FilateliCa 2013 - Le cartoline ufficiali e quelle...non emesse!

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Enrico5060
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Enrico5060 »

Michele! :clap: :
FANTASTICO!
:abb: :abb: :abb: :abb: :abb:
Ciao Enrico Ciao: Ciao: Ciao:
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Rosalba
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Rosalba »

:what: :what: :what: ...notevole in effetti!!! ........ :fii: :fii: :fii: il fermacarte, intendo dire ..... :-)) :-))

ma non quanto la composizione grafica :not: :not:

...davvero splendida l'immagine d'insieme :clap: :clap: :clap: :clap: :wub: :wub:

...c'è anche una scrivania in mogano :wub: il mio legno preferito per la calda tonalità di colore.

:abb: :-) Ciao: :rosa:
...fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza...
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Cinzia62&
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Cinzia62& »

Credo sia legno di ciliegio :-)
Bravo Michele! Sai evocare suggestioni e atmosfere d'altri tempi,
giocando con il filo della memoria. Grazie
Ciao: Cinzia
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debene
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da debene »

Scusate sapete dirmi se la scrivania è un Luigi XVI o un Luigi XVII

:-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))

Scherzo naturalmente ma l'intervento mi serve per far notare, se ce ne fosse bisogno,
come le composizioni di Michele siano accurate nei minimi particolari.
Non sono semplici "collage" ma vere "scenografie". In un mondo che io trovo ormai molto
approssimativo, queste opere rinfrancano lo spirito.

Ancora un BRAVO e un BIS !

Ciao:

sergio
Sergio De Benedictis
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Quando la Filatelia è culturaLink al mio sito : Esculapio Filatelico

Visita la mia rubrica sul Postalista :Il bastone di Asclepio

Guarda le mie vendite su Delcampe: nickname "debene".

I miei interessi :
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Cinzia62&
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Cinzia62& »

Stile Impero per l'esattezza! :-)) :-))
Ciao: Cinzia
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mikonap
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

Ciao: Cinzia,

di solito non mi piace mostrare il dietro le quinte, penso che rovini l'atmosfera creata, :rosa: ma visto il successo del pezzo ve lo mostro nel suo insieme.

Come avviene sempre, per avere un'immagine, ai miei occhi, equilibrata modifico colori, dettagli e patina.

L'originale è questo
:abb:
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Cinzia62&
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Cinzia62& »

Grazie Michele per aver trasgredito un pò alle regole mostrandoci questo splendido pezzo.
Lo stile Impero veniva adottato per mobili destinati a professori, avvocati, giornalisti,
commercialisti, professionisti in genere, insomma, dove era importante coniugare la bellezza
con la funzionalità d'uso.
Nell'immagine ora si può ammirare il colore del legno con le sue venature e sfumature,
più giallo-marroni, tanto da apparire come legno di farnia o rovere, legno poco nodoso
e robustissimo, mentre nell'immagine precedente il colore si avvicina al rosso.
Grazie Michele e ancora complimenti. :clap: :clap:
Scusate l'OT
Ciao: Cinzia
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mikonap
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

Ecco l'immagine che mi ha inviato fabiov

Ciao: michele
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Ultima modifica di mikonap il 10 marzo 2013, 20:47, modificato 3 volte in totale.
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Giovanni Piccione
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Giovanni Piccione »

Troppe armi. Non mi piace, fermo restando che l'esecuzione grafica è impeccabile :clap: :clap: :clap:
Ciao: Ciao: Ciao:
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” Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."(Erasmo da Rotterdam)
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mikonap
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

Giovanni Piccione ha scritto:Troppe armi. Non mi piace, ...


Hai ragione Giovanni, anche io penso che le armi sono il modo più sciocco di risolvere i problemi.
Il mio non è un omaggio alla guerra, il mio è un affettuoso pensiero agli uomini.


Parlo dei ragazzi che stanno incrociando gli sguardi, quello sull’aereo con il sole e quello con la stella sulle ali, parlo del soldato della storia narrata da fabiov sul suo sito, che non vediamo perché è fuori dell’immagine, parlo di tutti coloro, uomini e donne che da una parte e dall’altra hanno sacrificato i loro sogni e le loro passioni coinvolti in un sacrificio collettivo che andava affrontato con coraggio.

Come al solito, anche se storicamente corretti, ho inserito oggetti della mia memoria.

