I ricordi di un collezionista: Giulio Bolaffi

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spcstamps
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I ricordi di un collezionista: Giulio Bolaffi

Messaggio da spcstamps »

Antonello Cerruti ha scritto:Avviso i tre/quattro Amici che leggono i miei ricordi che - appena trovo un pò di tempo - vorrei inserire dei commenti sui grandi filatelisti del passato che ho avuto la fortuna di incontrare.
Se c'è qualcuno - in particolare - di cui desiderate qualche nota, fatemelo sapere.
Purtroppo, mentre un episodio si può raccontare in maniera obiettiva, il ricordo di una persona è influenzato dagli incontri e dai rapporti personali intercorsi.
Conseguentemente, mi scuso in anticipo di eventuali difformità rispetto all'opinione generale.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


Perchè non ci parli un po' di Giulio Bolaffi e dinastia?

:-)) :-)) :-))

:beer:

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Antonello Cerruti
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Antonello Cerruti »

GIULIO BOLAFFI
Paolo Cardillo mi chiede di Giulio Bolaffi, forse anche perchè - proprio la settimana scorsa - sono stati ricordati i 20 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 28 pttobre del 1987.
Vent'anni...eppure sembra ieri che la tristissima notizia della morte di Giulio Bolaffi (per tutti, il dott. Bolaffi) fece in un attimo il giro del mondo.
Era stato per tantissimi anni il sinonimo della Filatelia in Italia, quella con la "F" maiuscola.
Lo conobbi, nel senso che gli strinsi per la prima volta la mano, nel 1973 quando - entrato all'Italphil - venni incaricato da Camillo Pescatori di andare a Torino a ritirare del materiale per l'asta.
In un altro topic, ho già raccontato alcuni episodi legati a quella prima visita ed alle altre successive.
Qui voglio solo ricordare che quell'Uomo, piccolo di corporatura ma con una personalità incredibilmente grande, è stato un autentico gigante del nostro mondo.
Quando ancora i francobolli importanti erano un fenomeno di nicchia, quando le serie "lunghe" del Regno erano in vendita negli uffici postali, il dottor Giulio Bolaffi andava in giro per le aste d'Europa acquistando i francobolli che gli piacevano.
E siccome aveva un gusto inarrivabile e grandi possibilità economiche, riportava a Torino le perle della filatelia mondiale.
Si dice che, alla sua morte, abbiano trovato nella sua casa ancora dei pacchi, avvolti in giornali dell'epoca, con le diciture "ex de Ferrari" oppure "ex Caspary", contenenti ancora alcuni di quei suoi lontani acquisti in quelle famose aste degli anni '30.
Ricordo, ad esempio, un'asta in cui ero in sala e che non cominciava mai perchè .... il volo da Torino era in ritardo.
Eppure nessuno si sarebbe mai permesso di sollecitarne l'inizio, ben sapendo che su quell'aereo c'era il dottor Giulio.
Si diceva, ed è la verità, che cominciasse le sue giornate di lavoro alle 6 del mattino, telefonando a suoi clienti o colleghi che non avevano mai il coraggio di dire "Si", quando lui con somma cortesia chiedeva: "La disturbo?".
Nelle sale d'aste, gli preparavano una sedia al centro, tipo quella che si riserva al Presidente della Repubblica nelle cerimonie pubbliche.
Lui sollevava ad oltranza la sua penna e, all'atto dell'aggiudicazione, chiedeva con molta noncuranza quanto avesse pagato il lotto.
Poi, invariabilmente, commentava: "Non è caro".
Nel contempo, i suoi avversari si erano già le messi le mani intorno alla testa ad avevano alzato gli occhi al soffitto.
Ho pranzato con lui un paio di volte, nella sua casa di Corso Massimo d'Azeglio.
Mi accompagnava su il portiere e mi apriva la porta il suo maggiordomo (prima di allora, ma anche dopo, così e tanto formalmente perfetti li ho solo visti nei film di una volta).
Una volta, mi fece visitare il suo garage dove, su quattro cippi, per non vulcanizzare le gomme, riposava la sua Bentley (o Rolls, non ricordo).
Erano gli anni di piombo, non adatti per girare per Torino con quella auto con l’autista con il cappello a visiera ed allora, mi spiegò, di tanto in tanto, faceva girare il motore per mantenerlo in efficienza.
Quando mi accoglieva nei suoi uffici, sotto i portici di Via Roma, non mi lasciava mai andar via senza un dono per mia moglie e per una delle mie figlie, nonché con i cioccolatini.
Una volta, a causa delle imbarazzanti dimensioni di quelle confezioni, venni fermati al controllo dell’aeroporto di Torino.
Il poliziotto non voleva credere che in quello scatolone ci fossero solo cioccolatini e pretese di aprire il pacco e frugarci dentro….
Era una persona superiore e, negli ultimi anni della sua vita, si riappacificò anche con Renato Mondolfo la cui rivista era uscita con il titolo cubitale “Bolaffi catturato”.
Il fatto era avvenuto quando, a seguito di una vicenda completamente travisata e poi risolta, Giulio Bolaffi era stato arrestato con un clamore inversamente proporzionale alla serietà degli addebiti.
Il suo nome resta legato alla filatelia, all’azienda ereditata da suo padre Alberto Bolaffi (senior), alle splendide collezioni che seppe metter insieme (ad esempio, la “Mormino”) ed ad alcune delle maggiori rarità filateliche mondiali (ad esempio l’unica lettera con l’80 centesimi del Governo Provvisorio di Parma) che porteranno per sempre la sua firma.

