Usi tardivi dei francobolli della RSI

byebye
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da byebye »

andy66 ha scritto:...
Nel periodo successivo, da Luglio '46, quando andò fuori corso l'Imperiale gli abusi di questo tipo abbondano maggiormente, raramente tassati. Per questo motivo ritengo più interessanti dal punto di vista filatelico le lettere di questo tipo tassate.
Ciao:


Le lettere tassate hanno in genere un inconveniente: i francobolli di cui non viene riconosciuta la validità non sono annullati e quindi, è facilissimo cambiarli con altri di maggior valore o interesse filatelico... :losco: :not: :not: :not:
A buon intenditor, poche parole!

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Topollastro
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da Topollastro »

byebye ha scritto: Da cosa avete dedotto la presenza della biacca?
A mio parere non si tratta di inchiostro biaccato, perché manca il primo requisito fondamentale della biacca che è l'effetto coprente: dove c'è la sovrastampa con inchiostro biaccato NON si dovrebbe vedere facilmente il disegno sottostante del francobollo.
L'inchiostro biaccato è a rilievo, ma non è affatto detto il contrario, cioè che ogni inchiostro a rilievo sia tale per l'effetto della biacca.


Ciao Enrico,
il biaccato a cui facevamo riferimento era il valore da 50 cent.; dal vivo è visibile la presenza di biacca nell'inchiostro, mentre i cent. 30 sono particolari per la vividezza del rosso, che già in precedente ho classificato come carminio vivo brillante.

Per il resto è vero che non tutti i francobolli a rilievo sono biaccati ed è solo una abitudine imprecisa (derivante anche da classificazioni sorpassate) denominare tutti i francobolli che creano un effetto rilievo come biaccati.
Ed aggiungo che a mio avviso è talvolta vero anche il contrario, ossia che non tutti i francobolli biaccati creano un effetto a rilievo.

Mi riprometto di portare avanti, appena possibile, un aggiornamento specifico di questo affascinante settore della RSI.

Mario
Prediligo Regno, GNR ed RSI, nuovi e di buona qualità.
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rogerbarrett
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da rogerbarrett »

Provo a riassumere il mio "pensiero" venuto fuori dal confronto sul tema degli usi tardivi nel periodo RSI:
Premesso quanto afferma byebye che ricomprende "nella storia postale della RSI gli oggetti postali (nell'accezione più generica possibile) che sono stati utilizzati con partenza e/o transito e/o arrivo nei territori della RSI durante l'esistenza della stessa", per cui "gli oggetti inviati dopo la fine della RSI, pur essendo emissioni della RSI, non appartengono alla storia postale della RSI, ma a quella del periodo di Luogotenenza e successivi", mi son fatto convinto che un oggetto usato tardivamente che mostra elementi del periodo precedente sebbene possa esser ricompreso non nella classica nozione di storia postale divisa a comparti, testimoniando gli usi del tempo (successivo all'RSI) possa integrare una collezione con nozioni aggiuntive, utili al inquadrare il periodo storico nella sua completezza.

Ad esempio e supporto suggerisco due modeste riflessioni.

1. Un manuale universitario di storia contemporanea (periodo storico convenzionalmente compreso tra il Congresso di Vienna 1815 e la caduta del muro di Berlino nel 1989) nelle prime e nelle ultime pagine ha delle indicazioni utili a connettere gli argomenti storici trattati al continuum storico, che nella specifica letteratura è concepito separatamente in convenzionali porzioni di periodi storici solo per praticità. Se ne apro uno, infatti, trovo notizie sul riasseto europeo per la caduta di Napoleone, come per l'inchista "mani pulite".

2. Una serie di francobolli già fuori corso prima dell'RSI, come fu il caso dei Galilei (serie per il 3º centenario della morte di Galileo Galilei, in uso dal 28.11.1942 al 30.06.1943: http://www.ibolli.it/php/em-italia-614- ... rcetri.php), usata in periodo RSI costituisce:
- la manifestazione di un fenomeno storico-postale del tempo (consuetudine di terminare le scorte e di tollerare l'uso)?
- l'espediente filatelico di qualche furbo dell'epoca, data l'occasionalità così insolita, di scarso/nessuno interesse storico postale?
- la manifestazione tardiva di un uso che attiene sia ad un collezionsita di storia postale del regno italiano, che ad un appassionato di RSI?

A mio parere (che è quello che conta meno :OOO: in quanto è il modesto pensiero dell'ultimo arrivato) magari pochi elementi, che per caratteristiche risultino esemplari (ndr.: d'esempio) della corrispondenza di un periodo antecedente o tardivo, possono integrare e persino meglio far risaltare le differenze tra gli usi e le norme dei periodi collezionati.