Quando fare il soldato non era una vocazione ma un dovere a cui tutti gli uomini validi erano obbligati, tranne i più furbi ed i più potenti, mi sono trovato anche io, in una tuta da combattimento verde cupo, ad imbracciare un fucile Garand con baionetta innestata. Erano proprio come quelli che vedi nell’immagine, lo era lo stato d’usura e la patina di vissuto che da essi trasudava.

Ero lì a controllare un muro che divideva la città da obbiettivi militari poco strategici: uffici, automezzi e qualche magazzino. Percorrendo il tragitto tra le due estremità pensavo, al buio, colpito da un vento freddo e da una pioggia sottile, che al di la di quel muro, appena i lampioni si sarebbero spenti con il sopraggiungere dei primi chiarori, avrei sentito i rumori dell’allestimento dei banchi del mercatino dell’usato. Quante volte, la domenica appena possibile, ero uscito dalla caserma, in borghese, e mi ero mischiato alla folla dei venditori e dei primi passanti. Ammirato guardavo i banchi con gli accumuli di posta e cartoline, ma anche quelli con gli oggetti che mi emozionavano facendomi tornare ad un tempo che non avevo vissuto.

Erano queste immagini che travolgevano la noia dell’attesa in quella fredda solitudine.

Lontani rumori di passi sulla ghiaia distolsero i miei pensieri. Sapevo che solo il mio diretto superiore, un caporale, poteva avvicinarsi per farsi riconoscere, altrimenti avrei dovuto sparare.

Di solito nella nostra tranquilla caserma, si montava la guardia con la baionetta innestata, ma con il fucile scarico, i due caricatori, con otto pallottole ciascuno, li avevamo in tasca. Ma la notizia che le Brigate Rosse avevano assaltato le armerie di alcune caserme, aveva spinto il comandante della guardia, uno zelante maresciallo, ad obbligarci a fare la guardia con il fucile carico.

Dalla penombra alcune ombre si avvicinavano, riconobbi in lontananza la squadra d’ispezione guidata da un capitano. Puntai il fucile e detti l’altolà. Non si fermarono, ripetei l’intimazione, sapevo che alla terza avrei dovuto sparare.

Mio padre era un appassionato cacciatore e noi da bambini lo seguivamo nelle sue battute, c’incuriosiva il contatto con la natura ed eravamo eccitati dal primordiale istinto predatorio, che i passi felpati e i movimenti attenti ai più piccoli rumori, che mio padre puntualmente segnalava con piccoli gesti della mano, accentuava.

Per noi bambini le armi erano quelle che vedevamo al cinema o in televisione, davano una visione epica della realtà, che noi volevamo per gioco emulare. Mio padre, persona amabile da cui non abbiamo mai ricevuto il pur minimo atteggiamento sgarbato, in questo era intransigente ed estremamente duro: - Le armi sono cose serie e non vanno mai puntate sulle persone neanche per scherzo! -.

Queste parole mi risuonavano nella mente, categoriche, mentre l’ispezione avanzava silenziosa. Sapevo che avrei dovuto sparare per colpire, erano gli ordini. La mia buona vista e la familiarità con le armi avevano fatto di me un buon tiratore. Mi piaceva impressionare le ragazze al tirassegno del luna pack, o miei superiori, quando al poligono, sparando a trecento metri al di la della valle, colpivo ripetutamente sagome di soldati in cartone posizionate tra i cespugli.

Sapevo che questa volta, sparando a quaranta metri, avrei sbagliato il colpo. Se qualcuno me ne avesse chiesto conto avrei attribuito alla stanchezza e all’emozione la mia mancanza di perizia, ma bisognava sparare.

Mentre pensavo questo il mio fucile puntava sufficientemente al di sopra della testa del capitano. La tensione si allentò quando gli uomini si fermarono ed il caporale si fece riconoscere. Il capitano, si avvicinò compiaciuto ma con un tono fermo mi disse: - Soldato lo sai che il fucile deve essere puntato addosso!!!. –
Risposi un po’ imbarazzato: - Signorsì signor Capitano, mi scusi! –

Per completare l’ispezione, il capitano ordinò di mostrare l’arma e i caricatori. Glieli diedi e lui duro: - E l’altro caricatore dov’è ?!! -

Risposi con un sorriso solo interiore: - Nel fucile signor Capitano –
Vidi l’uomo sbiancare.