Cordiali saluti.
Antonello Cerruti


GIULIO BOLAFFI e...le Isole Falklands
Prima della guerra delle Falkland/Malvine fra Gran Bretagna e Argentina, in Italia, solo i filatelici nominavano qualche volta quell'arcipelago sperduto nell'Atlantico meridionale.
Ai collezionisti, infatti, facevano gola i francobolli emessi in quella lontana colonia inglese e, in particolare, era difficile da trovare la serie commemorativa del Centenario dell'occupazione britannica di quei luoghi.
Oggi, quei dodici francobolli sono quotati circa 5.000 euro; e forse anche di più sui cataloghi britannici.
Allora, parliamo di trenta anni fa, i francobolli delle Colonie inglese si trattavano a prezzi vicinissimi al catalogo e quella serie, in particolare, costava almeno 3 o 4 milioni di lire.
Ero, in quegli anni, giovane direttore dell'Italphil di Roma e curavo i clienti migliori.
Uno di questi cecava da mesi una di queste serie del Centenario e, anche a causa della sua esasperata ricerca della qualità, non riuscivo a trovargliela come la desiderava.
In occasione di un mio viaggio di lavoro a Torino, andai a trovare il dottor Giulio Bolaffi.
La sua cortesia era proverbiale; mi invitò a casa sua, mi mandò a prendere dal suo autista ed il suo maggiordomo mi introdusse nello studio privato.
Mi accolse affettuoso come sempre e parlammo un pochino di filatelia e di lavoro.
Fra le altre cose, gli chiesi le aveva una serie del Centenario, per quel cliente dell'Italphil.
Attenti, perchè adesso viene il bello.
Chiamo il suo braccio destro, un altro personaggio mitico della filatelia italiana che ancora collabora con la ditta torinese, e gli chiese: "Signor ......, per accontentare il nostro amico di Roma, abbiamo ancora una serie delle Falkland?".
La risposta mi risuona ancora nelle orecchie, a distanza di trent'anni.
"No, dottore, abbiamo finita anche l'ultima quartina.... dobbiamo rompere un altro foglio."
Davanti a me, allibito e a bocca aperta, prese un foglio, lo ruppe e mi diede una serie con il bordo di foglio in alto.
A distanza di tantissimo tempo, poco tempo fa, ricordai questa scena al suo segretario che, facendo spallucce, mi disse: "Oh si, ne aveva tanti di quei fogli....".
Cordiali saluti a tutti.
Antonello Cerruti

