Cent. 20 su Cent. 15 Michetti - Prime date d'uso

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cialo
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Cent. 20 su Cent. 15 Michetti - Prime date d'uso

Messaggio da cialo »

Buongiorno, recentemente ho trovato questa busta in asta su ebay... che più che altro mi interessava per la località di partenza. Il prezzo era alto, suppongo perché si descriveva come prima data d'uso del francobollo sovrastampato. In effetti 8 Gennaio 1916 è riportato sul sassone come data di emissione.

Sul sito ibolli ho trovato esplicitamente scritto che "La prima data d'uso conosciuta è il 2 gennaio".

Il venditore mi ha fatto notare che il 2 Gennaio era Domenica. D'altra parte però ho letto recentemente che ad inizio secolo gli uffici postali erano aperti anche nei giorni festivi. Da qui una mia curiosità... fino a quando gli uffici sono stati aperti di Domenica? e poi... fermo restando che non colleziono prime date, secondo voi quanto scritto su ibolli è da considerarsi attendibile?
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somalafis
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da somalafis »

cialo ha scritto: 8 maggio 2020, 12:09 ….
Sul sito ibolli ho trovato esplicitamente scritto che "La prima data d'uso conosciuta è il 2 gennaio".
... fermo restando che non colleziono prime date, secondo voi quanto scritto su ibolli è da considerarsi attendibile?
La questione della prima data d'uso e', come al solito, piuttosto ''ballerina''. Tu ricordavi un catalogo che citava l'8 gennaio; il Novellario di Filanci cita - se ben mi ricordo, il 6 gennaio come prima data d'uso nota. Invece lo studio sui ''Michetti'' di Francaviglia ed Ermentini pubblica questa lettera in cui il timbro di Roma Ferrovia e' del 3-1-1916
3.1.jpg
Comunque nello stesso volume c'e' un'altra lettera che reca la data del 5 gennaio del 1916
5.1.jpg
Quindi direi che la data dell'8 gennaio e' sicuramente superata… Sul 2 gennaio non so che dirti...
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Riccardo Bodo
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Thenewguy
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da Thenewguy »

Uffici postali aperti di domenica erano autorizzati ad accettare corrispondenza con servizi aggiuntivi, come raccomandata ed espresso. Non potevano accettare corrispondenza ordinaria che poteva essere imbucata.
La data di partenza va controllata e verificata con la data di arrivo. Altrimenti, non si può differenziare tra uso genuino e datario errato.

Ciao:
Ultima modifica di Thenewguy il 8 maggio 2020, 14:33, modificato 1 volta in totale.
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cialo
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da cialo »

Grazie delle risposte rapide ed esaurienti.

Quindi se ho capito bene, è possibile e magari anche comune trovare una raccomandata o espresso annullata di Domenica, ma dovrebbe essere impossibile (a parte errori di varia natura) trovare posta ordinaria annullata di domenica?

Si sa fino a che data è rimasto attivo questo servizio postale domenicale?
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Thenewguy
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da Thenewguy »

Per quanto ne so, corrispondenza timbrata di domenica, con uso postale genuino, non è mai comune. Si tratta di una curiosità per i collezionisti di storia postale. Non credo siano ricercate come rarità.

Io colleziono RSI. Il regolamento riguardante posta aperta di domenica era ancora valido nel 1943. Per la dopoguerra, non saprei.
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cialo
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da cialo »

Avrei poi un'altra curiosità... il venditore proponeva l'asta a partire da euro 130. Il Sassone 2004 (non dispongo di versioni più recenti) quota il francobollo in questione su busta 3,50 euro.

Ora capisco che quando si parla di storia postale il prezzo è determinato da molte variabili (data d'uso, provenienza, destinazione, annullamenti)... però ecco da 3 a 130 mi sembra un salto un po' esagerato.