Il mio omaggio va a coloro che, in momenti ben più difficili di quelli da me vissuti, dopo essersi guardati negli occhi, hanno dovuto premere quel grilletto, strappando per sempre con questo semplice gesto i colori e la bellezza della propria anima.

michele
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fabiov
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da fabiov »

Ciao Michele,
la tua immagine è splendida!!! :clap: :clap: :clap: :fest: :fest: :fest: :fest:
Nella mia mente mentre scrivevo l'articolo sull'unica battaglia fatta sul Continente americano nel corso della seconda guerra mondiale...
e vivevo la storia del soldato che sta scrivendo a casa pochi minuti prima di essere ucciso c'era però un'atmosfera più brumosa...
L'isola di Attu era piena di neve, gli alberi intrisi di acqua e molta... moltissima nebbia... cosa che permise ai giapponesi di tentare l'ultima sortita.
Ripeto il link a quell'articolo dal titolo: "Isole Aleutine un arco di frontiera tra esplorazione e guerra" che è leggibile alla pagina 165 cliccando sul nome dell'articolo al link http://www.fabiovstamps.com/forum165.html#articolotokelau
Poi se ci mettiamo a parlare di armi... di servizi militari dove si sta di guardia a una casamatta... ovvero invece ci si trova all'estero in missione e ti sparano addosso da tutte le parti come è successo a me (per la casamatta) e a miei amici per quanto riguarda la Somalia negli anni 1990... beh.. il discorso diventa lunghissimo.
Addirittura ho un ricordo (riportato a me da mia mamma) ancora di quando avevo due anni (1945) e dicevo a lei di spegnere la luce perché tutte le notti verso le 23 passava un aereo degli alleati che bombardava dove vedeva luci accese... L'areo era soprannominato PIPPO... e molti se lo ricordano ancora...
Comunque siamo tutti d'accordo che la guerra e le armi sono da bandire... o meglio magar è bene che ci siano come deterrente MA POI ASSOLUTAMENTE DA NON USARE....
Fra i miei articoli di fatti d'armi c'è quello su Iwo Jima (vedi artcolo "Sangue e posta a Iwo Jima" clicca su quel titolo andando prima al link: http://www.fabiovstamps.com/forum165.html#uzbekistan ).
Ecco forse l'immagine di Michele si può rifare a questa battaglia anch'essa molto cruenta... e che fu preceduta da intensi bombardamenti...
A proposito di armi di distruzione di massa mi viene in mente un particolare...
Lo devo avere gia scritto in un topic.. comunque lo ripeto qui: per quell'occasione via email scambiai informazioni con un anziano giornalista americano reduce proprio da quella battaglia e autore fra l' altro di alcuni libri sull'argomento. All'epoca costui aveva 18 anni ed era l'inviato più giovane dei PRESS americani nel Pacifico. Finita la battaglia per la conquista di Iwo Jima lui (come giornalista) e molti soldati furono spediti in Giappone per l'invasione.
Fortunatamente per lui Truman decise di sganciare due bombe atomiche su Iroshima e Nagasaki cosa che costrinse il Giappone alla resa e non ci fu bisogno di un'invasione che avrebbe mietuto (secondo le previsioni) almeno 1 milione di vittime fra militari e civili... beh.. dal punto di vista di quel giornalista... che si sentiva (lui e gli altri) dei "FODDER" (così mi scrisse!) (e cioè "della carne da macello").. quelle tragiche bombe furono invece la salvezza... :what: :what: :what:
Mettetevi nei suoi panni... a 86 anni ancora si ricordava di quella tragica esperienza e lui è convinto che sia sopravvissuto alla guerra proprio perchè l'uccisione degli abitanti di Iroshima e Ngasaki costrinsero i giapponesi alla resa.
Orrori che spero l'umanità non debba più vedere... ma se poi uno pensa all'11 settembre ho poche speranze: quel giorno morirono più di 6000 civili innocenti di 38 nazionalità differenti... mi vengono i brividi solo a pensarci... non c'è limite alla malvagità e all' imbecillità umana... anche in tempo di pace!!!
Bye fabiov Ciao: Ciao:
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Rosalba
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Rosalba »

:clap: :clap: complimenti Michele!! :-)