GIULIO BOLAFFI e...gli armadi blindati
In occasione di un altro viaggio a Torino - parliamo sempre di una trentina di anni fa - per ritirare del materiale da inserire nelle aste Italphil, andai nuovamente a casa del dottor Giulio Bolaffi.
Medesima accoglienza di sempre: gentiluomo ospitale e cordiale, mi fece accomodare, come di consueto, nel suo studio.
Era una stanza molto lunga e luminosa.
Una parete ospitava una fila continua di sei/sette armadi blindati; in ognuno dei quali vi erano diversi ripiani sui quali erano disposti ordinatamente file continue di album di francobolli o raccoglitori di buste.
Erano i francobolli "comuni"; seppi poi che quelli rari erano nella sua camera da letto e quelli rarissimi nelle cassette di sicurezza in banca.
Ebbene, quel giorno mi rimproverò - affettuosamente - dicendo che gli evevamo fatto pagare caro - in asta - alcuni meravigliosi pezzi di Toscana con margini inusitati per quelle emissioni.
Replicai che, in fondo, vista la qualità, aveva acquistato dei pezzi quasi unici.
"Proprio unici no.", mi disse sorridendo e, togliendo gli elastici che tenevano stretto un volume di quelli grandi a sessanta facciate, lo aprì in una pagina a caso.
All'interno di quella sola pagina vi erano almeno un centinaio di uno di quegli stessi francolli che si era aggiuducato, pagandoli dieci volte il prezzo di catalogo.
Ed ogni singola pagina di tutto quel volume raccoglieva - valore per valore - un'eguale quantità di pezzi.
La testa cominciò a girarmi ma il mio malessere era destinato - quel giorno - a crescere ancora.
Prendendo il pacchettino di francobolli destinati all'asta, da uno dei ripiani di uno degli armadi, cadde incidentalmente sul tavolo uno dei raccoglitori per buste.
Il dottor Giulio lo richiuse in fretta ma non abbastanza da impedirmi di vedere le quattro buste contenute in quelle quattro tasche.
Chi è debole di cuore può anche sospendere qui la lettura.
Sulle quattro lettere c'erano - tutte di qualità fantastica - altrettante "Colombine" di Basilea in affrancatura mista con francobolli in centesimi delle coeve emissioni di Svizzera!!!
Per chi non potesse documentarsi sul valore di catalogo odierno di una di quelle lettere, fornisco un piccolo aiuto: il catalogo Unificato 2006 quota la sola Colombina su lettera dai 30.000 euro in su...
Questo era il contenuto di una singola facciata di un singolo raccoglitore posto su uno dei ripiani di uno degli armadi blindati dove erano tenuti i francobolli comuni.......
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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giandri
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da giandri »

Caro Antonello,
non vorrei violare il tuo racconto, spezzare l'atmosfera "magica" che sei riuscito a ricreare con la tua memoria.
Perdonami allora se ti dico che era una Bentley.
Ma quello stile, forse un po' demodé, ma tanto savoiardo e piemontese, è stato tramandato da Lui alla Ditta.
Come la passione per i cioccolatini, un omaggio che fanno ancora trovare nella camera d'albergo ai clienti delle loro aste.
Grazie per il tuo racconto
Ciao
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Andrea Bizio Gradenigo
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La filatelia è divertimento, studio, approfondimento e cultura, non è un libretto di banca.
Colleziona per il piacere che ti dà il collezionare.
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spcstamps
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da spcstamps »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

Ciao:
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Antonio M.
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Antonio M. »

Di Fronte a tanta conoscenza, tanto sapere e fortuna di aver conosciuto gente del genere, annego nella mia ignoranza.

