Saggi di suggelli gommati

[somalafis]

Quello che mi ha sempre colpito nelle ''raccolte'' di saggi ottocenteschi e' che vi sono accuratamente inserite e valorizzate anche alcune cose che sono si' dei saggi, ma non di francobolli, bensi' di ''suggelli gommati''. Anche per i suggelli gommati le Poste - come per il varo dei francobolli ordinari - suscitarono una mobilitazione di proposte di stampatori privati: e questi ''saggi'' mi sembrano interesanti e rilevanti. Quello che e' pero' curioso e' che poi i suggelli gommati ''ufficiali'', quelli cioe' concretamente adottati e usati dalle poste italiane sono diventati invece delle assolute ''cenerentole'', disprezzate e ignorate.....
Quelli qui sotto (foto tratte da un lotto su ebay) sono -secondo me- tutti 'saggi' di 'suggelli gommati' e non di francobolli (per questo non recano nessuna indicazione del valore):

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Revised by Lucky Boldrini - September 2012

[cirneco giuseppe]

Ultimo arrivo in casa.
Dovrebbe far parte di quel gruppo di "artisti" che negli anni 63-67
tentò di far breccia nell'Amministrazione Postale.
Faceva parte dell'archivio Diena.
Lo considero una prova di saggio, nel senso che non era ancora pronto per la proposta all'Amministrazione Postale,
ma l'autore stava cercando la soluzione migliore ed esteticamente più interessante.
Si tratta di una coppia stampata su carta sottile.
All'esemplare inferiore è stata asportata l'effige e poi il tutto applicato su un secondo foglietto di carta gommata.
Perché l'autore ha tagliato l'immagine?
Perché voleva inserire un disegno diverso? Tipo una cifra?
oppure una seconda immagine del re, magari rivolta a sinistra come i De La Rue?
Tutte supposizioni naturalmente.
E qui che chiedo il vostro aiuto....
Nelle vostre biblioteche filateliche potrebbero esserci notizie in merito.
Mi interessa qualsiasi cosa riusciate a trovare.
Magari anche il nome dell'Ignotus

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[somalafis]

Caro Pino, non sono minimamente un esperto di saggi, ma direi che queste proposte di autore ignoto fanno parte di quelle realizzate da vari tipografi nel 1864 quando le Poste organizzarono una specie di ''concorso'' per sostituire non i francobolli (come sembra suggerire il tuo intervento) bensi' i ''suggelli gommati'' destinati a sigillare dispacci, chiudere plichi lacerati, risigillare lettere aperte per vari motivi ecc. Lo dimostra, secondo me, l'intestazione ''amministrazione delle Regie Poste'' (tipica appunto dei ''suggelli postali''). Coloro che avanzarono proposte in merito, di solito previdero sia tipologie con effigie reale o stemma regio, sia tipologie con il centro bianco (dove poteva essere impresso il timbro postale), seguendo in questo secondo caso la falsariga dei suggelli fino ad allora prodotti dal Matraire.
Esempi chiarificatori dei numerosi ''saggi'' che vennero proposti da stampatori privati all'epoca si possono trovare su Storie di Posta n.14 da cui traggo le immagini qui sotto:

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Poi le Poste continuarono invece ad utilizzare il loro modello semplicissimo (in fondo si tratta sempre del modello Matraire), solo con l'aggiunta della dentellatura, modello giunto praticamente sino ai giorni nostri

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[cirneco giuseppe]

Ciao Riccardo,
Ho pensato anche io ai suggelli gommati, l'aspetto è in effetti quello.
Ma non avevo pensato che l'asportazione dell'effige potesse servire a ricevere un timbro.
Sicuramente hai colto nel segno.
Ed il fatto che sia gommato potrebbe dimostrarlo.
Presentato così com'è per mostrare le due possibilità,
cioè come si presenterebbe con l'effige o con la parte centrale vuota per il timbro.
La decisione della scelta lasciata al responsabile dell'Amministrazione Postale.
Grazie del suggerimento