Immagine cupa, questa volta, non potrebbe essere altrimenti visto l'argomento :tri: ... colori scuri, tante armi, tanto grigio ... anche l'acqua sembra piombo fuso ... ma in cielo c'è ancora un angolo di azzurro e in primo piano ci sono i colori della Filatelia che portano la speranza di un ritorno alla vita normale (con le lettere e le foto), il desiderio di bellezza e spensieratezza (con le cartoline con le pin up), e i sogni che ci aiutano a superare anche le situazioni disperate (con la nostra leggera e multicolore farfalla che, leggiadra, riesce a volare anche sopra le brutture e posandosi su un caricatore di proiettili riporta l'incanto della poesia in un contesto inumano).
Questo ho visto nella tua immagine prima che ci raccontassi la sua genesi...

sei bravo, molto bravo :clap: :clap:

:abb: :-) Ciao: :rosa:
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mikonap
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

fabiov ha scritto:...
Addirittura ho un ricordo (riportato a me da mia mamma) ancora di quando avevo due anni (1945) e dicevo a lei di spegnere la luce perché tutte le notti verso le 23 passava un aereo degli alleati che bombardava dove vedeva luci accese... L'areo era soprannominato PIPPO... e molti se lo ricordano ancora...
...
Bye fabiov Ciao: Ciao:


:abb: anche mia madre, nata e vissuta, nella sua prima giovinezza, lungo il corso del fiume Enza, tra le colline all'ombra di una grande castello merlato di mattoni rossi e poi ad un tiro di schioppo dal ponte della via Emilia che segnava il confine tra il ducato di Modena e quello di Parma, raccontandomi di quei momenti in cui spensieratezza e drammi s'intrecciavano in difficili tempi di guerra, mi parlava spesso di Pippo.

Pur se temuto, si era creato il mito e la curiosità per questo che era visto da molti come un solitario cavaliere dell'aria che colpiva e scompariva nel nulla e di cui nessuno sapeva altro. Me ne parlava ancora con un pizzico di curiosità e lo definiva un Mosquito ed io bambino la guardavo incuriosito perchè mi sembrava di udirne il rumore visto che mi aveva spiegato che significasse zanzara.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... o_ExCC.jpg
De_Havilland_DH-98_Mosquito_ExCC.jpg

(per saperne di più vedi - http://it.wikipedia.org/wiki/Pippo_%28aereo%29 )

Chisà se tra gli amanti della filatelia dei due Ducati o quelli dei francobolli della RSI non possa venire un idea da trosformare in immagine, per farne omaggio a quella giovane e coraggiosa ragazza che era mia madre :rosa: .

Ciao: michele
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da fabiov »

Ahhh ma allora Pippo era noto in varie parti d'Italia!!!!!!!!!!! :-)) :-)) :-)) :-))
I miei erano sfollati vicino a Padova... credo a Trebaseleghe... se esiste....
Ultima modifica di fabiov il 12 marzo 2013, 22:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da ari »

fabiov ha scritto:Ahhh ma allora Pippo era noto in varie parti d'Italia!!!!!!!!!!! :-)) :-)) :-)) :-))

Anche nella bassa veronese lo chiamavano cosi' :-)) :-))
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

Raccogliendo un'idea di Cinzia
un omaggio alle donne :rosa: :rosa: :rosa:

:ups: michele
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Cinzia62& »

:oo: :oo: :oo: Grazie Michele :abb: è una meraviglia! :wub: Non era per niente semplice
raccogliere le idee e le suggestioni proposte, diverse, variegate, persino distanti
storicamente e geograficamente, legate fra loro solo dal filo sottile della grazia
che la femminilità per sua natura evoca ......Bravo! Bravo! Michele :clap: :clap: :clap:
Ciao: Cinzia
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Rosalba »

:-) Ciao: .......il cinquecento fiorentino del Botticelli :wub: e di nuovo una puntata nell'impero austro-ungarico con Mucha ... e l'Austria moderna con i deliziosi merletti :wub: :wub: ... di ordinario c'è solo la serie italiana Donne nell'Arte :clap: : il resto è straordinario :clap: :clap:

caro Michele ci stai accompagnando a FilateliCa 2013 in modo clamorosamente e deliziosamente inusuale: da applausi :clap: :clap: :clap: :abb: :-) :rosa:
...fatti non foste a viver come bruti,
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da mikonap »

picasso peace dove v2 R.jpg

:abb: michele
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Re: Verso FilateliCa 2013 - L'atmosfera e le emozioni

Messaggio da Rosalba »

...sulla scia dell'omaggio a Picasso del nostro Michele :rosa: ...




:-) Ciao: Una serena Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie :abb: :abb:

Rosalba :abb: :rosa:
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