Filatelia e convegni - Come proseguire in tempi di pandemia

[debene]

Mi riallaccio all'evento cancellato di Veronafil per alcune considerazioni.
E' indubbia che questa pandemia, purtroppo ancora in atto ed in ripresa per buona pace dei negazionisti,
ci ha cambiati. Ha cambiato le nostre abitudini, in meglio sotto certi aspetti, ha cambiato il nostro rapporto con gli altri,
ma ha cambiato soprattutto l'economia mondiale.

Inoltre tutti quei settori che erano già "fragili" e non se la passavano bene hanno avuto il colpo definitivo dal Covid.

la nostra filatelia è sicuramente tra questi perchè fragile dal punto di visto economico e fragile per i soggetti coinvolti.
Se vogliamo andare avanti alcune cose vanno ripensate.
In questa direzione si muove questa iniziativa che voglio segnalare attraverso il link
di un mio intervento sullle pagine del sito del CIFT - Centro Italiano Filatelia Tematica

https://www.cift.club/2020/09/06/i-conv ... -virtuali/

Mi farebbe piacere sapere il vostro pensiero a riguardo.



sergio

[Vacallo]

Ciao Sergio
mi sono anch'io posto la domanda, dove andremo a finire, sopratutto per quanto concerne il commercio. Per le mostre non penso che ci siano grandi problemi a farle virtuali. Per esempio la mostra per i 175 anni della Colomba di Basilea (6-8.11.2020) si terrà se possible dal vero, ma se per caso le disposizioni sanitarie si modificassero, anche quale mostra virtuale. È menzionato nel prospetto del comitato organizzatore. È chiaro però che il convegno relativo potrà essere solo reale o eventualmente annullato. Per le mostre non vedo grandi problemi, anzi sarebbero più semplici da organizzare.

[Matraire1855]

penso che dovremmo dimenticarci i convegni commerciali "monstre" come Veronafil o Milanofil. SI dovrebbero organizzare convegni commerciali molto più piccoli con meno visitatori ma anche meno espositori. Ci vorrebbe un ente o un'associazione (immagino la Federazione coadiuvata dalla ANPF e da quella dei numismatici) che programmi convegni mensili in capoluoghi di provincia facilmente raggiungibili mischiando commercianti fissi con altri che si alternino nelle varie occasioni.
Una sorta di mercatino di via Armorari a cadenza fissa e in luoghi chiusi nella brutta stagione e luoghi aperti in quella stagione che lo permette.
Secondo me si raggiungerebbero anche altri collezionisti che non frequentano le grandi occasioni.
L'organizzazione dovrebbe però essere efficiente ed efficace: un sito internet fisso suddiviso per regione che elenchi (fine settimana per fine settimana) gli eventi con il nome di tutti gli espositori in modo che chi compra possa programmare magari anche all'ultimo momento la propria visita.

[somalafis]

Fosse solo la filatelia ad essere colpita!
Ma il virus mi sta togliendo tutte le cose che mi piacciono. In primis ballare il tango in milonga (totalmente proibito); poi ascoltare concerti di musica classica in auditorium (mi propongono ascolti distanziati all'aperto con acustica discutibile...sob); mi piaceva anche andare a prendere a scuola mia nipote per portarla a casa, prepararle il pranzo e fare i compiti insieme (i genitori sono orientati a lasciarla tornare a casa da sola cosi' non c'e' rischio che contagi i nonni); e ancora passare parecchio tempo in libreria a scegliere libri (ma se ti fermi troppo a lungo crei problemi....). E potrei continuare

[Ivano Abbatantuono]

Sono d'accordo con Matraire che i problemi in tempo di Covid possono causarli le fiere "monstre" o gli eventuali convegni organizzati in spazi non sufficientemente ampi.
Evidenzio, tuttavia, che un buon sistema di appuntamenti fissati mediante app (ci sono già tante soluzioni al riguardo in giro) consentirebbe di contingentare gli ingressi, gestendo persone e orari di accesso. Il sistema, qualora in una certa fascia oraria sia ingolfato, ti nega l'accesso o ti propone un giorno o una fascia oraria diversa. Eventuali visitatori privi di appuntamento potrebbero farsi entrare solo se in quel momento il "conta-persone" dia il via libera. Occorrerebbe creare un minimo di servizio d'ordine che eviti, in certi stand, che gli utenti si ammassino uno sopra l'altro.
In questo modo, anche se con un minimo di difficoltà e con qualche probabile "calo" di visitatori, si potrebbero tenere anche gli eventi importanti senza grossi problemi e garantendo una buona "spalmatura" dei visitatori in giornate (tipo l'ultima, per Veronafil la domenica) che sinora tendevano a rimanere inutilizzate.

Rev LB Oct 2021