C'è qualcuno che mi saprebbe indicare come si possa determinare un prezzo equo... ? Ad esempio per la busta in questione, quale potrebbe essere una offerta giusta da fare?
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karkostas
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da karkostas »

Il prezzo è esagerato perché probabilmente è venduto come "prima data d'uso". Come potrai vedere la data va spostata indietro di diversi giorni e questo a mio avviso le toglie quasi tutto il valore.
Questa mia è datata 4 Gennaio.
Ciao:
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andy66
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da andy66 »

cialo ha scritto: 8 maggio 2020, 15:12 Avrei poi un'altra curiosità... il venditore proponeva l'asta a partire da euro 130. Il Sassone 2004 (non dispongo di versioni più recenti) quota il francobollo in questione su busta 3,50 euro.

Ora capisco che quando si parla di storia postale il prezzo è determinato da molte variabili (data d'uso, provenienza, destinazione, annullamenti)... però ecco da 3 a 130 mi sembra un salto un po' esagerato.

C'è qualcuno che mi saprebbe indicare come si possa determinare un prezzo equo... ? Ad esempio per la busta in questione, quale potrebbe essere una offerta giusta da fare?
Infatti quello é probabilmente il prezzo relativo alla prima data. Qui possiamo considerarlo un 'primi giorni' o un primo mese, quindi il prezzo non potrà certo essere quello richiesto...ma nemmeno 3 euro.
Ora io non mi intendo molto di 'prime date' quindi non so se questo pezzo é più o meno comune nel Gennaio 1916...dovresti con tanta pazienza vedere sulle aste online se ne trovi altri simili. Comunque presumo che non possa andare oltre a qualche decina di euro.

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francyphil
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da francyphil »

Ho sempre pensato che gli uffici lavorassero in modo quasi normale anche durante le domeniche e i festivi. Incuriosito dall'affermazione di Seref ho controllato a caso una 20na di pezzi di annulli meccanici che ho scansionato recentemente e, se non mi sono sbagliato :D , 2 sono di domenica quindi in quasi perfetta media.
Potrebbe essere che la posta imbucata fosse comunque gestita normalmente e le sole funzionalità dell'ufficio aperto al pubblico fossero ridotte?

Per tornare in topic anche a mio avviso le prime date sono più che altro curiosità. Non ci vedo un notevole plusvalore, troppo labile.
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karkostas
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da karkostas »

In questo caso concordo con Andy. L'uso del sovrastampato nella prima decade di Gennaio fu molto limitato ed in particolare la prima settimana, tanto che tuttora diversi cataloghi riportano ancora l'8 Gennaio.
A volte può essere carino associare all'emissione anche l'utilizzo postale nei primi giorni (specialmente quando la prima data è irraggiungibile o troppo onerosa) quindi certamente il valore che gli attribuirei io non è 3 euro, ma considerando tutto se non avessi di meglio 20-25 euro li spenderei.
Non a caso ho detto attribuirei, perché il valore di qualcosa, come spesso accade, è quello che uno è disposto a spendere e quindi molto soggettivo. Probabilmente Francesco (che saluto con affetto) neanche si chinerebbe a raccoglierla da terra se la trovasse per strada :-))

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Thenewguy
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da Thenewguy »

Ecco il regolamento:

"Bollettino n. 28 del 1922.

Modificazioni all’art. 170 dell’Istruzione per il servizio delle corrispondenze.
Visto che la presentazione di oggetti da raccomandarsi dopo la chiusura degli sportelli ha raggiunto in molte località i limiti dell’abuso, tanto da intralciare le operazioni di chiusura dei dispacci nei quali debbono includersi anche le raccomandate accettate all`ultimo momento, si è ritenuto necessario disporre mediante la seguente modifica, che la concessione in parola debba essere limitata alle sole corrispondenze di vero e proprio carattere urgente. E pertanto l’art. 170 delle Istruzioni deve intendersi modificato nel seguente modo:

“L’accettazione delle corrispondenze da raccomandarsi deve farsi durante l’orario in cui l’Ufficio è aperto per il servizio del pubblico. Sono tuttavia accettate anche quando gli uffici, chiusi al pubblico, funzionano per il servizio interno (purché vi sia tempo sufficiente per comprendere gli oggetti da raccomandarsi nei dispacci di prossima partenza e purché la partenza stessa avvenga prima della riapertura del servizio al pubblico) le corrispondenze raccomandate da spedirsi per espresso.”

