Le emissioni celebrative della Vittoria del 1918

[somalafis]

Sara' l’affresco della Cappella Votiva eretta a ricordo dei Caduti della Grande Guerra, realizzato da Osvaldo Bignami nella Basilica di Santa Margherita in Cortona ad illustrare il francobollo per il centenario della Vittoria del 1918. Stando al web, questo e' l'affresco

cappella.jpg

[atg]

questa la scheda tecnica del francobollo

Il Ministero emette il 3 novembre 2018 un francobollo celebrativo del Centenario della Vittoria, relativo al valore della tariffa B.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, autoadesiva Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 40 x 48 mm; formato stampa: 36 x 44 mm; formato tracciatura: 47 x 54 mm; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia; tiratura: un milione di esemplari.

Bozzetto: a cura del Centro Filatelico dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta riproduce l’affresco della Cappella Votiva eretta a ricordo dei Caduti della Grande Guerra, realizzato da Osvaldo Bignami nella Basilica di Santa Margherita in Cortona.

Completano il francobollo le leggende “Cortona – Osvaldo Bignami”, “Affresco a ricordo dei Caduti” e “Centenario della Vittoria”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

Foglio: ventotto esemplari.

Come previsto dalle Linee Guida per l'emissione delle carte valori postali l’ immagine verrà pubblicata il giorno dell'emissione del francobollo.

[Diego84]

io avrei fogliettato
un po' come quello della costituzione l'anno scorso
tutto l'affresco sul foglietto con al centro il francobollo con un suo particolare

[atg]

io avrei fogliettato
un po' come quello della costituzione l'anno scorso
tutto l'affresco sul foglietto con al centro il francobollo con un suo particolare

anche secondo me un foglietto ci poteva stare,
io avrei usato uno stile simile a quello del 2014 anche come segno di continuità tra i due

[Diego84]

immagine da vaccari news

[atg]

bello per quanto possa essere io non l avrei scelto per il francobollo
almeno non per l' unico francobollo emesso
che dovrebbe celebrare la "vittoria"

[debene]

Questo è l'annullo figurato.
Hanno voluto riprodurre la stessa immagine del francobollo,ma l'impronto
è decisamente poco chiara.

annullo22.jpg

sergio

[somalafis]

Passando la notizia dell'emissione per il centenario della vittoria del 1918, ho dovuto dare una scorsa alle precedenti emissioni dedicate dall'Italia alla prima guerra mondiale. La mia impressione e' che i disegnatori chiamati a cimentarsi in proposito siano sempre stati bene alla larga dal realismo di un conflitto che fu caratterizzato da grandissime sofferenze per coloro che furono coinvolti. Le commemorazioni hanno oscillato tra il trionfalistico, i richiami classici, i ''santini'' , la retorica… Se ne avete voglia, datemi il vostro parere.
1921 terzo anniversario Vittoria

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1928 decennale

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1934 medaglie d'oro con scene chiaramente ispirate alla prima guerra mondiale incluso Toti e la sua stampella

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1958 40.mo Vittoria

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1966 martiri irredentisti

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1967 50.rio resistenza sul Piave

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1968 cinquantenario Vittoria

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1968 morte di Francesco Baracca

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1999 i ragazzi del '99

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2011 battaglia dell'Isonzo nel 150.mo dell'Unita'

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2015 l'ingresso nel conflitto

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2015 mostra

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[debene]

Le commemorazioni hanno oscillato tra il trionfalistico, i richiami classici, i ''santini'' , la retorica… Se ne avete voglia, datemi il vostro parere.

Questa tua osservazione si riallaccia ad un bel intervento fatto durante il convegno di ieri a Vasto sulla comunicazione durante il conflitto.

Manifesto CONVEGNO NOVEMBRE sito.jpg

Fuori dal coro il Prof. D'Amore ha fortemente criticato la retorica interventista e poi trionfalistica del tempo, cavalcata dai giornali, dai politici, dai generali e dai letterati,
ricordando invece come il conflitto fu al contrario una immane tragedia sopportata da migliaia di militi, poveri contadini o artigiani analfabeti
strappati alle loro famiglie in tenera età ( non dimentichiamo che furono richiamati anche i sedicenni ) che interventisti certamente non erano;
lasciati morire nelle trincee che diventarono le loro tombe.

E quindi anche la filatelia, dagli stessi soggetti pilotata, non potè che seguire questa retorica che tu noti.



sergio

[TazDevil]

L'affresco è molto bello e sarebbe in perfetta sintonia con lo scopo della celebrazione perché ricorda i caduti della grande guerra. Peccato che i geniali creativi del poligrafico e della commissione artistica non si siano resi conto di aver compiuto una clamorosa gaffe internazionale, inserendo nella didascalia la frase CENTENARIO DELLA VITTORIA. Infatti la celebrazione europea, culminata con la manifestazione di Parigi, aveva come tema ufficiale il centenario della FINE DELLA GRANDE GUERRA e non il centenario della vittoria. Se la didascalia avesse ricordato i caduti della guerra sarebbe stata in sintonia con lo spirito europeo ed anche la vignetta avrebbe avuto un senso. Peccato che i suddetti geni della comunicazione istituzionale abbiano trascurato il fatto che, nel frattempo, vincitori e vinti sono diventati cittadini d'Europa e che alla cerimonia erano presenti i capi di stato da tutto il mondo, Tedeschi e Austriaci compresi. Ecco perché le celebrazioni ufficiali non potevano festeggiare alcuna vittoria.
Se i collezionisti di novità nostrane avessero sollevato questa obiezione nel giorno dell'emissione, il francobollo sarebbe dovuto essere ritirato perché la gaffe è veramente imperdonabile... Chissà, magari la filatelia nazionale avrebbe generato un novello "Gronchi Rosa" con cui baloccarsi per altri 60 anni.
TAZ