Concludo dicendo che personalmente sto integrando il mio settore (gli espressi tra 08.09.1943 fino agli usi in primissima repubblica) anche con oggetti che NON SONO ESPRESSI, ma che per loro natura hanno avuto specifica attinenza con gli stessi. E' il caso dell'oggetto che posto a dimostrazione che può esser interessante non aver quella vituperata chiusura mentale per spaziare senza perdere il filo del proprio collezionare. Nello specifico si tratta di una raccomandata in affrancatura di emergenza che ha NON viaggiato come espresso, proprio come recita l'insolita frase manoscritta dal mittente o dall'addetto postale: "in sostituzione del francobollo da £1,25", posta per chiarire la natura del servizio richiesto (raccomandata) e non richiesto (espresso), che altrimenti sarebbe stata equivocata con probabile tassazione all'arrivo.
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byebye
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da byebye »

Rogerbarrett,
secondo te questa busta è storia postale RSI?

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Seguendo una logica da "francobollaro" questa busta è rarissima... quanti francobolli RSI hai visto regolarmente timbrati nel 1959 e poi regolarmente tassati con una affrancatura meccanica a destinazione?
Se invece di un francobollo della serie Monumenti Distrutti fosse stato apposto un francobollo ASI o addirittura una vignetta autocostruita, sarebbe cambiato qualcosa per questa busta?
A me interessa solo per la tassazione fatta con una affrancatrice meccanica.

Quando si studia un periodo storico è necessario delimitarlo dal punto di vista temporale, altrimenti non è "storia postale della RSI", ma storia postale diacronica dell'uso di una certa emissione o di una tariffa o di un annullo...

La collezione di storia postale è una tipologia di collezionismo essenzialmente tecnico, per studiosi che lasciano gli aspetti artistici e pittorici a chi colleziona francobolli su busta, che sono un'altra cosa.
Gli aspetti meramente estetici non hanno spazio in storia postale, perché chi colleziona storia postale è assimilabile ad un tecnico, non ad un artista, è un collezionista che valuta gli aspetti oggettivi, non quelli soggettivi di un pezzo.

Forse è vero che siamo un po' miopi e ci limitiamo dietro al recinto dei regolamenti postali, ma è una nostra scelta che risponde ad un bisogno intimo di regole e chi lo afferma in tono riduttivo non ha proprio capito cosa significa per uno storico postale collezionare e forse non lo capirà mai, perché gli manca la sensibilità per gli aspetti strettamente tecnici e documentativi.

Vuoi un esempio di cosa sia per me il bello? Questa, per me, è una magnifica busta!

Immagine

Se riesci ad apprezzare la bellezza di questa busta - non la rarità, ma proprio la bellezza! - , per esempio il fatto che riporti entrambe le etichette di raccomandazione e di assicurazione apposte da due diversi uffici postali, di cui il secondo era lo stesso ufficio di censura, allora sei un collezionista di storia postale.

Lo storico postale deve DOCUMENTARE il proprio piano di collezione nel modo più esaustivo e completo possibile, il collezionista di francobolli deve INTERPRETARE SOGGETTIVAMENTE il proprio tema, SCEGLIENDO cosa mostrare secondo il proprio gusto; lo storico postale non segue il gusto personale, ma criteri oggettivi che dettano delle regole e l'insieme di queste regole è noto col nome di "regolamento postale".

Collezionare storia postale non è per tutti, bisogna essere portati per mentalità e metodo, perché bisogna saper apprezzare la cristallina bellezza di un documento confezionato e che ha viaggiato secondo le regole vigenti, oppure che, pur infrangendole, è stato tollerato per necessità oggettive.

In altre parole, in storia postale servono delle regole e dei paletti, regole che non sono da inventare perché esistono e sono i regolamenti postali vigenti tempo per tempo, mentre i paletti sono gli eventi accaduti nel corso della storia.
La storia postale RSI cessa col cessare della RSI, il resto sono usi postumi, tollerati o meno, di emissioni ma che nulla hanno a che fare con la storia postale del 1943-45 dei territori non invasi dagli Alleati.