Revised by Lucky Boldrini - February 2018

[ciollissimo]

ciao a tutti,
il bollo tondo...è di Ronchi ?
renato

[cirneco giuseppe]

Ciao Renato, tutto lo lascia supporre che il sigillo gommato sia del Ronchi,
anche se notizie certe non ce ne sono.
Da qualche parte avevo letto che erano due i suggelli gommati che gli uffici postali usavano,
uno era il Ronchi ed uno il Matraire molto simili fra loro, tanto che una direttiva delle poste
impose l'uso del solo Matraire diffidando quegli uffici che ancora usavano il Ronchi.

[ciollissimo]

ciao pino, grazie....
probabilmente domani ti contatterò....
renato

[marco castelli]

Si tratta sicuramente del Suggello Postale del Ronchi.
Molto interessante e completo l'articolo di Franco Filanci apparso
su "Storie di Posta" n° 18 del 2003.


Marco

[marco castelli]

In realtà dall'articolo di Filanci "Il Suggello è gommato" apparso sul n° 18 si Storie di posta,
non è chiaro se quel suggello sia proprio del Ronchi...
Sicuramente del Ronchi è quello che allego sempre tratto dallo stesso articolo.


Marco

[somalafis]

E' comunque molto divertente la terminologia sposata nel certificato sulla base di alcuni cataloghi, che tende a valorizzare il pezzo in un settore dominato dalla ''filatelia'' invece che dalla storia postale: '' saggio EMESSO nel Regno d'Italia per i servizi amministrativi''....

[ciollissimo]

grazie ancora a tutti..ho molto da imparare...
in questo periodo sto cercando di studiare (e collezionare) questi saggi..
mi affascinano molto !
questo meno di altri, per la verità..


Revised by Lucky Boldrini - February 2018

[somalafis]

La ditta inglese Sandafayre nella sua asta del 7 aprile offrira', fra l'altro, un complesso di saggi preparati da vari competitori per la fornitura dei suggelli ufficiali alle Poste (che poi alla fin fine scelsero invece di restare fedeli al sistema dei foglietti con un doppio cerchio, che al centro lasciava lo spazio per il timbro postale). Non ho il modo, ovviamente, di giudicare l'autenticita' dei pezzi, ma ad ogni buon contro ne ho tratto un po' di immagini:

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[cirneco giuseppe]

All'apparenza sembrano a posto, escluso il famoso saggio "pavesi" che escluderei a priori perchè mi figuro le smorfie del Sella solo a vederselo davanti.
Quanto ai falsi, i primi due dovrebbero essere saggi Re ma....
ma il fatto è che le effigi mi sembrano "piatte". Il Giuseppe Re fece preparare questi oggetti allo stesso modo dei saggi per i francobolli, cioè con il metodo rilievotipografico.
Cornice in tipografia ed effige in rilievo.
A me sembrano senza rilievo.

[maupoz]

Quanto ai falsi, i primi due dovrebbero essere saggi Re ma....ma il fatto è che le effigi mi sembrano "piatte".
Il Giuseppe Re fece preparare questi oggetti allo stesso modo dei saggi per i francobolli, cioè con il metodo rilievotipografico.
Cornice in tipografia ed effige in rilievo.
A me sembrano senza rilievo.

chi volesse immagini meglio definite potrebbe riferirsi all'asta Ferrario in scadenza domenica 29 prossimo

in particolare per l'argomentazione di Pino ecco il lotto 1650

saggi RE Ferrario mar 20 n. 1650.jpg

e il 1646 dei saggi Wench .... gli altri saggi ...li tralascio

[cirneco giuseppe]

Esatto, su questi si nota il rilievo dell'effige.
Allo stesso modo dei miei, in cui è evidente.

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Rev LB Apr 2021