GRAZIE per farmi conoscere storie del genere :clap: :clap: :clap:
Saluti Antonio

Seguo il sito: http://www.filateliasubalpina.it

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Antonello Cerruti
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Antonello Cerruti »

Antonio64 ha scritto:Di Fronte a tanta conoscenza, tanto sapere e fortuna di aver conosciuto gente del genere, annego nella mia ignoranza.

GRAZIE per farmi conoscere storie del genere :clap: :clap: :clap:


Non è merito mio...ma colpa dell'età.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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torinesearoma
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da torinesearoma »

Giulio Bolaffi, vero signore della filatelia torinese, italiana, mondiale, non fu solo un grande esperto, collezionista, commerciante e perito filatelico. Io che ho iniziato a bazzicare dai commercianti ad alle mostre torinesi nel 1985, lo incrociai solo una volta: a volte essere giovani fa perdere l'occasione di conoscere bene questi grandi personaggi.

Voglio però ricordare che è stata una delle persona a cui dobbiamo la libertà di questo paese. Dopo gli anni difficili per gli ebrei italiani delle leggi razziali (alcuni suoi familiari emigrarono dall'Italia), a seguito dell'8 settembre 1943, divenne partigiano nelle valli di Lanzo e poi successivamente in Valle di Susa. Fu un personaggio importante della resistenza, in valle Susa infatti fu a capo della Divisione "Stellina" con il nome di "Aldo Laghi".
Ancora oggi al colle del Lys che fu teatro di quegli avvenimenti, Giulio Bolaffi viene ricordato ogni anno nel corso del "memorial Stellina", una gara di corsa campestre.
Paolo
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Antonello Cerruti
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Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45

Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Antonello Cerruti »

Bravo Paolo, le tue righe integrano il mio messaggio.
I miei ricordi prescindono dalle notizie che tutti possono leggere su wikipedia, in internet.
Alcune vicende lì rintracciabili risalgono a decine di anni prima dei miei incontri con Giulio Bolaffi.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Massimo Bernocchi
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Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Massimo Bernocchi »

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Trarro da Il Risorgimento italiano attraverso la storia delle comunicazione
dell' Unionefilatelica Lombarda cento anni 1892/1992

Ciao: Massimo
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Gioielli filatelici di Toscana
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il mio blog, esperienze di un collezionista e Collezione Unicum
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Giovanni Salvaderi
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Iscritto il: 26 agosto 2007, 12:36

Re: Ricordi di un collezionista di lungo corso

Messaggio da Giovanni Salvaderi »

Ciao: a tutti. Osservo la foto del Dott. Bolaffi e penso... Pinzette e lentino...... le tecnologie cambiano, la filatelia s'aggiorna (nel bene e nel male), ma quella che rimane e rimarrà sempre è la passione per questi piccoli pezzetti di carta e quella sono sicuro che non cambierà mai.
:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: ad Antonello
Ciao:

Revised by Lucky Boldrini - January 2009

Questo racconto, "riadattato" e riproposto in data 29 gennaio 2009, è tratto dall'originario vecchio Topic intitolato "Ricordi di un collezionista di vecchio corso", che nel periodo dal settembre 2006 al febbraio 2008 ha ricevuto quasi 30.000 (trentamila!) letture ed innumerevoli apprezzamenti.
Grazie Antonello!
giovanni salvaderi
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Immagine
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seguo principalmente la IV di Sardegna
I miei annulli http://cid-25e0e09b22a810c1.skydrive.li ... lbums.aspx

in aggiornamento :-))
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debene
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da debene »

Ancora grazie Antonello per renderci partecipi di qualcosa che sicuramente serbavi come tuoi intimi ricordi.

Ne beneficia questo periodo estivo in cui normalmente mi dedico più alla lettura che ad altro.

:abb:

sergio
Sergio De Benedictis
STAFF
Socio C.I.F.T. - A.I.C.A.M - A.N.C.A.I. - U.S.F.I. - I.S.S.P.

Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
Tematica medica; Antichi Stati; Storia Postale di Bari; Precancel U.S.A., Affrancature Meccaniche; Letteratura Filatelica; Erinnofili;Collezione A.S.F.E.
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Luciano61
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da Luciano61 »

Come mi aspettavo, è stata una lettura piacevole.

Ciao:
Dopo lunghe riflessioni ho deciso quali siano i francobolli che mi piacciono: tutti!
Ed adoro i francobolli che non valgono un piffero, perché mi rilassano più di quelli costosi!
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La mia mail (levate l'asterisco *): 20811maderno@gmail.*com
Skype: codice 823bbfeda3952a2c Luciano Filatelista.
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Matraire1855
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da Matraire1855 »

perché non ci scrivi un libro di memorie?
sarebbe interessantissimo...
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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Antonello Cerruti
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da Antonello Cerruti »

Ho inserito nel secondo libro Originali e Falsi alcuni brevi raccontini di ricordi.
Altri li sto inserendo in questi giorni poi faranno parte delle pagine terminali del terzo libro.
Non sono nulla di particolare, solo ricordi di una filatelia di venti, trenta o quaranta anni fa che ora non c'è più.
Un mondo che ho vissuto e che ora, per tanti motivi, tutti rimpiangiamo.
Grazie e cordiali saluti a tutti.
Antonello Cerruti
rinoc
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da rinoc »

Che bello leggere queste righe e non i soliti "...quanto vale..."
Attraverso il forum ho imparato ad apprezzare la Sua competenza e disponibilita' e ora aggiungo anche sensibilita'.
Grazie.
Rino
Ciao: Ciao: Ciao:
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Antonello Cerruti
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da Antonello Cerruti »

rinocanali ha scritto:Che bello leggere queste righe e non i soliti "...quanto vale..."
Attraverso il forum ho imparato ad apprezzare la Sua competenza e disponibilita' e ora aggiungo anche sensibilita'.
Grazie.
Rino
Ciao: Ciao: Ciao:


Grazie...anche le esagerazioni fanno piacere.
Sul Forum, ci si da del tu.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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giampi
Messaggi: 1185
Iscritto il: 23 agosto 2009, 10:15
Località: Capranica (Vt)

Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da giampi »

Grazie per questo pezzetto di "storia"
Giampiero

Colleziono ASI, Regno, Colonie, Occupazioni, prevalentemente usati, la mia passione e' comprenderne l'autenticità'. Mi interessa poter classificare i colori dei francobolli (es. Pontificio, Sardegna) con metodi più' oggettivi.
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doppioking
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Iscritto il: 1 marzo 2013, 17:52

Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da doppioking »

Complimenti per le bellissime storie filateliche, è sempre un piacere leggerle.
Ciao: Ciao:
Michele
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totino
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Re: I RICORDI DI UN FILATELICO ..: Abbiamo ancora una serie?

Messaggio da totino »

A proposito di Mondolfo, ricordo che la rubrica piú piacevole de Il Collezionista era proprio quella che il famoso commerciante (e non solo) triestino ha tenuto negli ultimi tempi della sua vita. Erano storie, aneddoti di vita filatelica vissuta deliziosi come questi che ci sta regalando Antonello.

Revised by Lucky Boldrini - June 2016
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Vacallo
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Caldiero VR

Messaggio da Vacallo »

Sono in possesso di questa lettera, marcata col bollo in cartella di CALDIERO di colore blù e col bollo annullatore di Verona nel Luglio del 1877. La lettera è firmata per esteso da Giulio Bolaffi.
Non sono riuscito a trovare il bollo (e di conseguenza la sua valutazione) nei miei cataolghi. Dove è repertoriato e quanti punti gli sono atribuiti? Grazie per il vostro aiuto.
Caldiero.jpg
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Cordiali Saluti Eric Werner (alias Vacallo)

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