[Carlo1963]

L'affresco è molto bello e sarebbe in perfetta sintonia con lo scopo della celebrazione perché ricorda i caduti della grande guerra. Peccato che i geniali creativi del poligrafico e della commissione artistica non si siano resi conto di aver compiuto una clamorosa gaffe internazionale, inserendo nella didascalia la frase CENTENARIO DELLA VITTORIA. Infatti la celebrazione europea, culminata con la manifestazione di Parigi, aveva come tema ufficiale il centenario della FINE DELLA GRANDE GUERRA e non il centenario della vittoria. Se la didascalia avesse ricordato i caduti della guerra sarebbe stata in sintonia con lo spirito europeo ed anche la vignetta avrebbe avuto un senso. Peccato che i suddetti geni della comunicazione istituzionale abbiano trascurato il fatto che, nel frattempo, vincitori e vinti sono diventati cittadini d'Europa e che alla cerimonia erano presenti i capi di stato da tutto il mondo, Tedeschi e Austriaci compresi. Ecco perché le celebrazioni ufficiali non potevano festeggiare alcuna vittoria.

Si può discutere semmai sull'opportunità di aver utilizzato per il francobollo quello specifico soggetto (che a me comunque piace), ma non certo sul fatto che cent'anni fa il nostro Paese abbia vinto la guerra. E poi, perché mai adeguarsi sempre e comunque al buonismo europeo? Che lo scenario geo-politico sia mutato nell'ultimo secolo è un dato di fatto (e meno male...), così come è un dato di fatto che il 4 novembre 1918 gli italiani siano usciti vittoriosi dal conflitto. Bene dunque il francobollo celebrativo della Vittoria!

Se i collezionisti di novità nostrane avessero sollevato questa obiezione nel giorno dell'emissione, il francobollo sarebbe dovuto essere ritirato perché la gaffe è veramente imperdonabile... Chissà, magari la filatelia nazionale avrebbe generato un novello "Gronchi Rosa" con cui baloccarsi per altri 60 anni.
TAZ

Mah...

[TazDevil]

E poi, perché mai adeguarsi sempre e comunque al buonismo europeo?

Secondo me buonismo o "cattivismo"non c'entrano nulla, si tratta solo di una didascalia fuorviante che ha indotto molti a giudicare inadeguata la vignetta mentre ad essere inadeguata è solo la didascalia. Il tema della celebrazione internazionale era quello della fine della grande guerra, manifestazione alla quale hanno aderito più di 60 capi di stato del mondo e questo francobollo, che rappresenta la comunicazione istituzionale del nostro Paese, è semplicemente fuori tema o se preferisci, fuori dal tema trattato dal resto del mondo. A riprova di ciò allego come esempio emblematico le emissioni del Regno Unito, che non può certo definirsi allineato sempre e comunque al buonismo europeo, che tra l'altro le guerre mondiali le ha vinte tutte e due. Aggiungo che, se lo "sgarbo" fosse stato confezionato scientemente, questo francobollo avrebbe comunque un suo carattere interessante dal punto di vista sociopolitico ma temo che si tratti solo di una banale svista della commissione artistica.
Per quanto riguarda il nostro diritto di commemorare una vittoria, siamo padronissimi di celebrare anche le campagne di Giulio Cesare in Gallia, ma se lo facessimo in occasione di una ricorrenza di carattere internazionale sarebbero un tantino fuori luogo...
TAZ

[bvzm]

L'affresco è molto bello e sarebbe in perfetta sintonia con lo scopo della celebrazione perché ricorda i caduti della grande guerra. Peccato che i geniali creativi del poligrafico e della commissione artistica non si siano resi conto di aver compiuto una clamorosa gaffe internazionale, inserendo nella didascalia la frase CENTENARIO DELLA VITTORIA. Infatti la celebrazione europea, culminata con la manifestazione di Parigi, aveva come tema ufficiale il centenario della FINE DELLA GRANDE GUERRA e non il centenario della vittoria. Se la didascalia avesse ricordato i caduti della guerra sarebbe stata in sintonia con lo spirito europeo ed anche la vignetta avrebbe avuto un senso. Peccato che i suddetti geni della comunicazione istituzionale abbiano trascurato il fatto che, nel frattempo, vincitori e vinti sono diventati cittadini d'Europa e che alla cerimonia erano presenti i capi di stato da tutto il mondo, Tedeschi e Austriaci compresi. Ecco perché le celebrazioni ufficiali non potevano festeggiare alcuna vittoria.
Se i collezionisti di novità nostrane avessero sollevato questa obiezione nel giorno dell'emissione, il francobollo sarebbe dovuto essere ritirato perché la gaffe è veramente imperdonabile... Chissà, magari la filatelia nazionale avrebbe generato un novello "Gronchi Rosa" con cui baloccarsi per altri 60 anni.
TAZ

Non sono d'accordo questa è la NOSTRA VITTORIA è va celebrata come tale; almeno qui teniamo fuori questa sciagurata Europa rinunciataria. I nostri 700.000 caduti sono morti per l'Italia del Risorgimento per spazzare via finalmente lo straniero dal sacro suolo della Patria e non per l'Europa delle banche. Io sono cittadino italiano e non cittadino europeo. Quindi fra le tante castronerie fatte dalle Poste Italiane stavolta hanno fatto la cosa giusta. Che poi Wagner, Durer, Gauss,Goethe, Mozart e gli atri geni tedesco-austriacanti mi appartengano spiritualmente come espressioni della civiltà europea questo è un'altra questione e le Poste possono celebrarli tranquillamente.

Rev LB Apr 2020