Per questo motivo sono arciconvinto che gli usi oltre i paletti degli eventi storici non hanno proprio nulla da aggiungere alla storia postale di un periodo ormai terminato.
:-) Ciao:
byebye
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da byebye »

rogerbarrett ha scritto:...
2. Una serie di francobolli già fuori corso prima dell'RSI, come fu il caso dei Galilei (serie per il 3º centenario della morte di Galileo Galilei, in uso dal 28.11.1942 al 30.06.1943: http://www.ibolli.it/php/em-italia-614- ... rcetri.php), usata in periodo RSI costituisce:
- la manifestazione di un fenomeno storico-postale del tempo (consuetudine di terminare le scorte e di tollerare l'uso)?
- l'espediente filatelico di qualche furbo dell'epoca, data l'occasionalità così insolita, di scarso/nessuno interesse storico postale?
- la manifestazione tardiva di un uso che attiene sia ad un collezionsita di storia postale del regno italiano, che ad un appassionato di RSI?
...


L'uso della serie di francobolli Galilei è interessante in RSI perché tali affrancature vennero tollerate e di fatto riconosciute utili ad espletare il loro compito; non a caso nella seconda edizione del volume edito dalla AICPM si citano anche queste affrancature, che nella prima edizione erano completamente tralasciate.
Perché sono state introdotte nella seconda edizione se non erano presenti nella prima?
Probabilmente perché la sensibilità e la cultura dei collezionisti è aumentata e non è possibile oggi definire come delle semplici curiosità delle corrispondenze regolarmente viaggiate all'interno o su estero.

Guardiamo però la serie Rossini: perché non si quota il suo uso in tariffa e in perfetta validità in RSI su estero?
Mi si dice perché non esistono pezzi viaggiati nel periodo di validità, dato che a fine 1943 il servizio su estero dalla RSI era sospeso ma, allora, questo che cosa sarebbe?

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Si quotano cifre spropositate degli oggetti conosciuti a livello di uno o due pezzi, di origine smaccatamente filatelica (leggasi alti valori GNR su busta) e si tralasciano completamente intere emissioni.
Dove vedete quotato l'uso delle marche assicurative per i pacchi postali in uso proprio in RSI?

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Tu collezioni espressi in RSI, sei uno specialista di questo argomento: come inquadreresti questo pezzo e come lo valuteresti in termini economici?

Immagine Immagine

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andy66
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da andy66 »

byebye ha scritto:
andy66 ha scritto:...
Nel periodo successivo, da Luglio '46, quando andò fuori corso l'Imperiale gli abusi di questo tipo abbondano maggiormente, raramente tassati. Per questo motivo ritengo più interessanti dal punto di vista filatelico le lettere di questo tipo tassate.
Ciao:


Le lettere tassate hanno in genere un inconveniente: i francobolli di cui non viene riconosciuta la validità non sono annullati e quindi, è facilissimo cambiarli con altri di maggior valore o interesse filatelico... :losco: :not: :not: :not:
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E' vero, queste buste possono essere soggette ad artefazioni, ma nè più nè meno di altre che vengono comunque 'arricchite' di fb rari. Sarà facile cambiarli in quanto non annullati ma ti assicuro che chi ha un minimo di 'occhio' li smaschera subito in quanto è impossibile rendere lo 'stato d'uso' coerente con gli altri fb presenti sul documento. Spero di essermi spiegato...

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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da byebye »

andy66 ha scritto:E' vero, queste buste possono essere soggette ad artefazioni, ma nè più nè meno di altre che vengono comunque 'arricchite' di fb rari. Sarà facile cambiarli in quanto non annullati ma ti assicuro che chi ha un minimo di 'occhio' li smaschera subito in quanto è impossibile rendere lo 'stato d'uso' coerente con gli altri fb presenti sul documento. Spero di essermi spiegato...

Ciao:


Mah, sono figlio di un restauratore di affreschi e so che non ci vogliono degli artisti per invecchiare un pezzo di carta al punto da renderlo indistinguibile dagli altri che compongono l'affrancatura.
L'unica possibilità di una facile verifica si ha quando il nuovo francobollo ha dimensioni maggiori di quello originale, perché osservando le condizioni del supporto si nota la differenza (ma bisogna staccare, almeno parzialmente, il francobollo); se le dimensioni dei francobollo sono le stesse, l'analisi del solo francobollo non è per niente risolutiva e, soprattutto, è soggettiva. :-) Ciao:
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andy66
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Re: Lettera "luminosa"

Messaggio da andy66 »

byebye ha scritto:
L'uso della serie di francobolli Galilei è interessante in RSI perché tali affrancature vennero tollerate e di fatto riconosciute utili ad espletare il loro compito; non a caso nella seconda edizione del volume edito dalla AICPM si citano anche queste affrancature, che nella prima edizione erano completamente tralasciate.
Perché sono state introdotte nella seconda edizione se non erano presenti nella prima?
Probabilmente perché la sensibilità e la cultura dei collezionisti è aumentata e non è possibile oggi definire come delle semplici curiosità delle corrispondenze regolarmente viaggiate all'interno o su estero.

