoci quelli con l'Apollo--e che persino i negozi dedicati all'acquisto dei francobolli da collezione sono spariti?
Andrea

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Luciano61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

Opinioni condivisibili.
Però, chissà perché, nelle tre o quattro mostre fatte, ho avuto risultati in linea con le attese...ed altri sorprendenti.

Sorprendenti?
Perché?
Because ho tirato fuori da uno scatolone le buste "lenzuolate".
:what: :shock:
Esatto.
Quelle strapiene di decine di francobolli...

Incredibile, poiché nessun collezionista, anche solo poco più che novizio, le avrebbe dovute guardare.

Ma il pubblico acerbo invece...non dico uno sopra l'altro, però dai: un bel interesse.

Boh!
Se qualcuno mi darà una mano, ci proverò.
Se invece tutti fischietteranno guardando altrove...

Amen.

Mi dimenticherò di tutta questa idea...
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Re: Che si fa?

Messaggio da fildoc »

il vero problema della filatelia è che vi sono troppi francobolli in giro!
A chi viene voglia di collezionare una cosa immensa e incollezionabile?
Infatti tutti si rintanano nelle specializzazioni e in campi volutamente ristretti...
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

fildoc ha scritto: 19 ottobre 2018, 0:08 il vero problema della filatelia è che vi sono troppi francobolli in giro!
A chi viene voglia di collezionare una cosa immensa e incollezionabile?
O bella, ci sono (come auspicabile) delle differenti analisi del caso.
C'è chi ha sostenuto che la filatelia è in crisi, anche perché non riceve più nessuno buste affrancate con francobolli.
Mentre scrivi, e mi trovi d'accordo, che di materiale ce n'è...ed in abbondanza.
Ma non per questo (abbondanza) vedo come possa allontanare un eventuale collezionista ancora in fase embrionale (non lo sa, ma forse diventerà collezionista) semplicemente perché chi colleziona altro, tipo fumetti, bustine di tè, bustine di zucchero, etichette bevande, tappi bottiglie ecc. conta proprio sul fatto di poter disporre di materiale pressoché infinito.
Ed in molti casi a costo zero o molto basso.
Come al solito, costa sempre di più l'album contenitore che l'oggetto contenuto (posso scriverlo o devo temere Andrea che dirà che anche questo è uno sproloquio?) e potenziale fattore di allontanamento da un possibile collezionista.
fildoc ha scritto: 19 ottobre 2018, 0:08 Infatti tutti si rintanano nelle specializzazioni e in campi volutamente ristretti...
Mmmmm...siamo punto a capo: i filatelisti sono filatelisti.
Punto.
Quello che può o non può piacere ad un collezionista di 64 anni non credo sia poi l'argomento principe.
Certamente da non sottovalutare tantomeno dimenticare, ma ritengo che l'obiettivo siano le nuove leve.
Andrea61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 23:45
Luciano61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 18:57 Avete organizzato un evento di spessore culturale, dedicato a chi?
A filatelisti.
Neanche per idea.
Era un evento rivolto al pubblico generale.
Mmmmm...nì!
Certamente non era un evento a "porte chiuse", ma gli argomenti erano già per una nicchia di pubblico.
Voglio dire, facendo un esempio, che se si organizza una manifestazione con titolo:

"La matematica dei frattali"

con sottotitolo:

"Autosimilarità, Struttura fine, Irregolarità e Dimensioni di autosimilarità"

(testi liberamente presi dalla prima pagina trovata su Google, per cui Andrea non me ne voglia per le mie imprecisioni)
Sarà un evento anche a "porte aperte" ma attirerà folla di curiosi?
Auspicabile, ma improbabile (felicissimo di sbagliarmi) e comunque se sarà affollato, quanti saranno "pubblico eterogeneo"?
Credo pochi.
Non mi vedo la famigliole in gita domenicale, con il gelato, passare per caso a dare una occhiata...più probabile ci riesca una mostra filatelica sui calciatori.
Andrea61 ha scritto: 18 ottobre 2018, 23:42Oggi sul mio smartphone ho un app, del tutto gratuita...
....news feed perennemente aggiornato, con notizie, curiosità, spiegazioni a getto continuo.

Davvero ho bisogno di vedere francobolli per incuriosirmi su un argomento e farmi un po' di cultura? Davvero può meravigliarmi un francobollo...
Vero.
Ma la mia idea non è surclassare i media con i francobolli.
Il nostro è un hobby in agonia?
Lo dicono in molti, sinceramente mi sento di associarmi.
Internet ha massacrato qualsiasi altro tipo di media, ma non per questo sono spariti giornali, riviste, televisioni ecc.
Spariranno, ma al momento sono ancora lì...

Perché, se con una certa azione, diversa dal consueto, un Club dovesse trovarsi dopo pochi giorni anche solo quattro nuovi iscritti, magari in età compresa tra l'adolescenza ed una trentina d'anni di età, sarebbe un brutto risultato?

Credo che l'adesione di quattro giovani sarebbe un grande risultato.
Non solo nel mio Club di Rovello Porro :-)) ma anche in un Club a Milano, Torino, Roma o Palermo.

Poi, ripeto, se nessuno ha tempo, modo e voglia di fare...pazienza.

La buona volontà l'ho messa,

Ciao: Ciao:
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
Ed adoro i francobolli che non valgono un piffero, perché mi rilassano più di quelli costosi!
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debene
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Re: Che si fa?