Raccomandate accettate nei giorni festivi.
Per le disposizioni contenute nel Decreto Luogotenenziale n. 67 del 26 gennaio 1919 relative alla riduzione dei servizi postali nei giorni festivi, a nessuna limitazione devono essere sottoposti l’impostazione ed il recapito degli espressi.

Quindi gli uffici, nelle ore in cui nei giorni festivi sono aperti al pubblico o, sebbene chiusi al pubblico, funzionano per il servizio interno, come è previsto dal § 471 del bollettino n°22 del 1922, hanno l’obbligo di accettare corrispondenze raccomandate ed assicurate a condizione che esse siano munite della sopratassa di espresso"


Ricordavo male (un pochino). Nelle festività si accettava espresso o raccomandata espresso. Ordinarie o raccomandate senza espresso non erano accettate.
Risale al 1922. Antichità per me, che colleziono 1943-45 :-)) :-))
Si vede che nel 1916 non c'era l'obbligo di espresso


Ciao: Ciao: :cin: :cin:
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andy66
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da andy66 »

Thenewguy ha scritto: 9 maggio 2020, 3:38 Ecco il regolamento:

"Bollettino n. 28 del 1922.

Modificazioni all’art. 170 dell’Istruzione per il servizio delle corrispondenze.
Visto che la presentazione di oggetti da raccomandarsi dopo la chiusura degli sportelli ha raggiunto in molte località i limiti dell’abuso, tanto da intralciare le operazioni di chiusura dei dispacci nei quali debbono includersi anche le raccomandate accettate all`ultimo momento, si è ritenuto necessario disporre mediante la seguente modifica, che la concessione in parola debba essere limitata alle sole corrispondenze di vero e proprio carattere urgente. E pertanto l’art. 170 delle Istruzioni deve intendersi modificato nel seguente modo:

“L’accettazione delle corrispondenze da raccomandarsi deve farsi durante l’orario in cui l’Ufficio è aperto per il servizio del pubblico. Sono tuttavia accettate anche quando gli uffici, chiusi al pubblico, funzionano per il servizio interno (purché vi sia tempo sufficiente per comprendere gli oggetti da raccomandarsi nei dispacci di prossima partenza e purché la partenza stessa avvenga prima della riapertura del servizio al pubblico) le corrispondenze raccomandate da spedirsi per espresso.”

Raccomandate accettate nei giorni festivi.
Per le disposizioni contenute nel Decreto Luogotenenziale n. 67 del 26 gennaio 1919 relative alla riduzione dei servizi postali nei giorni festivi, a nessuna limitazione devono essere sottoposti l’impostazione ed il recapito degli espressi.

Quindi gli uffici, nelle ore in cui nei giorni festivi sono aperti al pubblico o, sebbene chiusi al pubblico, funzionano per il servizio interno, come è previsto dal § 471 del bollettino n°22 del 1922, hanno l’obbligo di accettare corrispondenze raccomandate ed assicurate a condizione che esse siano munite della sopratassa di espresso"


Ricordavo male (un pochino). Nelle festività si accettava espresso o raccomandata espresso. Ordinarie o raccomandate senza espresso non erano accettate.
Risale al 1922. Antichità per me, che colleziono 1943-45 :-)) :-))
Si vede che nel 1916 non c'era l'obbligo di espresso


Ciao: Ciao: :cin: :cin:
Molto interessante! :clap: :clap: :clap:
Ciao:
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cialo
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Re: Prima data d'uso

Messaggio da cialo »

grazie a tutti per le interessanti informazioni

intanto la lettera è tornata in asta ancora a 130...

Rev. LB Jun 2021
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