Guardiamo però la serie Rossini: perché non si quota il suo uso in tariffa e in perfetta validità in RSI su estero?
Mi si dice perché non esistono pezzi viaggiati nel periodo di validità, dato che a fine 1943 il servizio su estero dalla RSI era sospeso ma, allora, questo che cosa sarebbe?

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:-) Ciao:


Questo è un bel pezzo, però da quanto indicato sul mio Sassone di storia postale, tale serie fu regolarmente in vendita fino al 30 settembre e non più venduta dal 1 Ottobre. Per cui il lo ritengo un utilizzo del tutto autorizzato e regolare, pur in periodo RSI (in quanto lo Stato repubblicano fu dichiarato il 23 Settembre).

Ciao:

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Andy66

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avalon73

1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da avalon73 »

Ciao a tutti,
Ho visto che questo francobollo ha cessato la sua validita il 2 maggio del 1945 ma il timbro porta la data del 28 ottobre 1945.
Qualcuno puo darmi maggiori informazioni?
Grazie
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somalafis
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Re: 1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da somalafis »

In realta' i valori postali della RSI restarono in uso in varie zone, soprattutto nelle regioni del Nord Est, per tutta l'estate e in certe aree ancora fino all'autunno 1945, grazie a disposizioni prese localmente dalle direzioni provinciali delle Poste. Stando a quello che ho letto, la data piu' tardiva di messa fuori corso dovrebbe essere stata quella di Belluno a fine anno 1945.
Riccardo Bodo
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cesare
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Re: 1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da cesare »

Ciao:
......Causa difficoltà di rifornimento e carenza dei valori di luogotenenza sia novaresi che romani.... nel Nord Est, come già detto da Somalafis, come nel Trentino continuarono ad essere usati i valori postali disponibili, pertanto quelli della defunta RSI come ancora i vecchi "imperiale"......
La capillare distribuzione della "democratica" (per il Veneto nota dalla metà di ottobre) avviò una accelerazione del processo di superamento dell'emergenza che comunque si protrasse per tutto anno in corso in alcune provincie....
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
maurizio
avalon73

Re: 1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da avalon73 »

Grazie mille per le risposte esaustive,
Non riuscivo a capire come mai questi valori fossero stati usati cosi tanto tempo dopo la loro dismissione.
Graze e saluti
Giorgip
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andy66
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Re: 1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da andy66 »

avalon73 ha scritto:Grazie mille per le risposte esaustive,
Non riuscivo a capire come mai questi valori fossero stati usati cosi tanto tempo dopo la loro dismissione.
Graze e saluti
Giorgip
Ciao,
Il tuo documento è interessante anche perché trattasi di uso singolo. Ovviamente più in là si va col periodo e più è interessante il documento. Gli usi si protrassero anche nel 1946, e potevano essere tollerati o tassati, questi ultimi di maggior pregio.

Ciao:
Andy66

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avalon73

Re: 1lira monumenti distrutti ottobre 1945

Messaggio da avalon73 »

Grazie per la risposta andy 66 anche se un po in ritardo

Revised by Lucky Boldrini - June 2017
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ecas
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Emissione Fratelli Bandiera con annullo tardivo.

Messaggio da ecas »

Salve a tutti i cultori delle emissione della RSI. Ho queste due coppie sciolre di francobolli emessi dalla RSI Fratelli Bandiera annullati in una frazione di Legnago dopo la resa delle milizie della RSI. Immagino che siano stati apposti di "favore", visto che ne ho anche di altre località. Come vanno intesi i francobolli in questione? Nel caso di affrancature vere, vanno inquadrati in Italia o sempre in RSI? Grazie per le risposte. Ezio
Ciao: Ciao: Ciao:
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ricercatoredifunghi
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Re: Emissione Fratelli Bandiera con annullo tardivo.

Messaggio da ricercatoredifunghi »

Nel 2 semestre 1945 specie nel triveneto furono ufficialmente tollerati i valori RSI per mancanza dei nuovi valori del Regno.Trattasi di periodo Italia sottoposta al Governo militare alleato fino al 31 dicembre 1945. Ciao:
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ecas
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Re: Emissione Fratelli Bandiera con annullo tardivo.

Messaggio da ecas »

Ciao ricercatoredifunghi, grazie per la risposta!!!
Ciao: Ciao: Ciao:

Rev LB Jul 2023
Ciao: :quad:
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