Messaggio da debene »

Diciamola tutta.
per chi come me respira Filatelia fin da piccolo,
ricordo che anche ai tempi di mio padre c'erano questi problemi
c'era sfiducia e si pensava già ad un declino veloce del collezionismo filatelico.
Del resto molte lamentale di questo tipo le ritrovate anche se vi andate a leggere
vecchie riviste filateliche.
Prima la stragrande si reggeva sulle collezioni di Repubblica, San Marino e Vaticano
e il compito principale del circolo era quello di rifornire i soci con le novità.
Sparito questo, per le ragioni che abbiamo più volte detto, è rimasto
quello che voi chiamate collezionismo di antiquariato, che c'era, c'è e ci sarà sempre.

Qual'è il mio rammarico: aver visto sparire i giovani.
Dobbiamo attestarci su di un salto
generazionale ineluttabile? Ce ne faremo una ragione ma finchè curerò questo hobby
sarà a loro che cercherò sempre di rivolgermi in prima battuta, lo trovo più stimolante.

Ecco perchè con passione continuiamo a chiederci. CHE SI FA?

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Luciano61
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Re: Che si fa?

Messaggio da Luciano61 »

Comunque, in concerto con il desiderio espresso più volte da Ivano, ho appena ufficialmente segnalato il Thread agli Amministratori.
Così:
Ciao, scrivo al Forum per chiedere se sia possibile creare una specifica sezione, con un titolo tipo:

"La filatelia è destinata a morire? Idee, suggerimenti e possibili soluzioni"

e quindi fare un "copia ed incolla" di tutto questo Thread nella nuova sezione.
Magari chiudendo e bloccando il precedente Thread con una frase tipo:

"il post è bloccato, si prega chi lo desidera di intervenire nella specifica sezione"

Grazie mille e scusate il disturbo.

:-)

Luciano
Ciao: Ciao:
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
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Ivano Abbatantuono
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Iscritto il: 11 febbraio 2015, 18:41

Re: Che si fa?

Messaggio da Ivano Abbatantuono »

Mi riallaccio agli ultimi interventi di Luciano e Sergio.
In particolare, mi accodo a Luciano per quanto attiene alla "materialità" del collezionismo in genere (e dei francobolli nello specifico) ed ai suoi ... benefici effetti.
Quanto più apparteniamo ad una società smaterializzata , quanto più passiamo le giornate a c...ggiare su internet e social, quanto più viviamo in un mondo irreale e virtuale, tanto più crescerà (cresce già) la voglia di tornare ai vecchi tempi, di trattare oggetti materiali, di toccare con mano le cose.
Quanto più viviamo nel presente e nel futuro ed in una società sostanzialmente priva o carente della solidità dei "riferimenti" di un tempo, tanto più ci crescerà il desiderio "compensativo" di guardare al passato.
Non a caso tra i più grandi collezionisti (di ogni genere) al mondo ci sono gli americani; chi più di loro vive in una società "moderna" e tecnologicizzata ? chi più di loro vive in un mondo con scarso o nullo passato storico?
Quoto inoltre Sergio, quando ribadisce che le nostre eventuali iniziative dovranno mirare -mission impossible ?- essenzialmente ad attrarre nuove leve, e soprattutto leve giovani.
Spostiamoci allora in un thread più appropriato e iniziamo a vedere se ci sono buone idee.
Ciao: Ciao: Ciao:

P.S. x Luciano: grazie per la segnalazione agli amministratori. Se sono rose fioriranno.
Colleziono (soprattutto) Regno d'Italia, nuovo usato e storia postale.
su ebay mi trovi qui : http://www.ebay.it/sch/abba_ivan/m.html ... pg=&_from=
per contatti, scrivimi su : ivantea@alice.it
Account Disattivato
Messaggi: 83
Iscritto il: 13 febbraio 2016, 16:35

Re: Che si fa?

Messaggio da Account Disattivato »

Io penso che gli sforzi dei singoli circoli possano portare a casa il loro onesto risultato: il far andare a letto gli organizzatori con la coscienza in ordine per aver fatto al meglio delle proprie capacità.
E, se ci scappa anche un solo neo-collezionista in più, meglio ancora.
Ma questi sforzi non possono smuovere da soli l'intero movimento della filatelia.

Voglio fare un tragico parallelo con quanto, annualmente, salta fuori nel mondo del rugby all'approssimarsi del Sei Nazioni.
"L'Italia non è più degna di restare nell'élite del rugby europeo, inseriamo uno spareggio con la vincitrice del Sei Nazioni B.".
E da lì piagnistei vari sul mancato ricambio generazionale eccetera eccetera.
Ci si domanda da chi dovrebbe partire il rilancio, e la risposta -scontata- è sempre la stessa: dalle squadre.
Ma le squadre, per esperienza diretta, già si fanno in quattro con propri volontari che ogni domenica mattina organizzano junior camp aperti a bambini e bambine di tutte le età in cui si gioca a rugby 7, rugby touch eccetera...

Gli sforzi dal basso ci sono, ma manca quel volano che prenda questi sforzi e li moltiplichi per 100.
E l'unico soggetto che ne ha le capacità, economiche e organizzative, nonché il preciso dovere che emana dal proprio mandato, è la Federazione nelle persone dei rispettivi capoccia.


Nicola
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fildoc
Messaggi: 10759
Iscritto il: 16 luglio 2007, 22:12
Località: Verona

Re: Che si fa?

Messaggio da fildoc »

il tipo attuale di collezionismo filatelico non investe i campi d'interesse della maggior parte dei giovani....
facciamoci una domanda:
cosa collezionano i giovani?

Da qui forse possiamo partire meglio!
+-x:
Sommiamo le idee, riduciamo gli ostacoli, moltiplichiamo le relazioni e condividiamo le conoscenze!


ciao
Ciao: Ciao: Ciao:
Fildoc
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